SALVINI CONTRO DE MAGISTRIS: “FACESSE PAGARE LE MULTE STRADALI AI NAPOLETANI”

di Ch. Mo.

E’ già polemica sul web per l’ultima uscita “poco simpatica” del leader di Lega Nord Matteo Salvini. Entrambi ospiti al programma su La 7 di Giovanni Floris, il leader della Lega ha pubblicato sulla sua pagina facebook poco dopo un messaggio contro il sindaco di Napoli: “Il sindaco di Napoli dice che il suo Comune non ha soldi. Se magari facesse pagare le multe stradali (Napoli è la "capitale italiana" dell'evasione fiscale delle multe, e delle truffe alle assicurazioni auto) come fa una minoranza di cittadini perbene, forse qualche lira in più la avrebbe!”


Il mare di commenti, like e insulti però non è tardato ad arrivare. Classiche discussioni da social, insomma , che infiammano ormai da tempo le bacheche dei politici. I napoletani son partiti all’attacco colorando di non poche offese la pagina web di Salvini, stanchi ormai di essere vittime dei pregiudizi che sulla città di Napoli campano da anni. Aver ridotto ad una “minoranza perbene” il popolo dei napoletani proprio non è andato giù a nessuno: a Napoli, si legge su Facebook, c’è gente perbene, onesta che paga le tasse e anche le multe, così come accade in tutto il resto d’Italia. Perché accanirsi sempre con questa città?


E’ un classico dei politici ormai che pur di conquistare consensi e affondare il rivale son disposti quasi a tutto. In tempi di instabilità politica come questi, il buon Salvini lo aveva già fatto diverse volte, ma questa, non gliel’hanno proprio fatta passare.




NAPOLI, EMERGENZA CRIMINALITA': LA BINDI CERCA LA PACE CON DE MAGISTRIS

Redazione

Napoli – "Ha ragione il sindaco di Magistris: tra gli elementi costitutivi di Napoli c'è anche la storia, la cultura e l'arte, ma anche la camorra. Mi dispiace se qualcuno si è sentito offeso, ma non chiedo scusa. Negare che esistono, sentirsi offesi o voltarsi dall'altra parte gli apriremo territori immensi come sta succedendo. Io non mi offendo se dico che uno dei dati costitutivi di questo Paese sono le mafie". Lo ha detto il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, a margine della seconda giornata di missione a Napoli sull'emergenza criminalità.

"Chiedo di non confondere sociologia e storia con la biologia: non ho mai parlato di Dna, ma di elemento costitutivo della città. Non si può parlare della storia di Napoli senza la storia della camorra, così come non si può parlare di storia d'Italia senza parlare di mafie", ha precisato sulla frase di ieri che ha creato polemiche. Oggi la reazioni del governatore Vincenzo De Luca: “Mi ritrovo completamente nelle considerazioni di Galasso e Masullo. Considero un'offesa sconcertante a Napoli ed a tutti i nostri concittadini l'affermazione dell'onorevole Rosaria Bindi”, conclude il presidente. Bindi è andata poi in visita al quartiere Sanita' dove lo scorso 5 settembre e' stato ucciso il 17enne Gennaro Cesarano, ha spiegato i motivi per i quali la sua visita al rione non e' avvenuta nella basilica situata in piazza Sanita', luogo dell'omicidio di Genny. "Abbiamo chiesto quale era il modo piu' rispettoso con il quale essere presenti – ha spiegato Bindi durante un incontro con le associazioni del territorio nella basilica San Gennaro extra moenia – e manifestare la nostra vicinanza. Ci hanno segnalato questo e ora sono qui".




NAPOLI: LEZIONI GRATIS PER I MIGRANTI ALL'UNIVERSITA' ORIENTALE

di Christian Montagna

Napoli – Mentre la Germania chiude le frontiere e la Gran Bretagna si rifiuta di partecipare al piano-profughi Ue, l’Europa annega in una emergenza senza fine. C’è, però, chi come Papa Francesco ha aperto le porte della speranza. Durante l’Angelus, in tema di immigrazione, il Pontefice aveva invitato , con la speranza di poter sensibilizzare verso una maggiore accoglienza e disponibilità, i suoi fedeli: "Ogni parrocchia accolga una famiglia di profughi. Lo faranno per prime le due parrocchie del Vaticano. Cominciamo dalla mia diocesi di Roma".


Significativa e degna di lode è stata però anche l’iniziativa dell’Università Orientale di Napoli, che apre le porte ai migranti. L’Ateneo ha aperto le porte ai richiedenti asilo, iscrivendoli gratis alle lezioni e regalando ad ognuno una grande speranza, una strada nuova da percorrere in futuro. Le lezioni di italiano, di buona condotta, di pronuncia della lingua attraverso servizi audiovisivi stanno riscuotendo molto successo.


“L’iniziativa pilota, senza precedenti in Italia, sta suscitando grande entusiasmo” ha espresso, soddisfatta, la professoressa Anna De Meo, presidente del Cicla, il Centro interdipartimentale di servizi linguistici e audiovisivi.


Numerosi sono i diplomati che frequentano i corsi, altri ancora chiedono di seguirlo da uditori, altri ancora liberamente: ad ognuno di loro, la rettrice dell’Ateneo Elda Morlicchio, ha concesso la massima autonomia nella scelta. Sono rifugiati politici, con storie drammatiche alle spalle i 90 giovani che lamentano un’accoglienza poco cordiale ovunque. Hanno lavorato per mesi e mesi sfruttati come fossero schiavi, pur di guadagnare le cifre per sostenere il viaggio, quello della speranza. Vengono dal Pakistan, dalla Turchia e da tutte le altre terre martoriate dai conflitti. L’obiettivo è quello di poter un giorno ricominciare a vivere, ricongiungendosi alle famiglie e ai figli che ora, non sono riusciti a partire.


Gli obiettivi dell’iniziativa. Una delle proposte è puntare sulla figura di mediatore culturale, valorizzando la lingua d’origine con esami di diritto internazionale ed economia a Scienze Politiche; un’altra opportunità consiste nell’ ottenere il riconoscimento di abilità e titoli conseguiti in patria per completare la carriera accademica spesso bruscamente interrotta. Infine, sono state aperte anche lezioni di tedesco, interessanti per la maggior parte dei giovani, dai 19 ai 35, quasi tutti uomini che puntano al Nord.
 




NAPOLI SALUTA "GENNY", IL 17ENNE UCCISO DALLA CAMORRA. PADRE ZANOTELLI: "ALZIAMO LA TESTA"

