Il Natale di Microsoft con il meglio della tecnologia Surface

Il Natale è dietro l’angolo e Microsoft propone tutta una serie di idee per poter essere più produttivi sul lavoro, ma anche per poter migliorare la qualità del proprio tempo libero, dello studio e di tutto ciò che concerne l’uso della tecnologia.

Surface Go 3: perfetta portabilità per il 2in1 pensato per tutta la famiglia

Regalo perfetto per studenti di tutte le età e per le famiglie che desiderano avvalersi di un dispositivo versatile, costruito appositamente per passare da un’attività all’altra in maniera fluida e veloce, il nuovo Surface Go 3 è il Surface touchscreen 2in1 più versatile della gamma, che arriva sul mercato con un veloce processore Intel® Core™ e un’autonomia in grado di coprire un’intera giornata di lavoro. Surface Go 3 è inoltre dotato del nuovo sistema operativo Windows 11, permettendo all’utente di essere produttivo anche in mobilità, e ha un peso minimo di 544 g, con touchscreen da 220 ppi ad alta risoluzione e sostegno regolabile. E, per un’esperienza ancora più completa, è possibile avvalersi di Surface Pen e Surface Go Type Cover, in vendita separatamente.

Prezzo Surface Go 3: a partire da 449 euro

Prezzo Surface Pen: 114,99 euro

Surface Go Type Cover: 99,99 euro

Surface Laptop Go: perfetto equilibrio tra stile, performance, durata e leggerezza

Per gli utenti che non vogliono rinunciare all’iconico formato laptop, Surface Laptop Go racchiude tutte le caratteristiche più amate della linea Surface in un prezzo contenuto. Disponibile nella colorazione Platino, Laptop Go offre infatti il perfetto equilibrio tra stile, performance, durata e leggerezza, nel laptop Microsoft più economico di sempre. Dotato di uno display touchscreen PixelSense da 12,4”, un ampio trackpad di precisione e una tastiera full-size con una corsa dei tasti di 1,3mm, Surface Laptop Go è l’idea regalo perfetta per rendere felici i propri cari e se stessi, senza rinunciare all’esclusivo ed inimitabile Surface Style.

Prezzo Laptop Go: a partire da 649 euro

Surface Headphones 2: il miglior modo di ascoltare

Cosa c’è di meglio di un’esperienza di ascolto premium, da regalare a sé stessi e ai propri cari in occasione del Natale? Surface Headphones 2 sono progettate per essere indossate comodamente e per consentire un’immersione completa, grazie a una spettacolare qualità del suono e a 13 livelli di riduzione del rumore ambientale. Le cuffie targate Surface offrono, inoltre, una maggiore autonomia e una migliore qualità sonora, garantendo fino a 20 ore di utilizzo e permettendo di regolare la cancellazione del rumore attraverso i quadranti collocati sulla cuffia esterna per bloccare o amplificare le voci umane.

Prezzo: a partire da 279,99 euro

Ocean Plastic Mouse

L’arrivo dell’Ocean Plastic Mouse rappresenta un piccolo passo avanti nel viaggio verso la sostenibilità già intrapreso da Microsoft. Il guscio di questo mouse eco-friendly è costituito al 20% da plastiche riciclate recuperate dagli oceani, un’innovazione nella tecnologia dei materiali che ha inizio con la rimozione dei rifiuti di plastica dagli oceani e dai corsi d’acqua. In più, il packaging utilizzato per il nuovo Ocean Plastic Mouse è privo di plastica ed è stato realizzato con legno riciclabile e fibre naturali di canna da zucchero.

Prezzo: 27,99 euro

F.P.L.




Un Natale 2019 all’insegna del “Made in Italy”

Partito lo shopping natalizio per gli italiani, in vista delle prossime festività. Acquisti, che secondo una recente indagine Coldiretti, vedranno spendere una media di 221 euro a famiglia facendo registrare un incremento, rispetto lo scorso anno, del 2% mentre rispetto il budget medio europeo destinato ai regali natalizi, pari a 193 euro per famiglia, il dato nazionale è superiore del 15%.

