Mosca sotto attacco di droni: danni agli edifici

Mosca sotto attacco di droni all’alba di oggi. Registrati “lievi” danni agli edifici e nessuna vittima. Lo ha riferito il sindaco della capitale russa, Sergei Sobianine.

“Questa mattina, all’alba, un attacco di droni ha causato lievi danni a diversi edifici. Tutti i servizi di emergenza della città sono stati attivati. Finora nessuno è rimasto ferito in modo grave”, ha scritto Sobianine su Telegram.

Mosca e la sua regione, situata a più di 1.000 km dall’Ucraina, sono state finora prese di mira solo molto raramente da attacchi di droni, dall’inizio del conflitto, anche se questo tipo di attacco si è moltiplicato altrove in Russia. All’inizio di maggio, due droni sono stati abbattuti sopra il Cremlino, sede del potere russo, in un attacco attribuito all’Ucraina.

Le immagini pubblicate sui social network mostravano tracce di fumo nel cielo. Su altri, si può vedere una finestra di un edificio rotto. Questo attacco segue quello lanciato sempre nel corso della notte appena passata su Kiev, da parte di droni russi durante. Un attacco che ha provocato almeno un morto, secondo il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko.

Ieri altri attacchi russi a metà giornata avevano provocato il panico nella capitale ucraina, attaccata a più riprese dall’inizio di maggio




Ucraina, bombardata una scuola a Mariupol. Mosca “Sferrato un attacco contro una base militare”

La Russia ha attaccato una scuola a Mariupol dove avevano trovato rifugio circa 400 persone.

Lo scrivono Bbc e Sky News citando un post su Telegram delle autorità municipali di Mariupol.

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Il bombardamento sarebbe avvenuto ieri sera, l’edificio sarebbe stato distrutto e sotto le macerie restano donne, bambini e anziani, si riferisce nel post su Telegram. La Bbc da parte sua specifica che le informazioni non sono state verificate indipendentemente.

Le forze armate russe hanno affermato di aver sferrato un attacco contro una base militare nella regione di Zhytomyr in Ucraina dove si addestravano mercenari stranieri. Lo riferisce Interfax citando il ministero russo della Difesa. Il portavoce dello stesso ministero. Igor Konashenkov, citato da Interfax, rende noto che “oltre 100 membri delle forze speciali ucraine e mercenari stranieri sono stati uccisi”.

Per il secondo giorno consecutivi, Mosca afferma di aver utilizzato un sistema missilistico ipersonico contro obiettivi militari ucraini. Lo riferisce Interfax.

Le sirene d’allarme antiaeree risuonano nella notte in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, aprendo il venticinquesimo giorno della guerra scatenata dalla Russia ai confini dell’Ue e della Nato. Prima a Kiev e Leopoli, poi l’allerta è scattata anche negli oblast di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia.
   
Dalla città di Mariupol sotto assedio il sindaco Vadym Boichenko ha parlato ieri sera di migliaia di residenti “deportati” in remote città della Russia, “come fecero i nazisti durante la Seconda guerra mondiale”. E le truppe russe stanotte avrebbero bloccato un convoglio di autobus che si dirigeva verso Mariupol per evacuare i residenti. “Fare questo a una città pacifica, quello che hanno fatto gli occupanti, è una cosa terribile che sarà ricordata per i secoli a venire”, ha commentato Zelensky.

I residenti della città ucraina assediata di Mariupol vengono obbligati a migliaia a trasferirsi in Russia: è quanto afferma il Kyiv Independent, che cita come fonte il municipio di Mariupol. “I civili verrebbero portati in campi dove i russi controllano i loro cellulari e i loro documenti per poi deportarli verso città remote della Russia”, scrive ancora il giornale ucraino in un tweet.