Redazione

Napoli – Palloncini bianchi all'entrata della chiesa e un lungo applauso hanno salutato, alle 7.50, l'arrivo del feretro di Gennaro Cesarano, il 17enne ucciso poco prima delle 5 di domenica 6 settembre in piazza Sanità a Napoli. Folta la presenza di forze dell'ordine all'esterno della basilica nel cuore del quartiere. La cerimonia è pubblica, come richiesto dalla famiglia e concesso dalla Questura di Napoli. Tanti i ragazzi che indossano una maglia bianca con la foto del giovane; un grande striscione bianco con la scritta azzurra «Genny vive» è stato esposto all'interno della chiesa. Presente in chiesa il vicesindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice. I funerali sono celebrati da padre Alex Zanotelli.
In una città divisa in due, "spaccata tra la Napoli bene e quella 'malamente', anche le nostre mani grondano sangue" e "Dio non manderà nessuno a salvarci, toccherà a noi dire basta". C'è un'assunzione di responsabilità e un invito a cambiare nelle parole pronunciate da padre Alex Zanotelli durante l'omelia per il funerale di Gennaro Cesarano. Tante lacrime e un dolore composto da parte di tutti i presenti, tantissimi ragazzi, che ascoltano il padre comboniano nel ricordo del 17enne ucciso nel rione Sanita'. "Non ci puo' essere sangue e Dio – aggiunge Zanotelli – non è possibile tanto sangue versato in questi giorni". Invoca quindi l'impegno di tutti, dalle istituzioni alla scuola e alle forze dell'ordine, per "costruire una Napoli pulita, per uscire dal tunnel della droga e della violenza. Tutti insieme – assicura – possiamo vincere". Prima dell'uscita del feretro, il parroco Antonio Loffredo ha sottolineato che "il quartiere resterà in lutto finché non ci daranno delle risposte sulla morte di Genny" e ha ringraziato i genitori e i ragazzi per la compostezza con cui hanno vissuto questi giorni difficili. "Sareste voi i criminali?", ha detto con un sorriso amaro. L'uscita della bara dalla chiesa è stata accompagnata dal rintocco delle campane, da lunghi applausi, palloncini bianchi e le mongolfiere di carta colorata, ognuna con un messaggio scritto a penna, spedito idealmente in Paradiso. "Genny è sicuramente lì – ha assicurato il parroco – perché il Purgatorio lo ha già vissuto qui".




NAPOLI, PONTICELLI: BLITZ DEI CARABINIERI AL RIONE CONOCAL

Redazione

Napoli – Pistole sceniche modificate, cartucce, radio ricetrasmittenti e una paletta segnaletica ma anche un passamontagna, scooter rubati, dosi di cocaina e bilancini di precisione. È quanto è stato rinvenuto e sequestrato dai Carabinieri della Compagnia di Poggioreale nel corso di controlli effettuati nel rione Conocal a Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli. I militari dell'Arma, insieme a colleghi della Compagnia d'Intervento Operativo del Reggimento Campania e del Battaglione Veneto hanno fatto irruzione in zona, dove gli affari illeciti sono ritenuti sotto il controllo del clan D'Amico, iniziando un giro di controlli e perquisizioni a carico di personaggi d'interesse operativo e pregiudicati, sia del luogo, che transitanti a qualsiasi titolo per l'area. Nel corso di ispezioni a parti condominiali (ascensori, cantine e vani contatore) sono state rinvenute e sequestrate 2 pistole sceniche modificate cariche e con cartucce nei caricatori, altre cartucce per pistola semiautomatica e due radio portatili ricetrasmittenti, una paletta segnaletica simile a quelle in uso alle forze dell'ordine e un passamontagna, due scooter rubati, 10 grammi di cocaina, 4 bilancini di precisione

Droga, controlli Nel corso dei controlli su strada eseguiti contestualmente due persone già note alle forze dell'ordine, un 45enne della costiera sorrentina e un 50enne dell'area stabiese, sono stati trovati in possesso di modiche quantità di cocaina ed eroina detenute per uso personale e sono stati segnalati al prefetto e 4 persone della zona, tra le quali 3 donne, denunciate perché sorprese alla guida di scooter o auto senza aver mai conseguito la patente. Inoltre 10 persone sono state sorprese mentre circolavano senza copertura assicurativa, 7 alla guida di veicoli senza sicurezza certificata dalla prescritta revisione periodica, 4 ai quali è stata ritirata la patente di guida per gravi infrazioni al codice. Le armi sequestrate saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificare il loro eventuale utilizzo in fatti di sangue o intimidatori.




NAPOLI: E’ BOOM DI PRESENZE PER LA FESTA DI PIEDIGROTTA

di Christian Montagna

Napoli – Via Piedigrotta, nel quartiere Chiaia di Napoli, da qualche giorno è diventata un tripudio di luci e colori per quella che sarà la festa più attesa dell’anno. Laici e religiosi infatti sono alle prese con la Festa di Piedigrotta, una storica manifestazione della città di Napoli che si svolge da numerosi anni agli inizi di settembre. Eccezionale la risposta degli abitanti che finora hanno presenziato numerosissimi alle diverse celebrazioni. Atteso il boom di presenze nel giorno finale della manifestazione, dedicato proprio alla Madonna di Piedigrotta.


