NAPOLI: TROVATO CADAVERE DI UN UOMO CRIVELLATO DA COLPI D'ARMA DA FUOCO

Redazione

Napoli – Il cadavere di un uomo è stato rinvenuto questa mattina dai carabinieri in una zona di campagna di San Paolo Belsito, in via Lavariello. Si tratta di un operaio di 49 anni di origini tunisine, ucciso a colpi d'arma da fuoco. I militari dell'Arma di Nola e la Sezione Investigazioni scientifiche di Castello di Cisterna, intervenuti sul posto, hanno rinvenuto dei bossoli nelle vicinanze del corpo. Gli investigatori sono ora al lavoro per risalire agli autori del gesto.




ALLARME TERRORISMO A NAPOLI: FERMATI DUE SOSPETTI

di Christian Montagna

Napoli – E’ da una settimana circa, esattamente da quando lo scorso venerdì Parigi si tinse di sangue, che, l’Italia, è nella morsa del terrorismo islamico. A diffondersi a macchia d’olio sono la paura e il timore che in qualsiasi momento, un “lupo solitario” possa farsi esplodere.Napoli è finita nel mirino delle forze dell’antiterrorismo così come le altre grandi città europee.

 

La Guardia di Finanza ha fermato ieri all'aeroporto di Capodichino un extracomunitario munito di documenti falsi. Il pakistano era giunto in città con un volo nazionale e il suo passaporto è risultato falso.


Un altro uomo, marocchino, è stato fermato a Sorrento mentre, stringendo una copia del Corano, camminava in stato di evidente agitazione in corso Italia. Intimoriti dai fatti di cronaca recenti, i passanti hanno allertato la polizia che sta tuttora identificando il marocchino. All’arrivo della polizia, l’uomo però non ha reagito bene ed è stato portato in commissariato, rifiutandosi di sottoporsi all’esame dattiloscopico. Le indagini proseguono per accertare le identità di entrambi. Resta alta l’allerta in città.

 

Napoli crocevia internazionale per il terrorismo. Proprio lo scorso Gennaio, un’inchiesta portò alla luce la posizione di Napoli come città di transito per molti personaggi di spicco del terrorismo islamico. Dopo essere stata scoperta la principale centrale europea di produzione e distribuzione dei documenti falsi, a Napoli, si accertò anche la possibile collaborazione tra criminali e terroristi fatta di nascondigli e coperture.
A dimostrazione di ciò, le inchieste dei Ros, della Digos e della Procura Partenopea.


Da Napoli, ad esempio, passò uno dei terroristi implicati nell’attentato di Madrid: forte dei legami con il clan camorristico di Secondigliano e munito di patente italiana falsificata, era riuscito ad evadere i controlli e arrivare in Spagna.


Sempre a Napoli, infine, c’è stato uno dei primi casi di “collaboratori di giustizia” di un aderente ad una cellula terroristica islamica che, rivelò l’organizzazione gerarchica delle moschee napoletane e il consiglio ristretto che discuteva i finanziamenti ai gruppi terroristici raccolti attraverso i contributi dei fedeli e soprattutto dei commercianti.

 




NAPOLI, TABACCAIO RAPINATO E PICCHIATO: 5 INDAGATI

Redazione

Napoli – I carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia (Napoli) hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dall'ufficio gip del Tribunale di Torre Annunziata, nei confronti di cinque indagati. I cinque sono ritenuti responsabili in concorso tra loro del reato di rapina aggravata, perpetrata la mattina del 25 giugno scorso, a Sant'Antonio Abate, ai danni di un tabaccaio, che, a bordo della propria auto, si stava recando all'ufficio postale per depositare l'incasso delle precedenti giornate lavorative, 23.000 euro. Il commerciante era stato raggiunto da quattro persone a piedi all'altezza di un incrocio, dove si era fermato per dare la precedenza: i quattro, dopo aver infranto con un martello il finestrino, lo avevano strattonato e picchiato, fuggendo poi a bordo dell'auto della vittima su cui si trovava il denaro. Le indagini, coordinate dalla Procura e condotte dai militari di Sant'Antonio Abate, hanno permesso, attraverso l'estrapolazione di un elevato numero di fotogrammi da svariati sistemi di videosorveglianza sia pubblici sia privati, di risalire all'auto utilizzata dai malviventi e di raccogliere gravi indizi di reità nei confronti degli indagati.




