NEMI, GARA BICICLETTE: LA GRANDE GIOIA PER UNA 3 GIORNI DA SOGNO

 

GUARDA LA GALLERY IN FONDO ALL'ARTICOLO [CLICCARE SOPRA LE FOTO PER INGRANDIRLE]

 

di Chiara Rai
Nemi (RM)
– Venerdì, sabato e domenica Nemi si è presentata come una cittadina blindata in balia dei ciclisti, unici “padroni” del paese delle fragoline che a conti fatti non hanno portato all’economia locale i risultati auspicati. Niente sosta e niente fermata per le auto, parcheggi invasi da tendopoli e gonfiabili della società sportiva, camper che occupavano marciapiedi compresa l’intera salita di via De Sanctis e poche, davvero poche persone in giro. Già intorno alle 18 di venerdì e sabato un’atmosfera da coprifuoco e la scontentezza di diversi esercenti dovuta alla mancanza di organizzazione e concertazione rispetto ad un evento che avrebbe potuto essere condiviso e soddisfare quello che è il motivo principale per il quale si organizzano gli eventi: portare non solo un ritorno d’immagine ma anche incentivare e promuovere le attività commerciali del paese che dovrebbero trarre benefici da ciascuna manifestazione. I proclami e applausi dal palco riservati all’amministrazione di Alberto Bertucci stonano rispetto ad un bilancio che non sembra essere positivo. Tanto per cominciare l’idea di una sorta di mensa attrezzata sulla terrazza sopra la scuola in piazza Roma non è stata poi così brillante. Il menù a prezzo stracciato (meno di 10 euro) con tanto di tiramisù offerto per soli due euro ha letteralmente azzerato le possibilità di frequentare (per ciclisti, famiglie e visitatori curiosi della manifestazione) bar e ristoranti che sono rimasti con tanti coperti prenotati da persone che poi puntualmente hanno disertato in favore della “fraschetteria” all’aperto. Tra l’altro l’allestimento sulla terrazza ha lasciato più di qualcuno perplesso perché il sito è stato considerato non idoneo per organizzare la sagra dei gialloni alla sadorea: perché per le biciclette sì e per una sagra proposta da alcuni nemesi e di promozione di un piatto tradizionale locale no? Insomma, si è giusto guadagnato con qualche caffè e gelato ma soprattutto i ristoranti sono rimasti a bocca asciutta nonostante avrebbero potuto concertare dei menù ad hoc e fornire qualità e convenienza in occasione della gara di mountain bike nel paese. Vogliamo parlare della viabilità? Niente parcheggi, tanti divieti. Questa è stata la ricetta del comandante dei vigili Gabriele Di Bella che per l’occasione ha praticamente isolato il paese senza possibilità per i residenti di poter trovare comodamente parcheggio e vivere la cittadina. Ma l’evento è passato, si aspetta il prossimo con l’auspicio di non rivivere lo stesso scenario.