NAPOLI, VIA CONSALVO: UNA GIOVANE 27ENNE MUORE IN UN TRAGICO INCIDENTE STRADALE

di Christian Montagna.

Napoli – Questa mattina Napoli si sveglia piangendo una giovane 27 enne morta ieri pomeriggio in quello che poteva sembrare un banale incidente stradale a Via Consalvo. Sono da poco passate le ore 16 di giovedì 5 Febbraio quando nel quartiere di Fuorigrotta, a Napoli, la giovane Rita Alloni di Quarto perde l'equilibrio sul suo motorino e cade impattando prima un taxi e poi un autocarro che le trancia letteralmente il corpo. Secondo la dinamica ricostruita dall'Unità Antinfortunistica della Polizia Municipale guidata dal Capitano Colimoro, la giovane che viaggia a bordo di un motociclo di cilindrata 150 della Suzuki, percorre Via Consalvo, quando, all'altezza di Via Caio Dulio, a causa della pioggia incessante il mezzo sbanda invadendo la corsia opposta sulla quale sta transitando un taxi. Nonostante il tentativo di sterzata, l'autista del taxi non riesce ad evitare lo scontro finendo sul marciapiede alla destra e colpendo la ragazza che per l'urto viene sbalzata dalla sua moto e lanciata sulla carreggiata sulla quale sta viaggiando. Il destino beffardo, vuole che proprio in quel momento transiti un autocarro che non riesce a scansare il corpo. Inutile la corsa all'ospedale San Paolo di Napoli; la giovane, che al momento dell'incidente indossa regolarmente il casco di protezione, muore durante il tragitto. Una tragedia inconcepibile messa in atto da un destino infame che ieri si accaniva sulla povera Rita. Contattati telefonicamente i genitori dalla polizia, sono corsi in ospedale e lì, hanno appreso dai medici la triste notizia. La mamma di Rita che la attendeva a casa per cena dopo una giornata di lavoro, non riesce a lenire la disperazione per aver perso la sua unica figlia in pochi secondi.




NAPOLI, QUARTIERE CHIAIA: GLI ADDETTI DEL COMUNE SVUOTANO LE CADITOIE DOPO I GIORNI DI PIOGGIA

di Christian Montagna


Napoli
– Continua l'ondata di maltempo in Campania e non lascia nemmeno il tempo per poter arginare i danni provocati. Piove incessantemente da una settimana sull'intera regione e anche questa mattina la situazione è la stessa. Dopo l'esondazione del Sele, i numerosi interventi dei vigili del fuoco nel salernitano, i collegamenti marittimi con le isole interrotti, anche nel cuore della città si contano i danni. Soltanto pochi attimi di tregua intorno alle ore 10 di questa mattina hanno permesso agli addetti del Comune di Napoli di riparare i danni e svuotare le caditoie intasate che hanno causato gli allagamenti delle strade. Una situazione che ha destato non poche preoccupazioni soprattutto nei quartieri di Chiaia e Posillipo e che richiama l'attenzione sulla pulizia ordinaria delle strade. In un'ora di tregua che la pioggia ha concesso, sono stati così immortalati in alcuni scatti gli addetti ai lavori all'opera. Nelle caditoie, sono stati rivenuti rifiuti di ogni genere: rifiuti organici, deiezioni animali, plastica e cartone, foglie, rami secchi, acqua e fango. Se solo le strade fossero state pulite ogni giorno e gli abitanti della zona non avessero lasciato il senso civico a casa prima di uscire, la situazione magari non sarebbe diventata così grave! Sollecitati più volte in questi giorni dagli abitanti del quartiere, in particolare alle Rampe di Sant'Antonio, il Comune questa mattina ha finalmente dato la sua risposta. Dopo giorni di pioggia, soprattutto la zona in questione è stata oggetto di allagamenti a causa anche della conformazione del territorio: tredici ripidissime rampe infatti si susseguono collegando Posillipo al quartiere Chiaia e, immaginate cosa possa accadere quando la forza dell'acqua piovana aiutata dalla pendenza trasporti furiosamente ogni cosa a valle. Un vero e proprio "acqua scivolo" che diventa un attentato agli abitanti della zona impossibilitati a percorrere le strade a piedi, ogni qual volta le caditoie vanno fuori uso. La situazione però, salvo miglioramenti meteorologici, potrebbe ripresentarsi a breve visto che da qualche minuto ha ricominciato a piovere.