NAPOLI, ALTA MODA: STANDING OVATION PER BRUNO CARUSO

di Vincenzo Giardino

Napoli – Si è conclusa tra gli applausi degli oltre 600 invitati, domenica sera nello spazio HBToo di Coroglio a Napoli, il défilé di presentazione della collezione 2016 alta moda dello stilista partenopeo Bruno Caruso denominata Indimenticabile.

In passerella 36 le nuove creazioni, indossate da 30 giovanissime mannequin e 6  modelli, suddivise tra abiti di Alta moda sposa,grand soireé e sposo. 

Alla serata di moda molti i volti dello spettacolo, del piccolo schermo e del cinema, ma anche numerosi gli imprenditori napoletani presenti oltre ad un nutrito gruppo di ospiti giunti dall’estero. Tutti hanno accolto in piedi, al termine della sfilata, l’artisan de luxe Bruno Caruso che ha poi salutato gli intervenuti con un brindisi finale.

Abiti a sirena, ma anche creazioni bon ton dalle linee morbide, alle quali viene trasmessa energia e sensualità grazie a profondi spacchi, caratterizzano la collezione Indimenticabile 2016 disegnata da Bruno Caruso. Il trionfo della femminilità, con scollature profonde e trasparenze raffinate, delineano la sposa dello stilista che riesce a coniugare seduzione e bon- ton grazie alle cappe e ai jabot.

Tessuti pregiati come il pizzo rebrodè o chantilly, le organze, il satin, il macramè e georgette, impreziositi da pietre e cristalli, si fondono nelle 15 creazioni, rigorosamente in bianco, della linea alta moda sposa.          

Due le tematiche che determinano la collezione gran soirée: da un lato preziosi pizzi per abiti sensuali con linee da sirena che mettono in risalto la femminilità energica di ogni donna, dall’altro abiti e sopratutto gonnelloni dalle linee scivolate, estremamente glamour, ispirati alla divina Grace Kelly, realizzati in mikado con fantasia flowers.

Le tinte accese, dal rosso brillante al turchese sino giallo, indicano le tendenze del prossimo e si affiancano al nero, tinta protagonista con la proposta di abiti black and white.

Anche lo stile dell’uomo è  armonico, trendy e al passo coi tempi grazie all’uso di tessuti elasticizzati che fanno risaltare fisicità del corpo, ma conserva il distintivo taglio sartoriale napoletano. Giacche stilizzate in blu notte, nero o in micro fantasia premiando una scelta più glamour che vede uscire di scena la cravatta che lascia il posto al papillon, ma senza dimenticare il tocco di eleganza della pochette.

Alla serata di gala, tra gli altri Carlo Palmieri, vicepresidente sezione Sistema Moda dell’Unione Industriali di Napoli, l’imprenditrice svizzera Miriam Marini, l’attrice Simona Capozzi – protagonista nella serie televisiva di Gomorra nel ruolo di Antonietta Diotallevi e interprete del “Per amor vostro” con Valeria Golino neo vincitrice della coppa Volpi al festival di Venezia – e Pasqualina Sanna – protagonista sul grande schermo in “Una cella in due”, del regista Nicola Barnaba nel ruolo di Anna, e  in “Fratelli Unici” con Raoul Bova e Luca Argentero.




