NAPOLI, GUERRA TRA CLAN: ANCORA SPARI E MOLOTOV

Red. Cronache

Napoli – Ancora spari in strada a Napoli, in due diversi quartieri. A Bagnoli, in via Amerigo Crispo, il bersaglio era ancora l'abitazione a piano terra presa di mira nella notte tra sabato e domenica; questa volta, anzichè i kalashnikov, sono state usate due molotov che hanno parzialmente incendiato il muro accanto al quale erano state poste prima dell'intervento dei vigili e della polizia. Alle 23.30, inoltre, in via Matteo Imbriani, nel quartiere Materdei, spari in aria con una vettura parcheggiata danneggiata da tre pallottole che hanno mandato in frantumi il vetro anteriore destro e una saracinesca di una sala di slot machine colpita da sette proiettili.

Continua dunque l'escalation di atti intimidatori e agguati, segnale delle fibrillazioni che attraversano i diversi clan cittadini, impegnati in diverse zone nel riequilibrio di posizioni.




NAPOLI BATTE EMPOLI 1 A 0 E CONFERMA IL PRIMATO

Redazione

Napoli – La squadra di Sarri risponde alla Juve e conserva il primato battendo 5-1 l'Empoli con la sesta vittoria di fila. Dopo il vantaggio dei toscani con Paredes, Higuain ha pareggiato siglando la sua 22/a rete in 22 gare e quindi Insigne, Camporese su autorete e Callejon con una doppietta hanno fissato il risultato. Il Bologna batte 3-2 la Sam con un rigore di Destro nel finale. Tutti 0-0 in Genoa-Fiorentina, Udinese-Lazio e Torino-Verona. Stasera il derby di Milano.




NAPOLI, LITE TRA RAGAZZINI: IL PADRE LANCIA BIDET DAL BALCONE

Redazione

Napoli – Inizia con una lite tra ragazzini per una partita di pallone, poi litigano anche i genitori e uno lancia un bidet dal balcone sulla testa dell'avversario. Così a Pozzuoli la lite tra ragazzi sfiora la tragedia. I carabinieri arrivati sul posto non fanno neanche a tempo a scendere dalla gazzella e vedono un uomo dal balcone al primo piano lancia un bidet prendendo di mira una persona su strada. Colpito alla testa dall'oggetto pesante, l'uomo si accascia privo di sensi. i militari cercano di aiutarlo e chiedono l'intervento urgentissimo del 118. I medici subito intervenuti lo portano all'ospedale Santa Maria delle Grazie gli riscontrano un «trauma cranico commotivo con flc al capo ed escoriazioni al braccio e al gomito sinistro». Per fortuna guarirà in 10 giorni. Intanto i carabinieri arrestano il «lanciatore». Si tratta di un 45enne del luogo già noto alle forze dell'ordine, che è ritenuto responsabile del tentato omicidio del malcapitato, arrestato è stato portato nel carcere di Poggioreale




NAPOLI: A PONTICELLI FREDDATO CON COLPI DI PISTOLA ALLA TESTA MARIO VOLPICELLI

Red. Cronaca

Napoli – Freddato con colpi di pistola alla testa. Questo quanto accaduto sabato sera a Napoli a Ponticelli intorno alle 21, nella zona di via Curzio Malaparte. Il 53enne Mario Volpicelli, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti,  aveva precedenti per reati in materia di sostanze stupefacenti e sarebbe stato raggiunto da tre colpi alla testa. Sul posto sono intervenuti gli uomini della polizia di stato con le volanti della sezione Upg guidata da Michele Spina, del commissariato di zona, e gli investigatori della Squadra Mobile diretta da Fausto Lamparelli.

La vittima era cognato di Vincenzo Sarno, ex boss oggi pentito, e zio di Gennaro Volpicelli, imputato per il duplice omicidio che aprì la faida tra i D'Amico e i De Micco.

