Monster Hunter Rise Sunbreak arriva su Xbox e PlayStation

Monster Hunter Rise è uscito su Xbox solo da pochi mesi, ma è già uscita la principale espansione del gioco, Sunbreak. Ricordiamo che sia il gioco base che l’espansione sono usciti due anni fa su Switch e Pc, quindi con questa uscite anche i giocatori di console next-gen possono finalmente godere delle novità introdotte con l’ultimo titolo della saga. Sunbreak è Pieno di nuovi mostri, abilità, funzionalità, ambientazioni e altro ancora, quindi il gioco non manca di certo sul fronte dei contenuti. Ma è sufficiente per riportare indietro i giocatori che hanno già giocato sulla console di Nintendo o per convincere quelli attuali ad acquistare l’espansione? Scopriamolo insieme. Prima di tutto è bene sottolineare che per accedere ai contenuti offerti di Sunbreak bisogna essere arrivati alle fasi finali di Monster Hunter Rise, quindi oltre l’end game. Nello specifico, è necessario aver completato la missione hub a 7 stelle, Serpent Goddess of Thunder. Ciò richiede dozzine di ore di gioco nel gioco base, il che significa che questa espansione è accessibile solo a coloro che hanno già una profonda familiarità con MHR. Per questo motivo, questa recensione si concentrerà principalmente sulle nuove aggiunte e sulle modifiche apportate al gioco di base. Sunbreak vede come centro nevralgico delle operazioni una nuova base operativa chiamata avamposto Elgado. Esso è un regno a tema occidentale che contrasta con lo stile del villaggio giapponese di Kamura. Qui si incontreranno tutta una nuova serie di NPC con cui interagire, accettare missioni e fare praticamente tutto ciò che si faceva a Kamura. C’è anche ovviamente una storia nuova di zecca che ovviamente vede al centro una nuova tipologia di mostri. Ovviamente come in tutti i capitoli della saga, la trama non rappresenta il fulcro di Monster Hunter, ma è la premessa che trasporterà i giocatori ad affrontare cacce sempre più impegnative contro creature dai poteri immensi. Nel momento si inizia a giocare balzano subito all’occhio alcune nuove funzionalità, come gli insetti filo rossi o dorati per poter facilitare la cavalcatura dei mostri, o alcune creature sui muri che portano a potenti conseguenze quando un mostro viene sbattuto contro di esse. Sunbreak porta con sé anche due nuovi territori per combattere e incontrare i nemici, il che dona freschezza al gioco e ne riduce la monotonia che può venire fuori svolgendo per ore cacce a catena. Inoltre, non ci vorrà molto prima di ottenere nuove abilità per tutte e quattordici le armi, ma anche un nuovo modo per scambiare rapidamente tra due diverse skill peculiari delle armi, anche nel mezzo della battaglia. Queste nuove abilità aggiungono ancora più pepe alle battaglie, soprattutto quando viene richiesto di abbattere più mostri in un’unca battuta.

Un esempio di quello che le nuove abilità possono fare lo può offrire lo spadone, un’arma tradizionalmente molto lenta che si basa sulla previsione delle azioni del mostro per poter preparare contrattacchi fatti di colpi poderosi. Sunbreak però cerca di snellire il pachidermico moto di quest’arma introducendo la “Surge Slash Combo”, ossia un’abilità che permette di eseguire tre colpi rapidi che non richiedono strategie di preparazione per essere inflitti. Cambiare le abilità durante il combattimento è divertente in quanto consente di sperimentare nuove strategie e vedere cosa funziona meglio su di un determinato mostro. Ogni arma in Sunbreak ha le sue nuove abilità e modifiche, quindi in questa nuova espansione tutto quello che è stato fatto in Rise viene totalmente stravolto ed evoluto. In termini di progressione, il titolo introduce il “Master Rank”. Un altro livello di missioni accanto al rango basso e alto. Ciò significa che ogni mostro del gioco, anche quelli più deboli, ha nuovi materiali da rilasciare, nuove armi e armature da costruire e, fortunatamente, alcuni nuovi set di mosse o variazioni nei loro attacchi. Ci sono anche nuove varianti di mostri che hanno cambiamenti più drastici, come debolezze completamente diverse e attacchi di elementi differenti rispetto alle loro versioni base. Oltre alle nuove abilità intercambiabili sul campo, Sunbreak porta con sé una pioggia di nuove funzionalità. Giocando alla nuova espansione non passano dieci minuti senza che un nuovo tutorial compaia sullo schermo per spiegare qualcosa di nuovo o di modificato. E’ presente un nuovo modo di mangiare dango, ci sono nuove abilità da sbloccare per i felyne e canyne, nuova fauna endemica e nuovi insetti e piante da raccogliere e utilizzare durante la caccia, nuove interazioni ambientali, nuove aggiunte al sistema della lotteria e altro ancora. Ovviamente il fulcro del gioco è sempre la caccia, ma se si vuole arrivare preparati allo scontro come sempre è necessario passare tempo a raccogliere gli elementi che servono per forgiare la propria build perfetta. E per far questo bisogna cacciare, raccogliere, scavare e forgiare. Sunbreak introduce anche il sistema dei “seguaci”, ossia un modo per rendere le missioni in solitaria un po’ più semplici/interattive, specialmente quando non si riesce a trovare altri con cui giocare. Tornando ai seguaci, questa è una nuova meccanica che consente agli NPC di unirsi nelle cacce dopo aver completato alcune missioni particolari. Questi NPC si comportano come se fossero dei veri giocatori, aiutando a cacciare, usando la fauna selvatica e avendo un impatto più diretto di un compagno felyne o canyne. A livello estetico sebbene non sia ancora bello come il titolo precedente uscito sulle console Microsoft e Sony, Monster Hunter World, questo Sunbreak si comporta bene, senza cali di frame, anche in modalità “grafica”. Il nuovo avamposto Elgado, i nuovi mostri e le nuove location sono realizzati davvero bene, anche se non toccano picchi di eccezionalità da far gridare al miracolo. Per quanto riguarda la colonna sonora, Sunbreak non delude. Con un tema principale stellare e nuove interpretazioni di vari brani del gioco base, la musica è stata una delle cose che si fa apprezzare di più. Dopo dozzine di ore di caccia con la stessa musica di sottofondo, è stato piacevole avere una serie di tracce diverse, ma che ricordavano quelle a cui eravamo affezionati. Insomma, questo Sunbreak è tutto ciò che gli amanti della saga si aspettavano anche su console Next Gen.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5

Sonoro:8,5

Gameplay: 8,5

Longevità: 8,5

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise