Governo, diciotto ministri e 5 donne: ecco chi sono

Un governo snello, con 18 ministri, di cui 5 donne. E’ la squadra del professor Giuseppe Conte, che sarà affiancato dai due leader di M5s, Luigi Di Maio, e Lega, Matteo Salvini.

Ma cosa facevano prima di diventare ministri?

Presidente del Consiglio

Giuseppe Conte – Docente di diritto nella Libera Università Maria Santissima Assunta, all’Università Roma Tre e all’Università di Sassari. È professore ordinario di diritto privato presso l’Università di Firenze e presso l’Università Luiss. E’ vicepresidente (componente laico) del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, l’organo di autogoverno dei magistrati amministrativi.

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio

Giancarlo Giorgetti – Commercialista professionista e revisore contabile, è il veterano della squadra: è parlamentare alla Camera dei deputati fin dal 1996

Ministro dell’Economia

Giovanni Tria –  È docente ordinario di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata, e dal 2017 eletto preside della Facoltà di Economia.

Ministro degli Esteri

Enzo Moavero Milanesi – Giudice di primo grado della Corte di giustizia dell’Unione europea in Lussemburgo e Direttore Generale del Bureau of European Policy Advisors, è stato Ministro per gli Affari Europei nel governo Letta, dopo aver ricoperto il medesimo ruolo nel precedente governo Monti.

Ministro degli Interni

Matteo Salvini (vicepremier) – Giornalista professionista e da sempre militante e poi dirigente della Lega

Ministro dello Sviluppo Economico e Lavoro

Luigi Di Maio (vicepremier) – Ha lavorato per un breve periodo come webmaster e come steward allo stadio San Paolo.

Ministro ai Rapporti con il Parlamento

Riccardo Fraccaro – Dipendente di una società elettrica

Ministro degli Affari Europei

Paolo Savona – Direttore del centro studi della Banca d’Italia che ha lasciato per insegnare all’università: di Perugia, di Roma Tor Vergata, alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e all’Università telematica Guglielmo Marconi, dove ha fondato nel 2010 il dottorato in Geopolitica.

Ministro della Difesa

Elisabetta Trenta – Ha operato nell’ambito della sicurezza militare internazionale in Iraq, Libano e Libia. E’ stata vicedirettore del Master in Intelligence and Security del Link Campus di Roma, filiazione dell’università maltese.

Ministro della Giustizia

Alfonso Bonafede – Avvocato civilista

Ministro della Pubblica Amministrazione

Giulia Bongiorno – Avvocato penalista

Ministro della Salute

Giulia Grillo – Medico legale

Ministro degli Affari Regionali

Erika Stefani – Avvocato

Ministro del Sud

Barbara Lezzi – Impiegata

Ministro dell’Ambiente

Sergio Costa – Comandante della Regione Carabinieri Forestali della Campania, con il grado di Generale di Brigata

Ministro ai Disabili e alla Famiglia

Lorenzo Fontana – Pubblicista

Ministro dell’Agricoltura e del Turismo

Gian Marco Centinaio – Dirigente della Lega

Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture

Danilo Toninelli – Impiegato assicurativo

Ministro dell’Istruzione

Marco Bussetti – Docente di educazione fisica di scuola media

Ministro dei Beni Culturali

Alberto Bonisoli – Professore di Innovation Management alla Università Bocconi

Dalle biografie pubblicate su Wikipedia.




VAROUFAKIS NEI GUAI: ECCO COME VOLEVA "SALVARE" LA GRECIA

di Cinzia Marchegiani

Grecia – Arriva il colpo di coda sull’uomo che ha affrontato il volto minaccioso dell’Unione Europea e una crisi ellenica epocale. La Corte Suprema al Parlamento deve decidere per l’immunità all’ex ministro delle finanze Yanis Varoufakis, a suo carico sono state presentate due denunce presentate da privati cittadini, quindi probabile che sarà sollevato da questa protezione in modo che possa affrontare un processo. Le cause sono state promosse da Apostolos Gletsos, il sindaco di Stylida in Grecia centrale e capo del partito Teleia, e Panayiotis Giannopoulos, un avvocato. L'azione legale è stata presa prima ultime rivelazioni del ministro delle finanze circa i suoi tentativi di istituire un sistema di pagamento parallelo.


Una registrazione del piano B segreto di Yanis Varoufakis. In un audio pubblicato sul sito dell’Official Monetary and Financial Institutions Forum (OMFIF), si apprende che l'ex ministro delle finanze ellenico,Yanis Varoufakis, aveva "un piano B" con il quale si voleva introdurre un metodo di pagamento parallelo, che prevedeva l'assegnazione di un codice bancario e fiscale ad ogni contribuente e società per gestire il passaggio ad una nuova moneta. Ciò sarebbe stato necessario nel caso in cui il sistema bancario fosse stato chiuso.