Almeno tre colpi sparati dai killer, che dovrebbero essere probabilmente due, giunti a bordo di una motocicletta. Volpicelli è stato quindi raggiunto e freddato.  Il delitto, accaduto nel quartiere di Ponticelli a Napoli secondo modalità lascia supporre ad un agguato di tipo camorristico. Accanto al corpo di Mario Volpicelli sono state trovate alcune buste della spesa. La vittima, che lavorava in un negozio di vendita prodotti a basso costo, secondo le prime indiscrezioni, risulterebbe imparentato con uno dei clan attivo nella zona, quello dei Sarno, ma voci del quartiere lo indicano come una 'brava persona'. Solo una settimana fa a restare ammazzato in un agguato Davide Montefusco, 34 anni, all'interno della sua Mercedes. Due killer a bordo di uno scooter gli hanno sparato 9 colpi di pistola. Per Montefusco non c'è stato scampo. È accaduto in viale Margherita, nei pressi di Villa Betania. Montefusco nel 2009 collaborò con la giustizia nell'inchiesta contro il clan Sarno.
 




NAPOLI: MISTERO SUL PREGIUDICATO ACCOLTELLATO PER STRADA

Redazione
 
Napoli – Si tingono di rosso le strade di Mariglianella (Napoli) poiché la scorsa notte un uomo di 35 anni, Vincenzo Artistico, è stato ucciso a coltellate per strada, tra Via Umberto Primo e Via Parrocchia. L’aggressione sarebbe avvenuta poco dopo la mezzanotte e dietro l’omicidio ci potrebbe essere una lite, tale ipotesi è  sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine. La vittima è stata colpita da colpi di fendente alla schiena e al fianco, tempestivo è stato il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Pietà, ma non c’è stato nulla da fare. Allo stato attuale sono ignoti i responsabili dell’atto criminale, le indagini sono in corso.



NAPOLI, SCOVATA LA BANDA DI NARCOTRAFFICANTI: 11 ARRESTI IN ITALIA E ALL'ESTERO

Redazione

Napoli – La Squadra Mobile di Napoli e la Guardia di Finanza hanno eseguito una maxioperazione contro il traffico internazionale di droga e il riciclaggio. Sono stati arrestati 11 soggetti in tutta Italia e persino all’estero. I soggetti in questione appartengono ad una banda di narcotrafficanti che si occupava della gestione di enormi quantitativi di sostanze stupefacenti acquistate dai cartelli sudamericani. Sono state poste sotto sequestro –con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli – 3 società in Spagna, nell’Isola di Man e nell’Emirato di Dubai dove avvenivano i reinvestimenti dei proventi del narcotraffico, per un valore di oltre 10 mila euro. Sono finiti in manette anche uomini degli Scissionisti di Secondigliano, tra cui vecchi e nuovi boss.  



NAPOLI, APPALTI SUI RIFIUTI E FALSI TESSERAMENTI: BUFERA GIUDIZIARIA SU FORZA ITALIA

di Ivan Galea

Napoli – Ipotesi di turbativa degli appalti nel campo dei rifiuti per il coordinatore regionale della Campania di Forza Italia Domenico De Siano, per il quale il gip di Napoli Claudia Picciotti ha emesso ordinanza di arresto ai domiciliari, inviata per l'autorizzazione al Senato. L'inchiesta è relativa ad alcuni appalti per la raccolta dei rifiuti a Ischia e in alcuni comuni del Napoletano del 2010.

L'inchiesta della Procura vede indagato anche il parlamentare Fi-Pdl Luigi Cesaro, già messo sotto i riflettori della magistratura nel 2011 per il suo rapporto con il clan camorristico dei Casalesi e per il quale nel 2014 la procura di Napoli chiese l'arresto, poi annullato dal Tribunale del Riesame del capoluogo campano per carenza di gravi indizi di colpevolezza. L'attuale inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D'Avino e dai Pm Graziella Arlomede e Maria Sepe a seguito delle indagini portate avanti dalla squadra mobile di Napoli.

Diversi i reati che vengono contestati dalla procura: dall'associazione per delinquere alla turbativa d'asta e corruzione. Gli uomini della squadra mobile hanno fatto scattare le manette per Oscar Rumolo, stretto collaboratore di Domenico De Siano. Rumolo, che lo scorso novembre era stato assunto dal Comune di Lacco Ameno, in provincia di Napoli, con la qualifica di responsabile del servizio finanziario e tributi e sempre dallo scorso mese di novembre distaccato presso la commissione consiliare regionale della "Terra dei Fuochi", si trova ora ai domiciliari. Tra gli indagati anche Vittorio Ciummo, imprenditore della Ego Eco, per il quale sono stati ordinati gli arresti domiciliari. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria invece per Salvatore Antifono, già consigliere comunale di Torre del Greco, Vincenzo Rando, responsabile ragioneria del comune di Forio, Giulia di Matteo, segretario generale del Comune di Monte di Procida, Francesco Iannuzzi, già sindaco di Procida, Carmine Gallo, legale della Cite e Carlo Savoia, dipendente Cite.