La festa di quest’anno, tra avvenimenti religiosi e civili ha avuto inizio il 3 Settembre con le preghiere di rito. Sabato 5 Settembre invece, l’immagine della Madonna è giunta a bordo di una barca a Mergellina e deposta sul trono da un gruppo di pescatori nelle tenute tradizionali. A seguire, la suggestiva celebrazione eucaristica e la processione fino al santuario in Piazza Piedigrotta.

Numerosi sono gli appuntamenti in questi giorni di festa. Venerdì 11 ad esempio, alla rotonda Diaz l’appuntamento con Carlo Faiello nella notte della Tammorra; sabato 12 alle ore 22 uno spettacolo di fuochi d’artificio sul lungomare di Napoli. I fuochi, come in tutte le feste saranno lanciati dal mare e illumineranno il cielo di Napoli riflettendosi sulle acque. Lo spettacolo meraviglioso si potrà vedere per tutto il Lungomare e dall’alto delle colline del Vomero e di Posillipo, oltre che Via Catullo, Via Petrarca e Via Aniello Falcone.


Il tema di quest’anno sarà “Con Maria e con il Creato lodiamo il Signore”, oltre alle tradizionali preghiere, le celebrazioni e i cortei, preveder anche una pesca di beneficenza presso il salone della parrocchia ed una mostra fotografica degli “ex voto della seconda guerra mondiale” che si terrà alla cappella del battistero.


Ecco il programma della festa:
Giovedì 3 settembre
Ore 18,30: Preghiere, Santo Rosario e litanie cantate.
Ore 19,00: Celebrazione eucaristica “Maria Vergine fonte della salvezza”.
Venerdì 4 settembre
Ore 19,00: Pellegrinaggio della Parrocchia S. Maria del Buon Consiglio (Posillipo): Culto mariano; confronto-scambio e preghiera del S. Rosario.
Sabato 5 settembre
Ore 6,00: Voce alla Madonna.
Ore 7,00: Preghiere, Santo Rosario e antichi canti.
Ore 8,00: Celebrazione Eucaristica: “S. Maria porta del cielo” e al termine saluto tradizionale alla Madonna di Piedigrotta con volo di uccelli.
Ore 19,30: A S. Maria del Parto: “Jamme a truvà a Maria”.
Ore 20,00: Messa dei pescatori sull’arenile di Mergellina presieduta da Don Franco Bergamin.
Corteo di barche, quindi S. Messa e poi, processione con il quadro della Madonna portato dai 18enni in basilica.
Domenica 6 settembre
Ore 19,00: S. Messa degli artisti animata dal Coro “Libenti Animo” e celebrata dall’Abate Vincenzo de Gregorio.
Ore 22,30: Appuntamento in P.zza Torretta e processione in chiesa per gli “auguri” alla Vergine e Madre di Piedigrotta.
Ore 23,15: Rosario di Piedigrotta.
Ore 24,00: Inno alla Madonna, auguri e scampanio festoso.
Martedì 8 settembre
Ore 12,00: Supplica alla Madonna di Piedigrotta e S. Messa. Presiede Don Ercole Turoldo, Visitatore.
Ore 19,00: Celebrazione per le famiglie presieduta dall’Abate Generale Don Giuseppe Cipolloni.
Giovedì 10 settembre
Ore 21,00: XXXIII EDIZIONE DELLA “SERENATA ALLA MADONNA”: La tradizione religioso-popolare nelle espressioni artistiche napoletane. Fatti, personaggi, leggende.
Sabato 12 settembre
Ore 12,00: Celebrazione eucaristica e affidamento della parrocchia alla Madonna di Piedigrotta.
Ore 17,00: Presso la fontana del Sebeto riunione dei bambini con vestitini di carta.
Ore 18,00: Partenza del corteo verso la basilica.
Ore 19,00: Concelebrazione con i sacerdoti del Decanato presieduta da S. Em. Rev.ma il Cardinale Crescenzo Sepe Arcivescovo Metropolita di Napoli. Inizio del ministero parrocchiale di Don Franco Bergamin. Premiazione del “Concorso Piccoli Madonnari”.