La scelta dei regali sarà indirizzata per la maggiore all’acquisto di prodotti Made in Italy reperibili soprattutto presso i tanti mercatini che per le festività si moltiplicano nelle città e nei luoghi di villeggiatura e che garantiscono spesso la possibilità di trovare regali ad “originalità garantita” al giusto prezzo.

CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 12/12/2019

Anche sul fronte enogastronomico l’orientamento è quello di ricercare prodotti del territorio da acquistare direttamente dal produttore nei mercati degli agricoltori.

E la spesa alimentare per queste festività 2019 è stimata complessivamente a 549 euro a famiglia, ben un 19% in più rispetto a quanto si spende in media nei paesi dell’Unione europea.

Dati che confermano una maggiore attenzione dei cittadini del Belpaese alla convivialità a tavola che trova proprio nel Natale la sua massima espressione.




Turismo, Natale alle porte: la Lega spinge sul codice identificativo delle strutture ricettive

Il gruppo Lega in Commissione Attività Produttive e Turismo insiste sulla necessità che le strutture ricettive abbiano un codice identificativo. Che significa? Ha lo scopo di “mappare” e regolamentare le case e gli appartamenti per le vacanze, nonché gli alloggi in locazione per finalità turistiche.

In sintesi il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo dovrebbe istituire una banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi presenti sul territorio nazionale, individuati appunto da un “codice identificativo”, da utilizzare in ogni comunicazione inerente all’offerta e alla promozione dei servizi all’utenza.

Codice dovrà essere indicato su tutti gli strumenti pubblicitari e di promozione e commercializzazione dell’offerta, online e non, con l’obbligo di esposizione a carico di chiunque pubblicizzi, promuova o commercializzi.

Per il deputato Lino Pettazzi e il gruppo Lega in Commissione Attività Produttive e Turismo è un provvedimento, dunque fondamentale: “É urgente e necessario – fanno sapere in una nota – che la maggioranza di Governo comprenda definitivamente l’importanza per gli operatori del settore turismo di realizzare un’ apposita banca dati delle strutture ricettive e di tutti gli immobili destinati alla locazione a breve termine, che le collochi in un preciso codice identificativo. É evidente, che l’urgenza sia maggiore in vista del periodo Natalizio data l’affluenza turistica prevista nelle maggiori città d’arte in Italia. L’ordine del giorno presentato la settimana scorsa alla Camera dal gruppo Lega della x commissione ( Attività Produttive e Turismo) é stato maldestramente bocciato dall’accoppiata M5S- PD. Lo abbiamo rimarcato mercoledì in commissione, durante il question time al Sottosegretario, dopo aver ascoltato tutte le categorie del settore turismo che ci hanno esternato l’urgenza di questo CODICE IDENTIFICATIVO entro i primi giorni di dicembre in vista, appunto, del Natale. La nostra Italia necessita di questo strumento al fine di ottimizzare l’offerta turistica e contrastare eventuali irregolarità a danno dei turisti. Il Governo risponde che “sarà sua cura verificare”, non c’è tempo! Il turismo italiano é un settore perennemente in crescita e ha un’incidenza significativa nel Pil del Paese. Serve immediatamente il decreto attuativo e una risposta concreta agli operatori”.




Meteo, torna il clima mite sotto Natale. Belle giornate da Natale a Capodanno

Mancano meno di 25 giorni e sarà Natale e il clima in Italia continua ad essere abbastanza dinamico con continui cambi di scena. Dopo una breve ondata di freddo, ora tornerà il clima mite grazie alla rimonta di un campo anticiclonico.
Sarà proprio l’alta pressione la responsabile del tempo per le prossime feste natalizie. Cerchiamo di capire cosa potrebbe succedere dai giorni dopo il weekend dell’Immacolata e soprattutto nel periodo delle feste di Natale.

Ebbene, dopo Domenica 9 Dicembre l’alta pressione potrebbe migrare verso la Scandinavia favorendo l’arrivo di aria molto fredda dalla Russia che causerebbe un brusco calo termico su tutta Italia e precipitazioni che potrebbero risultare nevose fino a quote pianeggianti in particolar modo sulle regioni adriatiche, e inizialmente anche al Nordest.

Successivamente il campo anticiclonico tenderà ad ingigantirsi sempre più espandendosi su gran parte dell’Europa e tornando ad influenzare anche l’Italia, quanto meno le zone centro-settentrionali.