NAPOLI, OPERAZIONE AZIMUT: BLITZ DEI CARABINIERI

Redazione

Napoli – Eseguita stamattina – nell'ambito di un'articolata indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia – dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Caserta un'ordinanza di custodia cautelare emessa, dall'ufficio gip, nei confronti di 19 indagati gravemente indiziati di far parte di un'associazione di tipo mafioso finalizzata a commettere una pluralità di reati fine tra i quali estorsioni, sequestro di persona (anche di due bambini), detenzione e porto illegale di armi, intestazione fittizia di beni ed altro. L’indagine, convenzionalmente denominata “Azimut” ha consentito, tra l’altro, di individuare gli attuali capi e gregari del clan dei casalesi, attivo nella provincia di Caserta con ramificazioni in altre parti del territorio nazionale.




NAPOLI, DE LUCA INDAGATO: "NON SÒ NULLA. IO PARTE LESA"

Redazione

Napoli – "Considero il controllo di legalità nel nostro paese un bene per le persone oneste, lo considero una funzione essenziale in un paese democratico. Per persone perbene è un vantaggio, non un fastidio. Quindi sostengo pienamente l'azione della magistratura e la invito ad andare avanti con estremo rigore, possibilmente in tempi rapidi". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, in merito all'indagine che lo vede coinvolto. "Io sono parte lesa in questa vicenda – ha sottolineato – Combatteremo in maniera ferma nei confronti di chiunque oserà gettare ombre sulla correttezza e sulla trasparenza dei nostri comportamenti". E su Manna, marito del giudice indagato con lo stesso De Luca a Roma, aggiunge di non essere a conoscenza di nulla: "Non so chi sia questo Manna – dice il governatore – che faccia, dove viva". De Luca poi ironizza sulla sua situazione e si rivolge ai giornalisti: "Sto facendo training autogeno, mi sto autocontrollando". E aggiunge come una sorta di auspicio: "Credo di aver dato ai giornalisti italiani più lavoro di Murdoch, mi aspetto di essere nominato cavaliere del lavoro – ha aggiunto – ai nostri collaboratori rivolgo invece l'appello di sempre: keep calm". Lunedì, ha annunciato De Luca, "ci sarà una riunione del Consiglio regionale durante la quale faremo una legge per togliere da mezzo l'Arsan e approveremo una legge per la gestione del ciclo delle acque, provvedimento di grandissima importanza. Voi tutti sarete testimoni di un passaggio storico, potrete comunicare che da martedì viene cancellato un altro luogo comune che pesa sull'immagine di Napoli, cioè che l'acqua è poca e la papera non galleggia. Galleggeranno molte papere – ha concluso De Luca – e anche qualche asino".

"De Luca minacciato e indotto a fare nomina"
  L'indagine della procura di Roma che vede indagati lo stesso governatore della Campania e altre sei persone, tra le quali il giudice Anna Scognamiglio e l'ex capo segreteria di De Luca Carmelo Mastursi, per concussione per induzione. In particolare, secondo l'accusa, gli indagati avrebbero minacciato una decisione del Tribunale civile di Napoli sfavorevole a De Luca, se lo stesso non avesse provveduto a una nomina nella sanità campana. Si legge nel capo di imputazione che ha accompagnato i decreti di perquisizione: "Con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso in tempi diversi, Anna Scognamiglio, magistrato presso il Tribunale Civile di Napoli e giudice relatore nella fase di merito del ricorso intentato dallo stesso De Luca contro la sospensione della carica di presidente della Regione, abusando della sua qualità e dei poteri decisionali in concorso con gli altri indagati, cioè il marito Guglielmo Manna e con gli intermediari Poziello e Brancaccio, minacciando De Luca per il tramite di Vetrano e Mastursi di una decisione a lui sfavorevole da parte del Tribunale con conseguente perdita della carica ricoperta, inducevano il medesimo a promettere a Manna la nomina a una importante carica dirigenziale nella sanità campana, condotta reiterata in occasione dell'udienza tenutasi presso il tribunale di Napoli l'11 settembre scorso avente a oggetto la legittimità del decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che aveva sospeso De Luca dalla carica di presidente della Regione".

