Roma, 30 anni di tuffi per Mister Ok: grande assente la Raggi

ROMA – Maurizio Palmulli meglio conosciuto come Mister Ok ha portato oggi a termine il suo 30mo tuffo nel Tevere, rinnovando così la storica tradizione capitolina che va avanti ormai da oltre 70 anni ogni primo giorno del nuovo anno.

E nonostante i suoi 65 anni, alle 12 in punto, allo sparo del cannone del Gianicolo, Palmulli si è tuffato da ponte Cavour, dando così il suo benvenuto al 2018 tra gli applausi di una folla entusiasta di romani e turisti. Palmulli, bagnino di Castel Fusano, è di fatto l’erede del primo Mister Ok, Rick De Sonay, l’italo-belga che nel 1946 inaugurò il tuffo nel fiume della Città Eterna in costume e cilindro e per questo fu soprannominato Mister Ok. Quest’anno il tuffo lo dedico alla mia famiglia, a tutte le famiglie romane, e a quelle di tutto il mondo. E’ un momento difficile per tutti, ma auspico un 2018 migliore, di speranza e felicità”, ha detto Palmulli, che racconta, contento, di aver visto anche il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, in mezzo al pubblico di Ponte Cavour. “Mi sarebbe piaciuto se fosse venuta anche la Raggi, magari con il figlio”, afferma Palmulli, che però è soddisfatto del numeroso pubblico intervenuto: “C’era tanta gente, tanti cittadini comuni, come me, e quelli che contano davvero sono loro”.

 

A tuffarsi da ponte Cavour, insieme a Palmulli, anche Simone Carabella, presidente del Comitato Civico “Prima gli Italiani” e da sempre attivo nel portare avanti imprese per sensibilizzare le istituzioni nelle cause che interessano le fasce più deboli. “Quest’anno – ha detto Carabella -, abbiamo avuto anche la presenza del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, con il quale abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione post terremoto con la nostra Associazione Laboratorio di volontariato No Profit “Una Donna”, con cui spesso diamo aiuto e sostegno alle popolazioni terremotate, una grande soddisfazione”. Carabella si è presentato quest’anno con le spalle disegnate dalla bandiera tricolore e dalla scritta Ricostruiamo Amatrice e Prima gli Italiani. Ad assistere al tuffo Sergio Pirozzi, primo cittadino di Amatrice e candidato presidente della Regione Lazio alle prossime regionali di Marzo, che visibilmente commosso ha ringraziato per l’attenzione: “Grazie a questi amici e a tutti coloro che non ci hanno dimenticati, alla città di Roma, alla regione Lazio e a tutti gli italiani”.




ROMA COMUNALI: EMANUELE TOSO DICHIARA GUERRA ALLE BARRIERE ARCHITETTONICHE E INCONTRA IL FIGLIO DI MISTER OK

Red. Politica
Roma –  “All’interno delle stazioni metropolitane di Roma ci sono le barriere architettoniche che spesso finiscono nel nulla" Ha detto Emanuele Toso, candidato  consigliere comunale a Roma con la lista civica “Per Giorgia”  

Sull'argomento barriere ne sa qualcosa Claudio Palmulli, figlio del famoso Mister Ok che si tuffa nel Tevere ogni capodanno ormai da 28 anni. Claudio Palmulli da sempre intraprende continue battaglie sociali per l’abbattimento delle barriere architettoniche a Roma e si batte per quei diritti che dovrebbero essere garantiti dalla Costuzione che sancisce che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge.

"Putroppo a Roma non è così per le persone con disabilità che devono ogni giorno misurarsi con una città che non li fa sentire a proprio agio – Dichiara antora Emanuele Toso Mancano spesso le pedane per le carrozzelle sugli autobus, – prosegue – le rampe, i bagni per disabili e la lista purtroppo è lunga. Ho avuto il piacere di parlare con Claudio e nelle prossime ore ci incontreremo. Sono sicuro che con la mia presenza in Comune e con Giorgia Meloni sindaco di Roma le diseguaglianze sociali verranno abbattute!. Purtroppo – evidenzia il candidato consigliere comunale a Roma con la lista civica “Per Giorgia”  – non sono insolite le situazioni paradossali talmente evidenti da far gridare allo scandalo! Ci basta camminare per strada, non solo nelle abbandonate periferie dove non esistono nemmeno gli adeguamenti per le barriere architettoniche seppur improbabili, ma anche nel pieno centro storico della città più bella del mondo! Passeggiando ieri per il quartiere Prati – racconta Emanuele Toso –  mi sono imbattuto in una situazione alquanto frequente seppur assai sgradevole e paradossale, quali i percorsi per non vedenti che, come dimostra la foto, troppo spesso iniziano da un gradino per terminare appena due metri dopo su di un muro! Se la civiltà di un popolo si misura dalle attenzioni che lo stesso riserva alle categorie più disagiate, allora Roma ha toccato davvero il fondo!! Questa vergogna deve finire! Quando diventerò consigliere comunale – conclude Toso – mi occuperò personalmente delle problematiche dei più deboli, dando il mio contributo di ingegnere edile in tutte quelle situazioni talmente assurde da far gridare allo scandalo anche ai bambini!"