NEMI: TRA LUMINARIE NATALIZIE ANCORA ACCESE E BOLLETTE ELETTRICHE TORNA A SCRIVERE IL CITTADINO …….ZZATO COME UNA BELVA

"Ho capito che ai Nemesi di tutto questo non gli importa nulla: tutti tacciono, nessuno si indigna, al massimo fanno due chiacchiere da comari in camera caritatis, o come dicono a Napoli aumm aumm."

 

Redazione

Nemi (RM) – Lo scorso 26 gennaio ci scriveva un cittadino di Nemi definitosi "amareggiato" [ NEMI: PEGGIO IL BUCO DELLA TOPPA ] che segnalava, tra l'altro, che nessuno aveva ancora provveduto a spegnere le luminarie natalizie evidenziando l'inutile spreco di energia elettrica soprattutto in questo periodo in cui il risparmio energetico dovrebbe essere un tema prioritario del "buon amministratore".

Il ciìttadino torna a scriverci, definendosi questa volta "incazzato come una belva"  in quanto le luminarie natalizie sono ancora accese in barba a crisi economica e spending review.

Ecco la lettera:

Gentile Direttrice
Le scrivo di nuovo per manifestarle il mio disagio interiore, o meglio il rovello che mi attanaglia da molti giorni: in estrema sintesi sono incazzato come una belva!!!  E le spiego il perché. Gli abeti di Natale sono ancora al loro posto nonostante un parziale intervento di un Consigliere comunale.

Ma la cosa che non mi va giù è la luminaria di Piazza Roma ancora accesa! Possibile che l’Amministrazione comunale di Nemi non sia in grado di adempiere ad una cosa semplicissima: staccare l’interruttore che alimenta la luminaria.

Mi appello ad un componente della Giunta (definito in passato l’Assessore che si sporca le mani) per compiere questo semplice gesto. Come Lei sa, con la nuova normativa i cittadini questo consumo di energia elettrica lo pagano con due tasse diverse.
Nel congedarmi le confesso che ho capito che ai Nemesi di tutto questo non gli importa nulla: tutti tacciono, nessuno si indigna, al massimo fanno due chiacchiere da comari in camera caritatis, o come dicono a Napoli aumm aumm.
Un cittadino amarinccazzato