Pignatone: "Sentenza De Luca non oggetto di esame"  "La sentenza del tribunale di Napoli sul caso De Luca non è oggetto di esame da parte della Procura di Roma". Questo quanto precisa il procuratore Giuseppe Pignatone. L'inchiesta, originata da atti trasmessi dai magistrati partenopei che indagavano su un altro procedimento, sarà chiusa entro qualche settimana. I pm Giorgio Orano e Corrado Fasanelli sono al lavoro per vagliare tutto il materiale acquisito, in gran segreto, in occasione dei sequestri e delle perquisizioni del 19 ottobre scorso effettuati nelle abitazioni e negli uffici degli indagati (fatta eccezione per il governatore della Campania). Obiettivo di chi indaga e' fare luce "sui rapporti e sui contatti intercorsi tra gli indagati stessi prima, durante e dopo il perfezionamento degli accordi, anche con riferimento all'esecuzione delle rispettive promesse". A piazzale Clodio si fa presente che al momento non sono previsti interrogatori dei protagonisti della vicenda.




NAPOLI: SI DIMETTE IL CAPO SEGRETERIA DEL GOVERNATORE DE LUCA

Redazione

Napoli – Il capo della segreteria del governatore Vincenzo De Luca, Nello Mastursi, rimette l'incarico assunto pochi giorni dopo l'elezione dell'ex sindaco di Salerno a presidente della giunta regionale. Fedelissimo di De Luca e dirigente regionale del Pd, nella lettera protocollata a palazzo S.Lucia ha spiegato di aver lasciato "per motivi personali" ancora da chiarire. Ora in pole per prenderne il posto ci sarebbe un altro fedelissimo salernitano di De Luca, Alfonso Buonaiuto.




NAPOLI: CAMERA DI COMMERCIO COMMISSARIATA:

Redazione

Napoli – Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha adottato il decreto con il quale si scioglie il Consiglio della Camera di Commercio di Napoli e si procede alla nomina del commissario. Ne dà notizia Palazzo S.Lucia. "Preso atto del decorso del termine di legge senza che sia stato portato a compimento il procedimento per il rinnovo del Consiglio della Camera di commercio di Napoli e preso atto della decadenza dello stesso organo ai sensi di legge" il governatore ha nominato il commissario straordinario il dirigente regionale Maria Salerno. La dirigente, che ha già ricoperto diversi incarichi e che attualmente è alla Direzione Risorse Finanziarie, fino all'insediamento del nuovo Consiglio camerale "assicurerà l'espletamento delle funzioni di legge e il compimento delle procedure di rinnovo dell'organo stesso", si precisa.
Il commissariamento, adottato in conformità del parere del Ministero dello Sviluppo economico e di analogo parere reso dall'Avvocatura regionale, che hanno escluso ulteriori ipotesi di prorogatio degli organi, si è reso necessario per evitare vacatio di potere ai sensi di legge, in quanto, nei sei mesi successivi alla scadenza del quinquennio del Consiglio camerale, avvenuta il 5 maggio 2015, il procedimento di rinnovo, nonostante i solleciti della Regione, non sono stati portati a compimento. In caso di ritardo o inadempimento dell'Ente regionale, il Ministero dello sviluppo economico avrebbe potuto, ai sensi di legge, provvedere allo scioglimento del Consiglio per decadenza, per mancata ricostituzione degli organi nei termini previsti.
 




NAPOLI: L'ALTA MODA PROMUOVE LA CULTURA CAMPANA

Redazione

Napoli – Inizia il countdown per la sfilata di presentazione della collezione 2016 dello stilista napoletano Bruno Caruso. A dieci giorni dall’evento, in programma domenica 15 novembre alle ore 20.00 al club “HBtoo” in via Coroglio 156 Napoli, sono già centinaia le richieste di partecipazione.
 