NAPOLI, UNA SERATA DELUDENTE AL MAGIC WORLD. ECCO COSA È ACCADUTO

di Christian Montagna

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Napoli (Giugliano) – Una delusione immensa e una grande tristezza nel vedere il parco divertimenti più attrezzato del Mezzogiorno, con oltre centomila metri quadrati di estensione, ridotto in uno stato di abbandono simile. Meta di migliaia di giovani ragazzi in cerca di divertimento e di famiglie in cerca di relax, la struttura ha ospitato per tutta la stagione estiva artisti e comici del momento, a partire dai famosi “Arteteca” di Made in Sud, a Radio Marte, “We Can Dance”, Gino Da Vinci, Gianluca Manzieri, The Kolors e tanti altri ancora . Un luogo di ritrovo in cui anche solo trascorrere una serata rilassante è diventato negli anni un imperativo categorico per i napoletani che non erano riusciti ad andare in vacanza.


Una serata deludente. Era poco prima della fine di Agosto quando, spinto dalle segnalazioni giunte in redazione, per trascorrere una serata diversa, decidiamo di recarci presso il parco divertimenti di Giugliano in Campania. Ebbene, seppure meravigliati dalla quantità irrisoria di visitatori che troviamo alle casse, non ci scoraggiamo ed entriamo. Sarebbe dovuta essere una serata all’insegna del divertimento ma, purtroppo, non è stato così. Con un costo maggiorato di due euro rispetto allo scorso anno, il ticket di quest’estate non includeva “la cena” (trancio di pizza e bibita) che andava acquistata a parte in uno dei ristoranti all’interno del parco. All’esterno, nel grande parcheggio, 3,50 € per lasciare l’auto.


A cominciare dalle attrazioni, alcune delle quali non in funzione chissà per quale arcano motivo, lo stato di abbandono del luogo ci ha lasciati non poco amareggiati. Giostre con luci spente ( la ruota panoramica all’ingresso, ad esempio, offriva una passeggiata al “buio” poiché totalmente spenta), addetti alla manutenzione perennemente distratti e indaffarati con i cellulari, quasi fossero infastiditi dalla presenza di quei pochi visitatori; addirittura, chi avrebbe dovuto verificare la sicurezza delle attrazioni si dilettava nella lettura e dulcis in fundo, un trancio di pizza pagato a peso d’oro che nemmeno le peggiori imitazioni cinesi sarebbero riuscite a fare così male.


Come è descritto sul web. “Scoprite tutte le nostre magiche attrazioni” invitano dal sito internet i gestori del parco: dal parco acquatico aperto la mattina al parco divertimenti aperto fino a mezzanotte, il divertimento è garantito. Magari! Intrattenimento, relax, ottimo per le famiglie e da sballo per i giovani si legge ancora… Ma, la realtà, ahimé, è stata totalmente diversa!


Documentato naturalmente il tutto con fotografie e testimonianze, sarebbe davvero il caso di decidere una volta per tutte le sorti di questa struttura, anche se, dopo averci tolto “Edenlandia” , non potete privarci anche di questo!
 




NAPOLI, E' ALLARME CRIMINALITA': SI SPARA ANCHE A SOCCAVO

di A.B.
 
Napoli – Le armi sparano e la città trema, potrebbe essere il titolo di un film ma purtroppo non è così, è quanto sta accadendo a Napoli da ieri pomeriggio. Sono stati compiuti tre raid consecutivi nella zona di Soccavo ad opera di ignoti. Le armi hanno iniziato a sparare alle 16.30 di ieri pomeriggio, prima in via Montagna Spaccata e successivamente in via Epomeo dove sono stati esplosi due colpi –calibro 9×21- in un balcone. L’appartamento in questione è di un incensurato e secondo alcuni testimoni, a sparare sarebbero stati alcuni soggetti a bordo di diverse moto. Le armi hanno sparato nuovamente alle 20.30, questa volta in via Discobolo, questa volta hanno colpito la finestra di un incensurato e sono stati visti nuovamente dei soggetti a bordo di uno scooter. Stamane altri colpi ancora, questa volta alle 6.30 in via Catone. Questa volta le armi hanno alzato la voce e sono stati utilizzati i potentissimi Kalashnikov che hanno colpito una porta-finestra di un incensurato forandola per ben 7 volte, ma i colpi esplosi e i proiettili repertati sono stati in totale 21.
 
 
I proiettili hanno danneggiato anche le tubature di acqua e gas che, prontamente, sono state riparate dai tecnici. Ma Napoli spara e uccide anche; la notte del 5-9 intorno alle 4.30, un giovane di 17 anni è stato ucciso  in piazza Sanità durante una sparatoria tra bande armate. Il minore è stato trovato a terra in fin di vita e portato d'urgenza con un'auto all'ospedale Vecchio Pellegrini dove poco dopo è morto: aveva un foro allo sterno ed uno alla schiena. La Polizia, dopo i rilievi della scientifica, ha trovato nei pressi della chiesa di San Vincenzo, 18 bossoli di due diversi calibri. Tra le ipotesi degli inquirenti, quella del proiettile vagante esploso da giovani malviventi che si fronteggiano.



NAPOLI: UN VERO E PROPRIO ARSENALE NASCOSTO NELLE CASE POPOLARI

Redazione

Napoli – Un vero e proprio arsenale nascosto nelle case popolari. I carabinieri di Marianella hanno scoperto, nel complesso di edilizia popolare di via Giovanni Antonio Campano, nel sottoscala condominiale dell'isolato 3, armi e munizione. L'area è considerata sotto l'influenza del clan camorristico dei «Lo Russo». Sono stati rinvenuti: una pistola calibro 38 special, con matricola abrasa; tre pistole calibro 9, tutte con serbatoio e matricola abrasa; 21 cartucce calibro 38 special; 20 cartucce calibro 9. Tutto il materiale è stato sequestrato e sarà inviato al racis di roma per gli accertamenti balistici finalizzati ad accertare il loro impiego in recenti fatti di sangue. Proseguono le indagini dei carabinieri per identificare gli utilizzatori.




NAPOLI, TORNANO LE SIGARETTE DI CONTRABBANDO: ECCO I RISCHI PER LA SALUTE

di Christian Montagna

Napoli – Erano gli anni 80 quando per le acque del napoletano sfrecciavano come fulmini gli scafi dei contrabbandieri intenti a spacciare le cosiddette “bionde”. Dopo quasi trent’anni di sequestri e arresti da parte delle forze dell’ordine, il contrabbando torna a Napoli. Motore principale della criminalità organizzata per anni e fonte di guadagno per la camorra, oggi il contrabbando viene favorito dalla criminalità internazionale.
Cambiano dunque le modalità di spaccio, cambiano le organizzazioni criminali e le sostanze chimiche con cui sono fatte le sigarette: il mercato delle bionde ritorna a far paura e stavolta, soprattutto alla salute. Le sigarette di contrabbando a Napoli si son sempre vendute: ai mercati, nelle piazze, nei quartieri malfamati in cui la camorra ha edificato solide basi, nei quartieri periferici e perfino alla stazione ferroviaria centrale.