Questo ritorno dell’alta pressione potrebbe essere preceduto dal passaggio di una perturbazione atlantica tra il 23 e il 24 Dicembre con precipitazioni che si porterebbero nel giorno di Natale verso il Sud.
Da Natale e fino a Lunedì 31 Dicembre l’alta pressione potrebbe proteggere l’Italia, garantendo giornate soleggiate, spesso nebbiose al Nord e con temperature non fredde, e comunque sopra la media del periodo di qualche grado.

Come l’anno scorso quindi l’alta pressione potrebbe minare il freddo e la neve nel giorno di Natale e forse anche nei giorni successivi, ma dato questo tempo pazzerello non possiamo nemmeno escludere una brusca virata di questa tendenza verso un’ondata di gelo e neve proprio in prossimità delle festività natalizie, facendo proseguire quella attesa subito dopo il giorno dell’Immacolata.

Intanto è codice giallo per rischio idrogeologico e idraulico sulla costa e nell’entroterra delle zone centro settentrionali della Toscana, valido dalla mezzanotte di oggi fino alle 13 di domani. Lo ha emesso la sala operativa della Regione per una perturbazione che interesserà la Toscana con precipitazioni sulle zone centro settentrionali, con un rinforzo dei venti di Libeccio e una intensificazione del moto ondoso. Le province interessate saranno Firenze, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa e Pistoia.

La perturbazione, spiega una nota, porterà piogge inizialmente sul nord ovest in estensione nel corso della notte e nella giornata di domani alla zone interne settentrionali e successivamente su quelle centrali. Le piogge potranno assumere a tratti carattere di rovescio e risultare insistenti, specie nel corso della notte sul nord ovest. Domani le precipitazioni potranno insistere fino alla sera, seppur con minore intensità, sulle zone centrali. Si assisterà anche a un locale rinforzo dei venti di Libeccio




Castel Gandolfo: arriva la magia del Natale

CASTEL GANDOLFO (RM) – La magia del Natale arriva a Castel Gandolfo. Dal 7 dicembre al 6 gennaio Castel Gandolfo si vestirà a festa per il Natale 2017. Un ricco calendario di eventi che si svolgeranno di volta in volta nel borgo, a Pavona di Castel Gandolfo e a Le Mole.

PROGRAMMA
dal 7 dicembre al 7 gennaio
La città si veste a festa con le luci natalizie

8 dicembre
Si accendono gli alberi di Natale

8 dicembre 
dalle 15.30 alle 19.00 in piazza della Libertà
Villaggio di Babbo Natale

dal 15 al 17 dicembre – Teatro Petrolini
“Charlot grande monello” proiezioni e mostra su Chaplin

Venerdì 15 dicembre – dalle 10 alle 12 anteprima scuole
Proiezioni film: The Pawnshop/Charlot usuraio, The Count/Il
conte e The Adventurer/L’evaso
venerdì 15 – dalle 18.30
Inaugurazione ufficiale mostra con i disegni firmati da celebri
umoristi internazionali
Proiezioni film: The Immigrant/L’emigrante, The Risk/Charlot al pattinaggio, Easy Street/La strada della paura, Modern Times/Tempi Moderni
sabato 16 e domenica 17 dicembre – dalle 10 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30
Apertura mostra

17 dicembre 
dalle 15.30 alle 19.00 a Le Mole
Villaggio di Babbo Natale

18 dicembre
dalle 18 in piazza della Libertà
“InCanto” concerto degli alunni dell’Istituto Paolo IV

22 dicembre
dalle 9.00 in piazza della Libertà
Presepe Vivente e Concerto di Natale degli alunni del plesso Le Mole – IC Castel Gandolfo

23 dicembre 
dalle 15.30 alle 19.00 a Pavona (parcheggio banca su via del Mare)
Villaggio di Babbo Natale

23 dicembre 
dalle 20 nel borgo
“Luci, suoni e canti” a cura della Parrocchia e dell’Oratorio Pontificio

dal 23 al 25 dicembre 
Presepe Vivente nel borgo

5 e 6 gennaio
in piazza della Libertà
Presepe Vivente: arrivano i Re Magi

6 gennaio
dalle 15.30 alle 19.00 a Pavona (parcheggio banca su via del Mare)
Arriva la Befana




