NAPOLI: LA COMMISSIONE SCUOLA PROGRAMMA I LAVORI

Redazione

Napoli – La Commissione Scuola, presieduta da Arnaldo Maurino, si è riunita oggi per una programmazione dei propri lavori sulla base di un’analisi delle tematiche affrontate negli ultimi mesi. Il presidente Maurino ha ricordato, in particolare, i due grandi temi della refezione scolastica – su cui il lavoro della Commissione è stato utile a limitare l’aumento delle tariffe e ad introdurre misure di tutela per le fasce più disagiate – e del concorso per maestre ed educatrici delle scuole comunali – spinosa questione sulla quale a breve si attende una nuova pronuncia del Tar a seguito dei ricorsi delle escluse per la rigidità adottata nella definizione dei requisiti di ammissione. Oltre a queste tematiche, la Commissione ha lavorato proficuamente sul Regolamento per le Commissioni/Mensa – che potrà al più presto arrivare all’approvazione del Consiglio – ed a quello sugli asili nido comunali, insieme alla Consulta delle Elette, lavoro da riprendere nelle prossime settimane, insieme agli altri argomenti che i consiglieri intervenuti hanno sottolineato come urgenti: la necessità di un approfondimento sull’esito della gara per la refezione, sulla quale sono stati segnalati numerosi ricorsi, insieme alla necessità di una più puntuale informazione da parte delle scuole alle famiglie sulle tariffe e le modalità di pagamento (Marino); la necessità di un confronto con l’amministrazione che, sulle modalità della procedura selettiva adottata per la stabilizzazione delle maestre ed educatrici, ha disatteso l’indirizzo della Commissione, e la necessità di intervenire su edilizia scolastica e manutenzione scolastica e, sul regolamento per le palestre, che presto sarà all’esame della Commissione Scuola, la necessità di rispettare l’autonomia scolastica (Pace); l’approfondimento del tema della dispersione scolastica non solo dal punto di vista dei dati e delle percentuali ma da quello delle iniziative da intraprendere (Beatrice); l’urgenza di sbloccare l’iter per la costituzione delle Commissioni/Mensa per un effettivo controllo della qualità della refezione e della rispondenza del servizio ai contratti di appalto (Molisso).

Nel corso della riunione, il consigliere Pace ha informato sull’iter – che sarà definito in una riunione nei prossimi giorni con Prefettura, Ministero dell’Istruzione e Comune – del progetto sull’integrazione scolastica dei bambini stranieri, a partire dalla comunità dello Sri Lanka.




NAPOLI, PONTICELLI: UNA BOMBA ESPLODE DINANZI LA CASA DELLA MAMMA DI UN PREGIUDICATO

di Ch. Mo.

Grande la paura nel quartiere di Ponticelli a Napoli la scorsa notte quando in via Camillo de Meis, una granata di fabbricazione croata è stata fatta esplodere dinanzi al portone dove risiede la madre di un pregiudicato. Numerose le automobili danneggiate nella zona a causa dell'esplosione. La scorsa settimana, nella pescheria dello stesso pregiudicato del quartiere, erano state appiccate le fiamme che hanno causato la distruzione dell'intera attività commerciale. Una serie di avvertimenti che molto probabilmente potrebbero finire nel peggiore dei casi qualora non fossero identificati i responsabili nel più breve tempo possibile. La camorra è anche questo: perseguita e minaccia chi per qualche motivo diventa scomodo o infrange il codice d'onore. Dopo gli attacchi al diretto interessato, si passa ai familiari, senza alcuna remore. La madre del pregiudicato, anch'essa pregiudicata, attualmente si trova agli arresti domiciliari per detenzione e spaccio di stupefacenti e associazione a delinquere. Una famiglia dunque che senza dubbio ha legami con le famiglie camorristiche del posto. L'uomo minacciato si è reso irreperibile; la polizia giunta sul luogo dell'accaduto subito dopo lo scoppio, ha udito colpi di arma da fuoco ma a causa della scarsa illuminazione pubblica della zona, non è riuscita ad identificare i colpevoli. Sono stati però ritrovati sul luogo dei bossoli di cartucce a salve attualmente sotto analisi.

 




NAPOLI, FUNERALI DI PINO DANIELE: QUESTA SERA PRESSO LA BASILICA REALE L'ADDIO DEI NAPOLETANI

di Christian Montagna

Napoli – Grande festa questa sera in Piazza Plebiscito per ricordare il maestro del Blues. Una piazza gremita per un'unica ragione: cantare a squarciagola le canzoni di Pino. Tra questi, anche il sindaco di Napoli De Magistris che ha confermato la notizia del secondo funerale oggi a Napoli. Dopo le diatribe tra i familiari napoletani che desideravano sepoltura e funerale a Napoli e i figli del cantante che lo avevano invece stabilito a Roma, si è giunti ad una pace: doppio funerale per Pino Daniele domani alle 12 al santuario del Divino Amore a Roma e alle 19 presso la Basilica Reale di San Francesco di Paola, in piazza del Plebiscito. Subito dopo il funerale romano, la salma sarà trasportata a Napoli per l'ultimo saluto dei napoletani. In cinquantamila tra giovani bambini e anziani, questa sera hanno deciso di salutarlo in piazza nonostante il freddo pungente di questi giorni. Tante le personalità del mondo della musica che hanno preso parte al flash mob. In piazza, sono stati anche esposti alcuni ritratti del cantante e la sua chitarra. Si pensa, dice il sindaco, di intitolare una piazza o una strada al cantante stroncato da un infarto la scorsa notte. Il fratello minore di Pino Daniele, Carmine, e le sorelle Rosanna e Patrizia, secondo quanto riferito dalla nipote del musicista, Loredana Daniele, hanno deciso infatti di non recarsi a Roma, dopo la decisione raggiunta questo pomeriggio di fare svolgere un secondo funerale a Napoli. Questa mattina, alle 8,30 una fila silenziosa di persone ha atteso dinanzi alla camera ardente dell'ospedale di Sant'Eugenio l'apertura dell'obitorio. Non sono mancate però le polemiche anche riguardo gli orari di apertura della camera ardente: una foto della salma di Pino Daniele sotto gli occhi sgomenti della famiglia, è stata rintracciata sul web e perciò, la camera ardente è stata chiusa al pubblico e riaperta in via eccezionale successivamente.




NAPOLI, NETTURBINI ASSENTI : LA PROCURA INDAGA.

di Christian Montagna
Che si tratti di un evento straordinario o di casi fisiologici dovuti a condizioni meteo poco importa, i cittadini vogliono la verità su quanto è accaduto la notte di Capodanno ai netturbini dell'Asia. Dopo lo scandalo, si è aperto un vero e proprio caso politico con sindaco e vice che cercano in ogni modo di giustificare l'accaduto. Già in passato, l'azienda aveva licenziato numerosi dipendenti a causa del feroce assenteismo, ma a quanto pare, l'atto non è stato abbastanza intimidatorio. Il fattaccio si è ripetuto. "Natalite" è stato ribattezzato il virus che ha colpito tutti i dipendenti a San Silvestro; un virus che però ha viaggiato tanto, alla velocità di un Eurostrar ultramoderno a tal punto da arrivare anche nella Capitale e colpire i vigili urbani. Il primo cittadino ha promesso accertamenti rigorosi sulla veridicità dei certificati medici, ma di promesse ormai siamo stanchi . Quello che resta sono cumuli di immondizia per le strade e furbetti che credono di poter prendere in giro tutto il popolo. La Procura ha aperto un'inchiesta conoscitiva ma il buon sindaco a tutti i costi non vuole paragonare lo scandalo di Roma con l'assenteismo dei netturbini campani. Non si parla di assenteismo di massa ma di casualità vista anche l'età avanzata della maggior parte dei dipendenti Asia. E invece, caro sindaco, seppur in dimensioni ridotte, a Napoli, è stato compiuto lo stesso atto. Nel frattempo, sui social gruppi di giovani si sono scatenati con l'hashtag #NAmunnezza per raggruppare tutte le foto della Napoli sepolta dai rifiuti e dai dati raccolti, emerge una situazione allarmante. Al momento non è stato formulato alcun capo di imputazione nei confronti dei 182 netturbini assenti la notte di Capodanno, ma si ipotizza il reato di truffa. Sarà il procuratore aggiunto Alfonso D'Avino a richiedere la documentazione relativa ai dipendenti per verificare la natura delle assenze. Con una serie di controlli incrociati dunque, sempre secondo la magistratura, sarà possibile individuare i furbetti. Ma quanto tempo ci vorrà per compiere tutti questi controlli? Sicuramente passeranno mesi e poi anni fino a quando un nuovo scandalo non metterà, in secondo piano questo e allora, anche stavolta l'avranno vinta loro, i furbetti del quartierino. 




