NAPOLI, MOVIDA NOTTURNA VIOLENTA: DUE GIOVANI ACCOLTELLATI

di Ch. Mo.

Questa notte, in piazza del Gesù, un 19 enne ed un 17 enne sono stati accoltellati e portati d'urgenza all'ospedale Loreto Mare da un'ambulanza del 118. Intorno all'una di questa notte gli agenti dell'ufficio prevenzione generale, guidati dal primo dirigente Michele Spina, sono internvenuti nella stracolma piazza centrale per soccorrere i due feriti. Al momento i motivi della lite risultano essere sconosciuti ma si pensa ci sia stata una grande lite nella piazza. Si sono ascoltati per diverse ore testimoni ma nulla è al momento ipotizzabile. I due giovani colpiti uno al torace e l'altro ad entrambe alle gambe, sono in prognosi riservata ma non rischiano la vita.


Sempre più violenta si fa la movida notturna a Napoli. C'è chi riesce ad evitare i luoghi maggiormente affollati e chi invece preferisce di non uscire pur non di non imbattersi nei violenti. Spesso si è parlato di carenza di controlli ma non è così: i controlli ci sono ma non sono sufficienti per poter fronteggiare l'enorme mole di giovani scalmanati spesso ubriachi o sotto effetto di stupefacenti che a Napoli affolla le piazze, soprattutto in estate.
 




NAPOLI E PROVINCIA: "MONNEZZA A ZEFFUNN, A BEVERUN, A MIGLIARA"

 

GUARDA LA GALLERY IN FONDO ALL'ARTICOLO [CLICCARE SOPRA LE FOTO PER INGRANDIRLE]

 

di Christian Montagna

Napoli – Rifiuti, rifiuti e ancora rifiuti… Napoli annega nuovamente sotto le acque dell'inciviltà, mosse da ignoranti e noncuranti del benessere ambientale. Pagine e pagine scritte da ogni penna; insulti, vergogna e disprezzo per chi sporca la città; minacce, multe e perfino arresti a quanto pare non sono stati sufficienti a far capire ai pirati dei rifiuti il rispetto verso il prossimo e verso se stessi. Un futuro con queste basi non è pensabile: far convivere i bambini in una città sommersa da topi e rifiuti è contro ogni principio morale. Eppure, qui a Napoli, ci hanno vissuto, ci vivono e chissà per quanto tempo ancora ci continueranno a vivere.

Scarichi illegali, sacchetti lanciati dalle auto in corsa, scarichi privati, rifiuti domestici vanno a diventare prelibato cibo per topi e blatte che, soprattutto di notte, popolano la città. I cittadini continuano a scaricare le colpe sul Comune che a sua volta le rimanda all'inciviltà dei cittadini. Un cane che si morde la coda o meglio che si taglia letteralmente la coda da solo. Una danza di responsabilità che non fa altro che evitare la risoluzione del problema. Non c'è estate che si rispetti senza l'emergenza rifiuti. Troppo presto per parlare di differenziata in un luogo in cui ancora si fatica a far capire che i rifiuti non si abbandonano sui cigli delle strade.

E perciò, strade come discariche, marciapiedi tappezzati di ogni cosa, parchi pubblici inquinati. Ma quando finirà tutto ciò? Soltanto la scorsa settimana, in seguito al grande evento del Comicon tenutosi alla Mostra d'Oltremare a Fuorigrotta, il quartiere è rimasto invaso da rifiuti. Cartacce, volantini, spazzatura, lattine, bottiglie per giorni hanno abitato i marciapiedi del quartiere residenziale instaurando una non pacifica convivenza con gli abitanti, costretti a chiedere aiuto alla stampa. Certo è, che in questo caso Comune e inciviltà hanno percorso lo stesso binario: dopo un evento di enorme portata, che ha attirato migliaia di visitatori e con essi migliaia di incivili, sarebbe stato quasi scontato prevedere una raccolta extra di rifiuti…Ma, da quel palazzo, tutto tace.