Nell'inchiesta esiste si parla anche di  tesseramenti a Forza Italia. Dalle intercettazioni effettate tra il  2011 – 2012 emerge infatti una "attività di procacciamento di tesserati operata da Rumolo in vista delle elezioni del 2012 per il congresso provinciale del partito". Una attività che "serviva a potenziare la corrente rappresentata da De Siano, in vista delle elezioni politiche". “Porta la carta d’identità tua e di tuo padre…”. “Porta la carta d’identità tua, dei parenti…”. “Recupera 10, 15 carte d’identità, va bene anche la fotocopia…”. Queste alcune tra le intercettazioni fatte ai diversi personaggi di Forza Italia a Napoli tra i quali sono spiaccati i nomi di Oscar Rumolo, di Domenico De Siano. Le telefonate intercettate dagli inquirenti alla vigilia del congresso napoletano del partito di Berlusconi del marzo 2012. È stato altresì accertato che per gonfiare il tesseramento Pdl, venivano piazzati dei fiduciari davanti alle sale Bingo con la finalità di "adescare" i giocatori, offrendo loro un buono da 10 euro per la sala giochi in cambio dei dati anagrafici per la tessera. Un giro di affari, quindi, che è stato ricondotto al duo De Saino – Cesaro finalizzato a gonfiare il numero di adesioni al Pdl per farle “pesare” al momento delle candidature alle politiche. E per quelli che ne "portano" di più, anche la promessa di qualche nomina. La parte dell'inchiesta riguardante il "tesseramento" ha rafforzato negli inquirenti la convinzione dell’esistenza di un’associazione a delinquere che vedeva nel senatore De Siano, all’epoca consigliere regionale della Campania, “l’organizzatore, con il compito di sovrintendere ai rapporti con gli altri politici, anche sulla scorta di indicazioni provenienti dai vertici locali del Pdl-Forza Italia”. Il gip Claudia Picciotti ha  evidenziato quindi "l’esistenza di un vincolo molto forte tra lo stesso Cesaro, De Siano e Rumolo finalizzata a una indefessa opera di procacciamento di tesserati – anche falsi o oggetto di compravendita – con lo scopo di far apparire la corrente del Cesaro la più votata all’interno del partito Pdl, con conseguente assunzione di posizione predominante nella predisposizione delle liste elettorali, basate sul sistema delle ‘liste bloccate‘”.
 




NAPOLI RIFIUTI, APPALTI PILOTATI: AL VIA GLI INTERROGATORI

Redazione Cronache

Napoli – Al via questa mattina davanti al gip di Napoli CLaudia Piciocchi gli interrogatori di garanzia degli indagati nell'inchiesta sulle irregoalarita' nell'affido di servizi di smaltimento rifiuti in comuni di Ischia e del Napoletano che vede coinvolto il senatore di Forza Italia Domenico De Siano. Saranno ascoltati Oscar Rumolo, responsabile finanziaro del comune di Lacco Ameno, considerato dal pm Henry John Woodcock la 'longa manus' di De Siano; Vittorio Ciummo, imprenditore della Ego Eco; Salvatore Antifono, gia' consigliere comunale di Torre del Greco; Vincenzo Rando, responsabile ragioneria del comune di Forio; Giulia Di Matteo, segretario generale del Comune di Monte di Procida; Francesco Iannuzzi, ex sindaco di Monte di Procida; Carmine Gallo, legale rappresentante della Cite; Carlo Savoia, manager Cite. Nei confronti dei primi tre indagati sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre gli atri 6 sono destinatari della misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le accuse vanno dall'associazione a delinquere alla corruzione alla turbativa d'asta per un giro di denaro, assunzioni e tessere gonfiate che vede anche indagato il parlamentare azzurro Luigi Cesaro, all'epoca presidente della Provincia di Napoli. Per De Siano venerdi' scorso e' arrivata a Palazzo Madama una richiesta di custodia agli arresti domiciliari. Assistito dall'avvocato Gennaro Tortora, il senatore ha gia' fatto sapere che e' pronto a rinunciare all'immunita' parlamentare per farsi giudicare




CHARLIE HEBDO: "JE SUIS RESPONSABLE" DI AURĂˆLIA DEDIEU VA IN SCENA A NAPOLI

Redazione Spett.

