Nemi, paese in festa per il Crocifisso: compie 350 anni

NEMI (RM) – Il crocifisso di Nemi compie 350 anni e nella cittadina castellana fervono i preparativi per i festeggiamenti celebrativi. Dal primo maggio fino al 9 giugno, il crocifisso resterà infatti esposto nella chiesa parrocchiale del paese.

Le celebrazioni inizieranno con la festa
dei Patroni di Nemi Santi Filippo e Giacomo il primo maggio con la tradizionale
processione dello stendardo: “Quest’anno è veramente importante per i nemesi ha
detto il parroco del paese Padre Vincenzo Pennella – il motivo è dovuto alla celebrazione
dei 350 anni del Crocifisso che si trova nella chiesa all’entrata del paese. È
una immagine espressione della fede e della cultura di Nemi, orgoglio e gloria
di chi è nato e cresciuto in questo stupendo luogo. È una scultura altamente
artistica che esprime una grandissima pace, pur nella drammaticità della
passione e morte di Gesù e che rimane impressa nella mente e nel cuore di chi
la vede”.

Gli amministratori comunali di Nemi sono
impegnati nell’organizzazione dell’accoglienza per i numerosi visitatori in
occasione dei festeggiamenti in programma, in particolare per il 2 giugno
quando si terrà la consueta e tradizionale sagra dei fiori e delle fragole.

Il parroco Pennella ha infine ricordato la data del 19 maggio, giorno della prima esposizione del Crocifisso nel 1669, quando si terrà alle 10.30 la solenne celebrazione presieduta dal Vescovo Monsignor Marcello Semeraro.




NEMI, CROCIFISSO IN COMUNE. MARINELLI: “FUORI LUOGO E FUORI DAL TEMPO LA DECISIONE DELL’AMMINISTRAZIONE”

Azzurra Marinelli – Sel Nemi

Recandomi in comune mi sono accorta che nella sala consiliare é stato "murato" un crocifisso. Non sto certo a sindacare la bellezza o meno dal punto di vista artistico, ma trovo davvero fuori luogo e soprattutto fuori dal tempo, la decisione dell'amministrazione comunale. 

In primo luogo la casa comunale rappresenta la casa di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione di sesso, razza o religione, quindi se vogliamo tenere il crocifisso,  allora dobbiamo provvedere a "murare" anche i simboli delle altre confessioni religiose. In secondo luogo immaginiamo le coppie che scelgono il matrimonio civile perché non credono e arrivando in comune trovano il crocifisso. Insomma sono fermamente convinta che gli edifici pubblici italiani, che siano scuole, ospedali o a maggior ragione i municipi debbano mantenere un'assoluta neutralità in campo religioso. C'è una delibera per il crocifisso? Sia se la riposta sarà positiva sia se sarà negativa, le opposizioni dove sono? La laicità del nostro stato é,  mi si consenta il paradosso Sacra!