Modern Warfare 2, con la seconda stagione arrivano una pioggia di novità

Modern Warfare 2 (qui la nostra recensione) si amplia ancora di più con l’inizio della seconda stagione. Daniel “Ronin” Shinoda suona sicuramente familiare agli appassionati della serie e più precisamente del titolo del 2019, dal momento che il soldato americano di origini giapponese aveva già fatto la sua comparsa nel reboot del titolo uscito poco prima della pandemia. L’esperto di armi non convenzionali ha timbrato il cartellino anche nell’attuale capitolo della serie, divenendo una delle ricompense immediate per tutti quelli che investiranno i canonici 1.100 punti Cod (10,99 euro) richiesti per acquistare il Battle Pass della seconda stagione del titolo di Activision. Ronin va quindi ad aggiungersi al corposo roster di personaggi giocabili per Modern Warfare II e Warzone 2.0, andando a contrapporsi all’operatore nipponico Hiro “Oni” Wantanabe, quest’ultimo disponibile in esclusiva per i giocatori PlayStation. Come al solito, il rinnovato pass stagionale si compone di oltre cento ricompense di vario genere, alcune delle quali ottenibili in maniera gratuita, questa volta caratterizzate da un tema orientale che ha ovviamente influenzato lo stile di skin, emblemi, calling card e quant‘altro. Vale comunque la pena ricordare che completando i venti settori si potranno ricevere oltre 1.000 Punti Cod, così da rientrare dell’investimento iniziale e guadagnare anche qualche credito extra per acquistare bundle cosmetici o da mettere da parte in vista del Battle Pass della Stagione 3.

Parlando del multiplayer competitivo, uno degli aspetti più importanti del nuovo capitolo della saga è sicuramente la validità di buona parte delle mappe disponibili. La situazione, purtroppo, non è cambiata con il primo aggiornamento stagionale che ha visto il ritorno di arene di piccole dimensioni (Shipment e Shoot House) già riproposte eoni di volte, mentre di novità vere e proprie nemmeno l’ombra. Con la Stagione 2 la situazione non subirà alcun mutamento perché Infinity Ward ha ben pensato di riesumare “Dome” dal vecchio Call of Duty: Modern Warfare 3 e di rendere finalmente disponibile Museo Valderas dopo la sua comparsa nella beta. A questa vanno anche aggiunte Al Malik International e Osservatorio Zaya per le modalità Invasione e Guerra Terrestre. In Dome le due squadre contrapposte si danno battaglia tra quel che resta di un osservatorio per metà distrutto, non particolarmente esteso ma piuttosto intrigato considerata la struttura della mappa in questione. Tre sono infatti le aree principali in cui si concentrano gli scontri a fuoco, a partire dall’edificio dell’osservatorio che presenta una passerella su cui arrampicarsi per far valere la potenza di fucili di precisione e da tiratore scelto, a differenza dell’ufficio situato dalla parte opposta all’interno della quale mitragliette e shotgun risultano quasi sempre efficaci negli scontri a fuoco; infine, dal versante laterale è possibile accedere a un sottopassaggio che collega idealmente i due punti di interesse sopracitati. La “nuova” arena è stata chiaramente tirata a lucido e ammodernata per gli standard di gameplay e tecnici di Modern Warfare 2, proponendo combattimenti intensi e senza un attimo di respiro. Museo Valderas ha invece fatto il suo (tardivo) debutto nelle modalità PvP dopo essere stata una delle mappe presenti nella beta, per poi essere rimossa a causa di un non meglio specificato motivo. Il ritorno dello scenario dal grande valore artistico non è stato accompagnato da grossi cambiamenti strutturali; parliamo infatti di un’arena di dimensioni abbastanza generose che si snoda attraverso i locali di un museo collegati tra essi da alcuni corridoi rialzati, mentre il perimetro laterale permette di compiere aggiramenti o di sfruttare le ampie linee di tiro con fucili di precisione e da tiratore scelto. La Stagione 2 sarà ricordata anche per il ritorno di alcune delle modalità più divertenti proposte della serie, come testimoniato dall’arrivo di variazioni sul tema come Infezione, Gioco delle armi e Accumulo, mentre prossimamente verrà reso disponibile l’altro terzetto formato da Zona di lancio, Tutto o niente e Un colpo in canna. Tutte quelle persone che alle gioie delle modalità incentrate sul divertimento sfrenato preferiscono la competizione ad alti livelli, troveranno pane per i loro denti nelle partite classificate. Un’aggiunta sicuramente gradita per pro player e aspiranti tali che, attraverso match da affrontare con le restrittive regole ufficiali della CDL (Call of Duty League), possono scalare le posizioni in sette diverse divisioni in base alle loro prestazioni e ai risultati ottenuti. Restando sempre in tema di partite multiplayer competitive pensate per lo zoccolo più esigente dalle community, la modalità Tier 1 cambierà nome in Veterano ma manterrà gli stessi elementi di gioco come l’HUD limitato e salute ridotta. Anche stavolta non poteva mancare il consueto rinnovamento dell’armamentario, con quattro nuove armi disponibili per lo sblocco e una quinta che troverà spazio nel corso della stagione. Letale e silenziosa, la balestra non è di certo una novità per la saga sparatutto e potrà essere vostra completando tutte le sfide dell’evento a tempo limitato “Via del Ronin”, oppure acquistando uno dei bundle a pagamento che la conterranno. Il fucile d’assalto ISO Hemlock e lo shotgun KV Broadside possono essere invece sbloccati gratuitamente all’interno del Battle Pass, stesso discorso per le doppie lame da mischia Kodachis, mentre gli affilati shuriken e il fucile da tiratore Tempus Torrent faranno la loro apparizione nell’aggiornamento di metà stagione.

