NEMI, ALTRO GIRO DI VALZER IN COMUNE: CAMBIA DI NUOVO IL SEGRETARIO

di Ivan Galea

Nemi (RM) – L'attuale segretario comunale di Nemi e Lanuvio, l'avvocato Michele  Smargiassi, lascerà l'incarico a partire dal prossimo 1 giugno 2016 per andare a ricoprire quello di segretario comunale del comune di Manfredonia (FG).

Michele Smargiassi avrebbe dovuto prendere servizio nel Comune pugliese con decorrenza 1 maggio 2016, ma a seguito di una nota del segretario uscente di Manfredonia, dr. Federico Giovanni Fiorentino, nella quale ha comunicato "che a causa di un errore di calcolo del servizio utile ai fini pensionistici il suo collocamento a riposo deve slittare di un mese"  l'incarico è stato posticipato al 1 giugno 2016.   

L'amministrazione comunale di Nemi ha quindi deliberato di procedere allo scioglimento della convenzione, firmata il 31 dicembre 2014, per il servizio di segreteria comunale con il Comune di Lanuvio.
La gestione del segretario comunale era infatti condivisa tra i due comuni castellani che dovranno ora procedere a stipulare nuove convenzioni con altri comuni della stessa fascia di popolazione al fine di trovare le nuove figure che rappresenteranno lo Stato centrale all'interno degli Enti comunali.

Per il piccolo paese delle fragole si tratta del quarto segretario comunale, dell'era Bertucci,
dopo Vincenzo Galluccio (Fino al 10 agosto 2012), Ivano Moreschini e Michele Smargiassi (dal 2 febbraio 2015). Il primo cittadino di Nemi Alberto Bertucci ha ringraziato il Segretario Comunale per il lavoro sin qui svolto e gli ha augurato buon lavoro per la nuova sede, mentre la consigliera di opposizione di 'Insieme per Nemi' Cinzia Cocchi  si è rammaricata della mancanza di continuità nella figura presso la sede di Nemi.

 




NEMI, CASCATE SUL MURO DEL CONVENTO: ULTIMO AVVISO AL COMUNE, POI LA PROCURA

 

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di Ivan Galea

Nemi (RM) – A Nemi non accennano a diminuire le copiose perdite di acqua presenti ormai da oltre tre anni sul costone roccioso e sul muro di contenimento e di confine tra le proprietà delle suore Mercedarie e il cortile comunale interno in via Salita della Chiesa ai civici 2,4,6,8,10,12 e 14 dove sono presenti le abitazioni di diversi residenti. "Se crolla il muro o se dovesse cedere il costone roccioso sarebbe una tragedia – commenta un abitante del luogo – verrebbe giù mezza Nemi."

Le rassicurazioni della suora superiore e il sopralluogo dei Vigili del Fuoco. Eppure, a ottobre 2014, la suora superiore del convento delle Mercedarie aveva dichiarato ai Vigili del Fuoco che le perdite erano state risolte in quanto dipese dal serbatoio comunale in gestione all'Acea Ato 2. Ma, nonostante le rassicurazioni della religiosa, i Vigili del Fuoco constatavano le evidenti fuoriuscite di acqua dalla parete rocciosa e provvedevano quindi ad informarne il Comune di Nemi con un fonogramma.

I residenti scrivono al Comune di Nemi. L'amministrazione comunale di Nemi è ufficialmente a conoscenza della situazione di degrado fin da ottobre 2014 (ufficiosamente dal 2013) quando alcuni cittadini provvedevano a protocollare una lettera in Comune dove si sollecitava un intervento per risolvere il problema, anche in considerazione del notevole peggioramento.

I sopralluoghi de L'Osservatore d'Italia. Il nostro quotidiano si era recato sul posto lo scorso mese di marzo testimoniando con un reportage fotografico il perdurare delle perdite di acqua. Siamo tornati sul luogo lo scorso 6 agosto per verificare se il problema fosse stato risolto. Ad accoglierci Luigi Leoni, proprietario di un locale presente sul corso principale di Nemi devastato dalle infiltrazioni di acqua provenienti dalla parete rocciosa. Ad occhio nudo il locale è letteralmente divorato da muffa e umidità. Salendo sulla terrazza sopra il locale, proprio a ridosso della parte rocciosa, è ben evidente la cascata d’acqua che dall’estremità scende giù copiosa.

La paura, per un possibile crollo, dei residenti tra umidità, zanzare e cattivo odore. Quello che ci ha colpiti, oltre alla nutrita quantità d’acqua immortalata nel reportage fotografico, è stato il cattivo odore che sprigiona la stessa. Un altro residente, che abita di fronte il muro di contenimento a ridosso della parete rocciosa, ci segnala, ormai quasi rassegnato a condividere la quotidianità con questo stato pietoso dei fatti, oltre alla paura di un possibile crollo il cattivo odore e la presenza, soprattutto in questa stagione, di zanzare ed insetti richiamati dalle acque stagnanti.

L'ultimatum al Comune e all'Acea dell'avvocato Chiarantano e l'azione risarcitoria.
Ci fa sapere l’avvocato Bruno Chiarantano, legale di Luigi Leoni che è stata inviata al Comune ed all'Acea l’ennesima ed ultima comunicazione per risolvere la questione. L’avvocato fece il sopralluogo constatando il flusso delle acque all’interno del convento delle suore. A tal proposito a breve partirà una azione legale, risarcitoria per i danni subiti da Leoni, nei confronti del Comune di Nemi e del gestore idrico Acea.

L'esposto in Procura di AssoTutela per mancate azioni a tutela della sicurezza dei cittadini. Assotutela, allo stesso modo, presenterà un nuovo esposto alla Procura della Repubblica denunciando le mancate azioni tutela della sicurezza dei cittadini.

Sono tre anni che viene lanciato un allarme che rimane inascoltato: Assotutela denuncia, i Vigili del Fuoco segnalano, i residenti segnalano e scrivono alle istituzioni, la suora tranquillizza… ma non succede un bel niente. Stiamo aspettando qualche tragedia?




NEMI: UN'ALTRA TEGOLA SULLE CASSE DEL COMUNE

 

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di Ivan Galea
Nemi (RM)
– Lo spettro di altri debiti pende sulle già malconce casse del Comune di Nemi al quale lo scorso 18 maggio 2015 è stato notificato un decreto ingiuntivo per ben 46mila euro. Un cifra che va ad aggiungersi ad una lunga lista di debiti accumulati dal Comune di Nemi, come quello de ILCESA dove l'Ente è stato condannato dal Tar Lazio a pagare la somma di oltre 300mila euro a titolo di risarcimento alla società Impresa Laziale Costruzioni Edili Stradali Appalti a r.l. per aver “limitato l’utilizzazione edificatoria” alla società attraverso varianti al piano regolatore e che l’amministrazione del sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha ritenuto di dover iscrivere immediatamente come debito fuori bilancio.

Il nuovo debito che si intravede all'orizzonte, consisterebbe nel mancato pagamento da parte del Comune di Nemi di parcelle emesse dall'architetto Roberto Pinci a fronte di incarichi professionali relativi la redazione del progetto esecutivo per la riqualificazione del centro storico di Nemi, da piazza Roma, attraverso corso Vittorio Emanuele fino a piazza Umberto I dove si affaccia Castello Ruspoli e per il progetto relativo la realizzazione di un parcheggio sulla via Nemorense.

Di fatto nel 2008 il Comune determinò di formalizzare un contratto di prestito per un finanziamento con la Cassa Depositi e Prestiti al  fine di  procurarsi le  risorse finanziarie  necessarie alla realizzazione, al recupero ed alla  riqualificazione della piazza ed al completamento della copertura "terrazza panoramica" della scuola media per l ’importo di  500mila euro.

La progettazione, la direzione dei lavori ed il coordinamento per la sicurezza delle opere di "recupero e riqualificazione" per questi lavori furono affidate, sempre nel 2008, proprio all'architetto Roberto Pinci. Singolare il fatto che la parcella dell'architetto, di circa 24mila euro, sia pervenuta al Comune lo scorso 17 giugno 2014 ben 6 anni dopo aver ricevuto gli incarichi. Intanto l'amministrazione comunale di Nemi ha ritenuto di costituirsi in giudizio per rappresentare le ragioni dell'Ente affidando l'incarico legale di rappresentanza, in parola, all'avvocato Gianluca Piccinni e deliberando un impegno di spesa di 3.100,00 euro.

E come sempre a pagare è Pantalone.