NAPOLI, BLITZ NELLA MOVIDA: DISCOTECHE SEQUESTRATE, PARCHEGGIATORI ABUSIVI DENUNCIATI E OCCUPAZIONI DI SUOLO CONTESTATE

di Christian Montagna

Napoli
– Una vera e propria mattanza di discoteche è stata effettuata nello scorso fine settimana dalla polizia municipale al centro di Napoli. Tra sabato e domenica, gli agenti diretti dal capitano Imperatore hanno sequestrato quattro discoteche che non avevano rispettato le autorizzazioni amministrative a loro concesse. Il "CLU" di Via Carlo Poerio ed il "FIFTHEEN" di Piazza Amedeo sono stati sequestrati poichè autorizzati come ristoranti, ospitavano dalle quattrocento alle seicento persone. Un terzo e famosissimo locale, "LA SCALINATELLA" a San Pasquale è stato ritrovato sprovvisto del certificato di agibilità e sottoposto interamente a sequestro. I guai però sono arrivati anche per il "VOGA" al vico Satriano poiché ai circa duecento cinquanta avventori venivano somministrati prodotti privi di autorizzazione. Anche per il proprietario del locale, sono scattate le sanzioni in merito alla mancanza di autorizzazione per la somministrazione, mancanza di licenza sanitaria, mancanza del nulla osta impatto acustico e per la diffusione di musica. Altra zona nel mirino della polizia municipale è stata quella dei famosi "baretti" in cui dieci violazioni per occupazione abusiva di suolo pubblico sono state contestate. Una grande operazione anti abusivismo è stata portata a termine anche nei confronti di una cinquantina di parcheggiatori abusivi che troppo spesso occupano le zone della città. Confiscati oltre seicento euro provenienti dalle attività di parcheggiatori, i fermati sono stati denunciati. Il controllo inoltre si è diretto alla viabilità: dodici patenti sono state ritirate per conducenti positivi a narcotest ed alcoltest; otto veicoli sprovvisti di assicurazione sono stati sequestrati; quindici vetture sono state prelevate con carro gru e oltre cinquecento cinquanta verbali sono stati staccati per divieto di sosta. L'ammontare delle contravvenzioni è di circa 138 mila euro. Un bollettino di guerra per quello che sembrava essere un semplicissimo fine settimana in una città troppo spesso fuori legge! 




NAPOLI, VERMI INTESTINALI ALL'ISTITUTO "DE AMICIS": LA DIRETTRICE, INTERVISTATA, TRANQUILLIZZA LE FAMIGLIE.

dI Christian Montagna

Napoli – Giovedì mattina, spinti dalle mille voci che circolavano sull'accaduto, l'Osservatore d'Italia si è recato presso l'Istituto De Amicis nel quartiere di Chiaia per sapere la verità su quanto stesse accadendo riguardo l'infezione da ossiuriasi che ha terrorizzato le famiglie. La direttrice dell'istituto, la prof. Rosa Baffa ci ha accolti con piacere per chiarire le voci per nulla fondate che alcuni organi di stampa hanno riportato nei servizi usciti in questi giorni. Nessun panico e nessuna epidemia dunque ci spiega la direttrice; queste sono situazioni che si verificano spesso nei luoghi frequentati dai bambini. Chiamata l'Usl repentinamente, è stata seguita la profilassi suggerita per poter procedere alla disinfestazione da ossiuri.

Attualmente, risultano denunciati sedici casi di contagio ma a breve potrebbero esserne certificati altri dai pediatri dell'Usl. Già nei giorni precedenti, i collaboratori scolastici insieme ad una ditta esterna chiamata appositamente per l'accaduto hanno provveduto alla pulizia di aule, banchi e suppellettili vari ma per una maggiore tranquillità, l'Usl ha preferito una disinfestazione totale della struttura senza che fosse frequentata dai bambini. Per questo motivo infatti, la scuola rimarrà chiusa dal 23 al 27 gennaio per ultimare le pulizie e garantire una completa disinfestazione.

Come accade in seguito alle elezioni politiche, spiega la prof. Baffa, anche in questo caso è stata disposta una disinfestazione ma nessun organo ha obbligato la chiusura della struttura. I sanitari dell' Usl hanno riferito alla direttrice il percorso corretto da seguire e le famiglie sono state informate dalle rappresentanti di classi sul procedimento da adottare a casa. L'infezione, che è tra le più fastidiose esistenti, potrebbe, se contratta, infestare l'intera casa perciò sarebbe opinabile una disinfestazione anche delle abitazioni private. Questa mattina, presso l'istituto, la dottoressa Maria Paola Maurelli dell'Università Federico II di Napoli ha ricevuto i genitori dei bambini per tranquillizzarli sull'accaduto e consigliare la modalità più ottimale attraverso cui si può venire a conoscenza dell'infezione: uno scotch test ripetuto per più giorni ed uno sciroppo non invasivo potrebbero fornire la soluzione a questo fastidioso problema. Inutile dunque farsi prendere dal panico generale, Mercoledì i bambini potranno ritornare a scuola dopo aver effettuato i necessari controlli e tutto ciò potrà essere solo un brutto ricordo!




