NAPOLI, SINDACO DE MAGISTRIS: DOMANI IL VERDETTO FINALE

di Ch. Mo.

Napoli – Osannato da tutti perché onesto, ritenuto colpevole perché pericoloso, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, domani saprà qualcosa sul suo futuro. Il consiglio di Stato si è consultato oggi sul reintegro del Tar. Domani, il responso sarà pubblicato sul sito del Consiglio di Stato. Circa novanta minuti di discussione, con la presenza degli avvocati dell’Anci, alle ore 14 si è interrotto il consiglio. Sospeso per l’applicazione della legge Severino, si discute sulla decisione del Tar Campania che ha a tutti gli effetti reintegrato il sindaco nella sua carica. Ma lui, il diretto interessato appare sereno, quasi a voler convincere tutti della sua innocenza ed estraneità ai fatti. Determinato più che mai, a poche ore dal verdetto si è così espresso: “Comunque vada resto sindaco; non intendo mollare, dovessi essere sospeso avremmo un’amministrazione guidata dal vicesindaco Sodano e io continuerò a stare in strada.”




NAPOLI: SGOMBERATO IL CAMPO ROM DI VIA GIANTURCO

di Christian Montagna

Napoli – Sembra essere diventato davvero un incubo in questi giorni il problema Rom. Tensioni e proteste scoppiano in tutta Italia: a Roma, nel quartiere Infernetto; a Milano nella periferia e oggi è toccata anche a Napoli. Il problema dell’immigrazione e dell’integrazione, oggi più che mai, deve essere affrontato. In un’Italia che arranca a soddisfare i suoi cittadini, risulta davvero difficile poter pensare anche alle esigenze degli immigrati. Dunque, dove si possono collocare? Innanzitutto, bisognerebbe suddividere i regolari dai non regolari. Matteo Salvini, leader della Lega Nord, tra ospitate in tv e aggressioni nei campi rom, è diventato l’emblema di questa battaglia. Ospite alla trasmissione di rete 4, il ministro Alfano poche sere fa aveva annunciato un azione di rimozione forzata di case popolari occupate abusivamente e campi rom. Ma, giustamente, chiedeva la collaborazione dei sindaci per poter collocare in apposite abitazioni minori, anziani e donne incinte. Collaborazione che però non è mai arrivata! Il ragionamento che i nostri intellettuali politici stanno cercando di affrontare in questi giorni, è abbastanza logico: bisogna liberare gli italiani dal terrore degli immigrati, soprattutto quelli violenti. C’è chi opta per una linea dura e chi invece per una diplomazia inutile che è ormai nota a tutti. Ma il problema resta: i reati ad opera di immigrati irregolari e rom aumentano di giorno in giorno e le nostre istituzioni come premio gli affidano case di riposo con vitto e alloggio pagato. Ma da chi è pagato tutto ciò? Ovviamente da noi, stupidi e inutili cittadini che sempre meno contiamo nella gestione del nostro paese. Questa mattina, nelle prime ore del mattino è scattato il blitz al campo rom di Via Gianturco. La Procura di Napoli ha incaricato gli agenti della Polizia Municipale del capitano Salomone allo sgombero del campo. Circa settanta persone e venti bambino sono stati allontanati da baracche fatiscenti e maleodoranti, costruite abusivamente senza alcuna protezione, con una messa in sicurezza totalmente assente. . Non sono mancati momenti di tensione con le forze dell’ordine. Nei prossimi giorni,il campo rimarrà sotto presidio per evitare un reinsediamento dei rom.




NAPOLI, DEUTSCHE BANK E MOSTRA D’OLTREMARE: DUE ALLARMI BOMBA IN DUE GIORNI

di Christian Montagna

Napoli – Uno dopo l’altro, sembrano non finire mai gli allarmi bomba che a Napoli giungono numerosi. Ma a chi può essere utile una strategia della tensione? Quando dichiarati, gli allarmi vanno sempre verificati. Ieri mattina, in Via Mascagni al Vomero, davanti la filiale della Deutsche Bank è stato ritrovato un ordigno di 22 cm innescato con una miccia a lenta combustione. Allertate le forze dell’ordine, la zona è stata evacuata. Carabinieri, vigili del fuoco e artificieri sono stati impegnati nel disinnesco avvenuto intorno alle 10.30 – L’ordigno dal peso di un chilogrammo circa, sarebbe potuto esplodere. Secondo le analisi degli artificieri infatti la miccia sarebbe stata accesa e si sarebbe spenta successivamente prima di raggiungere l’esplosivo. Riguardo la natura dell’ordigno, gli esperti hanno stabilito che si trattava di uno strumento improvvisato e non rudimentale, formato cioè con i materiali a disposizione in quel momento. L’ordigno non sarebbe potuto esplodere a distanza poiché privo di meccanismo ad orologeria. Un miracolo dunque. In una zona trafficata come quella del Vomero, in cui i ritmi quotidiani sono iper frenetici, il tutto si sarebbe potuto trasformare in tragedia. Le indagini al momento sono seguite dai Carabinieri della zona. Tra le piste vagliate, ci sarebbe anche quella di un assalto al bancomat mal riuscito. Altro giorno, altro allarme. Questa mattina, intorno alle 8,30, una voce femminile annunciava al centralino de Il Mattino la presenza di una bomba all’interno della Mostra d’Oltremare. Allertata la Polizia di Stato, anche qui sono scattati i controlli. Per fortuna però che si è trattato di un falso allarme. A seguire le indagini gli agenti dell'Ufficio prevenzione generale, diretto da Michele Spina, la Digos, gli artificieri e il nucleo cinofili. Proprio oggi, alla Mostra si sarebbero dovuti svolgere un concorso per i dipendenti dell’Asl ed un concerto di musica classica dell’orchestra Scarlatti, ma il tutto è stato sospeso. Dietro queste azioni, qualora fossero collegati o avessero la stessa matrice, c’è un disegno ben preciso. Sono una pratiche di un terrore che a tutti i costi si vuole diffondere. Gli edifici spesso minacciati sono quelli che ospitano le istituzioni, le banche o le mostre, a simboleggiare l’attacco verso il potere. Non sempre però si fanno i conti con la possibile gravità degli scoppi e soprattutto con le conseguenze da essi causati. In zone come Vomero e Fuorigrotta ad esempio, qualora non fossero stati disinnescati gli ordigni e l’allarme non fosse stato verificato, ci sarebbe stata una vera e propria carneficina.




NAPOLI: A META’ NOVEMBRE E’ GIA’ NATALE!

di Christian Montagna

Napoli – Quell’aria che ti scalda il cuore e quell’atmosfera dolce che si fonde con il clima freddo e pungente classico del Natale, a Napoli, già si sentono! Addobbi stradali, illuminazione pubblica, tappeti rossi che coprono i marciapiedi e ovunque le dolci canzoncine natalizie. A Napoli, pare già essere tutto pronto per la festività dell’anno! I luoghi in cui maggiormente è possibile riscontrare questa atmosfera sono i mercati rionali. Poche ore fa, in visita al mercato comunale di Fuorigrotta, pareva già essere la mattina di Natale. I negozi hanno preparato al meglio gli addobbi, esponendo la merce colorata di quel rosso che scalda il cuore. Il ritmo frenetico dei giorni antecedenti la festa, i classici dolci natalizi, le tradizioni culinarie, alberi e presepi: non mancava proprio nulla. Con i preparativi in corso, sono già scattati i pronostici. Sarà un felice Natale per tutti? I commercianti riusciranno a terminare la merce in vendita? Quanto spenderà in media ogni nucleo familiare per il pranzo natalizio e i regali? Certo, in un periodo come questo è difficile pensare alla gioia del Natale ma almeno questa festa concediamocela! Lasciamo stare per un pò i pensieri, le ansie per le spese di fine mese, i debiti, il lavoro e la crisi economica. Tra poco più di un mese è Natale! Ad alcuni non mancherà quel senso di angoscia e malinconia per i cari scomparsi, ad altri invece la gioia per lo stare tutti insieme ma i veri protagonisti di questa festività sono i bambini! L’ ansia di attesa è già cominciata per l’arrivo di Babbo Natale e chissà se quest’anno potrà essere buono con tutti.




NAPOLI, STOP ABBANDONO DEI CANI: ISTITUZIONI ASSENTI E TROPPI RANDAGI PER LE STRADE

di Christian Montagna

Napoli – Non c’è criminale peggiore di quello che abbandona un animale. I cani in particolare soffrono maggiormente questo fenomeno. Da sempre considerati i migliori amici dell’uomo, si classificano ai primi posti per la fedeltà verso i padroni. Ma anche questo sodalizio siamo riusciti a dissolvere! Adottare un cane ai tempi d’oggi è dura, si sa. Spese economiche, tempo, spazio e cura non possono mancare! Ma soprattutto un senso di umanità e di compassione verso un essere indifeso. Andrebbe fatto solo con una grande condizione di causa. Crescere un cane è come crescere un bambino: è necessario essere consapevoli e responsabili di una vita umana; essere disposti a piccoli sacrifici pur di inserire nel ritmo quotidiano delle abitudini di vita il proprio amico. Basta una semplice visita su un portale web qualunque per vedere quanti ne sono in regalo e quanti prossimi all’ abbandono.

La situazione degenera sempre più ma nulla pare stia cambiando. Nonostante il decreto legislativo che obbliga i proprietari degli amici a quattro zampe all’ inserimento del microchip nella parte auricolare sinistra dell’animale, la schiera dei randagi si infoltisce sempre di più. Spesso vengono reclusi in strutture fatiscenti, maltrattati e dimenticati; altre volte trasferiti clandestinamente nei laboratori di ricerca in altri Paesi. E’ questa la sorte dei nostri poveri amici a quattro zampe! Valutazioni realistiche stimano i cani vaganti 600 mila, di cui 200 mila ricoverati nei canili e per ogni cane rinchiuso il comune di appartenenza dovrebbe spendere dai trecento ai mille euro l'anno. Una spesa significativa che però non mette gli animali al sicuro poiché questi soldi non sempre arrivano a destinazione. Il Comune di Napoli, per attenuare il fenomeno del randagismo sta intervenendo attraverso una serie di sterilizzazioni gratuite e campagne di sensibilizzazione all’adozione.

La situazione dei canili comunali, come tante altre strutture a Napoli, è precaria. L’unica struttura convenzionata con il Comune è quella di Via Scarfoglio indebitata fino al collo! Circa duecento animali sterilizzati e microchippati che dall’epoca di Bassolino non percepiscono sostegno economico dalle istituzioni. Debiti con fornitori che superano i quaranta mila euro, dipendenti che sono diventati e volontari e una grande paura per le sorti dei cani che potrebbero essere nefaste. Ma la situazione sembra non interessare nessuna istituzione. Basta un giro per le vie della città per rendersi conto di quanti cani vivono senza un tetto. In branchi o isolati, con a carico i cuccioli vagano per la città alla ricerca di cibo spesso anche invano. Invadono le carreggiate delle autostrade causando gravi incidenti, spesso allontanati dalle persone perché impaurite, anche per loro questo non è un buon periodo. Purtroppo, in questo mondo governato da umani cattivi e infedeli, gli unici rimasti a fare la differenza sono soltanto loro: i cani. Ma perché la sensibilizzazione verso le adozioni è così inefficace? Possibile che nessuno abbia la possibilità di salvare un animale? O forse il fenomeno non interessa l’opinione pubblica? Eppure, queste anime innocenti continuano a morire. Soltanto pochi giorni fa, ho salvato un cucciolo da quella che sarebbe stata per lui una morte sicura. Al freddo e al gelo, a soli quaranta giorni di vita abbandonato in una cantina al buio, ricoperto di feci e urina, ho trovato così il piccolo Argo. Eppure, in pochi giorni vi assicuro che la vita già me la sta cambiando, in meglio!
 




NAPOLI, PONTICELLI: RACCOLTI I RIFIUTI DAI MARCIAPIEDI SPUNTANO, CENTINAIA DI RATTI

di Ch. Mo.

Napoli – Non uno, non due ratti ma colonie intere sui marciapiedi. Un vero e proprio allarme quello che lanciano gli abitanti di Ponticelli, una volta che i marciapiedi sono stati liberati dai rifiuti, sono spuntati topi ovunque. Un invasione che manda in panico gli abitanti della zona. Un video diffuso in rete dagli utenti facebook, ha testimoniato lo scempio. Decine e decine di ratti che corrono per le strade indisturbati. Ma una derattizzazione? Dopo mesi e mesi di totale degrado nella zona, in cui rifiuti di ogni tipo sono stati abbandonati al suolo, i topi hanno avuto modo di agire indisturbati e creare un vero e proprio habitat sul marciapiede. Il pericolo più grande che le persone stanno correndo, è il contagio di possibili malattie. La strada segnalata collega città e comuni limitrofi. Il consigliere della VI municipalità ha lanciato l'allarme chiedendo al più presto una derattizzazione. Non è questo un ulteriore modo per screditare la bella Napoli bensì semplice cronaca, affinché anche la periferia sia oggetto di opere di bonifica del territorio. Vivere circondati da ratti, nell'era dell'avanguardia, non è più accettabile!
 




NAPOLI: E’ GUERRA AI PARCHEGGIATORI ABUSIVI.

di Christian Montagna

Napoli – Non c’è marciapiede senza il suo parcheggiatore e non c’è automobilista che non si pieghi al racket. Chi per paura di ritorsioni, chi per gentilezza verso il prossimo, quasi tutti, a Napoli, pagano. E son guai se si viene meno nel pagamento! La propria vettura rischia lesioni e torture fisiche.

Forse però, non tutti sanno, che questo non è un mestiere legalmente riconosciuto bensì un vero e proprio reato. Dunque, anziché sottomettersi e pagare, basterebbe una semplice telefonata alle forze dell’ordine per comunicare la presenza degli abusivi. Se per caso, si dovesse parcheggiare infrangendo il codice della strada e prendere una multa, non c’è problema, il parcheggiatore del posto sarà pronto a strapparla e a non farla trovare rendendo migliore l’umore della giornata! Peccato però che poi arrivi a casa…

Stessa e identica cosa accade per le ganasce: nel quartiere Chiaia, secondo quanto denunciato dal presidente della Municipalità Fabio Chiosi, alcuni soggetti si sono attrezzati per togliere e gettar via le ganasce applicate dal Comune. Intere strade sequestrate dunque da chi incassa ai danni dello Stato e della legalità. Un filmato diffuso in rete, ha dimostrato come accadesse il tutto. I più pericolosi però sono quelli che impongono la tariffa all’ automobilista di turno. E’ successo di recente nei pressi di Via Campana, ma non è andata secondo i piani! Due carabinieri liberi dal servizio e in abiti civili, avevano parcheggiato l’auto nei pressi di una discoteca, quando sono stati avvicinati dai tre che esercitavano abusivamente l’attività di parcheggiatore e hanno tentato di estorcere cinque euro per il posteggio su una via pubblica. Al rifiuto degli agenti, i tre hanno tentato di impedirgli l’accesso in discoteca.

Allertata la centrale di Pozzuoli, sono giunte sul posto pattuglie in uniforme e con esse un quarto parcheggiatore con il compito di visionare la zona e avvertire in caso di pericolo. Ma, troppo tardi! I carabinieri già giunti sul luogo, avevano arrestato i tre che condotti nel carcere di Poggioreale, sono stati processati con il rito direttissimo. Per la vedetta invece sono scattati i domiciliari. Estorcere una tangente è un reato e la legge lo punisce con pene anche molto severe. Non c’è bisogno di aver paura, poiché, così facendo, mai e poi mai si potrà debellare il problema. Non solo Napoli però finisce nell’ occhio del mirino.

Di recente nella Capitale, ho notato che anche lì, l’organizzazione è ben diramata sul territorio. Un vero e proprio racket organizzato che prevede una struttura piramidale al cui interno vi sono parcheggiatori, vedette, gestori dei soldi e gestori delle zone. Spesso, suddette organizzazioni sono gestite dai clan mafiosi e camorristici che assumono come dipendenti i parcheggiatori e chiedono che sia corrisposta una somma del denaro guadagnato in strada. Una divisione del territorio in zone che spesso si guadagna anche con scontri fisici; la legge del più forte anche qui regna sovrana. E se per caso un soggetto qualunque volesse decidere improvvisamente di dedicarsi a questa attività, sarebbe quasi impossibile poiché non esiste abusivo che non abbia avuto prima l’autorizzazione della malavita. Un organizzazione criminale che frutta milioni di euro, tutti esenti da pagamenti di tasse. I luoghi maggiormente scelti sono le discoteche o i luoghi di ritrovo.

