Milano, arte urbana: un murale per sensibilizzare su sport e lotta alla meningite

L’opera è stata realizzata sulla facciata di un edificio in viale Toscana 9

Lo skyline di Milano si arricchisce con un murale che unisce la bellezza dell’arte a un importante messaggio di sensibilizzazione. È ‘Limitless’, opera ideata e realizzata da SMOE Studio sulla facciata di un edificio in viale Toscana 9 con il contributo non condizionante di Sanofi. Il murale raffigura uno sciatore paralimpico che porta sul casco i colori della Bandiera della Lotta alla Meningite e veicola valori fondamentali dello sport, come il coraggio di superare sé stessi e i propri limiti.

“È un progetto straordinario- ha detto Lara Magoni, sottosegretaria allo Sport e ai Giovani per Regione Lombardia- Solo la conoscenza può anticipare ciò che può causare una patologia come la meningite. Lo facciamo attraverso l’arte, con immagini importanti di coloro che riprendono in mano la propria vita dopo la malattia”.

Emblema di questo concetto è Andrea Lanfri, ex atleta paralimpico due volte argento nella staffetta 4×100 prima ai Mondiali di Londra nel 2017, poi ancora l’anno dopo agli Europei di Berlino. Lanfri ha contratto la meningite nel gennaio del 2015, a 29 anni, ma l’amputazione delle gambe non gli ha impedito di tornare a fare ciò che più amava: correre e scalare pareti rocciose. “Non sapevo nulla di questa malattia- ha raccontato Lanfri, presente alla conferenza di presentazione di ‘Limitless’- Me lo spiegarono in ospedale, una notte. Da lì in poi ho scoperto pian piano tutte le sfide che la malattia mi avrebbe messo davanti. E le ho affrontate, quelle sfide. All’inizio quasi per ripicca nei confronti della meningite, poi ho deciso di fare esattamente l’opposto di ciò che la malattia avrebbe voluto impormi. Puntava a fermarmi. Invece io sono andato oltre. Lo sport in questo senso è stato importantissimo per me, è stato un mezzo per fare cose che io stesso non avrei mai creduto di realizzare”.

Ha sposato in pieno questa visione la sottosegretaria Magoni: “Lo sport è l’unico strumento di inclusione e aggregazione che usiamo in ogni situazione. In questo caso si accompagna al messaggio della prevenzione, perché è quella che ci salva la vita”.

‘Limitless’ è la prima di cinque opere che rientrano nel progetto di arte urbana ‘Nulla Virtus’ di SMOE Studio per la città di Milano. Ha il patrocinio del Municipio 4 e del Municipio 5 ed è supportata da Brand For the City come advisor. “Lo sport è l’arte dell’anima e del corpo- ha affermato l’artista che ha partecipato alla realizzazione del murale- Abbiamo voluto restituire questo immaginario attraverso una narrazione che ha come tela la città stessa. In ‘Limitless’ abbiamo utilizzato i colori della bandiera della lotta alla meningite: il giallo, il viola e il blu. Questo messaggio di sensibilizzazione rende il nostro lavoro ancora più significativo”.

La scelta non è stata casuale

La bandiera è infatti il simbolo di unione e speranza globale lanciato da Sanofi a fine2023. È stata realizzata in collaborazione tra la Fondazione perla Ricerca sulla Meningite (MRF) e la Confederazione delle Organizzazioni per la Meningite (CoMO) – di cui fa parte il Comitato Nazionale contro la Meningite ‘Liberi dalla Meningite’ – e i paralimpici Davide Morana, Ellie Challis e Théo Curin. Il disegno rappresenta il desiderio di proteggere e sostenere i pazienti, la volontà di sconfiggere la malattia e ancora la comunità che lotta contro la meningite. Non solo i pazienti, quindi, ma anche i loro caregiver e le organizzazioni che li supportano.

“Per sconfiggere la meningite è fondamentale migliorare la sua conoscenza tra i cittadini, soprattutto se giovani- ha sostenuto Mario Merlo, General Manager Sanofi Vaccini Italia&Malta- Siamo stati felici di aderire a questa iniziativa di sensibilizzazione che lega un valore importante come quello della prevenzione a quello dello sport. Agire in modo corale per incidere nella lottacontro la meningite è indispensabile. Sanofi è da sempre impegnata in questo ambito. Supportare la realizzazione di quest’opera dedicata alla città di Milano e alla sua valorizzazione è un ulteriore passo in avanti nel percorso già avviato con la bandiera per unire tutti nella lotta contro la patologia”.

La meningite colpisce ogni anno oltre 2,5 milioni persone nel mondo di qualsiasi età e registra un tasso di mortalità pari al 10%

Tra coloro che riescono a guarire, circa il 20% deve convivere con complicazioni gravi e a lungo termine come anche lesioni cerebrali e amputazioni degli arti colpiti. “Bisogna lanciare un messaggio forte e chiaro. Il mio desiderio, durante la malattia, era tornare alla mia vita, alle mie passioni- ha ricordato Andrea Lanfri- Dare la mia testimonianza ad altre persone che hanno vissuto o stanno attraversando la mia stessa esperienza mi ha dato una spinta in più. Mia madre all’inizio mi disse che non avrei mai più scalato una montagna e io d’istinto le risposi ‘Chi te l’ha detto?’ Quando poi le annunciai che sarei andato sull’Everest prima non mi credette, poi mi domandò perché volessi farlo. Ricordo di averle ribattuto, scherzosamente, ‘Per dimostrare che quel giorno ti sbagliavi'”.

Non arrendersi neanche di fronte a problemi che sembrano insormontabili è la chiave di lettura da usare quando si guarda il gigantesco murale appena inaugurato e che ci avvicina all’evento più atteso nel capoluogo lombardo, le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina. “Ci avviciniamo sempre di più alla data di avvio dei Giochi- ha detto la sottosegretaria Magoni con un sorriso- Questo progetto vuole essere un inno alla vita attraverso immagini che ci accompagneranno fino alle settimane di gara, ricordandoci tutte quelle persone che scenderanno in pista superando proprio le difficoltà e gli ostacoli che hanno caratterizzato il loro percorso di vita”.




Petrosino: Più murales sui muri e più sconti sulle tasse ai cittadini. Ecco la trovata del sindaco,

di Angelo Barraco
 
Petrosino (TP) – Il Comune di Petrosino ha lanciato un progetto che valorizza l’arte e il territorio, un concorso chiamato “Art’s Oasis”, che mira alla riqualifica di spazi pubblici, finora abbandonati, attraverso l’istallazione di istallazioni artistiche. Il progetto “Oasi d’Arte – Art’s Oasis” mira alla riprogettazione della città di Petrosino, attraverso interventi di recupero delle aree marginali , con il fine ultimo di ottenere un recupero. La prima edizione di questa iniziativa ha visto l’istallazione di sei imponenti opere architettonico – artistiche che hanno arricchito il panorama urbano in punti salienti della città, evocando quelli che sono i principali elementi caratteristici del territorio come il vino, il vento, la gente, la terra, il mare e la natura. Sono state realizzate con materiali di svariato genere, hanno dimensioni e forme diverse e sono state realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo. 
 
Quest’anno si è tenuta invece la seconda edizione del concorso “Art’s Oasis” ed è stato portato in auge il valore artistico-sociale e comunicativo della Street art. Il Comune ha puntato alla riqualifica degli edifici che rappresentano dei punti salienti per la città ma che apparentemente e artisticamente risultano anonimi, abbattendo tale barriera grazie alla collaborazione dei cittadini attivi che attraverso la realizzazione dei murales hanno dato maggiore risalto alle abitazioni che hanno messo a disposizione e hanno fatto si di poter usufruire di agevolazioni fiscali del 30% circa. Sono stati realizzati otto murales da artisti provenienti da tutto il mondo. Ma chi sono gli artisti che hanno colorato le mura di Petrosino? Massimo Rizzuto ha realizzato un’opera chiamata “Il colosso di Petrosino”. Consegue la laurea all’Accademia delle Belle Arti di Roma con il massimo dei voti. Rizzuto dal 92 al 97 espone le sue opere tra Italia, Spagna, Germania, Lussemburgo. Collabora inoltre curando la progettazione e la direzione artistica di eventi a cura di grandi nomi del mondo televisivo e dello sport. Nel 2006 disegna il braciere olimpico per le olimpiadi invernali di Torino 2006. Dzia è uno street artist Belga che ha regalato a Petrosino una splendida opera intitolata “Il fenicottero”. Ha uno stile unico e immediatamente riconoscibile poiché costituito da accentuate linee geometriche e morbide. Dipinge in tutta Europa,  portando il colora lì dove il colore non c’è. Flavio Campagna, conosciuto come Kampah che ha regalato a Petrosino l’opera intitolata “Povera Patria” con il ritratto del maestro Franco Battiato. E’ un regista, designer e pioniere della grafica pubblicitaria e della grafica animata in tv. Ha diretto video musicale tra cui uno per gli U2, ha collaborato con Ridley Scott, vinto numerosi premi, ha realizzato pubblicità per colossi mondiali della tecnologia, sport, comunicazione. Una delle sue opere è inserita al MOMA di New York. Un altro artista è Ascanio Danis, che ha realizzato l’opera “Vita e Futuro”. Un artista specializzato in pittura e disegno, che espone le sue opere presso importantissime gallerie. Rosaria Bosso ha realizzato l’opera “StARTer”, che raffigura tre nuotatori. Un’artista che si muove egregiamente tra pittura, performance, istallazioni, video, cinema, letteratura. Utilizza il metodo Pop-Art. Narcisa Monni ha realizzato per Petrosino l’opera “La Signora Giovanna”. Vive in Sardegna, dove si è laureata e dove attualmente lavora e risiede, ama rappresentare immagini spesso prive di un’identità reale ma uniche nel loro genere. Pao ha realizzato un’opera chiamata “Nadir”. Le sue opere sono coloratissime, rotondeggianti e si muovono attraverso prospettive uniche e tridimensionali. Julia Borja vive e lavora a Rio De Janeiro, Brasile e ha realizzato a Petrosino l’opera intitolata “Lighea”. Ha lavorato con artisti di fama internazinale. 
 
 
Noi de L'Osservatore d'Italia abbiamo parlato dell’iniziativa con il Sindaco Gaspare Giacalone e ci ha spiegato che “è stato varato un pacchetto di agevolazioni fiscali per i nostri cittadini”. “L’anno scorso abbiamo fatto tutto il litorale, quest’anno abbiamo preso l’asse principale di Petrosino e abbiamo fatto un avviso a coloro che avevano una parete prospiciente alla via di metterla a disposizione. Abbiamo trovato una persona che ha fatto da facilitatore. Alla base di tutto ci deve essere il coinvolgimento popolare. Nella prima edizione abbiamo sottoposto gli schizzi che ci hanno inviato gli artisti  prima ad una giuria tecnica qualificata e dopo una prima scrematura li abbiamo sottoposti ad una giuria popolare. Quest’anno abbiamo fatto un incontro con il facilitatore che spiegava tutto quanto, veniva compilata una scheda, quali erano i benefici e i vincoli poiché l’opera appartiene a noi”. 
 
 
E a noi piace chiudere con una citazione: “La più grande ragione del dipingere è che non c'è ragione di dipingere” disse il celebre pittore e writer statunitense Keith Haring. L’arte rappresenta la massima espressione di un pensiero, un movimento, un fase storica e mentale dell’artista che si cristallizza su un piano e si mantiene viva grazie alla fantasie dei curiosi che animano le raffigurazioni, costruendo attorno alle linee e ai colori delle vicissitudini prettamente soggettive che si modellano nell’animo di chi le vive in modo costante e multiforme.