Repubblica Ceca, tornano i tradizionali mercatini natalizi: l’appuntamento quest’anno è da fine novembre all’Epifania,

Il Natale in Repubblica Ceca è una festa dei sensi… A essere sedotti sono l’occhio con luci e addobbi sgargianti, le narici e la gola con il profumo e il sapore dei dolci alla vaniglia, delle mandorle tostate, delle caldarroste fumanti, del famoso prosciutto di Praga, di würstel, salsicce e pannocchie alla griglia, di vin brulè, medovina (liquore al miele servito caldo) e grog aromatizzati. Ma anche l’orecchio con cori e jingle delle Feste e infine le mani, che sfiorano il legno di statuine e giochi antichi, la paglia di bamboline e addobbi per l’albero, il vetro soffiato di delicate palle di Natale, le stoffe variopinte e il pannolenci dei tipici burattini, la cera di profumate candele artistiche, la superficie liscia e magica dell’ambra lavorata in preziosa bigiotteria, le “architetture” candide di pizzi e merletti, la ceramica grezza o smaltata di stoviglie uniche, il ferro forgiato ad arte nei tradizionali campanelli di Gesù Bambino…

Impossibile non trovare l’idea giusta in questo tripudio di regali, addobbi e manufatti tipici con cui sorprendere amici e parenti. In Cechia, infatti, niente succursali dei grandi centri commerciali travestite da mercatino, niente oggetti omologati prodotti su scala industriale… solo artigianato unico, di lunga tradizione. Tra le casupole di legno gli artigiani si adoperano in dimostrazioni dal vero del proprio talento, così come in rievocazioni di antichi mestieri.

E anche le atmosfere che si respirano sono ancora quelle di un tempo… Le Festività di fine anno in Repubblica Ceca sono tuttora come dovrebbero essere: ancora avvolgenti, ancora basate sulla condivisione, ancora occasione di vera festa. Ovunque – dalle città fino al più piccolo villaggio di campagna- nelle piazze, lungo i vicoli, tra le bancarelle, dentro le mura di antichi castelli, nelle chiese, tra le figure e le casupole di presepi bellissimi va in scena un travolgente e dolcissimo spettacolo di colori, suoni, profumi che coinvolge e travolge chiunque.

 

Il tour dei mercatini cechi parte naturalmente dalla capitale, particolarmente affascinante nella sua veste invernale. A Praga, dove ad andare in scena è una costellazione di mercatini, sparsi nei vari quartieri, l’appuntamento quest’anno è da fine novembre all’Epifania, a seconda delle location. Le bancarelle più belle e famose sono certamente quelle della Piazza Vecchia, ma tra i mercatini “minori”, sono affascinanti quelli delle piazze namesti Miru e namesti Republiky.

 

In Moravia l’appuntamento è invece a Brno, dal 24 novembre al 23 dicembre. In piazza namesti Svobody, in piazza Libertà, in via Radnicka, al celebre Mercato dei Cavoli (Zelny trh), in piazza Moravia e in piazza dei Domenicani, ma anche in altre location “nascoste”, sono in vendita non solo oggettistica, ma anche specialità alimentari tipiche. A fare da corollario, dimostrazioni d’artigianato e momenti culturali. Sempre in Moravia, sempre più popolari sono anche i mercatini nella storica città di Olomouc, presso Horní náměstí (Piazza Superiore) e Dolní náměstí (Piazza Inferiore). Un appuntamento –dal 23 novembre al 24 dicembre- frizzante e anche “alcolico”: qui si possono degustare infinite varianti di punch e vin brulé –speziati, aromatizzati al maraschino, all’arancia e altri gusti insoliti- ma soprattutto il vino caldo di Norimberga, proposto solo qui in tutta la Repubblica Ceca. Vastissimo il calendario di intrattenimenti per grandi e piccini, che possono anche scatenarsi con i pattini sul ghiaccio.

