Decreto vaccini: ecco la circolare del Ministero della Salute

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Redazione

 

Il Ministero della salute ha emanato una Circolare con le prime indicazioni operative alle Regioni e Province autonome per l’attuazione del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale”. La circolare ribadisce che l'obiettivo del decreto legge è di rendere obbligatorie le vaccinazioni nei confronti di malattie a rischio epidemico, al fine di raggiungere e mantenere la soglia di copertura vaccinale del 95%, come raccomandato dall’OMS per garantire la “immunità di gregge”.

Al riguardo è stata sottolineata l’importanza di una stretta collaborazione tra tutte le componenti dell’amministrazione statale e territoriale, e non solo del SSN, al fine di rendere effettivo l’obbligo vaccinale e garantire il bene della tutela della salute, individuale e collettiva. Viene ribadito quanto previsto all'articolo 1 del Decreto legge: le vaccinazioni per le quali è introdotto l’obbligo sono gratuite in quanto già incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza. E si precisa che l’obbligo vaccinale riguarda altresì i minori stranieri non accompagnati, vale a dire i minorenni non aventi cittadinanza italiana o dell’Unione Europea che si trovano per qualsiasi causa nel territorio dello Stato. Il recupero dei non vaccinati o dei vaccinati parzialmente, a cura delle ASL competenti, necessita di una valutazione da parte del sanitario. La ASL territorialmente competente ha un ruolo centrale nella prevenzione e nella verifica dell’inadempimento dell’obbligo vaccinale e nel percorso che da tale verifica prende avvio.




SMA 1: BATTAGLIA APERTA NEGLI USA PER LA PICCOLA VITTORIA

di Christian Montagna

Marano (Na) – Succede che quando Ministeri e Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) sono assenti, due giovani genitori di Marano, in provincia di Napoli, facciano battaglia direttamente alla casa farmaceutica negli Stati Uniti. Sto parlando di Sonia Cirillo e Gerardo De Biase, i genitori della piccola Vittoria affetta da Sma 1, alla quale la casa farmaceutica Isis Pharmaceuticals ha negato il farmaco Isis Smnrx per uso compassionevole.


La sentenza del Tribunale di Napoli Nord dello scorso Agosto, non è bastata a quanto pare a procurare il farmaco salva vita alla piccola, che, tuttora attende di conoscere le sorti del suo futuro. Condannati dal giudice Ministero della Salute e Aifa a reperire il farmaco e dopo una lunga trattativa con la casa farmaceutica americana, a suon di videoconferenze ed e-mail, ancora nessuna risposta concreta è giunta finora.
Non è bastato neppure l’intervento del papà Gerardo intervistato dalla trasmissione “La Vita in diretta” a Rai 1 per far smuovere le acque ma, stavolta, sono determinati a far guerra a chiunque volesse continuare ad ostacolare questo impervio percorso.


L’appello su Facebook. I genitori di Vittoria, in un video postato alcuni minuti fa sulla pagina Facebook, chiedono a tutti coloro che finora hanno sostenuto la battaglia, un piccolo aiuto economico per sostenere le onerose spese legali richieste dagli avvocati statunitensi. Una spesa che si attesta intorno ai sessanta mila euro e che, purtroppo, da soli non riescono a sostenere. On line è stata indetta una raccolta fondi e sostenuti da alcune associazioni , a breve, si terranno sul territorio campano eventi a scopo benefico per la causa di Vittoria. Ulteriori aggiornamenti, saranno forniti dalla pagina Facebook “Una speranza per Vittoria” che, ad oggi, conta più di ventimila seguaci. 

Ecco il link del video postato sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/parrucchieregerardo.debiase/videos/1051473771531361/




SMA 1, IL MINISTERO RISPONDE: E' IN CORSO L'ACQUISTO DEL FARMACO PER LA PICCOLA VITTORIA

di Christian Montagna

ESCLUSIVO: LEGGI LA MAIL DI MATT BUCK DI "ISIS PHARMACEUTICALS" E DELLA DOTT. SANDRA PETRAGLIA DI "AIFA"

Marano (Na) – Eppure, lo speravamo in molti che prima o poi per Vittoria sarebbe arrivata una gran bella notizia. Dopo l’interessamento del nostro giornale, le chiamate al ministero e le decine di mail che i legali hanno spedito a diversi indirizzi ministeriali, da Roma, in una mail, giungono notizie che fanno ben sperare.


Il Ministero della Salute ha detto sì all’acquisto del farmaco per la piccola Vittoria, senza alcuna opposizione. Una vittoria meritata a livello legale per gli avvocati della famiglia De Biase che assistono la piccola. E. Altieri, F. Marinelli e A. D’Orta, soltanto dieci giorni fa avevano indetto una conferenza stampa in cui annunciavano l’ordinanza del Tribunale di Napoli Nord secondo cui il Ministero sarebbe stato obbligato a procurare il farmaco entro venti giorni dalla deposizione.


