Nasa, sonda Osiris-Rex alla scoperta delle origini del sistema solare: dopo un viaggio di 4 anni toccato l’asteroide Bennu

Dopo un viaggio di quattro anni, la sonda Osiris-Rex della Nasa ha toccato l’asteroide Bennu per raccogliere alcune decine di grammi di polvere da portare sulla Terra, destinata a raccontare le origini del Sistema Solare: un’operazione di alta precisione eseguita alla distanza di 330 milioni di chilometri.

“Tutto è andato alla perfezione”, ha annunciato pochi minuti dopo il contatto Dante Lauretta, il responsabile della missione: “E’ stata scritta una pagina di storia stasera”, ha commentato. L’obiettivo della missione è raccogliere almeno 60 grammi di frammenti che spera rivelino gli ‘ingredienti’ originali del sistema solare.

Raccogliere un campione direttamente da un asteroide offre un’opportunità unica di studiare le rocce che risalgono alla formazione del Sistema Solare, avvenuta più di 4,5 miliardi di anni fa. “Mentre i pianeti e le lune sono cambiati nel corso dei millenni, molti di questi piccoli corpi no”, ha detto Lori Glaze, capo della divisione di Scienze planetarie della Nasa.

“Gli asteroidi – ha aggiunto – sono come capsule del tempo che possono fornire una testimonianza fossile della nascita del nostro Sistema Solare”. La sonda, lanciata nel 2016, ha toccato  una zona al centro del sito Nightingale, del diametro di 16 metri, selezionato perché ricco di materiale a grana fine, ma sulla regione incombono massi delle dimensioni di un edificio.

La sequenza di discesa è iniziata quando Osiris-Rex cha acceso i propulsori per lasciare la sua orbita sicura a circa 770 metri dalla superficie di Bennu e scendere verso il suolo. Arrivata a un’altezza di 125 metri, la sonda ha eseguito un’altra manovra per aggiustare la posizione e regolare la velocità.
Circa 11 minuti più tardi, a un’altitudine di 54 metri, la sonda ha frenato e ha cominciato a prendere di mira il suo obiettivo.
Quindi ha toccato la superficie per meno di 16 secondi, sparando una delle sue tre bombole pressurizzate di azoto. Il gas ha sollevato il materiale dalla superficie di Bennu, mentre la sonda si allontanava. Raggiunta una distanza di sicurezza, la sonda ha esteso il suo braccio robotico lungo 3,4 metri per raccogliere i campioni: 60 grammi di polvere e ghiaia da portare a Terra entro il 2023




NASA, stazione spaziale: sfiorata la collisione con raffica di meteoriti

Gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale hanno eseguito una manovra per evitare di essere colpiti da una raffica di detriti spaziali. Lo ha riferito la Nasa, sollecitando una migliore gestione degli oggetti nell’orbita terrestre.

I centri di controllo della Stazione Spaziale russo e statunitense hanno lavorato insieme durante un’operazione di due minuti e mezzo finalizzata a regolare l’orbita della stazione e allontanarsi, evitando la collisione.

I detriti sono passati a circa 1,4 chilometri dalla Stazione spaziale, ha detto la NASA. I tre membri dell’equipaggio – due russi e un americano – si sono trasferiti vicino alla navetta russa Soyuz all’inizio della manovra in modo da poter evacuare se necessario, ha aggiunto l’ Agenzia spaziale americana, aggiungendo che la manovra è stata decisa “a scopo cautelativo”. Una volta conclusa, gli astronauti sono tornati alle loro normali attività.

Il minaccioso rottame era un pezzo di un razzo giapponese del 2018, ha scritto su Twitter l’astronomo Jonathan McDowell. Il razzo si era rotto l’ anno scorso in 77 pezzi. La Stazione Spaziale di solito orbita a 420 chilometri di altezza a una velocità di circa 27.000 chilometri orari e a una tale velocità anche un piccolo oggetto potrebbe provocare seri danni.




Nasa, atterraggio su Marte: il primo selfie dal pianeta rosso

Il lander Insight della Nasa ha aperto i pannelli solari, coronando così il successo di una discesa perfetta sul suolo di Marte. Ha anche inviato il primo selfie, postandola sul profilo Twitter della missione e commentando “Qui c’è una bellezza tranquilla. Mi guardo attorno per esplorare la mia nuova casa”.

 

L’apertura dei pannelli solari permetterà al veicolo di avere l’energia sufficiente per cominciare una lunga attività di esplorazione del sottosuolo del pianeta rosso, con una sonda che ne misurerà la temperatura fino alla profondità di cinque metri e potrà rivelare in questo modo se all’interno di Marte esista una forma di calore: questo potrebbe significare che l’acqua scoperta nel luglio scorso sotto i ghiacci del Polo Sud marziano potrebbe essere più calda di quanto si pensi.

A bordo del lander sono attivi anche strumenti italiani, grazie alla partecipazione alla missione di da Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Istituto di Astrofisica (Inaf) e Leonardo.




APOLLO 11: DOPO 46 ANNI E' ANCORA MISTERO

di Cinzia Marchegiani

Mosca – Ancora troppi dubbi su quell'allunaggio del lontano 1969 da parte dell'Apollo 11 sul satellite della terra. A dirlo non siamo certo noi, ma una querelle che ormai dura da troppi anni.

Il problema sollevato sull’atterraggio lunare da parte dell’uomo è ancora pieno di misteri mai decifrati, e lo dimostrano le infinite discussioni, seppure quasi tutte le prove che gli uomini sono stati sulla luna sono state fornite dall’agenzia spaziale americana NASA.

Per lungo tempo infatti ci fu la teoria del "complotto lunare" in base al quale gli americani non sono mai atterrati sulla Luna e per cui tutto era frutto di una bufala ben orchestrata, poiché la NASA non poteva avere la tecnologia per portare l'uomo sul satellite terrestre.

Un giorno storico per l’umanità, 20 luglio 1969. Il 20 luglio del 1969, Neil Amstrong ed Edwin Buzz Aldrin furono i primi esseri umani a calpestare il suolo lunare, atterrando con il lander Apollo 11.Erano le 04:56 del 21 Luglio 1969 ( 6 ore dopo l’allunaggio), quando l’umanità incollata alle televisioni guardava esterefatti lo sbarco lunare degli astronauti americani. “E’ un piccolo passo per un uomo, ma un balzo gigante per l’umanità, queste le parole dell’astronauta Neil Armstrong con cui descriveva il primo passo di un essere umano sulla superficie della Luna. In quel momento la Luna si trovava a 388.650 chilometri dalla Terra ed era prossima al primo quarto. Immagini sgranate trasmesse dalla RAI in una diretta in bianco e nero sono rimaste impresse nella memoria storica di ogni uomo.

Russi cercano le controprove. Ora un gruppo di gruppo di ingegneri russi e di appassionati dello spazio hanno messo in programma di lanciare un satellite sull'orbita lunare per fotografare le impronte o meglio le tracce sulla superficie del satellite lasciate dagli stessi astronauti dell'Apollo" e del “Lunojodi” il rover lunare sovietico.

                                  VIDEO PROGETTO MICRO SATELLITE LUNARE

 

Progetto per svelare il complotto lunare. A spiegare il progetto è la stessa piattaforma Bumstarter russa che lo scorso 1° ottobre 2015 ha aperto una pagina dedicata alla raccolta fondi per realizzare un micro satellite che possa finalmente fotografare le impronte dello sbarco lunare. Secondo uno dei promotori del progetto, Vitali Egorov, lo studio teorico e calcoli matematici li aiuteranno a definire le caratteristiche di base della navicella, e ciò richiederà almeno 1 milione di rubli.