Un giro di perlustrazione di città e province ci ha permesso, ahimé, di realizzare un orrendo reportage che testimonia lo stato in cui soprattutto le periferie versano. Castel Volturno prima fra tutte vive nuovamente un'emergenza: differenziata non eseguita, raccolte irregolari dei rifiuti e litorali inquinati che, se non fosse stato per gli "angeli della monnezza" che per giorni si son dedicati alla pulizia, sarebbero apparsi come vere e proprie cloache. Eppure, il tutto sembra strano; pare difficile a questo punto pensare che il Medioevo sia passato così tanti anni fa…Stessa storia per Pozzuoli dalla quale alcuni lettori hanno segnalato foto che riprendevano "grandi uomini" nell'atto di liberarsi dai finestrini di auto in corsa di enormi sacchetti di rifiuti. Anche Melito non se la passa per niente bene: tramite i social network, è giunta voce di una grande emergenza mal gestita e di un Comune che proprio non vuol vedere. I cittadini infatti attraverso un tram- tram di notizie e un'organizzazione ramificata attraverso Facebook, stanno cercando di organizzare una protesta davanti alla sede del Comune e perché no, invaderla di rifiuti!

Altra emergenza agli Astroni in cui da una parte convivono ampie vigne, campagne, paesaggi naturalistici mozzafiato, fauna di uccelli e animali protetti, mentre dall'altra, una vera e propria discarica a cielo aperto lunga oltre 2 km che taglia a metà il parco naturalistico del WWF. E' proprio in questi tratti di strada in cui il traffico è raro che i pirati dello scarico illegale agiscono, occupando pian piano interi manti stradali. A popolare questi 2 km di inciviltà, qui, sono stati rinvenuti materiali di risulta, scarichi illegali di ditte edili, pezzi di carrozzeria, gomme d'auto, frigoriferi, mobili, il tutto, a pochi passi dalle vigne di falanghina.

Ma non finisce qui: a Capodimonte, ad inquinare per la maggior parte sono i tossicodipendenti e i clochard che sporcano le strade con escrementi e rifiuti di ogni tipo. La zona antistante la scuola Lezzi è stata letteralmente invasa da siringhe ed escrementi e perciò sono state installate due videocamere per monitorare la situazione oltre a due agenti della polizia municipale. Inoltre, in tutta la zona sono stati esposti cartelli che ammoniscono i trasgressori sulle sanzioni a cui si potrebbe andare incontro, con la speranza che almeno queste "minacce", possano far nascere quel senso civico ormai latitante in alcuni napoletani.

Fortunatamente, una bella notizia giunge invece dalla provincia di Caserta in cui le guardie ambientali, in azione presso isole inquinate, hanno analizzato i contenuti dei sacchetti abbandonati per strada e ritrovando una bolletta Tim sono riusciti ad identificare l'incivile di turno e avviare procedure a riguardo. Troppo poche però queste notizie per poter far pensare ad una risoluzione del problema.

Mentre chi si affanna a conquistare voti e consensi in vista di elezioni avanza irrealizzabili proposte risolutive, a Napoli, continua ad esserci "monnezza a zeffunn, a beverun, a migliara…"