Per quello che concerne il battle royale “Warzone”, esso subisce invece a nostro avviso una fra le più corpose aggiunte. A oggi lo scenario mediorientale di Al Mazrah non è riuscito a far voltare pagina agli affezionati di Verdansk, giustamente ancora legati alla mappa che ha contribuito al successo di Call of Duty: Warzone. Difficilmente la situazione cambierà a breve, ma perlomeno la riproposizione della modalità Ritorno e la pubblicazione di una nuova mappa hanno reso meno amara la nostalgia per l’ambientazione di stampo sovietico. I lidi orientali di Ashika Island sono stati scelti per ospitare una delle esperienze battle royale più frenetiche che ci sia, dove un massimo di 52 giocatori si contendono la vittoria finale su un terreno di gioco di ristrette dimensioni e usufruendo della possibilità di rientrare più volte in gioco, a patto che almeno un membro della propria squadra sia ancora in vita. Il caos benevolo della modalità Ritorno non lo scopriamo di certo oggi, la conformazione della nuova mappa invece è del tutto inedita per la community pur vantando qualche elemento in comune con Rebirth Island. Ebbene, nella sua risicata ampiezza Ashika Island offre più di una decina di punti di interesse che convergono verso il maestoso Tsuki Castle, una massiccia fortezza in pieno stile giapponese che riporta alla mente i duelli tra samurai in un luogo che permette di tenere d’occhio gran parte dell’area operativa. La mappa è poi caratterizzata da tanti corsi d’acqua, da solcare con la nuova moto d’acqua, che attraversano diverse zone e danno la possibilità di fare tappa verso una base sottomarina ricca di loot di alto livello. Certo, il ritmo forsennato che contraddistingue i match non danno modo di godersi al meglio il centro cittadino o il mercato rionale, ma la notevole quantità di luoghi in cui battagliare rende Ashika Island una location ricca di fascino e anche ben strutturata. La verticalità non esasperata della fittizia isola giapponese favorisce inoltre un gameplay tutt’altro che statico, reso ancora più frizzante dalla modalità Ritorno che non ammette nessun calo di concentrazione con il suo viavai di giocatori che instancabilmente rientrano in gioco dopo essere stati eliminati. Anche dal punto di vista estetico c’è da apprezzare il lavoro svolto dagli sviluppatori che hanno portato sugli schermi di Pc Xbox e PlyStation un’area di gioco davvero ben fatta. Per celebrare al meglio l’arrivo di Ashika Island, gli sviluppatori di Infinity Ward hanno dato inizio a un nuovo evento a tempo limitato “Via del Ronin” che metterà sul piatto ricompense di varie tipologie. Le sfide da completare per ricevere skin ed emblemi a tema possono essere portate a termine giocando a Warzone 2.0, oppure prendendo parte ai match multiplayer di Modern Warfare 2. Anche la modalità DMZ non è stata esente da piccoli e grandi cambiamenti apportati in base alla richieste dalla community, a partire dalla scelta di rendere meno letali i nemici controllati dall’intelligenza artificiale che spesso riusciva a creare e non pochi grattacapi ai giocatori, cosicché gli avversari gestiti dal computer sono ora più facili da sopraffare e presenti in quantità minore rispetto a quanto accaduto finora. Gli addetti ai lavori hanno inoltre lavorato duramente per ridurre il numero di crash e sistemare i tanti bug di una modalità lanciata in versione beta, senza dimenticare le altre correzioni incentrare su alcuni problemi di fondo come la gestione dei punti di infiltrazione che dovrebbe evitare che le squadre entrino in gioco in aree troppo isolate. In quanto a novità invece, in DMZ ha debuttato una quarta fazione (Crown) e con essa tutta una serie di missioni corredate di ricompense, con incarichi e nuovi oggetti da sbloccare messi unicamente a disposizione dei possessori di Call of Duty: Modern Warfare II. Ancora più interessante è la nuova zona di esclusione inserita nel gioco, ovvero Ashika Island, accessibile dopo aver portato a termine una lista di obiettivi così da condurre le squadre all’interno della mappa “presa in prestito” da Warzone 2.0. Una volta completata l’infiltrazione, oltre a sfidare la folta nebbia che potrà calare sull’isola, i giocatori possono dare la caccia al Dinamitardo per recuperare una serie di ricompense esclusive. Tirando le somme, con la seconda stagione gli appassionati del brand possono finalmente accedere a tutta una serie di novità e contenuti che siamo certi renderanno le loro sessioni di gioco sempre più varie e interessanti.

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise