NEMI, IL DISTRIBUTORE SCOMPARSO E IO TENGU DA SCOLEPÀ Ù TEMMERÒ

Riceviamo e pubblichiamo da un cittadino che si autodefinisce "ancora per poco nemese"

Nemi (RM) – La chiusura del distributore avvenuta parecchi mesi fa, nella più assoluta indifferenza dell’Amministrazione comunale, sta provocando notevoli disagi alla popolazione, soprattutto a quella più anziana che si sa è abitudinaria.

Con il distributore in piazza Roma se volevo scolepà u temmerò, o tagliare l’erba del giardino, prendevo la mia tanichetta (mi servono due o tre litri di miscela non di più) andavo al distributore, dove gentilmente mi fornivano anche l’olio strettamente necessario alla bisogna (senza comprare quantitativi da grande comunità), ed il problema era risolto in pochi minuti. Ora per acquistare il carburante, al costo di molte incazzature, devo andare a Genzano, dove tra file interminabili e prezzi più alti, self service, persone che ti devono assolutamente aiutare (anche se conosci la colonnina meglio di loro) in cambio di un obolo, perdi almeno un’ora. Per non parlare del pieno di un motorino o di uno scooter: devi calcolare con assoluta precisione il consumo per evitare di lasciare alcuni euro al gestore dell’impianto.

Considerando anche gli altri fatti accaduti di recente, Nemi si avvia ad essere sempre più un paese da terzo mondo: la scuola è in via di smantellamento, l’ufficio postale è stato depotenziato (l’unica postina è in ferie e sono 10 giorni che non consegnano la posta) ed i Carabinieri sono sul piede di partenza: se continua in questo modo forse ci resterà il Comune. Ma a pensarci bene, nel rispetto della spending review verrà abolito e diventeremo la periferia della periferia di Roma. La città metropolitana è alle porte. Anzi sta già bussando. E l’Ammistrazione tace. Tace! Taceee!!
Un cittadino, per poco, ancora nemese.

 

Risposta della redazione

Gentile lettore, prima di tutto grazie per averci scritto. In un paese libero e democratico, la capacità di esprimere il proprio pensiero non è purtroppo scontata e lei, notiamo con piacere, non fa parte della categoria dei silenti che assorbono gli eventi senza proferire parola.

E' vero, da quando a Nemi il distributore si è consolidato un vero e proprio disservizio perché nonostante la vicinanza con il paese di fronte, davvero, non è la stessa cosa. Eppure il destino di quel distributore avrebbe dovuto essere un altro, ma i maggiori attori coinvolti nell'operazione di "salvataggio" e "ricollocazione" per ora hanno clamorosamente fallito. Un altro servizio che non c'è più dunque e si allunga la lista di disastri. Effettivamente sì, il peso dell'ombra incombente della città metropolitana si sente tutto, specialmente quando si è verosimilmente un barcone allo sbaraglio con timonieri distratti.