IMMIGRATI: NUOVI SBARCHI A MESSINA, CATANIA E NAPOLI

Angelo Barraco

Messina –  Non si arresta l’ondata di migranti che giungono sulle coste italiane. A due giorni esatti dall’ultimo sbarco, sono giunti sul porto di Messina –molo Marconi- 328 migranti. I migranti sono giunti a bordo del pattugliatore “Tyr” appartenente alla Guardia Costiera islandese. Tra i 328 migranti vi erano anche 35 donne, di cui 5 in stato interessante. Vi erano anche circa 40 minori. I migranti sono stati salvati durante le traversate dalle coste libiche a quelle siciliane, traversate che hanno visto in questi giorni tanti morti. Ma non tutti i migranti sbarcati a Messina vi rimarranno, poiché una parte di loro lascerà Messina in giornata, circa 180 e saranno trasferiti nel nord Italia, i restanti rimarranno a Messina, nelle strutture dell’Annunziata e di Bisconte che due giorni prima hanno accolto 400 migranti. I migranti, al loro arrivo, sono stati visitati e sono stati offerti loro viveri da parte del personale dell’Asp, della Croce Rossa e volontari di associazioni. Sempre in Sicilia, una motonave è stata soccorsa la notte scorsa. La motonave era ferma in mare da circa due giorni e imbarcava acqua. A bordo di essa vi erano 98 migranti di cui 3 bambini e 35 donne di cui 3 in stato interessante. I migranti sono stati tratti in salvo e sono in discrete condizioni di salute e una donna incinta ha detto di aver ingerito acqua di mare. Anche a Napoli flusso di migranti, ne sono giunti 562 di cui 75 minorenni e 25 bambini più cinque donne in stato interessante. I migranti sono giunti a Napoli a bordo della nave della Marina Militare “Foscari”, la Marina Militare inoltre ha reso noto che non vi sono state vittime durante la traversata. Non tutti i migranti rimarranno a Napoli, 100 di essi andranno in Campania e gli altri migranti in altre regioni d’Italia. 



NAPOLI: OMICIDIO-SUICIDIO, CARABINIERE UCCIDE MOGLIE E FIGLIO. POI SI AMMAZZA

di Matteo La Stella

Napoli – Durante la notte tra lunedì e martedì, il Maresciallo dei Carabinieri Alfredo Palumbo, 45 anni, avrebbe impugnato la pistola d'ordinanza, uccidendo la moglie e il figlio, prima di rivolgersi l'arma alla testa ed uccidersi. Teatro dell'incomprensibile violenza, l'abitazione della coppia in vico Bagnara numero 6, dietro Piazza Dante, in pieno centro a Napoli. Secondo quanto appreso, la prima vittima dell'uomo sarebbe stata la moglie, Consuelo Molese di 42 anni, freddata nel sonno con un proiettile calibro 9. In seguito, il Palumbo, avrebbe raggiunto la cameretta del figlio 11enne, ucciso da un colpo della medesima pistola d'ordinanza calibro 9 con cui, poco dopo, il militare si sarebbe tolto la vita proprio accanto al piccolo.
L'omicidio-suicidio è stato scoperto nel pomeriggio di martedì da un familiare dei coniugi che, dopo aver tentato più volte di mettersi in contatto con gli stessi durante la mattinata, si è presentato alla loro abitazione intorno alle ore 16. Dopo aver aperto la porta con le chiavi di riserva affidategli dalla coppia, il parente si è imbattuto nei corpi senza vita dei familiari prima di dare l'allarme alla Polizia, giunta per prima sul posto. Successivamente le indagini sono state affidate ai Carabinieri. Esami medico legali e rilievi disposti dal pm, contribuiranno a chiarire le dinamiche e il movente dell' inspiegabile gesto.




NAPOLI: IL MIRACOLO DI SAN GENNARO SI RIPETE

di Christian Montagna

Come un appuntamento tanto atteso, ormai, il miracolo di San Gennaro, vescovo e martire venerato dalla Chiesa Cattolica come un santo, si è ripetuto nuovamente. Secondo la tradizione, il sangue di San Gennaro, che almeno tre volte all'anno torna a far sperare i fedeli in un miglioramento delle condizioni
della città, si sarebbe sciolto per la prima volta ai tempi di Costantino I ma la prima notizia documentata dell'ampolla contenente la reliquia del sangue sarebbe databile al 1389. Per lunghi anni venerato con processioni e riti religiosi, a Napoli si è dimostrato essere il patrono per eccellenza. Nel Duomo sono custodite due ampolle contenenti il sangue del santo fissate all'interno di una piccola teca rotonda realizzata con una large cornice in argento e provvista di manico. Riposte nella cassaforte dietro l'altare della Cappella del Tesoro di San Gennaro, il sabato precedente la prima domenica di Maggio e negli otto giorni successivi, il 19 Settembre e il 16 Dicembre il sangue si liquefà. Il significato che i fedeli attribuiscono a questo "miracolo" è la premonizione di buoni eventi in arrivo nella città; al contrario, si ritiene che la mancata liquefazione sia presagio di eventi negativi e drammatici.