Il progetto ambizioso Russo. Gli ingegneri russi hanno pubblicato la descrizione del progetto nella piattaforma di finanziamento collettivo russo Boomstarter per raccogliere 800.000 rubli necessari per farlo partire. Gli scienziati hanno intenzione di creare un satellite con peso ridotto e basso costo per le associazioni non governative di ingegneri professionisti e hobbisti possono permettersi. Lo stesso Egorov spiega: "Le discussioni sulla realizzazione di un volo con equipaggio sulla Luna non sono scomparsi con il passare del tempo. La competizione sull’atterraggio sulla luna è una parte importante della storia nazionale, quindi non è sorprendente l’interesse per la Russia".

IL dubbio delle foto. "L’Apollo e Lunojodi (rover lunare sovietico) sono stati registrati solo dal satellite americano LRO e per dissipare ogni dubbio si possono scattare foto di qualità superiore”– chiosa Egorov.

L'obiettivo e la conquista. Il piano sembra coinvolgente: "Siamo in grado di costruire una nave spaziale che si recherà verso la Luna e farà fotografie dei luoghi di sbarco dell'equipaggio americano Apollo. Questo metterà fine alla lunga disputa 'letalschikov' con 'neletalschikami'. Inoltre, si svilupperà una tecnologia spaziale avanzata e un serio studio scientifico del satellite naturale della Terra con qualità di immagine senza precedenti".

Partecipazione azionisti. Su questo progetto, tutti possono prendere parte alla creazione, e diventare azionisti. Il micro satellite una volta realizzato potrà orbitare intorno alla Luna e volare ad una quota relativamente bassa sopra la sua superficie: "L'unità avrà in dotazione una macchina fotografica ad alta risoluzione per scattare foto, che contraddistinguono le singole tracce di astronauti, se ci sono".

Fondi e azioni di un progetto eccezionale. Per avviare l'attuazione di questa idea fondi necessari per lo sviluppo del progetto del veicolo spaziale. Il progetto è necessario per determinare ciò che il dispositivo può svolgere i compiti. Quali sono le dimensioni e il peso che avrà? Che motore e alimentazione del carburante? Che sistema di stabilizzazione e di targeting? Come effettuare misure di traiettoria nella fase del volo sulla luna e la sua orbita? Come portare il satellite in orbita lunare? Come proteggere l'elettronica di bordo contro le radiazioni? Quali telecamere a circuito ottico e orbita del satellite permetterà di togliere ogni dubbio? Come trasferire le immagini ad alta risoluzione della Terra? ..

In definitiva gli ingegneri dichiarano che hanno bisogno di rispondere a due domande: 1) Dimensioni e peso della navicella richiedono; 2) qual è il prezzo del programma?
Le risposte a queste domande – spiegano gli ideatori – saranno incluse nella descrizione del progetto e sarà il risultato della prima fase del nostro programma lunare. Ora informano che servono i finanziamenti per la preparazione del progetto, ci vorranno circa sei mesi: “Il risultato sarà l'eredità di tutti coloro che forniscono assistenza finanziaria o altro. Sarà poi pubblicato un documento di pubblico dominio cui tutti possono accedere e forse sarà tradotto in inglese per aprire il lavoro al resto del mondo”.

E il messaggio è stato lanciato veramente al pianeta. Produrranno una bozza di un micro satellite più compatto e meno costoso possibile, che sarà messo in orbita senza scopo di lucro da associazione di esperti e appassionati: “ Allo stesso tempo, non vediamo l'ora di contatti di importanti sponsor e investitori che vogliono partecipare al programma che segnerà la storia”.

Il complotto lunare forse troverà presto la soluzione, visto che le immagini che sono state regalate al mondo intero sono state immortalate dal satellite americano LRO e che ha fornito solo la NASA stessa. Il progetto russo darebbe quindi vita ad una vera stazione fotografia che sfiorerà la superficie del bellissimo pianeta lunare, che potrà acquisire immagini di eccezionale precisione, come hanno spiegato gli stessi ideatori…se ci sono!.