NAPOLI, ORRORE ALLA SCUOLA DI PARETE: ARRESTATA MAESTRA PERCHE' MALTRATTAVA I BAMBINI

C.R.

Napoli – Orrore per una donna che anziché fare il proprio mestiere ha scaricato le sue frustrazioni su dei bambini innocenti. Una maestra della scuola elementare di Parete, a Napoli, è stata arrestata dai carabinieri con l'accusa di maltrattamenti continuati ai danni di alcuni alunni. La donna è stata posta ai domiciliari. Il provvedimento è stato adottato al termine di indagini della Procura di Napoli Nord avviate dopo la segnalazione dei genitori. I genitori, hanno reso noto gli investigatori, hanno segnalato al Comandante della stazione dei Carabinieri quello che a loro parere era il clima di terrore e il grave disagio dei loro figli a causa del comportamento, ritenuto aggressivo e violento, di una delle maestre. Alunni costretti a cederle le loro merende – In particolare, i genitori hanno riferito che i bambini erano costretti a subire schiaffi, spintoni e ingiurie in modo sistematico, sotto la minaccia di ritorsioni se avessero raccontato quanto accadeva in classe. E spesso la donna costringeva gli alunni a cederle le loro merende. Al termine delle indagini, durante le quali è stata utilizzata una telecamera nascosta, la Procura di Napoli Nord ha chiesto al gip il provvedimento di arresto ai domiciliari per la maestra.




NAPOLI, "FARMACIE ON THE ROAD": DUE UCRAINI VENDONO MEDICINALI DI CONTRABBANDO PER STRADA

di Christian Montagna

Napoli – Quando si dice che ogni illegalità è permessa, senza dubbio si sta parlando della mia bella Napoli. Purtroppo. Non bastavano i delinquenti napoletani in questa città già ai primi posti nazionali per la criminalità, si sono aggiunti anche gli immigrati a delinquere. I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli hanno sequestrato trecento confezioni di farmaci illegalmente venduti per strada. Incredibile a dirsi, ma qui, non sanno più cosa inventarsi. "Farmacie on the road?" Si, a Napoli ci sono anche queste! Tra le confezioni sequestrate ad un uomo ed una donna entrambi cinquantaduenni e di origini ucraine c'era un pò di tutto: antibiotici, analgesici, decongestionanti nasali, antinfiammatori, antistaminici e persino ansiolitici e antidepressivi, venduti senza alcuna prescrizione medica. Un attentato alla salute degli acquirenti che consci della vendita illegale, pur di risparmiare, alimentavano questo business assurdo. Secondo quanto accertato, i due coniugi che operavano sui marciapiedi del Corso Arnaldo Lucci, si improvvisavano il più delle volte medici e psicologi indicando nozioni sull'utilizzo dei farmaci, naturalmente senza alcuna competenza. Tra i medicinali anche le pillole per intossicazione da droghe che a Napoli registrano un grande consumo. Su nessuna scatola di medicina compariva l'approvazione dell'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco che si occupa dell'attività regolatoria dei farmaci in Italia. Si presume dunque un vero e proprio contrabbando di medicinali provenienti dall'Ucraina che eludendo i controlli costituivano un vero e proprio pericolo per la salute. Delle circa trecento confezioni sequestrate, in tutto ventisette farmaci venivano smistati. Gli accertamenti per ricostruire la tipologia d'approvvigionamento della merce sono tutt'ora in corso; i due responsabili sono stati fermati.