Oggi, alle 17,10 si è ripetuto il miracolo a Napoli. Prima della processione delle statue di San Gennaro e degli altri patroni di Napoli dalla cattedrale alla basilica di Santa Chiara, è stata annunciata la liquefazione, avvenuta in presenza del cardinale Crescenzio Sepe, dell'arcivescovo di Napoli e dei componenti della deputazione del Tesoro di San Gennaro. Un evento a cui i fedeli hanno partecipato direttamente e che con molta gioia sarà ricordato da chi realmente ci crede. Soltanto pochi mesi fa, il 21 Marzo, durante la visita del Santo Padre Francesco a Napoli, le ampolle contenenti il sangue erano stata baciate dallo stesso e una minima parte di sangue si era liquefatta. Nonostante la scienza avesse più volte giustificato l'evento come frutto di una semplice suggestione, per i napoletani, quello del miracolo di San Gennaro è davvero "Nu juorn buon"!
 




NAPOLI: 7MILA PERSONE ALLA MANIFESTAZIONE UGL DEL 1 MAGGIO

di Cinzia Marchegiani

Il 1° maggio dovrebbe essere un giorno dedicato al lavoro, alla sua gente, ai diritti acquisiti, invece ancora si scende in piazza a manifestare per un sistema che sembra stringere sempre di più in una morsa letale, il lavoratore e il disoccupato.

Venerdì  nell’area di Bagnoli, in viale Giochi del Mediterraneo a Napoli, l’UGL durante il comizio della manifestazione nazionale per il Primo Maggio, alla quale hanno partecipato 7000 persone emerge con tutta la forza la drammaticità e l’insostenibilità dei lavoratori.

Sotto il palco sindacalisti, iscritti, lavoratori, giovani, famiglie provenienti da tutta Italia. E di tutte le categorie: dal Pubblico impiego alle Authority, dalle Costruzioni all’Igiene Ambientale, dalla Sicurezza civile ai Metalmeccanici, dal Terziario ai Bancari fino alle Attività ferroviarie. L’attesa è stata ritmata dal suono dei fischietti, della musica e delle percussioni del Gruppo tamburi imperiali Ferla al seguito dell’Ugl di Catania, Siracusa, Ragusa, Gela e di tutta l’Unione Regionale. Ad arredare la piazza, bandiere e striscioni dell’Ugl Piemonte – Valle d’Aosta, dei Chimici Torino, dell’Ugl di Asti, dell’Ugl di Bologna, di Imola, l’Ugl Costruzioni Caserta, dell’Ugl di San Severo, dell’Ugl Giovani. Uno striscione speciale è dedicato alla citta’ che ospita il 1 maggio dell’Ugl, Napoli, quello dell’Ugl Scuola per l’Istituto Martuscelli per ragazzi non vedenti e ipovedenti provenienti da tutta Italia.

Il problema non è quello di istituire un nuovo ministero per il Mezzogiorno, sono le politiche per il sud che il governo Renzi ha cancellato dal Def, lo ha detto il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, Parole d’ordine: Lavoro, Tutele, Sud e Ambiente:“Nelle mille pagine del documento economico finanziario – ha aggiunto Capone – il Sud è nominato una sola volta, come la Corea. Il problema vero dunque è quello di una politica per il Sud piuttosto che annunci e l’istituzione di un nuovo ministero”.
Oggi – ha sottolineato Capone– si inaugura l’Expo, manifestazione in cui l’Italia ha dimostrato tutte le contraddizioni di questa nazione, le stesse di Bagnoli. Perché le costruzioni non sono state finite e le figuracce fatte dall’Italia in termini di corruzione, di disorganizzazione, nessuno mai le cancellerà. Renzi sa fare solo le slide, le fa molto bene, ma poi viene smentito dai fatti”.
E Capone insiste, il nome inglese fa tendenza, ma verità italiana è che JobAct cancella l’art 18 e tutele. 




NAPOLI: STALKER 83ENNE MINACCIAVA DONNA 70ENNE

di Angelo Barraco
 
Napoli – I Carabinieri di Napoli hanno arrestato un uomo di 83 anni, Vincenzo Giannicola, uno stalker. La vittima dell’uomo era una donna di 70 anni che ha subito anche minacce di morte da parte dell’uomo. I Carabinieri, dopo il sopralluogo a casa dell’uomo, hanno trovato una pistola non denunciata regolarmente e di provenienza illecita. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine e i capi di imputazione contestati sono: detenzione illegale di arma clandestina, atti persecutori. La donna viveva in un perenne stato ansioso a causa del comportamento dell’uomo che ha portato la donna al limite della sopportazione dopo che l’uomo l’ha pedinata fino ad un negozio. L’uomo successivamente l’ha raggiunta e l’ha minacciata perché la donna non voleva avere una relazione con lui, la donna ha subito provveduto a chiamare i Carabinieri che hanno ascoltato il racconto della donna e le testimonianze delle persone presenti all’interno del negozio. I militari hanno subito fermato l’uomo e hanno perquisito la sua casa dove hanno trovato una semiautomatica calibro 7,65 con la matricola abrasa. L’uomo è ai domiciliari in attesa del rito per direttissima.



NAPOLI: SCOPERTE QUATTROMILA FALSE REVISIONI AUTO

di Ch. Mo.

Il Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Napoli ha scoperto migliaia di revisioni auto fatte con software illegali senza che queste siano mai entrate nelle officine. Una truffa milionaria che arriva dalla sempre più illegale Napoli e che ha fruttato alle casse dei malavitosi migliaia di euro. Ad essere denunciati sono state dodici persone tra titolari, tecnici, meccanici e dipendenti di otto centri di revisione del capoluogo. Risultano al momento contraffatte circa quattromila automobili ma questa, non è la prima truffa del genere in Campania. I proprietari delle auto ignari dell'accaduto dovranno essere ora richiamati per essere sottoposti realmente a revisioni in autofficine. Durante i controlli, i militari hanno sequestrato un pc con software illegale in grado di simulare collaudi. Una truffa simile a Napoli si era già smascherata lo scorso febbraio, durante la quale tredici persone furono denunciate e milletrecento revisioni effettuate sotto il nome di un tecnico deceduto furono annullate.




NAPOLI, POGGIOREALE: ARRESTATO IL NEOMELODICO RAFFAELLO

di Christian Montagna

Una notizia che lascerà di stucco molti ascoltatori di musica neomelodica napoletana arriva dalla Napoli notturna e ha davvero dell'incredibile. Il cantante neomelodico napoletano Raffaello, nella vita Raffaele Migliaccio, è stato arrestato dalla polizia questa notte. A bordo della sua Mercedes con un amico e la sua fidanzata, i tre sono stati fermati in via Stadera nel quartiere di Poggioreale da una volante per un controllo di routine in seguito all'infrazione di alcuni tabella del codice della strada. Proprio durante la discussione con gli agenti, ha chiesto loro di "chiudere un occhio" in cambio di quattrocento euro. Dopo essersi inoltre qualificato come un "famoso cantante", ha tentato la corruzione che però è finita male. Gli agenti lo hanno arrestato per istigazione alla corruzione ma,non contento, una volta portato in questura, ha tentato una colluttazione con gli agenti beccandosi un'altra denuncia per minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. Il 28 enne neomelodico napoletano, è stato trovato in possesso di una dose di hashish e per questo segnalato alla Prefettura.