ALLARME NASA: LA CALIFORNIA STA AFFONDANDO

di Cinzia Marchegiani

California (USA) – La California ogni anno deve affrontare emergenze idriche sempre più dispensiose causa la forte siccità. Il California Department of Water Resources ha rilasciato un nuovo rapporto della NASA mostrando che la terra nella valle di San Joaquin sta affondando più velocemente che mai, quasi 2 pollici (5 centimetri) al mese in alcune località. Ciò è dovuto all’azione dell’uomo che per contrastare la siccità siccitàestrae e pompa un’eccessiva mole di acqua dalle zone sotterranee. Insomma i pozzi sono stati la rovina ed hanno portato all'accelerazione di questo fenomeno. 


Il rapporto, "Progress Report: subsidenza nella Central Valley, California" preparato dai ricercatori del Jet Propulsion Laboratory della NASA, Pasadena, in California spiega: "A causa di un aumento di pompaggio, livelli delle acque sotterranee stanno raggiungendo minimi storici – fino a 100 piedi (30 metri) più bassi dei dischi precedenti". Il direttore Mark Colin del Dipartimento delle Risorse Idriche conferma: "Conseguenza del pompaggio nella vasta falda la terra sta affondando più rapidamente e questo mette vicino infrastruttura a maggior rischio di danni costosi" .
Il terreno sta affondando, ciò si è verificato per decenni in California a causa di un eccessivo pompaggio delle acque sotterranee in condizioni di siccità, ma i nuovi dati della NAS
A mostrano l'affondamento sta avanzando più velocemente, mettendo le infrastrutture in superficie a crescente rischio di danni.

Prove dalla Nasa. La NASA ha ottenuto i dati di cedimento, confrontando le immagini satellitari della superficie terrestre nel corso del tempo. Nel corso degli ultimi anni, le osservazioni effettuate dal radar interferometrico ad apertura sintetica (InSAR) da piattaforme satellitari e da aerei sono state utilizzate per produrre mappe di cedimento, con una precisione di circa un centimetro-livello. Per questo studio, i ricercatori hanno analizzato i dati satellitari JPL da PALSAR del Giappone (2006-2010) e la canadese Radarsat-2 (maggio 2014 al gennaio 2015), e ha poi prodotto le mappe di subsidenza (affondamento) per tali periodi. Ad alta risoluzione i dati InSAR sono stati anche acquisiti lungo l’ Acquedotto California (2013-2015) per identificare e quantificare le nuove zone altamente localizzate di subsidenza accelerata che si è verificato nel 2014. L'Acquedotto California è un sistema di canali, tubazioni e gallerie che trasporta acqua raccolta dalle montagne della Sierra Nevada e valli California settentrionale e centrale a sud della California.

L'utilizzo di più scene acquisite da questi sistemi, i ricercatori sono stati in grado di produrre storie temporali di subsidenza in località selezionate, così come i profili che mostrano come subsidenza varia nel tempo e nello spazio.
Il terreno vicino Corcoran nel bacino Tulare affondò di 13 pollici (33 centimetri) in soli otto mesi – circa 1,6 pollici (4 centimetri) al mese. Un settore in Valle di Sacramento stava affondando circa la metà-un-pollice (1,3 centimetri) al mese, più veloce di misurazioni precedenti.
"La tecnologia NASA è ideale per identificare quali aree sono in cedimento, importante per concentrare gli sforzi di controllo e di riparazione", ha detto ricercatore JPL e di studio co-autore Cathleen Jones. "La conoscenza è potere, e in questo caso la conoscenza può risparmiare acqua ed aiutare lo stato meglio mantenere questo elemento critico del sistema di erogazione dell'acqua della condizione." UAVSAR vola su un aereo di ricerca C-20A basato presso lo stabilimento della NASA Dryden Flight Research Center a Palmdale, California. 

Cedimenti delle valli, danni incalcolabili. L'aumento dei tassi di subsidenza hanno il potenziale di danneggiare le infrastrutture locali statali e federali, tra cui acquedotti, ponti, strade e strutture di controllo delle inondazioni. La subsidenza a lungo termine ha già distrutto migliaia di involucri di acque sotterranee e pubblici e privati nella valle di San Joaquin. Nel corso del tempo, subsidenza può ridurre in modo permanente la capacità di stoccaggio dell'acqua della falda acquifera sotterranea.