NAPOLI: ASSENTEISMO RECORD DI 200 NETTURBINI LA NOTTE DI SAN SILVESTRO

di Christian Montagna

Napoli – Cambia la città ma non cambia la storia: come a Roma così a Napoli, il boom di assenteismo al lavoro di vigili urbani e netturbini la notte di Capodanno è storico. E c'è anche chi tenta di giustificarlo! La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo sull'assenteismo a lavoro di duecento netturbini a Capodanno. Possibile che proprio quella giornata si siano ammalati duecento netturbini? Chissà. Nell' indagine conoscitiva coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D'avino, si contesta il reato contro la pubblica amministrazione. Al momento non risultano indagati. Il vicesindaco Sodano e il presidente di Asia assicurano chiarezza sulla questione e tentano invano di giustificare l'accaduto colpevolizzando le condizioni meterologiche con cui hanno dovuto combattere i netturbini nei giorni precedenti il trentuno. Calcolando che la media dei lavoratori è di circa 58 anni, il fatto potrebbe pure sussistere ma sarebbe comunque eccessivo! Dall'alto dei banchi della capitale arrivano aspre critiche nei confronti dell'accaduto che parlano di danni all'immagine dell'ente e ai colleghi che si ammalano sul serio, Anche Gianni Lettiere, consigliere d'opposizione in Consiglio comunale e presidente dell'associazione Fare Città si è espresso con questi disprezzanti termini : «L'assenteismo di Capodanno che ha toccato punte record a Napoli tra i lavoratori di Asia e a Roma tra i vigili urbani è inaccettabile. Occorre contrastare questo fenomeno odioso in maniera veloce ed efficace, salvaguardando però la maggioranza di lavoratori onesti e perbene che ogni giorno compiono il proprio dovere, al servizio del proprio Comune, pur con attrezzature e mezzi spesso inadeguati ed in condizioni tutt'altro che semplici».




ORRORE A NAPOLI: STRANGOLA LA MOGLIE E POI CHIAMA LA POLIZIA

Redazione

Napoli – Orrore per una tragedia a Napoli. Ha strangolato e ucciso la moglie e poi ha chiamato la polizia. E' accaduto nel quartiere di Secondigliano. Antonio Parisi, di 79 anni, ha riferito agli agenti che lo hanno arrestato di averlo fatto perché la donna non aveva più speranza di vita per la sua malattia. Tuttavia, come accertato dalla polizia, la vittima non era terminale bensì aveva problemi di natura psichica. Già due anni fa, nel maggio 2013, aveva tentato di ucciderla.La donna, Paolina Gargiulo, di 69 anni, è stata strangolata dal marito con un filo elettrico. I due erano sposati da 42 anni e hanno tre figlie, due vivono a Milano ed un'altra nel quartiere napoletano di Scampia. La 69enne era in cura al centro di Igiene mentale, distretto di Secondigliano. Parisi aveva già tentato di uccidere la moglie colpendola con un mattarello. Dopo il tentato omicidio di due anni fa, il 79enne fu arrestato e scontò quasi un anno ai domiciliari.




NAPOLI BARRA: CROLLA ANDRONE DEL PALAZZO A CAUSA DI UNA SCINTILLA SUI PETARDI

Redazione

Napoli –  Una scintilla caduta su uno scatolone contenente fuochi di artificio, sistemato all'interno di un androne, questa la causa della violenta deflagrazione avvenuta poco dopo la mezzanotte, che ne ha fatto crollare una parte dell'atrio e divelto il cancello di ingresso di un edificio in corso Protopisani, quartiere Barra di Napoli. Tre i feriti, dei quali due fratelli e un condomino, sorpresi dallo scoppio, che sono stati visitati al vicino ospedale Loreto mare. I due fratelli hanno riportato, rispettivamente, ferite alle mani e ad una gamba, guaribili in 6 e 20 giorni; il terzo, invece, disturbi all'udito. Nulla di preoccupante. Danni sono stati provocati anche alle finestre di alcune abitazioni dell'edificio posto al di fronte al palazzo interessato dalla forte deflagrazione, che ha scatenato il fuggi-fuggi generale: diverse famiglie, con anziani e bambini, poi sono state costrette a trascorrere la notte in strada, al gelo, durante l'intervento dei vigili del fuoco impegnati a ricostruire l'episodio ed a verificare se ci fossero i requisiti di staticita' per l'edificio e per gli appartamenti coinvolti dallo scoppio. Danneggiate, anche, diverse auto parcheggiate nella zona. Sulla vicenda indaga la polizia.