 

Gianfranco Nitti

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Maggiori informazioni:

Date a Praga:
– Piazza della Città Vecchia/Staromestske namesti dal 02/12 al 06/01
– Piazza Repubblica/Namesti Republicky dal 25/11 al 24/12
– Piazza della Pace/Namesti Miru dal 20/11 al 24/12
– Piazza Venceslao/Vaclav namesti dal 02/12 al 06/01
– Castello di Praga dal 02/12 al 06/
Praga www.vanocevpraze.cz/en
Brno www.brnenskevanoce.cz/en




Vini e feste, Natale con o senza bollicine? Ce ne parla Rita Martino

“In vino veritas”. “Nel vino è la verità” è un proverbio latino e scherzosamente lo si dice quando una persona è in stato di ebbrezza e con leggerezza sta rivelando fatti che normalmente non avrebbe mai detto, è uno dei tanti proverbi che parlano del vino e dei suoi effetti se si esagera nell’assunzione, anche Ovidio lo scrisse “che cosa non rivela l’ebbrezza? essa mostra le cose nascoste”. Il vino fin dalla notte dei tempi è sempre stato un elemento importante per festeggiare, per immortalare un evento e sono infinite le testimonianze artistiche che ne provano l’uso, nelle arti applicate le opere che testimoniano il rapporto tra arte e vino sono tante, fra le opere più celebri è il dipinto di Francisco Goya, raffigura la vendemmia su una sua tela oggi custodita al Museo del Prado di Madrid. Celebre è il film di genere di commedia brillante “Il profumo del mosto selvatico” del 1995 con Giancarlo Giannini, Keanu Reeves ed Anthony Quinn, quasi tutto il film venne
girato in un vigneto.
Ma il vino a che epoca risale? Il vino ha “accompagnato l’uomo a tavola” da sempre tanto che è difficile stabilire la datazione precisa a che epoca risale la domesticazione dell’uva, infatti si può dire che il vino sia nato insieme all’uomo, i ritrovamenti sparsi per tutto il mondo testimoniano la presenza di questa bevanda fin dalla preistoria; fra i più antichi ritrovamenti esistenti possiamo citare il sito archeologico che si trova in Armenia nel villaggio di Areni, è stata definita dagli archeologi “La più antica cantina del mondo”, il ritrovamento è risalente a ben 6.100 anni fa circa, ed è la prova più antica della produzione di vino seriale e di vinificazione. Nel sito armeno sono stati ritrovati recipienti per la fermentazione e la conservazione del vino, coppe nonché resti di graspe, semi e bucce, per verificarne che la vasca e le anfore custodissero effettivamente del vino, gli archeologi hanno sottoposto ad analisi chimiche dei frammenti di ceramica accertandone la presenza di questa bevanda, inoltre i frammenti sono stati sottoposti al radiocarbonio rivelandone la datazione stabilendo che risalgono fra il 4.100 e il 4.000 a.C. Sono tante le testimonianze che provano la presenza del vino al mondo in epoca preistorica, ad esempio in Iran sono state ritrovate testimonianze archeologiche di vino (ma non di cantine) risalente ad un millennio prima del sito armeno a circa 7.000 anni fa. Gli studiosi concordano che con molta probabilità l’assunzione del vino sia nato per onorare i defunti perché i ritrovamenti sono sempre in prossimità di un sito funerario.
Fra poco è Natale e noi tutti saremo presi dal dilemma cosa dobbiamo regalare ai nostri cari, il vino può essere un ottimo regalo, oppure quale vino abbinare al cenone di Natale per renderlo unico e vivere un’esperienza edonistica con i nostri cari ad un prezzo contenuto?
Ma, vino con bollicina o senza? queste domande L’Osservatore d’Italia ha voluto formularle ad un’esperta del settore la Dott. Rita Martino di Bacoli laurea in Viticoltura ed Enologia conseguita presso l’Università Federico II di Napoli.

Quale vino regalare in occasione del Natale? Bollicina o senza bollicina?
Se dovessi consigliare un vino da regalare in occasione del Natale gradito ed apprezzato da molti e che si sposi bene con i piatti tradizionali preparati da Nord a Sud della nostra bella penisola, penserei di suggerire una BOLLICINA poiché, con la sua briosità accompagna da sempre i momenti di festa.
Per aiutare i nostri lettori ad orientarsi nell’oceano delle offerte di mercato, faremo una panoramica generale di questa tipologia di vino, che ci aiuti a differenziare i prodotti per caratteristiche e per prezzo.
Iniziamo col dire che la denominazione “vino spumante” si applica esclusivamente ai vini la cui effervescenza deriva dalla fermentazione alcolica condotta in un recipiente chiuso.
Questo recipiente può essere la bottiglia o l’autoclave.

