NEMI, "ISLAM REALTA' INVASIVA?": INTERVISTA AL CONSIGLIERE REGIONALE FI ADRIANO PALOZZI

di Chiara Rai

“’Islam, realtà invasiva?’. Mai fu di più grande attualità il tema del convegno, promosso recentemente dall’associazione Insieme per Nemi. Una iniziativa lodevole, un’occasione di confronto per parlare di (dis)integrazione sociale, ma anche un atteso momento di riflessione per un centrodestra, nazionale e locale, giunto ormai ad una fase politica quanto mai delicata. Tra i presenti all’evento anche il consigliere regionale del Lazio e coordinatore FI per la Provincia di Roma, Adriano Palozzi, con il quale L’Osservatore d'Italia ha intrattenuto una lunga chiacchierata su temi spinosi quali integrazione, sicurezza e politiche di rigore.

Consigliere Palozzi, da dove cominciamo?
“Beh, innanzitutto direi di partire da dove ci siamo lasciati. Il convegno di Nemi è stata una iniziativa molto interessante e giunta in una fase assai delicata, sia dal punto di vista politico, sia dal punto di vista socio-economico per il nostro Paese. Dopo i fatti di Parigi, è chiaro, anzi solare, che l’integralismo islamico è anche e soprattutto un nostro problema: un problema dell’Europa. La tragedia francese ci ha fatto comprendere che il pericolo terrorista è in casa nostra. E non può certamente essere combattuto con questo buonismo, tanto caro al centrosinistra”.
 

Si riferisce alla triade Renzi-Marino-Zingaretti?
“Non solo, ma soprattutto a loro. Sono sotto gli occhi di tutti le fallimentari politiche di integrazione di governo nazionale, Regione Lazio e Comune di Roma. È evidente, ad esempio, il lassismo amministrativo del sindaco della Capitale sulla questione rom. Sono mesi che nei grandi insediamenti attrezzati, localizzati ai margini della periferia, ad essere impietosi protagonisti sono l’anarchia dilagante, i roghi tossici e le discariche a cielo aperto. Un modello di integrazione penoso, che incide negativamente sulla vivibilità di migliaia di famiglie romane. Il paradosso è che tutto questo si consuma di fronte al colpevole immobilismo istituzionale del presidente Zingaretti. Ho fatto comunicati stampa, interrogazioni, denunce ma il centrosinistra continua a fare orecchie da mercante”.
 

E’ del premier cosa ne pensa?
“Glielo spiego con una proporzione matematica: Marino e Zingaretti ‘stanno’ alla questione rom ‘come’ Renzi ‘sta’ al contrasto alla clandestinità. Anche su quest’ultimo punto, il premier ha completamente fallito. Immaginare di risolvere i problemi dell’immigrazione, attraverso la non politica, e quindi la non scelta, fa dilagare la delinquenza e decrementa la sicurezza in un Paese, già attanagliato da nodi sociali irrisolti”.
 

Scusi, consigliere, detta così è facile. Lei cosa propone?
“Sarò schietto. Bisogna affrontare il tema clandestinità, con la consapevolezza di dover essere più duri, più determinati, e quindi smetterla con le politiche buoniste della sinistra, che parla demagogicamente di accoglienza o pseudo integrazione. Sono dell’opinione che le politiche di integrazione in questo momento debbano cambiare completamente. Come? Innanzitutto è opportuno incidere fortemente a livello normativo affinchè le dichiarazioni di intenti si tramutino in fatti”.




NEMI, CONVEGNO SULL'ISLAM CON MAGDI ALLAM: PARLANO GLI ORGANIZZATORI

Redazione

Nemi (RM) – A Nemi il prossimo 17 gennaio 2015 nell'ambito del convegno intitolato "Islam: realtà invasiva?" sarà presente il giornalista, scrittore e politico Magdi Allam – già vice direttore del Corriere della Sera e noto per le sue posizioni riguardo l'Islam.

A riguardo si sono scatenate non poche polemiche sul social Fb. Gli organizzatori hanno inteso inviare una nota al nostro quotidiano al fine di chiarire meglio lo scopo del convegno specificando che oltre al dr. Allam è stato invitato il cittadino onorario rappresentante della comunità Islamica di Nemi.

