NAPOLI: IL MIRACOLO DI SAN GENNARO SI RIPETE

di Christian Montagna

Come un appuntamento tanto atteso, ormai, il miracolo di San Gennaro, vescovo e martire venerato dalla Chiesa Cattolica come un santo, si è ripetuto nuovamente. Secondo la tradizione, il sangue di San Gennaro, che almeno tre volte all'anno torna a far sperare i fedeli in un miglioramento delle condizioni
della città, si sarebbe sciolto per la prima volta ai tempi di Costantino I ma la prima notizia documentata dell'ampolla contenente la reliquia del sangue sarebbe databile al 1389. Per lunghi anni venerato con processioni e riti religiosi, a Napoli si è dimostrato essere il patrono per eccellenza. Nel Duomo sono custodite due ampolle contenenti il sangue del santo fissate all'interno di una piccola teca rotonda realizzata con una large cornice in argento e provvista di manico. Riposte nella cassaforte dietro l'altare della Cappella del Tesoro di San Gennaro, il sabato precedente la prima domenica di Maggio e negli otto giorni successivi, il 19 Settembre e il 16 Dicembre il sangue si liquefà. Il significato che i fedeli attribuiscono a questo "miracolo" è la premonizione di buoni eventi in arrivo nella città; al contrario, si ritiene che la mancata liquefazione sia presagio di eventi negativi e drammatici.

Oggi, alle 17,10 si è ripetuto il miracolo a Napoli. Prima della processione delle statue di San Gennaro e degli altri patroni di Napoli dalla cattedrale alla basilica di Santa Chiara, è stata annunciata la liquefazione, avvenuta in presenza del cardinale Crescenzio Sepe, dell'arcivescovo di Napoli e dei componenti della deputazione del Tesoro di San Gennaro. Un evento a cui i fedeli hanno partecipato direttamente e che con molta gioia sarà ricordato da chi realmente ci crede. Soltanto pochi mesi fa, il 21 Marzo, durante la visita del Santo Padre Francesco a Napoli, le ampolle contenenti il sangue erano stata baciate dallo stesso e una minima parte di sangue si era liquefatta. Nonostante la scienza avesse più volte giustificato l'evento come frutto di una semplice suggestione, per i napoletani, quello del miracolo di San Gennaro è davvero "Nu juorn buon"!