Napoli, lite in una scuola media: accoltellato un tredicenne

Redazione

NAPOLI – E' stato fermato dalla polizia il feritore di M.E. E' un 15enne (e non 17enne come un primo momento comunicato dalle forze dell'ordine), e risiede nella zona dei Tribunali. La polizia anche sulla base delle testimonianze della preside della scuola Confalonieri e dei docenti sta ricostruendo la dinamica esatta della lite tra i due ragazzi culminata poi nell'accoltellamento.

Intanto non è in pericolo di vita e non viene considerato in gravi condizioni dai medici dell'ospedale Loreto Mare che lo hanno operato il ragazzo di 13 anni (14 non li ha ancora compiuti) ferito all'uscita di scuola. Il ragazzo è stato ferito da due coltellate all'addome, ha riferito ai giornalisti una zia e dopo l'intervento chirurgico e' stato trasferito nel reparto di terapia intensiva. 




Napoli, ancora morti ammazzati lungo le strade: è panico

di Angelo Barraco
 
Napoli – Torna a sgorgare il sangue lungo le strade di Napoli. Domenico Sabatino di 40 anni e Salvatore Corrado di 37 anni, sono stati barbaramente uccisi a colpi d’arma da fuoco in un agguato che ha avuto luogo in Vico Cotugno, nel quartiere di Miano, alla periferia nord di Napoli. Accanto alle vittime vi era uno scooter che si presume appartenesse alle vittime. Gli inquirenti ipotizzano che i due uomini fossero a bordo del mezzo quando i sicari hanno esploso circa otto colpi d’arma da fuoco, forse con due armi, dinnanzi a tanta gente presente sul posto.
L’area in cui è stato compiuto il duplice omicidio era sotto il controllo del clan Lo Russo, denominati “Capitoni”, un’organizzazione criminale con interessi in svariati settori che però è stata azzerata a seguito di importanti arresti. Secondo una prima ricostruzione i due uomini appartenevano proprio al clan camorristico Lo Russo, inoltre emerge che Domenico Sabatino era stato denunciato in passato per reati contro il patrimonio, Salvatore Corrado era noto invece alle forze dell’ordine per spaccio di sostanze stupefacenti e su di lui pendeva un mandato di cattura perché aveva fatto perdere le sue tracce dopo aver lasciato una casa a Chieti.
 
Un clima di tensione concretamente tangibile si respira in questi giorni a Napoli, poiché si sono susseguiti una serie di episodi di violenza e atti illeciti che hanno tinto di rosso una tela da sempre disincantata da artisti e poeti che hanno lodato in tutte le sue mille sfaccettature una città che Miguel De Cervantes amava definire “Gloria d'Italia e ancor del mondo lustro, madre di nobiltade e di abbondanza, benigna nella pace e dura in guerra”. Il sogno perpetuo e idilliaco illustrato nelle parole del famoso scrittore si frantumano nella realtà odierna, e proprio come le storie narrate nel suo Don Chisciotte della Mancia, sono le lotte, i duelli e le sconfitte a primeggiare nella storia che vi stiamo per raccontare. Secondo gli ultimi dati emersi in Italia sono stati commessi 2.416.588 reati, in riferimento ad un periodo che intercorre tra l’agosto 2015 e luglio 2016. Un dato che dimostra un calo del 7% rispetto a quanto emerso nel luglio del 2016.
 
Napoli però si macchia ancora di sangue e la morte è quasi divenuta quotidianità. Pasquale Starace, un uomo di 63 anni, è stato freddato a colpi d’arma da fuoco a Casola di Napoli mentre percorreva Via Roma a bordo di uno scooter. L’uomo aveva precedenti penali per lesioni, ricettazioni ma non sono emersi legami con i clan. Pochi giorni fa è toccato invece ad una donna che vive nel Rione Don Guanella, rimasta ferita da colpi d’arma da fuoco a seguito di un agguato compiuto proprio in quella zona, tra Scampia e Secondigliano. Un susseguirsi di eventi che mette in evidenza un primato nazionale della città che è cresciuto a dismisura dal 2004 in poi. Numerosi sono stati gli omicidi di Camorra che nell’arco temporale che va dal 2004 al 2006 hanno raggiunto quota 209 su 319 morti, nel 2012/2013 si contano 62 omicidi di camorra su 108. Una criminalità che si insinua anche nella cultura e nell’arte poiché alcuni fatti recenti hanno dimostrato quanto il pregiatissimo mondo dell’arte sia apprezzato da chiunque. Nella casa di un camorrista sono stati rinvenuti infatti due tele di Van Gogh dal valore di cento milioni di euro, trafugati circa 14 anni fa al museo di Amsterdam. La Guardia di Finanza ha scoperto i dipinti in ottimo stato. 



