NAPOLI: MONNEZZA E RIFIUTI TOSSICI. CHE VERGOGNA!

di Christian Montagna

Napoli
– Non c'è giustificazione che tenga al degrado a cui quotidianamente gli automobilisti sono avvezzi. E poi non lamentiamoci se di Napoli e province passa sempre la stessa immagine. A volte, sarà pure esagerata e gonfiata da qualche teatrale penna giornalistica ma stavolta, purtroppo, è la realtà dei fatti. Siamo a Nord della Campania, sull'asse mediano che collega Napoli con Caserta. Ma più che asse mediano mi verrebbe da dire discarica abusiva. Uno squallore senza precedenti che nemmeno ai tempi dell'antico Medioevo si era soliti vedere quando il popolo si serviva delle fosse costruite in strada per smaltire i rifiuti. Il problema è che non siamo né al Medioevo né tantomeno ci sono le fosse pubbliche. Copertoni di pneumatici, materiale edile, lastre di amianto, oli e combustibili, rifiuti organici: non manca proprio nulla! Non si fa in tempo a rimuoverlo, quelle rare volte che è stato fatto, che tutto torna come prima. Che ci fosse un cartello sulla strada che autorizzi tutto ciò e non ce ne siamo accorti? Assurda considerazione! Quel tratto di strada è adibito soltanto alle autovetture e ai motocicli e serve a collegare i punti della regione, non a raccogliere i rifiuti! Pare scontato dirlo, ma qui c'è qualcosa che non quadra. La camorra ,onnipresente, anche stavolta c'entra qualcosa? Ci stiamo facendo la fossa da soli come si dice in gergo. Forse qualcuno non sa che gli infiniti incendi dolosi che ivi appiccano ogni giorno, emettono sostanze nocive al nostro organismo! Forse qualcuno non sa che l'aumento dei tumori in Campania è soprattutto dovuto a questo.Su questo tratta di strada, vi risiede anche un campo rom ma la responsabilità non può essere sempre e solo attribuita a loro. Si parla tanto di Terra dei fuochi, di aumento dei tumori; la gente è allarmata, impaurita, organizza proteste e sit in. Ma come è possibile che nessuno parli mai di senso civico? Miei cari conterranei, il problema è proprio questo. A Napoli, non c'è senso di civiltà, non c'è amore per la patria. Siamo stati nominati gli abitanti della terra di nessuno, ed è proprio così! Pino Daniele cantava " Napule è na carta sporc e nisciuno se ne importa". Ebbene si, quel cantante dal timbro raro aveva proprio ragione! E non lamentiamoci se poi viene la prima organizzazione criminale di turno e ci sottomette. Lo abbiamo voluto noi con la nostra grande strafottenza. Se dagli uffici comunali non arriva nessuna risposta, armiamoci di buona volontà e troviamola una soluzione, noi che questa terra la amiamo!