Ebbene, il limite di tempo pare sia stato rispettato: le trattative tra Ministero e Casa farmaceutica sono in corso. La responsabile dell’ufficio ha inviato proprio ieri ai legali di Vittoria la mail di conferma che la cura a breve sarà garantita. Grande la soddisfazione e la gioia di mamma Sonia e papà Gerardo che ora, attendono la convocazione al Policlinico Gemelli di Roma, ospedale in cui sarà somministrato per via intratecale il farmaco alla piccola Vittoria.


L’appello dei genitori. I genitori Sonia e Gerardo De Biase avevano più volte sottolineato la necessità di fare in fretta, invocando tramite la stampa, l’interessamento delle sedi ministeriali. La piccola Vittoria che in passato ha avuto crisi respiratorie anche frequenti non può attendere altro tempo. Proprio durante la conferenza stampa a casa De Biase, Gerardo, aveva ringraziato pubblicamente la città di Napoli e tutti coloro che in qualche modo avevano partecipato a questa ardua battaglia che ora, pare si stia per concludere nel migliore dei modi. Sono esausti e terrorizzati i genitori che in questi mesi hanno vissuto un vero e proprio calvario: la mamma Sonia ad esempio, unica in grado di gestire la piccola durante le crisi respiratorie, è stata costretta a lasciare il lavoro perché obbligata a stare in casa da mesi.

La responsabile Aifa. In alcuni documenti esclusivi inviati al nostro giornale, si legge che la dirigente Aifa, Sandra Petraglia, ha sottolineato le necessità di accorciare al massimo i tempi scrivendo a Matt Buck, direttore esecutivo dell’Isis Pharmaceuticals. Domani, 24 Agosto alle ore 16, arriverà la conferma definitiva tramite la telefonata tra Buck e la dottoressa Petraglia.


La mail dell’Aifa ai legali. La comunicazione ai legali della famiglia De Biase è giunta tramite e-mail dalla dott. Petraglia di Aifa: “ Gentile Avv. Altieri, la ringrazio per il riconoscimento dell'impegno di AIFA per la piccola Vittoria anche in questo caso, siamo perfettamente consapevoli della situazione ed infatti è per questo che in seguito alla comunicazione ricevuta in data 18 agosto abbiamo immediatamente provveduto alla richiesta d'acquisto, sottolineando anche alla ditta l'urgenza del caso in via preventiva, in vista della teleconferenza concordata nella prima data utile proposta. Sarà ovviamente nostra premura tenerla informata tempestivamente. Cordiali saluti, Sandra Petraglia”.

 

Matt Buck di Isis Pharmaceuticals risponde. Altrettanto esclusiva la mail in cui il presidente Matt buck chiede un colloquio con la dott. Petraglia di Aifa. “ Cara Dott Petraglia , grazie per la vostra e-mail chiedendo che Isis fornisca il farmaco Isis – SMNRx per il trattamento di Vittoria De Biase . In riferimento alla richiesta dell'AIFA, ho inviato all’ Isis Chief Operating Officer , Lynne Parshall , questa e-mail . Lynne vorrebbe avere una conversazione telefonica con voi per quanto riguarda la richiesta. Lynne è disponibile alle 4 del pomeriggio ora italiana il Lunedi 24 agosto o alle 4 del pomeriggio ora italiana di Martedì 25 agosto Fateci sapere se siete disponibili a parlare in una di queste volte . Grazie per il vostro aiuto in materia . Cordiali saluti , Matt Buck ".

 

Non resta dunque che attendere domani e forse, finalmente, la piccola Vittoria questa battaglia potrà dire di averla finalmente vinta! Noi, lo speriamo tanto.




MINISTERO DELLA SALUTE: RIPRISTINATO IL TAVOLO SUI METODI ALTERNATIVI PER LA SPERIMENTAZIONE FARMACI

La querelle tra Ministero della Salute e il Partito Animalista Europeo ha trovato risoluzione solo all’avvenuta iscrizione nel registro degli indagati del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e del direttore generale sanità animale e farmaci veterinari, Silvio Borrello

LEGGI ANCHE:15/05/2015 BEATRICE LORENZIN INDAGATA: SI RIAPRE TAVOLO MINISTERIALE SULLA SPERIMENTAZIONE FARMACI

di Cinzia Marchegiani

Roma – Una querelle durata due anni finita con la vittoria del Partito Animalista che aveva diffidato il Ministro della Salute al riavvio dei Tavoli Ministeriali sui metodi alternativi che dovevano sostituire l’utilizzo degli animali nelle fasi della sperimentazione di farmaci, invece avviati dal suo predecessore l’ex. Ministro Renato Balduzzi nel migliore dei modi.


L’Osservatore d’Italia ha seguito sin dall’inizio questa battaglia portata avanti con determinazione dal Partito Animalista Europeo, testimoniando anche una con una video intervista le affermazioni del ministro Balduzzi, che ricordava, davanti alle nostre telecamere, quanto fosse importante il proseguimento di un confronto scientifico tra ricercatori e scienziati per un progresso non solo medico, ma anche teso alla tutela sia degli animali, ma anche dei consumatori dei farmaci stessi.

