MINERBIO: INCASSA LA VINCITA DI ALCUNI "GRATTA E VINCI" RUBATI

Redazione

Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE MicrosoftInternetExplorer4 Minerbio – I Carabinieri della Stazione di Minerbio hanno denunciato una 60enne di Malalbergo, incensurata, per furto. La scorsa settimana, il titolare di una tabaccheria di Minerbio sporgeva una denuncia di furto di un blocchetto di “Gratta e Vinci” del valore di 200 euro che gli era stato asportato da ignoti malfattori. Trattandosi di prodotti numerati, gli inquirenti venivano a conoscenza che qualcuno si era recato presso una tabaccheria di Altedo per incassare 23 biglietti vincenti relativi al pacco rubato. Ascoltati in merito ai fatti, i titolari dell’esercizio di Altedo riferivano di aver pagato la vincita a un’imprenditrice del luogo che i Carabinieri riuscivano ad identificare nella 60enne di Malalbergo. Quest’ultima, sentita dai Carabinieri, diceva di essersi recata presso la tabaccheria di Minerbio per comprare alcuni gadget per la nipote e, uscendo, aveva trovato per terra un pacco di “Gratta e Vinci”. Se così fosse, è evidente che la tentazione di grattare e scoprirsi milionaria è stata più forte del buon senso di chiedere al tabaccaio se quel pacco di biglietti provenisse dal suo locale.

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MINERBIO, INCIDENTE SUL LAVORO: MUORE UN ARTIGIANO

Redazione

Minerbio (BO) – Nel pomeriggio odierno, intorno alle 13.30, in un’abitazione di via Canaletto 23 a Minerbio dove si stavano effettuando lavori di ristrutturazione, si è verificato un incidente che ha provocato la morte di un artigiano. Nella realizzazione di un soppalco in legno, un carpentiere di Castello d’Argile, sposato con due figli, 41enne, scendendo è caduto, battendo violentemente la testa e decedendo sul colpo. Inutile il tentativo di rianimazione dei sanitari del 118. L’altro artigiano presente ha solo sentito un forte rumore ma non ha assistito alla caduta, la cui dinamica dovrà essere ricostruita dai tecnici della medicina del lavoro. Il Sostituto di turno della Procura della Repubblica di Bologna, Dr. Stefano Orsi, ha disposto il sequestro del luogo e la custodia della salma presso il DOS di Bologna