Reggio Calabria, colpo alla ndrangheta: sequestrati beni per 84 milioni di euro
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di Roberto Ragone
Catanzaro, narcos sudamericani: Inflitto durissimo colpo alla 'ndrangheta
Ndrangheta, duro colpo alla cosca Piromalli
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REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Ros hanno eseguito un'operazione contro la cosca Piromalli della 'ndrangheta arrestando 12 persone e sequestrando il consorzio Copam di Varapodio (Reggio Calabria) costituito da oltre 40 aziende e cooperative agricole operanti nella Piana di Gioia Tauro, in Sicilia e nel basso Lazio. Arresti e sequestro sono stati fatti in esecuzione di un'ordinanza emessa dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della Dda.
I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere di tipo mafioso al concorso esterno, all'intestazione fittizia di beni, alla truffa e ad altri reati aggravati dalle finalità mafiose. L'operazione del Ros, denominata "Provvidenza 2", segue il fermo, eseguito sempre dai carabinieri, nel gennaio scorso di 33 persone appartenenti alla stessa cosca e testimonia il livello di infiltrazione nel tessuto economico. Tra i destinatari dell'odierno provvedimento ci sono gli anziani boss Giuseppe ed Antonio Piromalli, da molti anni al vertice della cosca
Ndrangheta e fondi comunità europea: in manette ex assessore della Regione Calabria
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CALABRIA – L'ex assessore al Lavoro della Regione Calabria, Nazareno Salerno, è stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Catanzaro sull'ingerenza della cosca di 'ndrangheta dei Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia) nella gestione dei fondi della comunita' europea diretti al sostegno economico di nuclei familiari in difficolta'. L'inchiesta riguarda, in particolare, la gestione dei fondi del credito sociale ed ha portato complessivamente all'arresto di nove persone.
Si tratta di esponenti politici, imprenditori e amministratori pubblici della Regione Calabria, nonché due soggetti contigui alla cosca Mancuso. Le indagini hanno documentato l'ingerenza mafiosa della potente cosca 'ndranghetista nella gestione dei fondi della Comunita' europea diretti al sostegno economico di nuclei familiari in difficolta'.
I reati contestati, a vario titolo, agli indagati sono minaccia ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato, turbativa d'asta ed abuso d'ufficio.
In corso di esecuzione anche un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di circa 2 milioni di euro.
In particolare, l'attivita' ha accertato l'esistenza di un comitato d'affari che distraeva i finanziamenti comunitari vincolati al progetto regionale 'Credito sociale' indirizzandoli su conti correnti di societa' private, anche all'estero. Il provvedimento viene eseguito in queste ore dal Ros unitamente al Comando provinciale Carabinieri di Catanzaro e a quello della Guardia di finanza di Vibo Valentia, ed è stato emesso su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro.
L'operazione, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, è stata condotta dai Carabinieri del Ros unitamente ai militari del Comando provinciale di Catanzaro ed alla Guardia di finanza di Vibo Valentia.
Ndrangheta, arrestato il boss latitante Antonio Pesce
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REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Reggio Calabria e quelli della Compagnia carabinieri, insieme allo Squadrone cacciatori Calabria, hanno arrestato il latitante Antonino Pesce, di 34 anni, ritenuto il reggente dell'omonima cosca, si nascondeva in un appartamento a Gioia Tauro. L'arresto è avvenuto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Reggio Calabria su richiesta della Dda, per associazione mafiosa e traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Pesce era latitante da luglio 2016, quando si era sottratto ad un provvedimento di fermo emesso dalla Dda nell'ambito dell'operazione Vulcano condotta dalla Guardia di finanza. L'uomo è stato individuato in un'abitazione nella zona marina di Gioia Tauro. Grazie ad attività tecnica ed alle conoscenze del territorio, i carabinieri lo hanno bloccato in un appartamento dove, verosimilmente, si era recato per incontrare la compagna ed i figli.
Pesce, nel momento dell'irruzione dei militari, ha tentato di disfarsi di una pistola lanciandola dalla finestra dell'abitazione. L'arma è stata subito recuperata dai carabinieri. Nel corso dell'operazione è stato arrestato anche, per favoreggiamento personale, Tonino Belcastro, di 53 anni, già noto alle forze dell'ordine, proprietario dell'abitazione in cui è stato sorpreso il latitante e presente al momento dell'irruzione.
Milano e Monza Brianza: usura e spaccio gestiti dalla ndrangheta
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MILANO – Dalle prime luci dell'alba, nelle province di Monza Brianza e Pavia, è in corso un'operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, impegnati nell'esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 soggetti di origini calabresi, responsabili a vario titolo di usura aggravata ai danni di due imprenditori brianzoli, al fine di favorire l’organizzazione criminale della ‘ndrangheta, nonché di spaccio di sostanze stupefacenti.
Ndrangheta: catturato il boss Marcello Pesce detto "U Ballerinu"
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NDRANGHETA, MAXIOPERAZIONE: IMPRENDITORI, DIRIGENTI E FUNZIONARI PUBBLICI NEL MIRINO DELLA PROCURA
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NDRANGHETA: SEQUESTRATI BENI PER UN VALORE DI 33 MILIONI DI EURO
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COLPITA LA NDRANGHETA: SEQUESTRO BENI PER 500 MILIONI DI EURO AD AFFILIATI DELLA COSCA IANNAZZO
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NDRANGHETA: MAXIOPERAZIONE, 19 ARRESTI TRA CUI IL BOSS DE STEFANO
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