MultiVersus torna su Pc e console più in forma che mai

MultiVersus, il platform fighter per Pc e console free to play targato Warner Bros è tornato nella sua forma definitiva, e stavolta sembra essere riapparso sugli store digitali in forma davvero smagliante. Diverso tempo è passato dalla chiusura della versione Beta di Multiversus. La particolarità di questo titolo è che vede scontrarsi eroi di film e cartoni animati in un epico crossover ricco di volti noti, con voci originali e tantissime chicche per gli appassionati. Dal misterioso Batman al pungente Bugs Bunny, dalla glaciale Arya Stark ai folli Rick e Morty, da Marvin il Marziano al chiassoso Taz il roster di Multiversus è già pieno di stelle e potrebbe ampliarsi in modo considerevole in futuro. Nonostante le premesse ottime e un profilo visivo gradevole ed efficace, il titolo di Player First Games non ha potuto fare a meno di registrare un enorme calo di interesse in seguito alle prime settimane di Beta, a causa di problemi tecnici e di meccaniche considerate acerbe e poco profonde. Da qui la discussa ma in fin dei conti corretta decisione di “congelare” la produzione per poter tornare a lavorare dietro le quinte, in modo da creare i presupposti per un suo rilancio in pompa magna. La lunga pausa di Multiversus ha portato a notevoli cambiamenti grafici, sistemici e contenutistici. Adesso il titolo è ritornato, ed ha un gran potenziale. Riuscirà a riaccendere la fiamma dell’entusiasmo nei cuori dei giocatori? Andiamo a scoprire insieme. MultiVersus può essere apprezzato in molti modi e questa volta è disponibile al lancio con varie modalità tutte da giocare sia online che in locale. Le Fenditure sono un’esperienza PvE con boss da sconfiggere, mini-giochi e ricompense uniche, oltre a un modo per imparare meccaniche, provare personaggi e affinare abilità, sia in solitaria che con un amico in modalità cooperativa online.

MultiVersus comprende anche la modalità 2 contro 2 cooperativa a squadre, scontri 1 contro 1, tutti-contro-tutti a 4 giocatori, cooperativa contro IA, lobby online personalizzate, Il Laboratorio (modalità pratica), tutorial e partite in locale fino a 4 giocatori. La sempre mutevole mappa del Laboratorio di Dexter e la mappa della Città di Townsville, compreso il nemico principale delle Superchicche, Mojo Jojo, si affiancano alla Batcaverna (DC), la Casa sull’albero (Adventure Time), il Castello stregato di Scooby (Scooby-Doo), l’Arena celeste (Steven Universe) e ad altri luoghi disponibili per i giocatori. In MultiVersus ogni combattente è dotato di un set approfondito di meccaniche di combattimento, abbinate a miglioramenti visivi e di illuminazione che danno enfasi ai personaggi, avvicinando i giocatori all’azione su schermo. Il gioco utilizza anche un rollback netcode su misura per supportare il gioco online e il matchmaking. Inoltre, MultiVersus include alcuni dei migliori talenti nel prestare le voci al gioco, ad esempio Mark Hamill (dai videogiochi Batman: Arkham, Batman: La serie animata) come Il Joker, Kevin Conroy (dalla serie Batman: Arkham, Batman: La serie animata), Tara Strong (dalla serie Batman: Arkham) come Harley Quinn, George Newbern (dal gioco Injustice 2) come Superman, Maisie Williams (Game of Thrones) come Arya Stark, Matthew Lillard (Scooby-Doo) come Shaggy, Estelle (Steven Universe) come Garnet, e molti altri. Il passaggio all’Unreal Engine 5 ha trasformato l’aspetto visivo di MultiVersus.