Napoli, ecco i "tesori" ritrovati durante un blitz antidroga

NAPOLI – Il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, nell’ambito di indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha eseguito un sequestro patrimoniale per diverse decine di milioni di euro nei confronti di un’associazione camorristica dedita al traffico internazionale di cocaina. Tra i beni sottoposti a sequestro, anche due dipinti di inestimabile valore che erano stati trafugati da un museo di fama mondiale. L'operazione è collegata all'inchiesta che a gennaio scorso ha portato all'arresto dei vertici degli scissionisti di Scampia e alcuni insospettabili che gestivano l'importazione della droga direttamente dal centro America. In quell'occasione furono sequestrati beni immobili per il valore di oltre 10 milioni di euro, ma già all'epoca gli inquirenti sottolinearono che si trattava solo di una piccola parte dei beni nella disponibilità del clan 




Napoli: ancora una volta si ripete il miracolo di San Gennaro

 

Red. Cronaca

 

NAPOLI – Si è ripetuto a Napoli il prodigio del miracolo di San Gennaro. L'annuncio della liquefazione del sangue, dato alle…

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Napoli, mamma coraggio: ferita per fare da scudo al figlio

Redazione

NAPOLI – Una donna è stata ferita nel tentativo di fare da scudo al figlio, in un agguato scattato nel Rione Don Guanella di Napoli. La vittima si chiama Amalia Sepe, ha 57 anni e risulta pregiudicata. I colpi l'hanno raggiunta al basso addome e all'inguine. É stata soccorsa e trasportata con un'ambulanza del 118 nell'ospedale Cardarelli di Napoli. L'agguato è scattato nell'abitazione del figlio, Giuseppe Telese, 33 anni, anche lui pregiudicato. Amalia Sepe è stata colpita davanti alla porta d'ingresso da dove, presumibilmente, i sicari hanno sparato con l'intento di colpire, secondo i primi accertamenti, Giuseppe Telese.




Napoli: De Magistris lavora per la "rinascita culturale"

 

di Marco Martone


NAPOLI – "Napoli è ad un bivio. Si sono registrate alcune condizioni in questi ultimi anni che la città di Napoli non ha mai avuto. Magistrati e forze del!' ordine hanno arrestato numerosi latitanti come mai era accaduto. Hanno disarticolato potentissime famiglie camorristiche e mafiose. C'è una rinascita culturale su cui stiamo lavorando". Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervenendo oggi all'iniziativa dal titolo "Devianza minorile: strategie di prevenzione e modalità di recupero", organizzata dalla Camera Penale Minorile in collaborazione con l'associazione Milleculure alla Mostra d'Oltremare, in Napoli."Tanti ragazzi quotidianamente scelgono un'alternativa alla…

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Filmati hot: non ha retto al peso dell'umiliazione, Tiziana Cantone di Napoli si suicida

di Angelo Barraco
 
Napoli – Non ha retto al peso della vergogna, dell’umiliazione pubblica e della gogna mediatica a cui è stata sottoposta contro il suo volere e si è impiccata con un foulard. Tiziana Cantone, una donna di 31 anni, alta, capelli scuri e un fisico da modella, che da circa un anno e mezzo si era vista crollare quelle che erano le sicurezze della sua vita e le stabilità che si era costruita e che rappresentano l’ossatura di un quieto vivere per una giovane come era lei. Tutto viene interrotto bruscamente e irrimediabilmente quando la giovane si fa riprendere mentre fa sesso con una persona, tradendo il fidanzato. Quei video li aveva inviati a cinque persone tramite smartphone, delle amiche che conosceva e di cui si fidava ma non immaginava di certo che di li a poco la sua vita sarebbe cambiata drasticamente.
 
 
Filmati virali sul web Nell’arco di 24 ore quei filmati sono diventati virali sul web, condivisi  e diffusi da tutti, con commenti espliciti in merito alle sue prestazioni e la giovane si è trovata di fronte ad un baratro, rendendosi conto dopo di quanto era pericoloso il gioco della condivisione. La frase che ragazza pronuncia nel video hot “Stai facendo un video? Bravo” rimbalza sui social e nascono centinaia di parodie e commenti di pessimo gusto. Una popolarità non gratificante per una donna che vede trasformarsi tutto ciò che ha intorno in un incubo: Tiziana alla fine non ha retto ed è caduta in depressione poiché quella popolarità non gradita e umiliante ha portato alla brusca interruzione dei rapporti sociali. La giovane aveva tentato una prima volta il suicidio, ma è stata fermata in tempo. Aveva cambiato cognome per cercare di sfuggire alle innumerevoli umiliazioni a cui era costantemente sottoposta e ricominciare una nuova vita, aveva lasciato la sua attività lavorativa per trasferirsi fuori dalla Campania e solo di recente era tornata in provincia di Napoli, a casa di un parente. Un’amica di Tiziana commenta così quanto accaduto in un’intervista al Corriere “Non posso credere che sia successo veramente. Non ci conoscevamo da molto però nei mesi scorsi mi aveva confidato di essere davvero distrutta”. Teresa continua dicendo “È finita in questo schifo senza poter fare nulla. Quei video hanno cambiato per sempre la sua vita. L’ultima volta che l’ho incontrata mi era sembrato però che stesse un po’ meglio. Mi aveva parlato della sua voglia di gettarsi tutto alle spalle, di chiudere con il passato”. Parla della voglia di poter vedere in faccia chi ha fatto del male a Tiziana “Mi chiedo come si possa essere così feroci, come sia possibile accanirsi contro una ragazza che non ha fatto nulla di male. Quei video sono stati un errore? Ma per favore. Se andassimo a cercare nei cellulari degli stessi che le hanno gettato la croce addosso sono certa che troveremmo molto di peggio. Credo che a vergognarsi dovrebbero essere tutti quelli che hanno riempito il web di insulti e che di nascosto intanto guardavano le immagini”. Intanto la Procura di Napoli Nord, guidata da Francesco Greco, avrebbe aperto un fascicolo per “Istigazione al suicidio”.
 
 
Nuovi elementi Al momento vi sarebbero soltanto gli atti processuali che riguardano Tiziana Cantone ma presto ci potrebbero aggiungere altri importanti tasselli che serviranno per chiarire questa torbida vicenda. L’avvocato di Tiziana ha citato in giudizio, insieme a coloro che hanno diffuso il video hard, anche Facebook Ireland, Yahoo Italia, Google e Youtube oltre a coloro che hanno provveduto a diffondere il materiale in rete. Intanto i difensori dei social rispondono alle accuse dicendo che non sono stati pubblicati video. La pagina incriminata presentava allusioni in merito alla vicenda che riguardava la ragazza, con fotomontaggi che la umiliavano e denigravano. Tale profilo è stato rimosso per ordine del giudice. L’avvocato di Tiziana commentava così la notizia nei primi giorni di settembre, quando ancora la giovane era in vita “La mia cliente, che vive in una cittadina di provincia e non ha più potuto lavorare nel locale di cui i genitori sono titolari, ha avuto un danno non indifferente da questa vicenda che non era assolutamente nelle sue intenzioni causare. Ci siamo perciò appellati al diritto all’oblio, perché la diffusione del fatto lesivo dei diritti della privacy non rispondeva a un reale interesse pubblico”. 



Napoli: immigrato uccide connazionale perchè voleva ascoltare musica diversa, arrestato

A.B.

Napoli – L’11 agosto è stato ucciso brutalmente Elman Soriy, un marocchino di 35 anni. Il responsabile di tale infame gesto è stato individuato nella persona di Youssef El Khalidi, 33 anni, connazionale, immigrato nonché pregiudicato e senza fissa ritenuto dagli inquirenti l’autore. Un delitto che si è consumato nello spiazzale del Centro Commerciale “Decathlon” a Montecorvino, Pugliano a Salerno. Il movente? Ha ucciso l’amico e connazionale perché voleva ascoltare musica diversa rispetto a quella che lui preferiva ascoltare attraverso la radio di un cellulare. Un movente futile che sta alla base di un delitto efferato in cui la vittima è stata  colpita da un coccio di bottiglia al collo, cagionando la morte. L’assassino è scappato via dopo aver commesso il gesto. Immediatamente sono scattate le ricerche e nel pomeriggio di quel giorno, l’immigrato è stato individuato in una mensa per senzatetto che si trova a pochi passi dal luogo del delitto.  



Napoli: immigrato ruba una pistola a un vigilantes e semina il panico. È psicosi terrorismo

di Angelo Barraco
 
Napoli – Attimi di terrore nei viali del Centro Direzionale a Napoli. Uno straniero ha preso una pistola ad un vigilantes, lo ha spintonato per terra, arrecando danni fisici ad esso e costringendolo a ricorrere alle cure mediche. Successivamente ha iniziato a correre  dove vi sono diversi uffici, tra i presenti si è creato un clima di vero e proprio terrore, soprattutto alla luce dei fatti recentemente accaduti in Europa. Molti si sono infatti rifugiati nei bar e nei locali appena aperti. Alcuni testimoni avrebbero affermato inoltre che l’uomo avrebbe cercato  di sparare ma l’arma aveva la sicura e non vi erano colpi in canna. I presenti hanno subito pensato che quanto stava accadendo davanti ai loro occhi potesse essere riconducibile al terrorismo. La situazione di tensione è stata sedata pochi minuti dopo con l’arrivo delle forze dell’ordine che hanno rincorso lo straniero, bloccato e hanno sottratto l’arma. Gli inquirenti hanno inoltre portato l’uomo al Commissariato di Polizia e lo hanno interrogato. Dagli accertamenti è emerso che si tratta di un cittadino nigeriano 25enne che alloggiava in una struttura di Agrigento e aveva fatto richiesta di Asilo Politico che però era stata respinta. Tale esito aveva fatto innervosire l’uomo tanto che il centro di Agrigento aveva chiesto una perizia psichiatrica, ma l’uomo non si era arreso ed era scappato fino a Napoli. Dagli accertamenti sono stati esclusi eventuali legami con il terrorismo. 



Napoli, 15enne violentata da branco: 11 arresti

A.B.

Napoli – Terribile episodio di violenza sessuale ai danni di una ragazza di 15 anni di un piccolo centro di Napoli. L’episodio denunciato dalla vittima risalirebbe a qualche settimana fa. La violenza si è consumata nel comune di Monti Lattari di Pimonte, sopra Castellamare di Stabia, dove la giovane sarebbe stata attirata in una trappola messa in atto dal suo fidanzato. La violenza sarebbe stata inoltre filmata con un cellulare, la giovane sarebbe stata costretta a subire violenze sessuali anche dagli amici del giovane e l’avrebbero inoltre minacciata pubblicare il filmato della violenza. Gli inquirenti hanno subito avviato indagini e sono scattate undici misure cautelari nei confronti di minorenni accusati di violenza sessuale.  Gli 11 soggetti saranno collocati in una Comunità di recupero, un dodicesimo soggetto, di 14 anni, avrà un procedimento separato. Un altro terribile episodio di violenza sessuale si è verificato a Bari, dove i Carabinieri hanno arrestato un operario di 25 anni con l’accusa di violenza sessuale. Secondo l’accusa l’uomo si sarebbe vendicato nei confronti della sua ragazza per la fine della loro storia, organizzando una vendetta nel giorno del suo compleanno. L’ha attirata in una stanza, illudendola di darle un regalo, successivamente blocca la via di fuga e la violenta. La giovane riesce a scappare e a denunciare quanto accaduto. 




NAPOLI, SOPHIA LOREN RICEVE CITTADINANZA ONORARIA E SI COMMUOVE

Redazione

Napoli – "Non è facile parlare, per me è facile quando sono davanti a una macchina da presa e dico delle battute scritte per me. E le dico con tutto il cuore, con tutto l'amore. Ma qui di amore questa mattina ce ne è stato tanto, il sindaco ha detto cose bellissime". Così Sophia Loren, visivamente commossa, in occasione della cerimonia nel cortile del Maschio Angioino per il conferimento della cittadinanza onoraria di Napoli. Poi la battuta, riferendosi a Luigi De Magistris: "Ed è pure nu bell' guaglione'.

"Ricevere un premio è sempre un'emozione speciale – ha continuato l'attrice – Ma riceverlo qui, nella Napoli a me tanto cara da sempre, da quando sono nata, tutt'uno con la mia Pozzuoli, è molto di più. E' una soddisfazione intima, che gratifica l'animo e che mi accompagnerà a lungo". "Tutto di questa giornata ricorderò a lungo. Appena sono arrivata, percorrendo queste amate strade per l'ennesima volta che mi ricordano la mia infanzia. La mia adolescenza", ha detto ancora e, a questo punto, la commozione si è fatta ancora più intensa. Così i 500 cittadini che erano lì per assistere, invitati dal Comune di Napoli, le hanno dedicato un altro scrosciante applauso.

"I primi film, la pizza de 'L'oro di Napoli'. Insomma, gli inizi della mia vita e della mia carriera. Cercavo di memorizzarle metro per metro per rafforzare il ricordo, fissarle nella mente e portarle con me per sempre. Tutto è magnifico, oggi. Napoli, questa cerimonia, questo bellissimo premio. Questa vostra accoglienza", ha sottolineato la Loren chiedendo: "Perché queste giornate hanno un termine e non durano all'infinito? Grazie di cuore a tutti e alla mia cara Napoli. Io ci vengo sempre molto spesso. Zitt' zitt'. Grazie di cuore per questa bellissima giornata".