"Le acque sotterranee si comportano come un bacino di risparmio da utilizzare durante la siccità, ma il rapporto della NASA mostra le conseguenze di ritiri eccessivi, mentre ci dirigiamo nel quinto anno della storica siccità – ha detto il direttore Colin – e lavoreremo insieme con contee, distretti idrici locali e le comunità interessate per individuare modi per rallentare il tasso di subsidenza e proteggere le infrastrutture vitali come canali, stazioni di pompaggio, ponti e pozzi" – spiega la strategia Colin.
La NASA continuerà inoltre il monitoraggio della subsidenza, utilizzando i dati recentemente lanciato Sentinel-1 missione dell'Agenzia Spaziale Europea per coprire un'area più ampia e identificare le posizioni più deboli.
E’ stato completato anche un recente sondaggio lungo l'Acquedotto – che ha trovato oltre 70 miglia (113 chilometri), oltre a Fresno, Kings e contee Kern stanno affondato più di 1,25 piedi (0,4 metri) in due anni – e ora servirà condurre una la valutazione a livello di sistema di subsidenza lungo l’Acquedotto California e la condizione delle strutture di progetto Water Stato. La valutazione aiuterà il dipartimento nel sviluppare un programma di miglioramento del capitale per riparare i danni da subsidenza. Le valutazioni del passato hanno trovato che i segmenti dell 'Acquedotto di Los Banos a Lost Hills sono affondate più di 5 piedi (1,5 metri). 

La siccità ha messo in crisi l'intere vallate della California, che ha già in attivo anche pozzi infiniti di trivellazioni che estraggono petrolio. Lo stato più ricco, messo in ginocchio dalla natura ma soprattutto dalla mano dell'uomo.




KEPLER 452-B: ECCO COSA POTREBBE ESSERCI NELLA NUOVA TERRA

di Christian Montagna

Miami – Esiste un’altra terra, ormai lo avete saputo tutti, ma, cosa potrebbe esserci sul nuovo pianeta scoperto? Innanzitutto, potrebbe esserci vita visto che orbita intorno al proprio sole. Ci sarà acqua? Chi potrà popolare quest’altro pianeta? Domande queste che affliggono i curiosi da ormai 24 ore, dopo che la sonda Keplero scopriva questo pianeta nuovo. Era il sogno un po’ di tutti noi, diciamolo francamente: sapere che chissà a quale distanza dal nostro pianeta possa essercene un altro un po’ ci solleva.


Il nuovo pianeta. E’ Kepler 452b ed è simile alla terra, situato nella zona Goldilocks: è stato definito l’esopianeta più vicino alla terra. La notizia è stata accolta con clamore dagli scienziati , ma, nulla di così tanto sconvolgente. Secondo quanto riportato dalla sonda, il pianeta probabilmente roccioso orbita intorno a una stella analoga al Sole, chiamata Kepler 452. Le dimensioni del nuovo pianeta superano quelle della terra del 60% ed orbita intorno alla sua stella a una distanza paragonabile a quella che separa la Terra dal Sole. La stella, che si trova a 430 parsecs dalla Terra, nella costellazione del Cigno, è leggermente più brillante del Sole (il 10% e solo il 4% più massiccia), il che fa del nuovo esopianeta un miglior candidato a "gemello" della Terra rispetto agli ultimi individuati, che orbitano intorno a stelle meno brillanti. Kepler 452-b ha 6 miliardi di anni ed è 1,5 miliardi più anziano del nostro pianeta; ha la stessa temperatura, un diametro maggiore del 10% rispetto a quello della terra ed una luminosità maggiore del 20%.

 


Cosa accadrà alla terra? Essendo cinque volte più massiccio della terra e orbitando intorno alla sua stella ogni 385 giorni, la sua stella è circa 1,5 miliardi di anni più vecchia del Sole, e Kepler 452b ha più o meno la stessa età: ciò potrebbe offrire quindi uno scorcio sul futuro destino della Terra. Secondo John Grunsfeld, amministratore associato del Science Mission Directorate della NASA, “Questo risultato entusiasmante ci porta un passo più vicini a trovare una Terra 2.0."