Scandagliando però il passato del "famoso cantante", spunta un altro problema con la giustizia: il 6 luglio 2011 infatti è stato arrestato per violenza a pubblico ufficiale per aver aggredito in strada un vigile del fuoco e condannato in direttissima ad un anno con la condizionale. Chi spiegherà ora ai tanti fan che dal 1999 lo seguono con amore e che hanno già scatenato una rivolta sui social che dinanzi alla legge siamo tutti uguali, anche se porti il nome di "Raffaello"?




NAPOLI, CADAVERI IN UNA DISCARICA: IL KILLER E' STATO INCASTRATO DA UN SMS E DA UN IMPRONTA DIGITALE

di Angelo Barraco
 
Napoli – Emergono maggiori dettagli in merito agli elementi che hanno condotto gli inquirenti all’arresto di Antonio Riano, un fioraio di 27 anni ritenuto responsabile dell’omicidio di Luigi Simeone e sua moglie Immacolata Assisi, ritrovati entrambi cadaveri in provincia di Napoli, vicino Cava Riconta, in Via Ripuaria, a Giugliano. I cadaveri sono stati ritrovati in una ex discarica. Il ritrovamento della coppia è avvenuto grazie alla segnalazione fatta da una prostituta alla Polizia, la strada in cui si trovava il taxi dell’uomo era poco trafficata. L’uomo è stato trovato ad una profondità di 40 metri. L’uomo presenta una ferita d’arma da fuoco alla testa (su una tempia), la donna invece al centro della testa presenta un foro di proiettile.
 
L’ispezione dell’autovettura della coppia ha portato all’individuazione di 5 bossoli calibro 7.65. L’uomo arrestato è del quartiere Pianura, di Napoli e lavorava con il padre nel negozio del padre. Un elemento che lo ha incastrato è stato un sms che l’uomo ha inviato alla donna assassinata. Un altro elemento importante ai fini dell’indagine è stato il rinvenimento di un’impronta digitale, precisamente l’anulare destro, che era presente sullo sportello dell’auto e, dopo un’attenta analisi, sono stati trovati 21 punti di contatto con l’indagato. Il procuratore Francesco Greco ha detto: “Riteniamo che Riano non era da solo, con lui un altra persona o piu' persone”, il procuratore continua dicendo “Siamo ancora in una fase preliminare e non e' stato ancora sottoposto ad interrogatorio ma riteniamo che alla base del duplice omicidio ci sia un disaccordo sulla compravendita della casa dei coniugi dove Riano ne era l'acquirente. E' probabile che il litigio nasca da un disaccordo intervenuto perche' le vittime non avevano ancora dato la disponibilita' dell'appartamento. Riteniamo che ci sia stato un passaggio di soldi e sono stati trovati documenti da cui si evince che era stato concluso un accordo preliminare di vendita”. 



NAPOLI: UOMO UCCIDE LA MOGLIE E POI SI COSTITUISCE

di Angelo Barraco

Napoli –  Umberto Scassillo operaio in pensione 70enne di Napoli, dopo aver litigato violentemente con la moglie Ida, l’ha uccisa e successivamente si è recato presso i Carabinieri costituendosi e confessando il delitto dopo essersi reso conto di aver ucciso la moglie. Il tragico episodio è avvenuto nella loro casa di Torre del Greco. Gli inquirenti hanno fatto una prima ricostruzione sul modus operandi dell’uomo ed emerge che l’uomo avrebbe colpito più volte la donna alla testa con il manico di un attrezzo da giardino. Quando gli inquirenti si sono recati sul posto davanti ai loro occhi si sono trovati il corpo della donna, privo di vita, riverso sul pavimento della cucina. La coppia, genitori di 4 figli che vivevano altrove, litigavano spesso e presumibilmente il delitto sarà nato dopo una lite violenta. L’uomo sarà comunque interrogato per far chiarezza sulle dinamiche e sulle motivazioni che lo hanno spinto ad uccidere la moglie.