NAPOLI, ORRORE A CHIAIA: NUMEROSI BAMBINI DELL'ISTITUTO "DE AMICIS" CON I VERMI INTESTINALI

di Christian Montagna

Napoli
– Uno spiacevole evento di cronaca si è verificato nel centro di Napoli. Stavolta a pagarne le spese sono stati i bambini. È orribile a raccontarsi la storia ma ahimè, è accaduta! Un gruppo di bambini della scuola elementare e materna De Amicis è stato contagiato da ossiuriasi ovvero vermi intestinali. A lanciare l'allarme le mamme dei bambini che hanno notato in pochi giorni l'aumento dei casi di infezione. Grande panico si è diffuso nella zona e tra le famiglie del quartiere. Repentina la reazione della scuola che domani comincerà la bonifica di tutta la struttura infetta così come è stato consigliato dall'Asl. I genitori sono sconvolti dal numero esoso di bambini della scuola materna che ha contratto i vermi intestinali. La preside della scuola Rosa Baffa ha dichiarato soltanto la presenza di quindici casi infetti mentre le mamme ne contano almeno cinquanta. Secondo le testimonianze dei genitori, questa situazione andava avanti da un bel po' di tempo ma nessun genitore aveva denunciato l'accaduto. La preside in primis dunque avrebbe sottovalutato l'orribile evento cercando di farlo passare inosservato. Dell'origine di questa epidemia si sa ben poco, ne si sa con certezza la provenienza. Suppellettili, bagni, aule, banchi e giocattoli saranno dunque sottoposti ad un'accurata pulizia visto che il contagio può avvenire per contatto con zone e oggetti infetti. Il lavoro è stato affidato ad una ditta esterna e sarà effettuato nelle ore pomeridiane. Alcuni oggetti che avrebbero potuto assorbire o nascondere le larve sono stati gettati via; nessun bambino potrà tornare a scuola senza la certificazione di avvenuta guarigione. Senza dubbio sarà stato un trauma per genitori e bambini che improvvisamente scoprono la più fastidiosa delle infezioni. Sotto accusa finisce però la situazione igienica a detta dei genitori precaria della struttura. Una danza di responsabilità ballata tra preside e famiglie: gli uni accusano gli altri di scarsa igiene ma, polemiche a parte, l'obiettivo è quello di risanare il paradiso dei bambini al più presto e far sì che possa tutto ciò diventare un amaro ricordo.
 




NAPOLI: SCANDALO SANITA', PIOVE NELLA SALA OPERATORIA DEL SAN GIOVANNI BOSCO

di Christian Montagna

Napoli – Quella che Napoli sta attraversando in questo momento è una vera e propria emergenza sanitaria. Sono record i dati delle strutture ospedaliere che non riescono ad ospitare i pazienti. Strutture che già di per se fatiscenti finiscono nuovamente nel mirino dei media. La situazione è allarmante ma se ne parla poco, un po' come accade per tutti i problemi gravi di questa città. A far ancora più scalpore è la notizia che giunge dall'ospedale San Giovanni Bosco. In queste ore la Campania sta affrontando una situazione critica dovuta al maltempo. Piove ininterrottamente da questa mattina e anche dove si pensa di essere al sicuro, piove. Nella sala operatoria dell'ospedale,questa mattina cadeva la pioggia. Una scena degna di film comici, peccato però che si tratti di una triste realtà. Da mesi, esauriti i posti letto in rianimazione, numerosi pazienti sono stati collocati in barelle d'occasione nei corridoi. I tecnici dell'Asl sin da questa mattina stanno lavorando per la messa in sicurezza della struttura. Ma come mai si può verificare una situazione del genere? Semplice, la burocrazia e i soldi che spesso mancano hanno bloccato i progetti per far ripartire l'opera di restyling del pronto soccorso e della sala operatoria. La tensione diventa alta in ospedale, ammalati abbandonati nei corridoi ed esposti alle intemperie. Inevitabili anche le difficoltà sugli interventi chirurgici, solo quelli di massima urgenza sono stati effettuati. I rappresentanti dei dirigenti medici hanno chiesto un incontro urgente con il manager dell'Asl Napoli 1 Centro. Più di una nota è stata inviata in prefettura, ma da li, nessuna risposta. Non è l'unica struttura però ad avvertire questa emergenza: è stato approvato un decreto per trasferire gli ammalati ricoverati in barella al Cardarelli nel Policlinico dell'Università Federico II e nei presidi Monaldi Cotugno e Cto dell'azienda dei Colli. Sono stati individuati cento tredici posti per dare una migliore accoglienza ai pazienti che in questi giorni chiedono assistenza. Ma magari, visti i tempi e viste le epidemie di influenza, ci si sarebbe potuti organizzare un po' meglio già da prima… Ma questa è l'Italia!




NAPOLI, VIA EINAUDI: PARCHEGGIATORE ABUSIVO AGGREDISCE UN CLIENTE

di Ch. Mo.