Napoli – «Je suis responsable» è il titolo della performance di Aurèlia Dedieu, giovane attrice comica parigina che vive da dieci anni a Torino. L'obiettivo di Aurèlia è «parlare un linguaggio che ci restituisca la voglia di riavvicinarci gli uni agli altri». Venerdì 8 gennaio 2016 l'attrice porta a Napoli il suo spettacolo, concepito dopo l'attentato a Charlie Hebdo, con l'intenzione di stimolare «il dibattito cittadino, e aprire il nostro rapporto con la politica». Subito dopo l'attentato di un anno fa, spiega Aurèlia: «ho sentito tanto, intorno a me, la volontà di trovare dei colpevoli. La mia reazione profonda è stata di dirmi 'guardiamoci in faccia, noi per primi, interroghiamoci sulle responsabilità che non ci stiamo prendendò rispetto alle cose che non vanno nel mondo». La performance inizia con un monologo dell'attrice, per poi lasciare spazio alle riflessioni e alla parola degli «spettatori». L'evento, già svoltosi a Torino, è previsto per domani, alle 18 e 30, all'ex Opg occupato «Je sò pazzo»




NAPOLI: RITROVATA DOPO UN MESE ALL'OSPEDALE DI GIUGLIANO LA DONNA SCOMPARSA A BOLOGNA

di Domenico Leccese

Napoli / Giugliano – Ritrovata, all’ospedale di Giugliano, dopo un mese, la donna scomparsa a Bologna. Era ricoverata all’ospedale di Giugliano (Napoli) la donna di origine rumena la cui scomparsa era stata denunciata lo scorso 11 dicembre a Bologna. A ritrovarla i carabinieri della locale stazione. Si tratta di una 40enne, Florini Grigoria Draghici. La sorella Adriana ne aveva denunciato la scomparsa ai carabinieri della stazione di Bologna – Borgo Panigale l’11 dicembre 2015. La donna, affetta da disturbi mentali, si era allontanata volontariamente e da allora aveva girovagato per varie località. E’ stata rintracciata nell’ospedale San Giuliano, e dopo una breve permanenza nella compagnia dei militari di Giugliano, in attesa dell’arrivo della sorella da Bologna, è stata riaffidata ai familiari.




DA CAGLIARI A NAPOLI: INDUMENTI DONATI ALLA CARITAS DESTINATI INVECE AI MERCATINI

Red. Cronaca

Napoli – Un tir con all'interno decine di tonnellate di indumenti, usati e nuovi, è stato sequestrato dal Nucleo regionale del Corpo forestale nel porto di Cagliari. Gli indumenti, secondo quanto si è appreso, erano stati donati alla Caritas e dovevano andare ai bisognosi e ai migranti, ma stavano lasciando la Sardegna a bordo di un traghetto diretto a Napoli.
   
L'inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Guido Pani della Dda di Cagliari. Quattro le persone indagate per traffico organizzato di rifiuti. Le indagini del Nucleo regionale del Corpo Forestale che hanno portato al sequestro di un tir carico di indumenti nel porto di Cagliari sono scattate alcuni mesi fa. Inquirenti e investigatori mantengono la massima riservatezza sui dettagli. Secondo quanto si è appreso, un esposto anonimo avrebbe segnalato la partenza sospetta degli indumenti donati alla Caritas. Sono quindi scattati gli accertamenti coordinati dalla Dda di Cagliari e nel giro di breve tempo sono arrivate le conferme del presunto traffico di indumenti usati. I capi d'abbigliamento sarebbero stati poi venduti in mercatini o in altri luoghi. Oggi è arrivato il sequestro, ma le indagini non sono ancora concluse. Sono in corso accertamenti sugli indagati e sulle persone che potrebbero aver favorito la partenza degli indumenti dalla Sardegna.