Il metodo di spumantizzazione in autoclave detto “Charmat” o “Martinotti”, dal nome dell’inventore Federico Martinotti, ricercatore presso la Stazione Agraria di Torino e direttore poi della Regia Stazione Enologica Sperimentale di Asti, fu brevettato in Italia, Francia e Svizzera nel 1895 attraverso la presentazione di un impianto appositamente pensato per la spumantizzazione di vini aromatici, ed in particolare per la produzione “dell’Asti” e del “Moscato d’Asti”.
Grazie al metodo Martinotti le rotture di bottiglie furono azzerate con cospicui ritorni economici per le aziende, mentre con il metodo di rifermentazione in bottiglia si poteva arrivare al 40% di scoppi. In virtù dei brevi tempi di lavorazione le aziende avviarono la produzione in funzione delle richieste, soddisfacendo prontamente i committenti ed operando a costi minori. Tutto ciò consente di collocare la bottiglia di spumante metodo Martinotti sul mercato ad un prezzo più competitivo rispetto a quella prodotta con metodo classico. Uno dei vini ottenuti con questo metodo e molto apprezzato all’estero è il Prosecco, prodotto con uve Glera.
Invece il metodo di rifermentazione in bottiglia è quello tradizionale con cui si produce lo Champagne, considerato il più prestigioso dei spumanti.
Lo si produce su un territorio definito, con dei vitigni ed una tecnologia di vinificazione rigorosamente stabiliti. Il vino di base viene fatto rifermentare in bottiglia. Questo metodo rifermentativo prende il nome di ‘methode champenoise’ se viene effettuato nella zona dello Champagne (Francia), altrimenti si parla di “metodo classico” se lo si produce in Italia.
Anche gli spumanti prodotti in Italia con ‘metodo classico’ possono far vivere un’esperienza altrettanto edonistica come i prestigiosi Champagne, tra questi menzioniamo i vini Franciacorta (Lombardia), Trentodoc (Trentino), Alta Langa (Piemonte).
Interessante è la storia del Trentodoc che inizia con Giulio Ferrari, un curioso e giovane enologo dell’Istituto Agrario di San Michele dell’Adice che sarebbe poi diventato un simbolo per il mondo delle bollicine a livello internazionale.
Il metodo classico è una tecnica di produzione sicuramente più dispendiosa, laboriosa e lunga rispetto al metodo Martinotti, pertanto i produttori sostengono costi maggiori e dunque il prezzo di una bottiglia di spumante ‘metodo classico’ sarà superiore di una realizzata con ‘metodo Martinotti’, inoltre il profumo del vino spumante ottenuto con il metodo classico sarà complessato dal tipico sentore rilasciato dalla lunga permanenza dei lieviti in bottiglia che rievoca gli odori di panetteria e dagli aromi rilasciati dalla barrique se è previsto un affinamento in botti in legno.
Le bollicine ben si sposerebbero con le portate di apertura della cena o del pranzo di Natale se contenenti un basso tenore di zuccheri residui, pertanto sceglieremo quelle con una delle seguenti diciture: Pas dose, extra brut, brut, che indicano rispettivamente residui zuccherini che vanno da 0gr/L a 12g/L. Sarebbe preferibile invece abbinare uno spumante Extra dry, Dry, Demi-sec o Doux al dolce poiché il tenore in zuccheri di questi ultimi arriva fino a 50g/L.

Giuseppina Ercole




Corleone, celebrata Santa Messa per la preparazione al Natale


Redazione


CORLEONE – Nel quadro delle iniziative programmate dall'Arma dei Carabinieri per festeggiare il SS. Natale, questa mattina alle ore 10.00 è stata celebrata la Santa Messa nella chiesa Madre di Corleone. Erano presenti per l'occasione, non solo Cappellano militare del Comando Legione Carabinieri Sicilia Don Salvatore Falsone, ma anche i Cappellani militari della Polizia di Stato, Don Massimiliano Purpura, e della Guardia di Finanza, Mons. Mario Raneri.