 


C’è nessuno su Kepler? Al momento, purtroppo, non è stata individuata alcuna traccia di vita ma la vita è possibile perchè non vi è troppo caldo o troppo freddo per escludere la presenza di acqua. E se vi fossero degli abitanti, un governo, i politici, o meglio, se fosse possibile mandare in esilio qualcuno lì sopra? Purtroppo, questi sogni non saranno realizzabili: la distanza tra il nostro pianeta e quello scoperto è di 1440 anni luce. "Possiamo pensare Kepler-452b come un vecchio, cugino più grande per terra, offrendo l'opportunità di capire e riflettere sull’ ambiente in continua evoluzione della Terra", ha detto Jon Jenkins, che ha guidato il team che ha scoperto Kepler-452b.

I numeri astronomici. Oltre Alla nuova scoperta, altri pianeti simili alla terra per dimensioni e forma sono stati in questi anni identificati. In totale, compreso Kepler, i pianeti portati alla luce finora sono 1030. Dodici dei nuovi candidati pianeta hanno diametro compreso tra 1-2 volte quello della Terra e orbitano nella zona abitabile della loro stella. Di questi, nove, orbitano attorno a stelle che sono simili al nostro sole in termini di dimensioni e la temperatura.




NASA: UN PROGETTO NUCLEARE SEGRETO, VITE PRIVATE NON SOSPETTE SPIATE NELL'INTIMITA'

di Angelo Parca


Usa
– Normali utenti di Internet, americani e non americani, nel mirino della National Security Agency dalle reti digitali degli Stati Uniti, secondo un'indagine di quattro mesi dal Washington Post.

Nove dei 10 correntisti si trovano in una rete di grandi dimensioni di conversazioni intercettate, che l'ex imprenditore NSA Edward Snowden, non era tenuto a sorvegliare, ma sono stati intercettati nonostante l’agenzia avrebbe divuto “spiare” altre persone.

Tra i tanti file e documenti archiviati dall'agenzia ci sono informazioni private: storie d'amore, tradimenti, sfoghi via chat, esami medici e racconti di problemi finanziari. Non mancano i libretti universitari e persino le pagelle dei bambini. Secondo le informazioni del Post, il numero di utenti spiati dalla Nsa senza essere oggetto di alcuna indagine supera quello delle persone sospettate di voler minacciare la sicurezza nazionale. E ancora: di 10 account intercettati, 9 appartengono a cittadini americani o residenti negli Stati Uniti, nonostante l'agenzia possa spiare senza autorizzazione solo cittadini stranieri all'estero. Un metodo di osservazione invasivo, precisa il Post, che più volte ha permesso di ottenere informazioni effettivamente utili per l'intelligence, come individuare Umar Patek, uno dei sospettati dell'attentato di Bali del 2002, oppure Muhammad Tahir Shahzad, un costruttore di ordigni pakistano

I file di vigilanza evidenziano un dilemma politico che è stato mandato in onda solo astrattamente in pubblico. Ci sono scoperte di notevole valore d’intelligence nei messaggi intercettati – e danno garanzie per la privacy solo apparenti che l'amministrazione Obama non ha voluto affrontare.

Tra i contenuti più importanti ci sono nuove rivelazioni su un progetto nucleare segreto all'estero, doppio gioco portato avanti da un alleato apparente, una calamità militare che ha colpito una potenza ostile, e le identità di intrusi aggressivi nelle reti informatiche statunitensi.