Ecco la nota di  "Insieme per Nemi"e "Planet Nemi Onlus":

"Insieme per Nemi"e "Planet Nemi Onlus" hanno organizzato il convegno del 17 gennaio su un tema di oggettivo interesse planetario: l’Islam.Una realtà dalle molteplici sfaccettature per le quali il semplice sostantivo non può fornire una sintesi adeguata ed esaustiva. La galassia islamica è, infatti, immensa e contiene regole e valori che, pur muovendosi dalla comune radice coranica, si presentano spesso in aperto conflitto tra di loro, innervandosi nei dedali infiniti delle etnie ed anche delle gelosie e delle prerogative tribali di un mondo attraversato da imponenti fremiti emotivi e dai contrasti di tanti poteri.

In tutto ciò il valore religioso, pur rappresentando formalmente un unico immenso contenitore, finisce per rivestire una importanza minore di quella che può sembrare alla luce di una prima analisi. A scanso di ogni equivoco, fortuito o strumentalmente voluto, intendiamo chiarire con forza che il convegno non è contro l’Islam, non è stato pensato contro chi professa quel Credo, né è contro chicchessia.  Il desiderio è quello di dibattere, nel pieno rispetto di tutte le convinzioni personali o di gruppo, su un tema di innegabile attualità.

Crediamo, infatti, che sia lecito, se non addirittura doveroso, domandarsi ad esempio se la teorizzazione e la pratica del terrorismo, quando si manifesta a supporto di inquietanti forme di fondamentalismo, costituisca, o meno, un pericolo per la civiltà europea e per tutte le società civili che hanno scelto da secoli la ripartizione dei poteri nella costituzione degli Stati, la libertà di pensiero e di professione religiosa.

Crediamo che sia opportuno, se non addirittura necessario, domandarsi se la teocrazia può essere ancora di attualità per la organizzazione delle società civili del terzo millennio o per il miglioramento di quelle esistenti. Eppure in qualche parte di quella immensa galassia islamica, prima accennata, se ne parla. La si teorizza.
 

Dal versante della esperienza sociale, politica e culturale del pensiero europeo ed occidentale non si può non considerare che la condizione sociale, politica e culturale della donna nel mondo islamico rappresenti una realtà che desta legittimi interrogativi quando si rappresenta in pratiche e realtà inquietanti.
Possiamo parlare di tutto ciò con serenità ed animo libero e franco da pregiudizi e divisioni ideologiche? E’ quello che "Insieme per Nemi"e "Planet Nemi Onlus"intendono fare con l’incontro del 17 gennaio 2015.

Qualcuno  ha dichiarato di non essere d’accordo con l’invito al Dott. Magdi Cristiano Allam, giornalista e scrittore che, tra l’altro, potrà narrare della personale esperienza e del travaglio spirituale che lo ha portato ad approdare alla fede cristiana. E’ una scelta forte. Lo vedremo. Ma sia chiaro, vogliamo essere liberi di scegliere chi vogliamo per un dibattito aperto a tutti coloro che, altrettanto liberamente, vorranno parteciparvi. Oppure, qualcuno ha in animo di ricominciare, come purtroppo è avvenuto nei plumbei anni sessanta e settanta, a stabilire chi si possa incontrare, e dove, per la trattazione di argomenti di generale interesse culturale? Siamo certi, però, che così non è!

A Nemi vive da decenni una piccola comunità di provenienza per lo più magrebina e, per la totalità, di religione islamica. I suoi componenti vivono e lavorano nella più completa integrazione e nel pieno e reciproco rispetto. A questa comunità, attraverso il suo personaggio più rappresentativo, peraltro cittadino onorario di Nemi, è stato rivolto l’invito a partecipare al Convegno, ricevendone la sincera condivisione della condanna di ogni forma di estremismo.  E ciò con buona pace dei soliti “trinariciuti”, che hanno tentato di strumentalizzare l’iniziativa, inventando di sana pianta una presunta ed inesistente mancanza di rispetto nei riguardi dei membri della comunità islamica di Nemi.