Alla funzione religiosa hanno inoltre partecipato, insieme al Vice Prefetto Giovanna Termini, Commissario straordinario del comune di Corleone, e al Colonnello Antonio Di Stasio, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Palermo, tutti i rappresentanti delle citate tre forze di polizie, della locale polizia municipale, dell'Esercito, della Protezione civile e del Corpo Forestale dello Stato e dell'Associazione Carabinieri in congedo, nonché la mamma del Brig. Intravaia caduto a Nassirya nel 2003.

In tale contesto, il Colonnello Di Stasio – dopo aver evidenziato la presenza granitica e corale di tutte le Istituzioni dello Stato in Corleone – ha ricordato che: “il Natale oltre a rappresentare un ritorno alle origini della fede, deve essere per noi anche occasione per rievocare il giuramento prestato all'inizio del nostro servizio”.




Genzano, Natale programmato e luminarie per le strade: si accende la solidarietà e la collaborazione

 

I.G. 


GENZANO (RM) – Luminarie accese a Genzano grazie all’impegno di Amministrazione e commercianti. Illuminate anche altre strade oltre al centro. Molto soddisfatta l’amministrazione a Cinque Stelle di Daniele Lorenzon che ha inteso sottolineare il difficile momento storico frutto di una “politica distorta degli ultimi decenni”: “Il Santo Natale – ha detto il sindaco – si è rivelato una straordinaria occasione per aprire la mente e il cuore di tutti.
Consapevoli di quanto a volte sia difficile far passare l’idea di cambiamento a prescindere da appartenenze e passati rancori, siamo riusciti a concretizzare il coinvolgimento di tutti i commercianti di Genzano continuando il nuovo corso intrapreso da questa amministrazione comunale per la programmazione delle attività che purtroppo, debbono fare affidamento a risorse pubbliche sempre minori”.
Dunque si sono realizzate le tradizionali luminarie in corso Matteotti, corso Don Minzoni, corso Gramsci, via Sebastiano Silvestri, piazza Buttaroni, via Nazario Sauro, via Fratelli Colabona, piazza Mazzini, via Garibaldi e via Buozzi. E anche le manifestazioni natalizie, ciò “nonostante la crisi di liquidità in cui versa il comune”.

Lorenzon ha inteso ringraziare di cuore davvero tutti:
“La solidarietà è il regalo più prezioso che possiamo fare e ricevere: non dimentichiamolo in questi giorni di festa. È così che siamo riusciti a garantire la realizzazione di un contesto scenografico all’altezza della nostra bella città, coprendo addirittura zone che mai sono state interessate dalle luminarie.
Invito tutti i cittadini a riconoscere questo impegno valorizzando il commercio locale e premiandolo facendo gli acquisti per le “feste” nei negozi di Genzano.
Dietro a eventi e manifestazioni come quelli che stiamo approntando per il Natale c’è un grande lavoro di gente comune, associazioni, commercianti, cittadini, che invece di continuare a lamentarsi di ciò che non va, si danno da fare per promuovere iniziative e migliorare la città. Per loro, le porte dell’Amministrazione comunale saranno sempre spalancate.
Grazie di cuore quindi ai commercianti genzanesi che hanno contribuito alla realizzazione delle luminarie e grazie ai Consiglieri comunali Bongianni e Nasoni: senza il loro prezioso impegno e il loro lavoro non saremmo riusciti a farcela.
Il 2017 sarà l’anno nel corso del quale il percorso avviato, basato sulla partecipazione delle realtà produttive territoriali, sarà preso a modello anche per altri settori. Proprio perché in ogni evento organizzato finora ho potuto vedere e apprezzare la Genzano migliore, fatta dalle brave persone, molte delle quali hanno dato la propria disponibilità a collaborare per uno sviluppo positivo, per migliorare ciò che non va e per fare di questa città un luogo nuovo.
Solo con l'impegno di tutti potremo riprendere il nostro futuro e soprattutto quello delle prossime generazioni, affinché non si creda più in un illusorio e ingannevole paese delle fiabe, ma semplicemente si lotti per cercare di rendere Genzano migliore possibile”.