NASA: SI SPERIMENTA IL ROBOT CHE DA LA CACCIA AGLI ASTEROIDI

A. De. M.

Parte la sperimentazione di nuove tecniche per proteggere la Terra dagli asteroidi, infatti la Nasa sta considerando l’idea di catturare un asteroide e trascinarlo in orbita attorno alla luna. Ricercatori del Keck Institute for Space Studies in California confermano che l’agenzia spaziale stia  progettando una sorta di veicolo robot spaziale in grado di afferrare un piccolo asteroide e metterlo in orbita attorno alla luna. La missione verrebbe a costare attorno ai 2,6 miliardi di dollari, poco più della missione Curiosity, e potrebbe essere completata entro il 2020. Per ora, i soli piani ufficiali della Nasa prevedono l’invio di una capsula con uomini a bordo, chiamata Orion, attorno alla Luna. L’Amministrazione di Obama vorrebbe anche inviare un equipaggio a caccia di un asteroide vicino alla Terra. L’obiettivo sarebbe una roccia chiamata 1999 AO 10.

La missione potrebbe durare un anno e mezzo, esponendo gli astronauti per lungo tempo alle radiazioni oltre il campo di protezione terrestre, senza possibilità di un eventuale salvataggio. I ricercatori del Keck ritengono però che la soluzione di un veicolo robot che porti un asteroide attorno alla Luna sia da preferire. Il team del Keck prevede in questo caso il lancio di un apposito veicolo per mezzo di un razzo Atlas V. Il robot verrebbe poi indirizzato verso un masso di circa 7 metri di diametro. Il velivolo infilerebbe quindi l’asteroide in una sacca da 10 metri per 15 che si porta appresso. Nell’arco di 6-10 anni potrebbe trascinare il grosso sasso entro l’orbita lunare. Ad oggi, nove asteroidi sono stati identificati come potenziali candidati per la missione, avendo orbite favorevoli e misurare la dimensione giusta per l'opzione di acquisizione. Ma tre dei nove candidati, per ora, risulterebbero avere le dimensioni giuste per essere catturati  e successivamente trasportati. Un altro asteroide – 2008 HU4 – passerà abbastanza vicino alla Terra nel 2016 e il radar interplanetario ne potrà determinare alcune delle sue caratteristiche, come la dimensione, la forma e la rotazione.

Gli altri cinque non passeranno mai abbastanza vicino per poter essere osservati nuovamente prima della selezione missione finale, ma Near-Earth Objects della Nasa (NEO) Programma sta trovando altri potenziali asteroidi candidati. Uno o due di questi arriverà abbastanza vicino alla Terra entro l’anno per essere ben caratterizzato.

Il progetto ha bisogno di essere messo a punto, ma il coleader Louis Friedman della Planetary Society considera l’operazione un importante stimolo all’esplorazione dello spazio.
 




FRASCATI ESA (EUROPEAN SPACE AGENCY): STUDENTI DA ITALIA, GERMANIA, FRANCIA E PORTOGALLO PER LA PRIMA VOLTA FANNO MUOVERE I ROBOT NELLO SPAZIO

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Frascati (Rm) – Una squadra di mini satelliti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale è stata attivata lo scorso venerdì, pronta per obbedire ai comandi remoti di studenti di tutta Europa. Si tratta di una trasmissione in diretta dallo spazio dove le squadre fanno competere i droidi in un gioco di spazio chiamato RetroSpheres.

Fino ad oggi gli studenti  si sono allenati in un mondo virtuale, ma dallo scorso venerdì, le scuole superiori sono sbarcate nello spazio reale: droidi robot a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Lo scenario RetroSpheres di quest'anno prevede l'utilizzo delle sfere, che si muovono attraverso getti di gas compresso.

Sei alleanze composte da finalisti europei provenienti da Italia, Germania, Spagna e Portogallo si stanno confrontando tra loro e attraverso l’inserimento del loro codice nel computer, vedono in diretta come funzionano i robot nello spazio per la prima volta.

L'astronauta dell'ESA André Kuipers fornirà il commento di ricerca spaziale dell'ESA e centro tecnologico, ESTEC, nei Paesi Bassi, come NASA Kevin Ford e Tom Marshburn imposteranno i giochi a bordo della Stazione. Più di 130 gli studenti saranno a ESTEC con André per saperne di più su robotica ed eseguire il loro codice sulle sfere galleggianti della Stazione Spaziale.