Il titolo insomma garantisce una gran varietà del parco lottatori. I vari combattenti non sono però solo diversi esteticamente, gli sviluppatori hanno cercato di dare a ognuno un set di mosse unico e iconico con una diversificazione marcata. In pratica ogni scelta appartiene a una sorta di sottoclasse – tank per i più difensivi, picchiatore per i più offensivi, e altre più peculiari come guaritore o assassino – e segue lo schema classico delle mosse direzionali di Smash, sia per i colpi normali che per quelli speciali. In MultiVersus ogni attacco normale al di fuori delle combo a colpi multipli risulta caricabile come un attacco Smash, e molte delle mosse speciali richiedono delle risorse ricaricabili col tempo o con l’attivazione di qualche abilità. Un esperto di Bugs Bunny dovrà quindi decidere al meglio quando utilizzare i suoi missili Acme, laddove per chiunque usi Batman sarà il caso di tener conto dei batarang lanciati e degli esplosivi utilizzati. Insomma, il titolo è molto più tecnico di quanto si possa immaginare. L’unicità del sistema di combattimento però non dipende solo da queste caratteristiche. In primo luogo, infatti, MultiVersus è completamente bilanciato attorno agli scontri due contro due, con tanto di già nominate classi di supporto pensate prevalentemente per offrire potenziamenti ai compagni o avvantaggiarli in battaglia. Al di fuori di quelli più aggressivi, quasi ogni combattente ha poi a disposizione almeno una abilità di supporto, che gli permette di offrire bonus al partner, di raggiungerlo al volo, o addirittura di recuperarlo mentre sta volando di sotto. Per quanto riguarda l’aspetto estetico, il nuovo motore grafico offre un sistema di illuminazione avanzato e effetti particellari dettagliati, migliorando notevolmente la resa estetica dei personaggi e degli ambienti. Gli scontri risultano più leggibili e visivamente piacevoli, un aspetto cruciale per il successo nel mondo dello streaming. Oltre ai 23 personaggi iniziali, la versione definitiva di MultiVersus aggiunge tre nuovi eroi: Joker, Jason di Venerdì 13 e la Guardia Banana di Adventure Time sia in versione maschile che femminile. Inoltre come si evince dalle missioni sfida nelle Fenditure, uno dei prossimi personaggi giocabili sarà sicuramente il temibile agente Smith di Matrix. Tirando le somme, la versione definitiva di MultiVersus si propone come l’evoluzione di quanto visto nel 2002. Se il titolo verrà seguito a dovere e offrirà sempre nuovi contenuti siamo certi che entrerà nel cuore dei giocatori di tutto il mondo.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5

Sonoro: 9,5

Gameplay: 8,5

Longevità: 8

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise




Multiversus, il nuovo battle brawl di Warner Bros

Multiversus è per Warner Bros l’evoluzione dei classici picchiaduro, più nello specifico è un battle brawl proprio come Super Smash Bros e Brawlhalla, ossia, un gioco dove due o 4 personaggi (in singolo o a squadre) se le danno di santa ragione fino a sbalzare gli avversari oltre i limiti dell’arena. Ovviamente chi finisce giù il minor numero di volte fuori vince. Per far si che gli antagonisti diventino più vulnerabili e cadano al di là dei confini delle aree di gioco, sarà necessario mettere a segno più colpi possibile. Quindi un’ottima tecnica e conoscenza delle abilità del proprio alter ego virtuale possono fare la differenza. Forte delle sue innumerevoli licenze il colosso dell’intrattenimento ha deciso così di evolversi e tirar fuori dal cilindro Multiversus: un picchiaduro con un roster d’eccezione, che vanta personaggi del calibro di Batman, Bugs Bunny, Tom e Jerry, Finn e Jake, Steven Universe, Arya Stark, Taz, Supermen, Harley Quinn, Wonder Woman, Shaggy e altri. L’idea centrale? Non solo permettere a chiunque di giocarci gratuitamente (il gioco è disponibile sia gratuitamente nella versione base che in versione a pagamento con diversi bonus), ma anche ispirarsi a una delle serie più di successo in assoluto tra i picchiaduro: Super Smash Bros. I vari combattenti non sono però solo diversi esteticamente, gli sviluppatori hanno cercato di dare a ognuno un set di mosse unico e iconico, con una diversificazione marcata tanto quanto quella vista nei migliori personaggi di Smash Ultimate. In pratica ogni scelta appartiene a una sorta di sottoclasse – tank per i più difensivi, picchiatore per i più offensivi, e altre più peculiari come guaritore o assassino – e segue lo schema classico delle mosse direzionali di Smash, sia per i colpi normali che per quelli speciali. In Multiversus ogni attacco normale al di fuori delle combo a colpi multipli risulta caricabile come un attacco Smash, e molte delle mosse speciali richiedono delle risorse ricaricabili col tempo o con l’attivazione di qualche abilità. Un esperto di Bugs Bunny dovrà quindi decidere al meglio quando utilizzare i suoi missili Acme, laddove per chiunque usi Batman sarà il caso di tener conto dei batarang lanciati e degli esplosivi utilizzati.