NAPOLI, BOTTI DI CAPODANNO: TRE FERITI, AUTO INCENDIATE E IL CROLLO DI UN PALAZZO

di Christian Montagna

Napoli – Non sono bastati i numerosi annunci, gli avvertimenti e le campagne di sensibilizzazione contro lo sparo dei fuochi d'artificio. A Napoli, anche quest'anno si comincia con la cronaca. Sembra un vero e proprio bollettino di guerra quello che a poche ore dall'inizio del nuovo anno è stato emesso. Diversi i feriti in disparate zone della città; i centralini dei vigili del fuoco letteralmente in tilt per tutta la serata. A Barra, un ordigno è esploso all'interno di un palazzo provocando il crollo dell'androne dello stabile. Tre i feriti nel crollo ma fortunatamente non in gravi condizioni; la polizia ha avviato indagini sulle cause. Nonostante i numerosi sequestri di stamattina di botti illegali venduti liberamente per strada, i napoletani anche quest'anno hanno esagerato! Per non parlare poi dei tanti cani randagi che stanotte hanno vissuto la notte peggiore dell'anno. Anche per i bambini, non è stata una grande festa a causa dello spavento provocato dai rumori assordanti di petardi e batterie. Nella concitazione della festa si sono compiuti atti insensati: botti sparati senza criterio anche sui passanti, auto danneggiate e incendiate. All'Arco Mirelli, due auto sono andate in fiamme sotto gli occhi attoniti dei proprietari rendendo necessario l'intervento di polizia e vigili del fuoco. Il fumo provocato dall'incendio ha inoltre intossicato alcuni abitanti della zona.




NAPOLI, FREDDO POLARE: NUMEROSI VOLONTARI IN SOCCORSO DEI CLOCHARD

di Christian Montagna

Napoli – Preparate tute da neve e sci che tra poche ore a Napoli cadranno valanghe di neve.Uno scenario che molti napoletani sognano visto che da anni qui non cade un fiocco di neve ma, viste le condizioni meteo, tutto potrebbe accadere . Un freddo polare si sta abbattendo sulla città di Napoli cogliendo come ogni anno impreparati i napoletani che trascorreranno la notte di Capodanno in compagnia di antibiotici ed antinfluenzali. Raffiche di vento ad elevata velocità, cielo nuvoloso e solo a tratti sereno: sono queste le condizioni metereologiche degli ultimi giorni dell'anno. Con il maltempo però arrivano anche i danni, non pochi finora in Campania. Il pensiero in questi giorni di festa e freddo non può non andare a loro, i senzatetto che abitano le nostre strade. Ve lo immaginate un uomo o una donna a dormire per strada con questo gelo senza coperte ma solo con cartoni? Una grande opera di volontariato è stata intrapresa da alcune parrocchie della zona di Napoli per aiutare i meno fortunati. Gruppi di volontari si stanno organizzando per partire alla volta della città a scovare i clochard per le strade. La Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta ad esempio ha imbandito una tavola per il pranzo del giorno di Epifania per tutti i clochard privi di abitazione del quartiere di Mergellina e Chiaia. Chiunque potrà recarsi in Chiesa donando cibi già cotti, bevande e spumante per cercare di far sorridere anche solo per un secondo chi non lo fa da una vita. Anche l' opera di volontariato del gruppo della caritas diocesiana di Napoli diretto da Don Enzo Cozzolino è stata intensificata in questi giorni. Delle condizioni meteo simili, a cui noi napoletani non siamo abituati, potrebbero essere fatali per chi dovrà arrangiarsi ai ripari che offrono le strade. Soprattutto durante la notte e nella zona della stazione di Napoli centrale, i volontari hanno distribuito abiti e pasti caldi, coperte e bevande altrettanto calde. Si cerca in ogni modo di rendere meno difficile la notte di questi uomini e donne che non hanno una casa. Si tenta di creare un rapporto più umano possibile per manifestare la vicinanza dei napoletani soprattutto in questi giorni di festa. Le zone che maggiormente richiedono interventi simili sono quelle di Via Marina e Piazza Cavour. In occasione del maltempo previsto per i prossimi giorni, gli spazi interni della stazione della linea 1 rimarranno aperti per offrire un riparo nelle ore notturne. Una cosa è certa: i napoletani hanno un cuore buono e sicuramente, ognuno nelle proprie possibilità, porterà aiuto agli "anonimi" delle nostre strade…
 