Saremo sicuramente numerosi all’incontro, con l’emozione di voler ascoltare e con quell’ansia di conoscenza che è consapevole del  nobile dettato socratico dell’umiltà generata dalla sapienza".




MAGDI CRISTIANO ALLAM A NEMI IL 17 GENNAIO 2015 PER PARLARE DI ISLAM

di Angelo Parca

Nemi (RM) – "Islam: realtà invasiva?" questo il tema del convegno che si terrà a Nemi il prossimo 17 gennaio 2015, dove saranno affrontate tematiche legate al fondamentalismo, terrorismo, guerra santa ed Europa.

L'evento è organizzato dal gruppo di "Insieme per Nemi" in collaborazione con "Planet Nemi Onlus". Ospite d'eccezione, nonchè relatore delle varie tematiche che saranno affrontate durante il convegno il dr. Magdi Cristiano Allam, già editorialista e inviato speciale de La Repubblica e "vice direttore ad personam" del Corriere della Sera, noto per le sue posizioni severamente critiche riguardo il mondo islamico.

Allam condannò duramente numerose associazioni islamiche da lui ritenute estremiste, propose il divieto di costruire nuove moschee teorizzando rapporti occulti tra moschee e gruppi terroristici che ne avrebbero in alcuni casi anche finanziato la costruzione.

Allam sigla in seguito un accordo con l'UDC, in virtù del quale viene candidato come indipendente, capolista per il Nord-Ovest alle Elezioni europee del 2009. È stato eletto al Parlamento Europeo con 39.637 preferenze personali.Nel dicembre 2011 ha abbandonato il gruppo parlamentare del Partito Popolare Europeo (PPE), in polemica sulla tiepidezza del gruppo sui temi etici e sulla presenza nello stesso gruppo del partito islamico-conservatore turco Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP), e si è iscritto al gruppo euroscettico Europa della Libertà e della Democrazia, dove siede assieme agli europarlamentari italiani della Lega Nord e ad altri movimenti nazionalisti, quali il Raggruppamento Popolare Ortodosso, il Partito del Popolo Danese, il Movimento per la Francia, il Partito Politico Riformato, i Veri Finlandesi e il Partito Nazionale Slovacco. Il 28 e 29 novembre 2009 si è svolto a Solbiate Olona (VA) il primo congresso del movimento politico di Allam, che assume il nome di Io Amo l'Italia. Il movimento adotta come simbolo elettorale un disegno regalato da Giorgio Forattini raffigurante una bandiera italiana tricolore sulla quale è impressa una croce gialla. Il movimento politico Io Amo L'Italia ha istituito un "Centro per la riforma etica delle istituzioni", articolato su 11 commissioni tematiche. Il 20 gennaio 2010 Magdi Allam annuncia a Porta a Porta il suo tentativo di candidarsi, come indipendente, con Il Popolo della Libertà alla presidenza della regione Basilicata. Berlusconi e Fini esprimono però seri dubbi sulla candidatura. Successivamente Magdi Allam ha annunciato la sua candidatura con una lista propria, Io amo la Lucania, interna al movimento Io amo l'Italia, che ha partecipato alle elezioni lucane attestandosi all'8,72%. In occasione della strage di Oslo del 22 luglio 2011, Allam si è segnalato per aver sostenuto che l'attentato è da considerarsi quale conseguenza del dilagare del multiculturalismo. È costantemente seguito da una scorta di 6 uomini su tre auto blindate. Secondo VoteWatch, a inizio febbraio 2013 dopo quasi quattro anni dalle elezioni del 2009, Magdi Allam risulta essere al 716º posto su 734 nella classifica complessiva delle presenze in seduta plenaria di tutti gli europarlamentari (tasso di presenza del 70,16%). Nel 2014 aderisce a Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale, diventando membro dell'ufficio di presidenza del partito. Si è candidato alle elezioni europee del maggio 2014 nella circoscrizione Nord Est, ma non è stato rieletto.

Si prospetta quindi un importante convegno con un personaggio d'ecezione per discutere di una tematica che verrà per la prima volta affrontata a Nemi.