Croazia, una terra da scoprire

La Croazia è uno Stato Europeo variegato sia nel suo aspetto fisico che economico.
Oltre ad avere diverse isole, è anche rappresentata da un esteso lembo di terra che ad ovest rivede la sua costa; una costa che si affaccia sul Mar Adriatico e dove dalla parte opposta incontra l’Italia.

La Croazia presenta diverse realtà: da quella di montagna, a quella costiera, a quella isolana.
La zona isolana è caratterizzata da aspetti folkloristici come l’uso del dialetto, le feste rionali e la presenza non solo del mare, ma anche di zone montuose che nascondono scorci meravigliosi dove trovare locali tradizionali in cui mangiare cibo tipico (es. il prosciutto della Dalmazia, i formaggi, il pesce fresco e la frutta di stagione).

Nelle zone costiere, dove sorgono alcune città, c’è maggior traffico veicolare e primeggia un turismo di massa. Le costruzioni (es. case, alberghi, supermercati, negozi) sono più ampie e, in alcuni casi, “oscurano” i paesaggi marittimi. Per riportare un esempio, la costa croata assomiglia, per alcuni aspetti, alla riviera romagnola.

Nelle città spicca la lingua croata e solo in pochi casi anche l’uso del dialetto. Nel periodo estivo molti giovani croati migrano per andare a lavorare in qualche isola vicina.
Le città puntano su una commercializzazione di massa, mentre nelle zone di montagna o nelle isole l’economia è strutturata su misura del turista: itinerari marittimi o montuosi (es. per chi fa trekking), attrazioni per bambini (es. parchi gioco, sale giochi), gelaterie, bancarelle (es. vestiti, prodotti del luogo, oggettistica etc …) e ristoranti in cui si può trovare il Made in Croazia (es. piatti di pesce, contorni, dessert farciti con marmellate prodotte nel territorio croato, vino, olio etc …). Si tratta di un commercio turistico dove si possono comprare souvenirs oppure degustare specialità del luogo.

Ogni aspetto elencato fa della Croazia un paese di villeggiatura, dove, attraverso itinerari, il turista può scoprire zone di mare con viste mozzafiato oppure aree di montagna dove fare arrampicate; nel primo caso il turista può dedicare il suo tempo facendosi una bella nuotata, nel secondo caso il viaggiatore scruta il territorio, scoprendo la vegetazione del posto.

Di concerto, il turista, prima di partire può decidere se fare o un viaggio itinerante, o scoprire qualche isola oppure fare tappa in qualche città. Percorrendo la costa croata si trovano punti panoramici differenti, si visitano città, si vedono monumenti, si conosce gente del luogo e nel frattempo si degustano piatti caratteristici.

Per chi decide di visitare la capitale, Zagabria, deve spostarsi più all’interno e può decidere di fare tappe in altre città oppure di sconfinare e visitare altri paesi come, la Slovenia, l’Ungheria oppure la Bosnia. Nel costruirsi un itinerario di viaggio per la Croazia, il turista può davvero fare pit stop in diversi contesti e godersi la sua vacanza.




Croazia: boom di turisti e prezzi alle stelle

La Croazia ad oggi è parte dell’Unione Europea e come tale ha acquisito i diritti e i doveri degli altri Paesi che ne fanno parte. Diverse testimonianze di turisti confermano che quest’anno si è osservato un boom turistico proveniente da zone limitrofe e oltre: Italia, Bulgaria, Romania, Moldavia, Grecia e Francia.

Tuttavia, è credibile che l’entrata della Croazia tra le “stelle” dell’Unione Europea abbia incentivato la costruzione di alberghi e di ristoranti per ospitarne il turismo da un lato, ma dall’altro ha sicuramente rialzato le spese dell’economia croata.

Questo aspetto finanziario dettato dalla moneta unica, rispetto a quello che era il valore della moneta croata, ha “meravigliato” sia la popolazione croata che il turismo, subendo alcuni contraccolpi sia nelle spese che nei ricavi economici.

L’euro, in un certo senso, ha equiparato la Croazia con gli altri Stati Europei da un punto di vista dei tre settori economici: agricoltura, industria e turismo.

Questo requisito ha però modificato la vita quotidiana di ciascun croato che si è ritrovato a dar di conto ad un’economia più ampia e complessa rispetto al passato.

Non c’è alcun dubbio sul fatto che la Croazia si stia notevolmente sviluppando nel turismo con la costruzione di alberghi, di strutture marittime etc…, ma questi nuovi investimenti hanno richiesto all’economia croata di creare adeguate risorse non solo per il turismo, ma anche per gli abitanti stessi.

La Croazia ad ora ha prezzi elevati e poco concorrenziali soprattutto negli alimenti, nelle postazioni turistiche (es. ombrelloni, sdrai), nei vestiti e nell’oggettistica (es. souvenirs), rischiando un saldo economico di ritorno più basso del previsto.

Un tempo il turista che arrivava in Croazia pagava meno rispetto ai servizi di cui necessitava, oggi è inevitabile che l’aumento dei prezzi possa portare con sé il rischio di abbassare il flusso turistico.

La Croazia ha però una particolarità intrinseca rispetto al passato: nelle città costiere i prezzi si sono elevati rispetto alle isole. Questo dato è tratto da alcune ricerche svolte sul campo nei periodi di luglio e agosto; è come se la vita da isolano costasse meno rispetto a quella di città. Il dato potrebbe essere scontato, ma non lo è, poiché prima dell’ingresso nell’Unione Europea, l’intera Croazia aveva costi poco concorrenziali e soprattutto similari nel triangolo costa, città e isola.

Nel frattempo che la Croazia continui il suo “viaggio” di inserimento in Europa, ogni turista sicuramente “farà due conti in tasca prima di avventurarsi in zone della Croazia dove i costi sono saliti alle stelle”.




EMERGENZA IMMIGRATI SENZA FINE: MURO SUL CONFINE TRA UNGHERIA E CROAZIA

Redazione

Sono terminati i lavori di costruzione della barriera al confine tra Ungheria e Croazia. Lo ha annunciato il premier ungherese Viktor Orban. I lavori sono cominciati nella notte e Orban ha assicurato che in tempi rapidi la barriera coprirà tutti i 41 chilometri di confine tra i due Paesi non attraversati dal fiume. Al lavoro 600 soldati ne arriveranno altri 500, ai quali se ne aggiungeranno altri 700 nel fine settimana. Intanto Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha organizzato un summit straordinario sull'emergenza migranti per mercoledì prossimo. "Siamo pronti ad aiutar migliaia di rifugiati – ha affermato il premier Sobotka – ma i numeri non hanno senso. Speriamo che il summit venga incentrato sulla sostanza, cioè a dire su quello che sta succedendo nei quartieri dell'Europa

La Croazia chiude i valichi La Croazia ha chiuso tutti e otto i valichi di frontiera con la Serbia per impedire il passaggio dei rifugiati. Le autorità di Zagabria hanno ufficialmente annunciato la chiusura di 7 valichi di frontiera su otto "fino a ulteriori comunicazioni". Ma i migranti stanno entrando in Croazia dalla località serba di Sid, nonostante la chisura di tutti i valichi di frontiera, annunciata dal governo di Zagabria. Un reporter della Retuters ha accertato che i rifugiati attraversano i campi intorno al punto di confine, controllati dalla polizia croata.

La Slovenia ha deciso di fermare il traffico ferroviario dalla Croazia. La decisione è scattata dopo il fermo di 150 migranti a Dobova, provenienti dalla Croazia. "Al momento – afferma la polizia slovena – il traffico passeggeri non è operativo".

La Repubblica Ceca, invece, si dice pronta ad aiutare i rifugiati ma conferma la sua contrarietà al piano di distribuzione dei migranti nell'Ue secondo quote obbigatorie, come proposto dalla Commissione europea. Lo ha detto il primo ministro Bohuslav Sobotka al quotidiano economico Hospodarske Noviny in edicola oggi. "Ci sarà una pausa durante l'inverno – ha osservato Sobotka – ma poi partirà una nuova ondata" di rifugiati verso l'Ue. "Centinaia di migliaia di rifugiati sono in moto e una delle ragioni per cui abbiamo rifiutato le quote – ha spiegato – è che non si finisca con l'approvazione di una soluzione burocratica per poi dire che è stato tutto risolto".

Bimba siriana muore in un naufragio Appena due settimane dopo la tragedia del piccolo Aylan Kurdi, profugo siriano morto insieme alla madre e al fratellino in un naufragio al largo della Turchia, le autorità turche hanno ritrovato su una spiaggia nella provincia occidentale di Izmir il corpo di una bambina di circa quattro anni, anche lei vittima di un naufragio. Secondo l'agenzia locale Anadolu, la bimba deve essere ancora identificata. Gli attivisti della Rete siriana per i diritti umani riportano invece che si tratta della piccola Hanan Al Jarwan, di quattro anni, morta in un naufragio nella notte. Il suo corpo si è spiaggiato questa mattina ad Altinkoy, distretto di Cesme. Secondo le prime ricostruzioni, si trovava su un barcone diretto verso un'isola greca. Quattordici naufraghi, tra i quali otto bambini, sono stati messi in salvo dalla Guardia costiera turca. La
bimba potrebbe essere l'unica vittima

 

Migrante muore all'Eurotunnel Una tragedia nell'enorme emergenza degli immigrati che tentano disperatamente di raggiungere l'inghilterra da Calais: un migrante, probabilmente si nazionalità siriana, è morto fulminato nei pressi dell'imbocco del tunnel della Manica, mentre cercava di salire sul tetto di un treno merci diretto in Inghilterra. Lo riferisce la polizia francese. I fatti sono avvenuti poco prima della mezzanotte. Sale così a 10 il numero dei migranti morti da giugno nel tentativo di raggiungere la Gran Bretagna attraverso l'eurotunnel.