I rischi per la salute. Prodotti di scarsa qualità, spesso molto tossici e poco controllati, dannosi per la nostra salute ma al tempo stesso economici e di facile reperibilità: sono queste le sostanze con cui i contrabbandieri di oggi compongono le sigarette. E’ pur vero che fumare anche quelle controllate fa male alla salute ma, aspirare fumo velenoso con sostanze tossiche lo fa ancora di più.


I produttori. Sono i Paesi dell’Est europeo e dell’Estremo Oriente stavolta a rintrodurre le sigarette di contrabbando a Napoli, città in cui eludere i controlli diventa sempre più facile. Marche sconosciute e loghi sempre più strani che finiscono per essere acquistati dalla camorra e rivenduti a pochi euro. La camorra li acquista, organizza la “manovalanza” addetta alla vendita con tanto di controlli e supervisori, incassa i soldi dell’affare e li rinveste per i nuovi carichi. Forcella, mercato del Borgo Sant’Antonio Abate e Sanità sono i luoghi in cui è impossibile non trovarle. D&B, Yesmoke, 777, Cheal White, e tante altre scritte in caratteri non pronunciabili perché diversi dal nostro alfabeto. I prezzi bassi, dai due ai tre euro, attirano il basso popolino che noncurante dei rischi crede di poter trovare una soluzione a quelle controllate dallo Stato.


Le imitazioni. Oltre allo spaccio di questi marchi improponibili, dalla Cina arrivano anche le imitazioni di Marlboro e Chesterfield con box perfettamente corrispondenti ai reali ma con prodotti scadenti e prezzi totalmente differenti.
 




NAPOLI: “A TUA DIFESA”, IL PROGETTO CHE DIFENDE LA CITTA’ IMPAZZA SUL WEB

di Christian Montagna

Napoli – “A tua difesa”, sempre e comunque, aggiungerei io, è la nuova moda che impazza tra i napoletani. Il bracciale simbolo della difesa di Napoli sta riscuotendo enorme successo. Un piccolo pensiero inciso nell’ottone galvanizzato, sormontato dall’ iconografia tradizionale del Vesuvio: è questo il progetto di tre giovani ragazzi napoletani spesso in giro per il mondo che in pochi mesi ha coinvolto un’intera città. “A tua difesa” nasce dal sentimento di appartenenza tipico dei napoletani che, spesso bistrattati e inchiodati in luoghi comuni diventano oggetto di stupide e insensate credenze. “A Napoli c’è la criminalità”, “a Napoli c’è la camorra”, “Napoli è sommersa dai rifiuti”: sono questi gli enunciati con cui spesso chi non ha mai visitato la città la appella, ma, Napoli non è solo questo. Storia, tradizione e sapori si fondono in quella che è una delle città più belle al mondo e non a caso, qualcuno diceva “Vir Napule e po muor ”.


“A tua difesa” nasce dall’idea bizzarra di portare sempre con se un ricordo di Napoli ovunque. Si tramuta perciò da idea ad oggetto di moda. Diventa un bracciale, semplice ma efficace, con uno stile unico nel suo genere ed un significato immenso. A giorni, il bracciale simbolo di Napoli diventerà un marchio a tutti gli effetti e sarà presto acquistabile nei punti vendita.


Gli ideatori del progetto raggiunti telefonicamente dal nostro quotidiano hanno così commentato il successo ottenuto finora: “ Siamo molto contenti che tantissimi napoletani abbiano richiesto e indossino con orgoglio il simbolo della nostra citta! Il nostro intento è stato sempre quello ed il fatto di aver portato un pezzo di Napoli ai napoletani che sono in Germania, Inghilterra, Spagna, addirittura in Messico, ci riempie di gioia”. Su Facebook è stata creata la pagina “Bracciale A Tua Difesa” da cui è possibile ottenere tutte le informazioni necessarie.


Un’eccellenza “Made in Naples” dunque che si appresta a conquistare i mercati nazionali ed internazionali perché, in fondo cara Napoli, tutti noi siamo e saremo sempre “A tua difesa”.