La storia ha dimostrato che la querelle ha trovato risoluzione solo dopo che il caso è finito sotto la lente della procura. Al PAE di fatto era pervenuto un documento ufficiale, afferente il tavolo tecnico-scientifico sui metodi alternativi alla sperimentazione animale.

CONFERMATA VOLONTA' RIPRISTINO TAVOLO MINISTERIALE 
Proprio quest’oggi, il 23 maggio 2014 il PAE ci tiene aggiornati indicandoci che il Ministero della Salute, con documento a firma del nuovo Direttore generale della sanità animale e farmaci veterinari, Dott. Silvio Borrello, indirizzato alla segreteria nazionale del Partito Animalista Europeo, il Ministero conferma la volontà di ripristinare il Tavolo tecnico-scientifico sui metodi alternativi alla sperimentazione animale attendendo nuove comunicazione dal Pae per calendarizzare il prossimo incontro tra gli esperti.

Il presidente del Pae, Stefano Fuccelli soddisfatto di questa importante missiva dichiara: "Apprendiamo con soddisfazione che non esiste una pregiudiziale da parte dell'Amministrazione a riconvocare il Tavolo, anche se avremmo gradito una risposta nei tempi legali e spontanea alla nostra diffida dello scorso novembre piuttosto che in seguito all'iscrizione sul registro degli indagati del Ministro Lorenzin e del Direttore generale Borrello, a causa della nostra denuncia. Adesso il tavolo, bloccato da due anni, verrà ripristinato ma con importanti cambiamenti, dal numero degli esperti sulle alternative che dovrà risultare equivalente alla controparte per sopperire l'inaccettabile sperequazione (3 su 17) alle strategie da adottare, avendo ottenuto adesso, sempre a seguito dell'indagine giudiziaria, il Resoconto della riunione del tavolo di concertazione sui metodi alternativi alla sperimentazione animale del 14 giugno 2013”.

Fuccelli fa presente che al Prof. Bruno Fedi, primario ospedaliero, è stato conferito l'incarico di formare una squadra di esperti altamente specializzata, ben amalgamata e sinergica, un team performante da contrapporre ai ricercatori pro-test. “Decisione presa con l’obiettivo – spiega Fuccelli – di rendere un gruppo coeso ma anche dialogante con il mandante politico che formalmente ha inaugurato il Tavolo al fine di evitare atteggiamenti di ingiustificato silenzio già causati da inaccettabili pressioni esercitate dal precedente Direttore generale Gaetana Ferri, rimossa perché indagata dalla magistratura a seguito di nostre denunce".

A molti di coloro che hanno vissuto tutte le tappe di questa battaglia di trasparenza e legalità scientifica rimane una grande amarezza, quella nel dover accettare come l’attenzione dei preposti ministeriali viene sollecitata in virtù di denunce e diffide, che possono essere messe in atto da grandi associazioni o partiti.

L’Osservatore d’Italia continuerà a seguire questo importante progresso scientifico, teso a tutelare il benessere degli animali, ma anche quello delle persone. I consumatori sono parte di una lunga catena nella sperimentazione dei farmaci, troppe volte inconsapevoli del ruolo della farmacovigilanza post-marketing con cui invece si ottengono informazioni vitali sull’efficacia e sicurezza dei prodotti in commercio, perchè rivolta ad un campione più vasto ed eterogeneo che non si avrà mai nei trials clinici. 




MINISTERO DELLA SALUTE: SOLO 21 MEDICI "COMPETENTI" PER 450MILA LAVORATORI IN UNIFORME

Redazione
Ministero della Salute
– “I nomi degli ufficiali e dirigenti medici delle Forze armate e delle Forze di polizia sono stati quasi tutti cancellati dallo speciale elenco dei “medici competenti” tenuto dal Ministero della salute.” Lo comunica Luca Marco Comellini, Segretario del partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm).
“Infatti – prosegue Comellini – sono solo 21 i medici che secondo il ministero possono esercitare la funzione di “medico competente” e compiere atti e impartire disposizioni per garantire la tutela della salute degli oltre 450mila lavoratori in uniforme e la sicurezza nei luoghi di lavoro e sono così ripartiti : 3 nel Lazio, 2 in Campania, 1 in Calabria, 4 in Emilia Romagna, 1 in Liguria, 2 in Lombardia, 1 in Puglia, 2 in Sicilia e 1 in Umbria e 4 nel Veneto.

E un numero pressoché irrilevante – prosegue – se consideriamo che quelle di cui stiamo parlando sono delle amministrazioni estremamente complesse e articolate dove la diversificazione delle attività lavorative e quindi dei rischi che devono essere costantemente oggetto di valutazione ne richiederebbe la presenza anche a livello di singolo Reparto o Ente. La sicurezza e la salute dei militari, carabinieri, finanzieri e poliziotti – insiste Comellini – è costantemente messa a rischio dalla particolare specificità del loro lavoro quindi – conclude – occorre che il Governo intervenga immediatamente per porre rimedio a questo pericoloso vuoto che si è venuto a creare con l'applicazione puntuale delle norme vigenti da parte del Ministero della salute.”