Da parte sua, Mosca informa intanto che i militari russi hanno consegnato più di 75 tonnellate di aiuti umanitari a Kherson. “I camion, accompagnati da personale militare russo, hanno portato il nuovo carico di aiuti nella capitale regionale per gli abitanti della città e degli insediamenti vicini”, ha detto il ministero della Difesa russo specificando che l’esercito russo ha fornito “kit alimentari a tutti i bisognosi”.  

Settantuno bambini sono stati fatti evacuare verso destinazioni estere dall’orfanotrofio della città ucraina di Sumy. Il sindaco Dmytro Zhyvytskyi ha affermato che i bimbi, molti dei quali affetti da problemi di salute, si sono dovuti rifugiare negli scantinati per due settimane prima di poter essere fatti partire. Un gruppo di 19 minorenni per lo più orfani sarebbe invece bloccato in un ospedale di Mariupol: si tratta di bimbi e adolescenti tra i 4 e i 17 anni ricoverati per malattie polmonari prima dello scoppio dell’offensiva russa.  

All’Ucraina è arrivato stamani nuovo supporto internazionale, dall’Australia. La ministra degli Affari esteri e senatrice per il Commercio, Marise Payne, ha annunciato che il Paese donerà a Kiev almeno 70.000 tonnellate di carbone termico per garantire la sicurezza energetica dell’Ucraina. Ai profughi che arriveranno in Australia sarà concesso un visto di tre anni, che consentirà loro di ottenere l’assicurazione sanitaria e permessi di lavoro. Bloccato infine l’export in Russia di materie prime per la produzione di alluminio: una misura che “avrà un grande impatto sulle industrie degli armamenti della Russia”, secondo la Payne.
   
LA DIPLOMAZIA – Continua a non schierarsi apertamente invece la Cina. Il ministro degli Esteri, Wang Yi, ha affermato oggi che “il tempo dimostrerà che la posizione” di Pechino “è dalla parte giusta della storia” sulla guerra in Ucraina. “La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro” il nostro Paese, ha detto il ministro cinese.

In un nuovo video-discorso notturno alla nazione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che il suo popolo sta “dimostrando di saper combattere in modo più professionale di un esercito”. E ha attaccato “l’esercito russo e i suoi comandanti”, che “si sono mostrati completamente come sono: incompetenti, in grado di spingere semplicemente il loro popolo al massacro”. Zelensky, che ieri è tornato a chiedere un incontro diretto col presidente russo Vladimir Putin, oggi parlerà in video a Israele.

Zelensky ha annunciato che sarà limitata e posta sotto controllo l’attività di 11 partiti politici ucraini, alcuni dei quali avrebbero legami diretti con Mosca. Lo si legge su vari media, fra cui Bbc. Zelensky lo dice nel video postato durante la notte, nel quale li elenca per nome. Fra essi la Piattaforma d’opposizione – Per la Vita, uno dei maggiori partiti filo-russi rappresentato nel parlamento di Kiev. Zelensky ha detto che il ministero della Giustizia avrebbe attuato immediatamente le restrizioni, che rimarranno in piedi finché durerà la legge marziale




Mosca, bus si schianta su metro: morti e feriti

MOSCA – Un autobus è finito sulle scale di un sottopassaggio della metropolitana.

Sono morte almeno 5 persone e ci sono 15 feriti secondo un bilancio ancora provvisorio. L’autista è stato arrestato, anche se secondo i primi riscontri si ritiene che all’origine dell’incidente ci sia un problema tecnico al mezzo. L’agenzia Interfax scrive che al momento la polizia non segue la pista di un attentato.

La pista dell’incidente è quella privilegiata anche perché le strade della città, peraltro cosa normale a Mosca, sono coperte di neve. L’autista lavorava da 17 anni per la società dei traporti della capitale russa. Il sindaco Sergei Sobyanin ha, a titolo precauzionale, ordinato l’ispezione meccanica di tutta la flotta dei bus della città.




ORRORE A MOSCA: BABYSITTER UCCIDE E DECAPITA UNA BAMBINA, ARRESTATA

Redazione
 
Mosca – Orrore, sangue e sconcerto a Mosca, quando Gyulchehra Bobokulova, donna di 39 anni, babysitter, ha ucciso la piccola Nastia N, le ha mozzato la testa, ha bruciato l’appartamento ed è poi corsa alla stazione della metropolitana Oktiabriskoie Pole con la testa della piccola in mano al grido di “Allah Akbar”. Immediatamente è stata arrestata dalle forze dell’ordine. LifeNews riferisce che a la donna avrebbe commesso il terribile delitto in seguito al tradimento del marito. La donna lavorava come baby sitter. Le notizie giunte al momento non sono chiare sul collegamento tra il tradimento che avrebbe subito la donna e il lavoro che svolgeva. La donna viene descritta come una brava babysitter e accudiva la piccola Nastia da circa un anno ed era ritenuta affidabile, anche se ultimamente era nervosa per il rapporto con il marito. La donna è in stato confusionale, è stata affidata agli psicologi. 



MOSCA: CONTINUANO I RAID CONTRO IL TRAFFICO DI PETROLIO DELL'ISIS

di Angelo Barraco
Mosca – La guerra contro l’Isis continua in maniera perseverante e l’obiettivo principale di chi vuole sconfiggere i Jihadisti è quello di colpirli nelle loro ricchezze.
 
Dalla Russia arrivano delle novità proprio in merito agli attacchi contro l’Isis. Dal Cremlino fanno sapere che stanno colpendo il traffico di petrolio dell’Isis verso la Turchia, e a dar prova a tale circostanza sono state diffuse delle immagini che dimostrano tale contrabbando.Nel corso di un Briefing con la stampa, a Mosca, al ministero della Difesa, i generali russi hanno presentato materiale fotografico e video in cui si vedono camion cisterne che trasportano petrolio, che vengono letteralmente polverizzate.

Al Briefing, il generale Sergei Rudskoy ha mostrato le immagini che scorrevano dietro le sue spalle. Sarebbero state distrutte 17 colonne di mezzi e da settembre ad oggi Mosca ha distrutto 2mila camion cisterna. La Russia ha un conto in sospeso con la Turchia in seguito all’abbattimento  di un caccia russo, inoltre il governo di Mosca ha mosso delle accuse contro il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, accusandolo di fare affari con l’Isis. Le accuse mosse da Mosca si basano sul dato oggettivo riguardante i 12mila camion visti andare e venire dalla Turchia attraverso il valico di frontiera di Zakho. Inoltre Mosca ha registrato una deviazione di percorso dei convogli per sfuggire ai bombardamenti russi. 



RUSSIA: MIGLIAIA DI MANIFESTANTI CONTRO LA GUERRA IN UCRAINA

di Maurizio Costa

MOSCA – Una manifestazione nel centro della capitale russa ha visto la partecipazione di 5.000 persone, che hanno criticato fortemente la politica estera di Vladimir Putin, che, secondo gli organizzatori, dovrebbe "smettere di interferire nella crisi ucraina".

L'evento, dal titolo "Marcia per la pace", rappresenta la prima manifestazione russa contro la guerra in Ucraina tra separatisti filo-russi e le forze lealiste del governo di Kiev. Sergei Davidis, uno degli organizzatori, ha dichiarato che "decine di migliaia di persone vogliono che questa guerra finisca".

"La politica aggressiva di Putin deve finire – ha affermato un altro capo dell'organizzazione – Questo conflitto incrementa tendenze fasciste e anche l'isolamento della Russia." Infatti, il governo di Mosca è stato colpito da varie sanzioni internazionali, che hanno destabilizzato fortemente l'economia russa e le esportazioni di gas.

Anche la popolazione russa, quindi, si schiera contro Putin per arrivare a una pace immediata. Negli ultimi giorni, nell'Est dell'Ucraina, è stata istituita dall'Osce una zona cuscinetto di 30 chilometri tra le forze separatiste e lealiste, per cercare di arginare la guerra e portare alla conclusione del conflitto.