Napoli – A Napoli si torna a parlare di un problema ancora irrisolto. Quello del parcheggiatore abusivi, diventa sempre più un lavoro di molti giovani e non disoccupati che cercano di guadagnare la giornata per poter vivere. Spesso con famiglie a carico e problemi alle spalle con la giustizia, non tutti, oggi, diventano un problema per la sicurezza dei cittadini. Un video allarmante ha dimostrato come una conversazione tra un parcheggiatore abusivo ed un cliente sia finita in tragedia. È bastato un pugno sferrato con violenza per far cadere al suolo il malcapitato cliente e per fargli perdere i sensi. Nessuno si degna di aiutarlo, nessuno chiama ne forze dell'ordine ne soccorsi. Il tutto accade sotto gli occhi dei passanti che inermi diventano complici del malvivente. Quanto registrato dalle telecamere di sorveglianza nella zona di Via Einaudi, vicino l'ospedale Loreto- Mare è sconvolgente. L'abusivo, dopo aver compiuto il terribile atto, aiuta l'uomo ad alzarsi e lo porta in ospedale. Al momento l'identità dell'aggressore è stata reperita ma la Procura di Napoli ha aperto un'inchiesta e sta indagando sull'accaduto. Tornano a seminare terrore dunque i padroni delle strisce della strada. Che siano bianche, blu o gialle poco importa: quella che i napoletani ma non solo subiscono ogni giorno è una estorsione sotto gli occhi di tutte le istituzioni. La paura di non poter trovare la propria auto o di trovarla danneggiata spinge tutti, me compreso, a pagare regolarmente la sosta ai parcheggiatori anche se non autorizzati. In precedenza, avevamo già affrontato questo problema ma a quanto pare ancora nessuna soluzione è stata trovata! Chissà quante altre vittime cadranno nella trappola degli strozzini del parcheggio…




NAPOLI: 30 COLTELLATE ALL'AMANTE PER NON FARLA PARLARE

Redazione

Napoli – Separato dalla moglie, con una nuova compagna in attesa di un figlio e una amante cinquantenne che minacciava di raccontare a tutti della loro relazione. Una vita complicata quella di Damiano Di Michele, 35 anni, accusato di aver ucciso Aurora Marino, assicuratrice di Morcone. Il corpo della donna e' stato trovato ieri sera, martoriato da una trentina di coltellate e avvvolto in una coperta. A dare l'allarme era stato il padre della vittima che, non avendo notizie della figlia da due giorni, aveva avvertito i carabinieri.

Secondo il Pm che ha firmato il fermo, Di Michele avrebbe ucciso l'assicuratrice per evitare che rendesse pubblica la loro storia. Tre giorni fa le ha dato appuntamento nell'appartamento di piazza Liberta', nel centro storico, di Morcone, dove e' stata trovata. Li' i due amanti avrebbero avuto una lite culminata nell'omicidio. L'uomo nella notte ha confessato il delitto ai carabinieri del comando provinciale di Benevento che sin dal primo momento avevano concentrato i sospetti su di lui.




NAPOLI, FRATTAMAGGIORE: AUTISTA TRASPORTA BAMBINI A SCUOLA IN UN AUTOCARRO ALLESTITO CON SEDIE DA CUCINA.

di Ch. Mo.

Quando l'incoscienza prevale su ogni cosa e il buon senso viene a mancare si verificano avvenimenti come quello di Frattamaggiore. Un uomo è stato fermato dopo aver trasformato il suo veicolo, una Fiat Scudo, in un servizio di minibus scolastico. Norme di sicurezza andate dunque a rotoli ma con esse anche la coscienza dei genitori che mandavano a scuola i loro bambini in quelle situazioni di estremo pericolo. Nessuna autorizzazione per effettuare tale attività. Gli agenti del Commissariato di P.S. di Frattamaggiore, durante un normale servizio di controllo del territorio, hanno fermato l'uomo e dopo aver scorto la presenza di numerosi bambini accalcati tra loro, hanno approfondito gli accertamenti. Tre sedie di quelle che vengono utilizzate in cucina, legate tra loro in modo rudimentale con del nastro adesivo, erano state collocate all'interno della vettura. Un totale di quindici bambini , di età compresa tra i quattro e gli otto anni venivano regolarmente prelevati dalle loro abitazioni e portati alla ludoteca della zona. Gli agenti, pur di non spaventare i bambini, hanno scortato la vettura fino a destinazione per sanzionare poi il conducente con una multa di mille euro oltre al sequestro amministrativo del veicolo per sessanta giorni e il ritiro della carta di circolazione. In seguito agli accertamenti effettuati subito dopo si è poi scoperto che la proprietaria della ludoteca fosse la moglie del conducente spericolato. Ma alla sicurezza dei bambini chi ci ha pensato? Possibile che quindici genitori incoscienti abbiano affidato i loro figli ad un autocarro del genere? Sì che la situazione di crisi economica spinge tutti ai ripari, ma la tutela dei bambini dovrebbe essere sempre al primo posto!