NAPOLI: PADRE COMPRA BOTTI A FIGLIO DI 11 ANNI E LO LASCIA SOLO A GIOCARE

Redazione

Napoli –  Il padre gli ha comprato dei fuochi d'artificio e poi lo ha lasciato giocare da solo, e un bambino di 11 anni nel Napoletano si e' ferito al volto. Il fatto e' accaduto a Casamarciano. L'11enne cinese si e' provocato ustioni anche profonde ieri sera, ed e' stato portato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale di Nola, per poi essere subito trasferito al nosocomio pediatrico Santobono di Napoli. I medici gli hanno diagnosticato un trauma facciale con lesioni dermo-epidermiche superficiali e profonde al volto e lo ritengono guaribile in 15 giorni. Da accertamenti eseguiti dai carabinieri intervenuti in via Seminario, e' emerso che il padre 44enne della vittima gli aveva comprato una confezione di "mini-cicciole", consentendo che le maneggiasse da solo e l'11enne si e' fatto male per una fiammata improvvisa. Il genitore e' stato denunciato per lesioni personali colpose. Sempre nel Napoletano, ad Ercolano, i militari dell'Arma hanno arrestato Francesco Maddaloni, 24 anni, per detenzione illegale di materiale esplosivo. Nel corso di una perquisizione a casa sua, sequestrati 57 "cipolle", peso complessivo di 5,7 chilogrammi e di 179 "rendini", peso totale di circa 7 chili, accatastati, con potenziali effetti devastanti in caso di esplosione, all'interno di un locale adibito a deposito.




NAPOLI: LA GRANDE ABBUFFATA DI NATALE

di Christian Montagna

Ancora in tema di festività, i napoletani anche questo Natale non hanno saputo rinunciare al tour de force culinario natalizio. Come vuole la tradizione, vigilia, Natale e Santo Stefano sono i giorni in cui le nostre nonne e le nostre mamme si legano in una simbiosi morbosa ai fornelli. Sebbene questa fosse la rubrica in cui narro gli avvenimenti criminali, può sembrare che l'argomento trattato oggi sia fuori tema. E invece no. Quello che ogni anno le tradizioni compiono nei confronti dei nostri corpi è un vero e proprio attentato criminale! Costretti quasi sotto tortura ad assistere alle numerose portate che in ogni tavola si susseguono a raffica , aumentare di peso a Natale diventa un imperativo categorico! Si comincia il 24 sera con la cena della vigilia: crostacei, pesce di ogni tipo, pasta condita con frutti di mare, insalata russa, cavolo e sottaceti,frittura di pesce e calamari, pastiere, dolci tipici di Natale, rococò, struffoli. Una botta di salute mista a grassi che solo il dietologo sa quanto sarà difficile smaltire. Si passa poi al giorno in cui nasce il Bambino Gesù: mentre si festeggia la nascita, i dietologi a casa festeggiano le loro entrate economiche che dal 6 gennaio in poi, giorno in cui finiscono le feste, lieviteranno. A Napoli, il 25 dicembre la grande abbuffata comincia dall'antipasto: tartine con salsa tonnata, tartine con salmone, prosciutto crudo e melone, avanzi degli antipasti del 24 sera e, elemento immancabile, la minestra, mix di verdure unito a pollo e gallina in una bontà unica che solo a pensarci viene l'acquolina in bocca. Altra tradizione tipica del giorno è il capretto con patate e piselli seguito da fritture di verdure e carne. La cosa che più di ogni altra qui è onnipresente è la pastiera napoletana che ci accompagna dal 24 fino al 6 gennaio. Ogni giorno sta lì, sulla credenza o in frigo, ad aspettarti e ad invitarti petulante ed insistente come la pubblicità in televisione di Mondial Casa. Il 26, giorno di Santo Stefano, è il momento della lasagna al forno: una bontà che soltanto a guardarla ti fa mettere peso. Scherzi a parte,a Napoli, più di ogni altro posto, quello delle festività di Natale è un evento: figli e nipoti ritornano in città, interi nuclei familiari si riuniscono, suocere e nuore sono costrette a tingersi il viso di un finto sorriso pur non sopportandosi, nonni che raccontano della loro gioventù e bambini che aspettano con ansia l'arrivo di Babbo Natale. Il problema però è che dopo tutte queste bontà culinarie sopra elencate, mancano ancora altri tre giorni di festa: la notte di San Silvestro, capodanno e l'epifania. Come faremo a sopravvivere? Finiremo tutti ad essere attori di sepolti in casa. Si, dal cibo però! La promessa che ogni anno non manca mai è quella della dieta: "a gennaio comincio" dicono i napoletani. Quasi come se gennaio non dovesse mai arrivare. E state sicuri che quando arriverà, le promesse crolleranno come castelli di sabbia! In questo periodo dell'anno, spesso sogno di essere un dietologo: a Napoli, si diventa milionari con tutti questi clienti!