La collezione Indimenticabile, composta da oltre 40 capi, ha un’identità ben definita che intende promuovere la bellezza culturale del territorio campano, indimenticabile, così come è l’arte sartoriale napoletana tanto cara a Bruno Caruso, l’artisan de luxe. Gli shooting fotografici, che hanno preceduto la presentazione della collezione, sono stati realizzati a Capri e Napoli, incorniciando gli abiti tra le bellezze naturali e architettoniche della regione Campania. Invece, la location stile underground scelta per la sfilata di presentazione della collezione 2016, mette in primo piano le creazioni di Bruno Caruso rendendo protagonista  la bellezza dell’arte della moda.  
 
Originalità ed unicità sono gli elementi base dell’espressione creativa dello stilista ed artigiano del lusso, come lo stesso ama definirsi, Bruno Caruso. Sensualità ed eleganza negli abiti sono il leit motiv di ogni sua creazione che si avvale di tessuti preziosi con linee sobrie e leggere, mentre la caratteristica della collezione 2016 è nei disegni dei pizzi realizzati esclusivamente a mano dal couturier.
 
Bruno Caruso ama curare i suoi abiti nei più piccoli dettagli che rendono preziose le sue creazioni. Nasce così la collezione 2016 Indimenticabile con una particolare cura dedicata ai dettagli e agli accessori. Scarpe e gioielli, sono stati disegnati e realizzati appositamente dallo stilista e sono i must have da abbinare agli abiti di questa collezione, essenziali per un look armonico e curato in ogni suo dettaglio. Realizzata in pizzo e definita con pietre preziose la scarpa rappresenta non solo il completamento, ma anche la continuazione dell’abito nei colori e nei tessuti, diventando protagonista delle esclusive creazioni.
 




NAPOLI: IL COMUNE CHIEDE MILIONI DI EURO DI DANNI A GILETTI

Redazione

Napoli – Il diritto di critica e di cronaca pare avere dei limiti che il conduttore Giletti sembra aver superato. La Giunta comunale ha deciso, con un atto deliberativo, di querelare per diffamazione Massimo Giletti e la trasmissione di Rai Uno 'L'Arena'. Lo si apprende da Palazzo S.Giacomo. "Con la delibera si affida alla Avvocatura di Palazzo San Giacomo il compito di presentare querela e di chiedere un risarcimento danni milionario da destinare al miglioramento dell'igiene urbana cittadina. Si è così voluto interpretare il sentimento di indignazione che in Città, sui media e sui social network si è diffuso da domenica sera dopo le denigratorie dichiarazioni del conduttore", conclude.
de Magistris ha scritto una nota al Presidente della Rai Monica Maggioni. Lo si apprende da una nota di Palazzo San Giacomo. Nella missiva il primo cittadino manifesta la propria indignazione "per come è stata condotta la trasmissione di Rai1 “l'Arena”, dove la Città di Napoli è stata denigrata e ne sono stati evidenziati i soliti stereotipi infamanti". De Magistris prosegue: "naturalmente non contesto il diritto di raccontare la cronaca, né quello di critica – che è sempre stimolante ed insostituibile – e non nego le difficoltà che attraversano il nostro territorio, nel quale – come in altre città europee e mondiali – convivono lati oscuri e parti positive. Ma qui, più che altrove, si avverte una enorme volontà di riscatto sociale e civile. Penso alle innumerevoli esperienze che tantissimi portano avanti – con sacrifici immani – nel volontariato, nell'accoglienza dei migranti ma, anche nel settore culturale con assolute eccellenze che sono invidiate ed additate come esempi nobili da seguire". Al Presidente della Rai, il Sindaco de Magistris poi osserva "il diritto di critica è sacrosanto, ma non deve essere immolato – come invece, domenica è avvenuto – sull' altare dell'audience, con un'assoluta mancanza – come si è verificato – di contraddittorio e con parole, pronunciate dal conduttore, diffamatorie e che connotano una mancata conoscenza della realtà ed una esclusiva volontà di colpire, in modo scientifico, Napoli ed i suoi cittadini. La conduzione della trasmissione è stata indecente, faziosa, anche perché, credo che chi “presenta” svolga un delicato ruolo di servizio pubblico e non dovrebbe mai abbandonare quello – correlato – di arbitro imparziale ed obiettivo, di garante, operando con equilibrio e con senso della misura". La lettera del Sindaco così si conclude, "a nome della Città di Napoli – che non si piange addosso, ma che si sente offesa – stigmatizzo fermamente quanto ieri pomeriggio si è consumato ai danni della nostra comunità, riservandomi ogni azione a tutela di Napoli, dei suoi abitanti e dell'Amministrazione che ho l'onore di guidare".