Ma non solo, anche in pieno giorno e nell’ ora di punta, non si fatica a trovarli per le vie principali del centro. E la Polizia cosa fa? In alcuni casi, procedono al semplice allontanamento dei soggetti abusivi ma a quanto pare ciò non basta poiché passano pochi minuti e tornano sul posto a estorcere denaro. Magari, un presidio del territorio più costante e un’attività in borghese dei militari che fingendosi clienti potrebbero denunciare in flagranza di reato per estorsione, potrebbero essere molto più efficaci.




NAPOLI, MALTEMPO: LA CONTA DEI DANNI.

di Ch. Mo.

Napoli – Una notte di paura quella appena trascorsa per i napoletani. Alberi caduti, rami spezzati, cornicioni che si staccano e addirittura semafori che crollano. Sembra un bollettino di guerra ma è soltanto il resoconto di una prima giornata di inverno. Il forte vento che ieri sera e per tutta la notte ha soffiato sulla Campania è stato il responsabile della maggior parte dei danni. Questa mattina, il centralino dei vigili del fuoco è stato preso d'assalto. Nelle zone di Via Chiaia,
Via Cinthia e Piazzale Tecchio numerosi sono stati gli interventi della polizia Municipale. In un parco di Via Petrarca, un albero si è abbattuto al suolo distruggendo una fermata bus esterna. In Via Diocleziano un semaforo è finito sulla carreggiata. Continuano a oltranza le numerose segnalazioni di alberi pericolanti. Tra piazza Sannazzaro e il lungomare Caracciolo, davanti al ristorante dei Fratelli La Bufala, si è staccato un lastrone dalla facciata di un palazzo. Alle Rampe di Sant'Antonio a Posillipo, sono state scoperchiate alcune mansarde e le lamiere fonite in strada. Anche nel resto della regione numerosi danni. Le aule scolastiche restano chiuse nella zona della costiera vesuviana; i collegamenti con le isole di Capri, Ischia e Procida interrotti; a Sarno e Quindici scuole chiuse per precauzione. Le previsioni meteo non lasciano ben sperare, resta l'allerta per i prossimi giorni.




NAPOLI, CORTEO CONTRO LO SBLOCCA-ITALIA: VIOLENTI SCONTRI CON LA POLIZIA

di Ch. Mo.

Napoli – Prevedibili gli scontri con la Polizia durante il corteo di oggi a Napoli nella zona di Bagnoli. Un gruppo di manifestanti ha provato ad entrare all'interno della Città della Scienza forzando il cordone di polizia. Non sono mancate bombe carta, mazze e lacrimogeni. Scene da guerriglia ordite contro le forze dell'ordine in assetto antisommossa, quasi fossero loro i colpevoli della situazione italiana. Un clima di tensione ha accompagnato la manifestazione organizzata da numerosi giovani vestiti di nero e con volti coperti dai caschi. Si sono dati alla fuga gli assessori comunali di Napoli che avevano preso parte alla parata. Un corteo caratterizzato da atti vandalici,segnali stradali divelti, cassonetti ribaltati. Un gruppo di giovani a volto scoperto ha tentato il dialogo con le forze dell'ordine, invano. Circa 1500 presenze in piazza contro lo sblocca Italia. Usb, studenti, gruppi politici:ci sono bandiere dei crac e dei 5 stelle. Partiti da Piazzale Tecchio in direzione Bagnoli sono stati raggiunti da altri studenti nel corso del corteo.Presenti anche delegazioni da tutta la Campania, una da Foggia e una da Genova. A parlare è stato il vicesindaco Tommaso Sodano che dice:" Impedire lo scempio di Bagnoli" è la linea del Comune di Napoli contro lo Sblocca Italia che prevede la nomina di un commissario per l'area occidentale della città. "La manifestazione di oggi è già un prima iniziativa politica,quando il Governo nominerà il commissario, valuteremo quali iniziative attuare per bloccare o limitare le sue azioni". "Siamo preoccupati" ,conclude, "oggi tocca a noi, domani potrebbe toccare a chiunque". 