 




A NATALE GLI ITALIANI HANNO SPESO 2,2 MILIARDI DI EURO

Redazione
 
Milano – Il clima natalizio avvolge e travolge tutti come fosse un abbraccio. Tutti si riuniscono, si ritrovano ed è un’occasione per vivere la magia dei valori religiosi e non solo. Ma quanto hanno speso gli italiani a tavola? Coldiretti ha stimati che gli italiani hanno speso 2,2 miliardi di euro per vivande tra vigilia e pranzo. I dati inoltre riportano che circa l’82% degli italiani ha trascorso le festività a casa con parenti e/o amici. Da questi primi dati emerge che il valore della tradizione viene mantenuto vivo dagli italiani. Ma cosa hanno mangiato gli italiani? Secondo i dati, si sono affermati sulle tavole degli italiani: il bollito, polli arrosto, cappelletti in brodo (il cibo cambia da regione a regione), il tutto però preparato rigorosamente a casa e con una media di 3,1 ore di preparazione in cucina. I cibi esotici e fuori stagione che gli altri anni sono stati gettonati, quest’anno sono scomparsi dalle tavole. Soltanto il 9% si è recato al ristorante, il 3% invece ha preferito di gran lunga l’agriturismo. I prodotti utilizzati dagli italiani per cenone e pranzo della di Natale sono stati, per la maggior parte, prodotti e ingredienti nazionali. Coldiretti stima una spesa di 850 milioni  di euro per pesce e carni, 400 milioni di euro per lo spumante ecc, anche i dolci hanno raggiunto numeri alti come 350 milioni di euro, compreso panettone e pandono. La frutta secca, ortaggi hanno raggiunto i 300 milioni di euro, 200 milioni di euro per pasta e pane e 100 per formaggi e uova. I dati fanno emergere un ritorno alle tradizioni, sarà anche così per Capodanno? Noi vi auguriamo buone feste e vi terremo aggiornati. 



LUCI D’AUTORE, MERCATINI E PRESEPI: LA MAGIA DEL NATALE E’ TRA LE VIE DI BACOLI

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di Christian Montagna

Bacoli (NA) – Uno spettacolo inusuale per la nostra vista è quello che sta regalando la cittadina campana di Bacoli. Luci d’autore, presepi, mercatini natalizi, musiche tradizionali, bancarelle, negozi aperti fino a tarda serata: ecco come si presentava alcune ore fa la città flegrea, a poche settimane dal Natale. Il fiume di persone che scorreva per le vie del centro storico ha accolto con meraviglia tutto ciò.


Numerose famiglie, giovani, bambini e anziani provenienti dai comuni limitrofi e dalla città di Napoli hanno invaso la città del neo eletto sindaco J. Della Ragione. Un’attrazione turistica che attira da ogni luogo centinaia di visitatori che, almeno per una serata, si immergono nella magia del Natale, accantonando problemi e pensieri.


Via Gaetano De Rosa e Via Ercole, diventano per l’occasione isole pedonali: lungo le strade, simpatiche casette in legno, colorate dalle luci natalizie e ovattate di neve artificiale per esporre prodotti di ogni genere, dal piccolo artigianato, ai souvenir, ai prodotti gastronomici e dulcis in fundo, ai prodotti natalizi per gli amici a quattro zampe!


Altra eccellenza, quella delle casette trasformate in ristoranti take- away: simpatici cuochi deliziavano infatti i passanti con specialità tipiche del luogo e piatti classici della tradizione culinaria campana, il tutto, a prezzi super accessibili. A Piazza Marconi, subito dopo le due vie principali dei mercati, è stato allestito invece il piccolo villaggio di Babbo Natale, grazie al quale, i bambini potranno spedire la tradizionale letterina direttamente al Polo Nord.


La Villa Comunale, invece, trasformata per l’occasione in uno spettacolo di luci d’autori, è stata aperta al pubblico, vigilata da protezione civile e polizia locale. Figure legate al Natale sparse tra i cespugli, grandi immagini di Babbo Natale, renne e carrozze e tanti fiocchi di neve hanno fatto da sfondo allo scenario fiabesco mozzafiato.


Ad organizzare il tutto, i commercianti dell’associazione "Commercianti Bacoli in Corso” con il benestare del Comune che ha concesso le autorizzazioni .

Chapeau!