NAPOLI, VIA DEI MILLE: MANIFESTAZIONE PER DIRE “STOP ALLE PERRERAS”

di Christian Montagna

Napoli – Questa mattina dalle ore 10 alle 13, presso il Consolato spagnolo sito in Via dei Mille, al centro di Napoli, diverse associazioni animaliste hanno manifestato contro l’orrore delle Perreras spagnole. Questi canili, che, non sono altro che dei luoghi di passaggio dove vengono portati i cani randagi, dopo alcuni giorni sopprimono gli animali se non adottati in tempo. E, cosa più aberrante, è che proprio i comuni finanziano le cifre per questa mattanza.


Un vero e proprio lager per gli amici a quattro zampe che ormai esiste da troppo tempo. Quella che le autorità spagnole chiamano eutanasia in realtà è un vero e proprio omicidio. Dall’Italia, come da altre nazioni, non mancano le proteste di animalisti e non, indignati da cotanta arretratezza. E sebbene la Spagna fosse all’avanguardia per molte altre questioni, sulla gestione di cani e gatti pare essere tornata all’età della pietra.
Anche diversi programmi televisivi italiani hanno documentato le atrocità perpetrate ai danni degli animali più vicini all’uomo, o forse, più umani dell’uomo!


Con una manifestazione pacifica, armati di cartelloni, fischietti e megafoni, questa mattina, scortati dalle forze dell’ordine, un gruppo di animalisti ha cercato un incontro con il console che, purtroppo, non è avvenuto. In prima linea per la difesa degli animali, Enrico Rizzi, Capo segreteria nazionale del Partito Animalista Europeo; con lui, anche Raffaella De Feo e Dea Buonocore, direttrice del canile di Agnano.


Non è riuscito il cattivo tempo a fermare il gruppo di manifestanti che ad oltranza ha chiesto un incontro con le autorità spagnole e non è bastata neppure la petizione presentata al Parlamento Europeo dall’Aidaa a fermare uno scempio, che, di civile, ha ben poco. Il massacro nella penisola iberica conta ogni anno circa trenta mila vittime tra cani e gatti. Gli animali purtroppo non muoiono subito, agonizzanti, vengono uccisi a bastonate o, ancora vivi, buttati nei forni crematori.

 

La legge spagnola. Purtroppo, la legge spagnola legalizza l'uccisione di cani e gatti randagi a distanza di pochi giorni dalla cattura, ciò è inaccettabile. “Una norma irrispettosa dei principi della Carta europea sul benessere animale e che contrasta l’articolo 13 del Trattato di funzionamento dell’UE (Trattato di Lisbona) che stabilisce che gli animali sono esseri sensibili e che i Paesi membri dell’UE devono vigilare alle necessità e al benessere animali sia con le loro leggi che con le loro scelte politiche” hanno fatto eco dal Pae (Partito Animalista Europeo)


Se, come diceva M. Gandhi, “La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”, è proprio il caso di dire che in Spagna stanno messi davvero male.