NAPOLI, MERGELLINA: MUORE DOPO UN INTERVENTO DI LIPOSUZIONE LA MOGLIE DEL PROPRIETARIO DELLO CHALET CIRO

di Christian Montagna

Napoli – Tavolini e sedie riposte in un angolo, luci spente e saracinesche abbassate: appare così oggi il famoso Chalet Ciro sul lungomare di Mergellina. Nessuno è mai stato abituato a vederlo così, eppure quel funesto cartello appeso sulla porta d'ingresso principale parla chiaro. Oggi si piange la scomparsa della moglie del titolare dello Chalet. Ieri mattina, nella sala di rianimazione della Sun,il cuore di Maria Rosaria D'Ercole, all'età di 59 anni ha smesso di battere. Finita in coma farmacologico dopo un intervento di liposuzione effettuato in anestesia locale presso un ambulatorio privato, Maria Rosaria per venti giorni aveva tenuto tutti i suoi parenti in apprensione. Ma non c'è l'ha fatta; un arresto cardiocircolatorio provocato dalle gravi complicanze ha causato il blocco dei principali organi vitali. Indagati al momento il chirurgo e il suo anestesista di fiducia per omicidio colposo nell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio, titolare delle indagini e dal pm Valentina Rametta. Una storia di malasanità che va ad aggiungersi alle altre che a Napoli hanno visto tristemente protagoniste donne che affidavano alla chirurgia i propri difetti estetici. Mergellina è un quartiere sconvolto che piange un suo caro e non perde occasione per manifestare il suo affetto e il suo cordoglio ai parenti della vittima. Le indagini sono tutt'ora in corso per accertare le eventuali responsabilità. 




NAPOLI, STRADE DISASTRATE: "STATEV ACCORT"

di Christian Montagna

Napoli – Automobilisti e motociclisti napoletani, quando vi spostate con i mezzi, "statev accort". È soprattutto in giornate come queste, uggiose e piovose,che vengono a galla tutti problemi della nostra città. Una piccola disattenzione ed un accelleratore piú lesto possono essere fatali. Da questa mattina, non ha smesso di piovere un secondo e per gli automobilisti e i motociclisti è una vera e propria tragedia. Un calvario lungo quanto tutto il percorso che devono compiere. Strade impervie e in condizioni pessime, buche, crepe, oggetti pericolanti e segnali stradali divelti. La condizione dei manti stradali a Napoli è davvero disastrosa. Percorrere le strade dunque diventa seriamente un pericolo. Per non parlare poi di quando pure il meteo è avverso.

Le buche si camuffano e si riempiono d'acqua diventando una trappola per i mezzi e per i conducenti stessi. Ci sono zone che risentono maggiormente di questo problema: Fuorigrotta ad esempio, versa in uno stato pietoso. Siamo stati in giro per le strade del quartiere, a partire dalla grotta che collega con Piedigrotta fino all'imbocco della Tangenziale di Napoli, un susseguirsi di buche, toppe di asfalto che si trasformano in dossi e tombini profondi non a livello della strada. Per un motociclista in particolare, percorrere questo tratto di strada può diventare davvero problematico. Non pochi sono stati gli incidenti in questa zona a causa del manto stradale. Posillipo invece si classifica al secondo posto della nostra classifica. All'altezza del famoso Parco Virgiliano, le radici degli alberi hanno letteralmente invaso la strada sollevandone l'asfalto e creando una serie di dossi. Oltre all'enorme pericolo per l'incolumità dei conducenti, la spesa economica da sostenere per il restauro dei mezzi cresce sempre più. A causa dei manti stradali distrutti, i mezzi troppo spesso devono ricorrere alle visite del meccanico di fiducia che provvede a riassestare le forme dei pneumatici. Nonostante le tasse di possesso, le assicurazioni, le spese di manutenzione dunque tocca fare i conti anche con spese extra dovute a mancanze altrui. Ma perché anche questo sistema è fallimentare? Il dissesto stradale ormai non è più accettabile; troppe vite si sono spente su queste strade groviera e chissà quante ancora se ne spegneranno prima che si possa ripristinare la condizione dei manti stradali!