Varoufakis ha spiegato, la sua strategia ad un gruppo di fund manager di Londra. Nell'audio viene anche confermato che Alexis Tsipras era d'accordo con questa ipotesi: "Il primo ministro, prima che vincessimo le elezioni, mi aveva dato il disco verde per formulare un piano B. Io ho messo in piedi un piccolo team che avrebbe dovuto lavorare sottotraccia per ovvie ragioni" . Le registrazioni, pubblicate con il consenso di Varoufakis, hanno scatenato le proteste di tutti i partiti di opposizione che ora chiedono un immediato chiarimento in Parlamento


A capo del gruppo anonimo, secondo quanto riferito da Voroufakis, c'era il noto economista statunitense keynesiano, James Kenneth Galbraith. Quest'ultimo, insieme all'allora ministro delle Finanze greco, aveva pensato a un sistema di pagamento ombra, nel caso in cui i bancomat non avrebbero più funzionato. In poche parole, l’agenzia delle entrate avrebbe reso possibile, attraverso un pin fornito a chi era debitore di denaro (Stato o soggetti privati) di trasferire le somme in “formato digitale” (nominalmente in euro).
Sul sistema di pagamento parallelo l'ex ministro ha aggiunto: "Avremmo potuto estendere il sistema agli smartphone con un’app e sarebbe potuto diventare un funzionale meccanismo finanziario parallelo: al momento opportuno sarebbe stato convertito nella nuova dracma"

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Sul Financial Times Varoufakis aveva di fatto spiegato e difeso il suo piano segreto, per salvare la Grecia sostenendo che stava cercando di creare uno schema di superare carenza di liquidità del paese, in assenza di una banca centrale in grado di svolgere questo ruolo: “Data l'assenza di una banca centrale per sostenere gli sforzi dello Stato, gli arretrati del governo greco al settore privato (privati e aziende) sono stati perennemente deflazionistico dal 2008", ha sostenuto il ministro delle finanze”. L’ex ministro Varoufakis ha spiegato come il sistema avrebbe funzionato:"La nostra idea era semplice per consentire la cancellazione multilaterale di arretrati tra lo Stato e il settore privato utilizzando la piattaforma della sede fiscale in vigore web-based pagamenti. Un conto di riserva può essere creato per ogni codice fiscale sull'interfaccia web del fisco e il merito di arretrati dovuti dallo Stato a tale individuo o organizzazione. Titolari del codice fiscale sarebbe in grado di trasferire i crediti dal proprio conto di riserva sia per lo Stato (in sostituzione del pagamento delle imposte) o per qualsiasi altro conto di riserva codice fiscale".




GRECIA: ECCO I NUOVI MINISTRI

di Angelo Barraco

Atene – Oggi è un giorno importante per la Grecia poiché nel palazzo presidenziale ad Atene hanno giurato i nuovi ministri del governo ellenico voluti da Alexis Tsipras per la stabilizzazione dell’esecutivo. Sono stati rimossi dallo stesso Tsipras, ministri e vice ministri che hanno espresso un voto contrario al piano di riforme concordato con i creditori in cambio dei nuovi aiuti. Il nuovo ministro del Lavoro è l’ex titolare delle Riforme, alla Difesa c’è invece George Katrougalos, come vice ministro c’è Christoforos Vernardakis, Olga Gerovassili è stata nominata portavoce  del governo al posto di Gavriel Sakellarides. Il ministro è stato sostituito, stessa cosa per il ministro delle Finanze.

 

Il parlamento tedesco approva il piano di salvataggio della Grecia. Ci vorranno dalle 2 alle 4 settimane per definire le riforme che la Grecia dovrà adottare per avere gli aiuti. Le banche intanto riapriranno lunedì , grazie al prestito di 7 miliardi. Intanto secondo l’ex ministro delle Finanze greco Varoufakis alla Bbc, il programma “passerà alla storia come il più grande disastro della gestione macroeconomica mai avvenuto” e aggiunge che "fallirà chiunque lo abbia messo in opera". Il voto positivo del Bundestag sul terzo salvataggio riaccende le speranze per il popolo ellenico e per una lenta ripresa. Si archivierà il rischio del default poiché per allora sarà pervenuto il prestito di 7 miliardi di euro e il Governo pagherà Fmi e la rata Bce che scade il 20 luglio. Oggi parte ufficialmente il negoziato con la Troika sul nuovo documento che conterrà il salvataggio da 82-86 miliari e da cui dipendono salvezza e futuro del paese.