Insomma, il titolo è molto più tecnico di quanto si possa immaginare. L’unicità del sistema di combattimento però non dipende solo da queste caratteristiche. In primo luogo, infatti, Multiversus è completamente bilanciato attorno agli scontri due contro due, con tanto di già nominate classi di supporto pensate prevalentemente per offrire potenziamenti ai compagni o avvantaggiarli in battaglia. Al di fuori di quelli più aggressivi, quasi ogni combattente ha poi a disposizione almeno una abilità di supporto, che gli permette di offrire bonus al partner, di raggiungerlo al volo, o addirittura di recuperarlo mentre sta volando di sotto. Il fatto che queste abilità spesso non si traslino altrettanto bene nell’uno contro uno – pur mantenendo di solito un’utilità di qualche tipo – porta chiaramente quella modalità a essere meno esaltante e rifinita. L’altra caratteristica del gioco che lo distingue marcatamente da Smash Bros è l’impressionante mobilità aerea dei personaggi. Si possono usare manovre multiple in aria, tra cui doppie schivate, salti e mosse di recupero o movimento una in seguito all’altra, per una agilità generale assai superiore a quella vista nella serie Nintendo. Stando agli sviluppatori la cosa è stata calcolata per evitare la frustrazione delle cadute dopo una mossa andata male, ma al contempo si tratta di una scelta che rende le battaglie molto più caotiche ai lati delle arene, perché l’unico modo per eliminare un avversario prima del tempo è colpirlo alla perfezione con un cosiddetto spike, ovvero una mossa capace di lanciarlo verso il basso immediatamente senza alcun tipo di recupero. Complessivamente il gameplay ci ha divertito. La difesaè interamente basata sulle schivate, con tempi d’invulnerabilità che diminuiscono progressivamente e spostamenti costanti che rendono tutto molto adrenalinico. L’unica cosa a non averci convinto del tutto è la gestione generale del movimento: Multiversus richiede indubbiamente una buona padronanza generale dei sistemi e un calcolo preciso delle distanze, eppure al contempo le movenze dei personaggi sono parse più secche e meno intuitive da gestire rispetto al fluido e tecnico movimento di Smash Ultimate. Apprezziamo comunque il fatto che Warner Bros abbia dato un po’ di personalità al suo titolo senza mettere in campo una semplice imitazione. Anche a livello tecnico Multiversus ci ha saputo conquistare, pur non catturandoci completamente dal punto di vista artistico. La leggibilità delle mosse è dopotutto ottima, le animazioni notevoli e curate e lo stile cartoonesco dai colori molto accesi non fa che aiutare l’occhio a seguire al meglio l’azione, anche se con tutti i personaggi che se le danno di santa ragione sullo schermo è molto semplice perdere d’occhio il proprio combattente. Il design stilizzato dei personaggi è gradevole e sicuramente piacerà agli amanti dei cartoon. Le arene di gioco invece non vantano chissà quale personalità e forse sarebbe stato un bene rischiare di più nello stile, alcune risultano troppo scarne e semplici. Nulla da dire invece sul netcode: le partite fatte sono sempre risultate molto stabili e fluide, e il rollback usato dal gioco ci è parso di ottimo livello.

Trattandosi di un gioco incentrato pressoché solo sul competitivo online, questo è un fattore importantissimo da gestire a dovere, ed è quindi un bene che la prova non ci abbia deluso. Per quanto riguarda lo shop invece c’è un quasi inevitabile Battle Pass, che sembra concedere premi in modo discretamente onesto, e si parte con una manciata di combattenti sbloccabili con la valuta in game senza doversi necessariamente massacrare di partite. Così, a occhio, il guadagno sembra quindi per lo più legato a skin alternative per i combattenti, e alla volontà dei giocatori di ottenere subito le eventuali new entry senza dover guadagnare valuta affrontando i combattimento. Un sistema che con ogni probabilità rappresenta quello più funzionale per free to play di questa tipologia. Certo, un po’ di valuta in più a forza di livellare non farebbe male, e il timore di personaggi gradualmente sempre più ardui da sbloccare in futuro è presente, tuttavia è inutile fasciarsi la testa prima del tempo. Tirando le somme Multiversus si è rivelato essere una gradita sorpresa. Seppur non raggiunge i fasti della concorrenza su Switch, il titolo offfre un’ottima giocabilità, una rosa di combattenti abbastanza florida e una grande longevità. Peccato solo per le arene di gioco che a nostro avviso risultano un po’ troppo anonime e scarne. Se in futuro il titolo verrà seguito a dovere però siamo certi che i giocatori ne vedranno delle belle.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5

Sonoro: 8

Gameplay: 9

Longevità: 9,5

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise