MILANO: MAXI SEQUESTRO DI MERCE AVARIATA

Redazione

Milano – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, nell'ambito degli interventi in tema di sicurezza alimentare su tutto il territorio del capoluogo meneghino, svolti in maniera coordinata e congiunta tra le altre Autorità competenti per fornire le migliori garanzie sanitarie ai consumatori/cittadini, con particolare riferimento alle diverse forme di commercializzazione di alimenti anche provenienti da Paesi terzi, hanno effettuato un intervento presso un'attività di distribuzione all'ingrosso di prodotti alimentari di vario genere a Cornaredo (MI).
L'intervento presso il deposito, gestito da un operatore di origine cinese, è stato condotto dagli uomini della Compagnia di Corsico, congiuntamente a personale dei Dipartimenti di Prevenzione Medica e Veterinaria della ASL Milano 1.
Le verifiche hanno interessato sia le condizioni strutturali che igienico sanitarie dei locali e delle celle di stoccaggio, nonché le condizioni dei prodotti alimentari conservati nel deposito.
Tra i rilevanti quantitativi di prodotti stoccati, è stata riscontrata la presenza di circa 16 tonnellate di prodotti alimentari confezionati con termine minimo di conservazione (TMC) e/o data scadenza superati.
Tutti i prodotti non conformi sono stati posti sotto sequestro e saranno inviati alla distruzione sotto controllo sanitario.
L'attività si inserisce in una più ampia attività d'indagine che allo stato ha già portato al sequestro di circa 40 tonnellate di merce scaduta (anche da sei anni) o rinvenuta in pessimo stato di conservazione ed alla segnalazione dei responsabili alle autorità competenti: un soggetto è stato denunciato alla Procura della Repubblica.




MILANO: BAMBINO DI 10 ANNI INVESTITO DA FURGONE PIRATA

Redazione

Milano – Una tragedia in cui a rimetterci è stato un bambino. Un bambino di 10 anni è stato investito da un furgone pirata, a Milano, mentre attraversava con la madre sulle strisce pedonali. Il piccolo è stato trasportato, in condizioni molto gravi, all'ospedale Niguarda. L'autista, dopo una brevissima fuga a piedi, è stato preso dalla polizia locale e accompagnato al comando. L'uomo per ora dovrà rispondere di omissione di soccorso, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi a seconda delle condizioni del bimbo. L'incidente è avvenuto attorno alle 17.30 in via Fiamma. Sul caso indaga la polizia locale. L'autotrasportatore è stato bloccato a poca distanza dal luogo dell'investimento. Dopo l'impatto, infatti, aveva fermato il furgone ed era scappato a piedi, ma la fuga è durata poco.




MILANO, BOTTI DI CAPODANNO: UN BAMBINO DI SETTE ANNI PERDE LA MANO DESTRA

Redazione

Milano – Anche quest'anno non sono mancati i feriti nella notta di San Silvestro a causa dei botti e fuochi artificiali. Dispiace quando sono i bambini a rischiare la vita per simili futili motivi. Due bambini sono rimasti feriti a Milano. Uno dei due, di 7 anni, ha perso la mano destra a causa di un petardo. Il secondo, di 10, ha riportato una prognosi non grave per ustioni da polvere pirica. Il primo dei due non sarebbe in pericolo di vita; il secondo è stato dimesso. Dalle prime informazioni sembrerebbe che i due amichetti stessero giocando nello stesso cortile di un palazzo nella zona nord della città.




MILANO: INCASTRATO IL MAGO FRANCO PER TRUFFE E VIOLENZE SESSUALI

Redazione

Milano – Quando si è deboli di spirito e si ha poca o anzi scarsissima fiducia in se stessi, ecco che ci si affida a ciarlatani, maghi e stregoni che hanno la presunzione di conoscerci e di sapere tutto su di noi e la nostra vita. Non diamogli un centesimo. Il gup di Milano Carlo Ottone De Marchi ha condannato a cinque anni e 4 mesi di reclusione Franco Uggetti, il sedicente 'Mago Franco' finito in carcere con l'accusa di aver violentato e truffato per circa sei anni numerose clienti con problemi personali, di salute, di natura psicologica, incassando circa 200 mila euro solo negli ultimi due anni. A una delle donne sue vittime che si sono costituite parti civili e' stato attribuito un risarcimento di 10 mila euro, mentre a ciascuna delle altre sono spettati tremila euro.
Il pm aveva chiesto la condanna a cinque anni di carcere. In base a quanto ricostruito dal gip Franco Cantu' Rajnoldi nell'ordinanza d'arresto, si sarebbe approfittato delle sue clienti e le avrebbe raggirate, convincendole in qualche caso di "essere vittima di 'fatture e malocchi'" e sostenendo di "poter intervenire beneficamente nelle loro problematiche di salute, amore e lavoro e proponendo alle stesse una serie di riti esoterici". Riti per i quali avrebbe chiesto tra i 300 e i 900 euro e che in qualche caso erano di natura sessuale. Le accuse per lui erano truffa e violenza sessuale.




MILANO, SHOPPING E SALDI: CANTIERI SOSPESI DAL 7 DICEMBRE AL 7 GENNAIO

Redazione

Milano – L’Amministrazione comunale ha sospeso dal 7 dicembre fino al 7 gennaio 2014 l’attività dei cantieri in città. Si tratta delle opere pubbliche previste per il sottosuolo e in superficie programmate dal Comune e dagli enti pubblici e privati nel periodo natalizio. Rispetto allo scorso anno, in cui la sospensione è stata decisa dal 7 al 26 dicembre, il provvedimento è stato esteso sino alla festività dell’Epifania.

“Abbiamo deciso di allargare il periodo di blocco dei cantieri dalla festa di Sant’Ambrogio fino all’Epifania in considerazione del momento difficile che attraversa il settore del commercio in città. Con questa misura contiamo di assicurare maggiore serenità a tutti gli operatori commerciali in modo particolare nei primi giorni dei saldi di gennaio”, dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza.




CASAL DI PRINCIPE, L'OMBRA DELLA CAMORRA: SEQUESTRATI BENI PER 4 MILIONI DI UN EX CONSIGLIERE COMUNALE A CASERTA, LATINA E MILANO

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Casal di Principe (CE) – L'ombra della camorra su un sequestro milionario. Beni mobili e immobili, nelle province di Caserta, Latina e Milano (terreni, fabbricati, società, veicoli e rapporti finanziari) per un valore di circa 4 milioni di euro, sono stati sequestrati dalla Dia di Napoli a un ex consigliere comunale di Casal di Principe, Luigi Corvino, 47 anni, ritenuto referente politico dei Casalesi, e a un imprenditore di 49 anni, Francesco Lampo, fino al 2000 organico alla fazione Zagaria della stessa cosca.Corvino, attualmente ai domiciliari, è stato arrestato nel novembre del 2011, insieme ad altre 56 persone, nell'ambito dell'operazione "Il principe e la ballerina". Secondo quanto emerso dalle indagini, assecondava le richieste della fazione Bidognetti del clan del cemento sostenendone gli interessi negli appalti, nelle forniture, nell'edilizia e anche procacciando voti per se stesso e per altri esponenti politici graditi al clan. In cambio del voto aveva anche promesso posti di lavoro nel centro commerciale "Il Principe", mai realizzato. Corvino venne eletto nel 2007 nelle file di Forza Italia, con 531 preferenze.  Francesco Lampo, invece, forniva appoggio logistico agli affiliati del clan, nascondeva le armi e riscuoteva le tangenti che, poi, investiva in varie attività. Usando la forza intimidatrice del clan dei Casalesi riuscì ad ottenere l'appalto per la realizzazione di tre edifici ad Aversa (Caserta). I beni – 12 immobili, un garage, 4 società, 15 rapporti finanziari e 3 autoveicoli – sono stati sequestrati tra Trentola Dugenta, San Cipriano d'Aversa, Casal di Principe, Aversa, Minturno (Latina) e Milano.




MILANO, BRESCIA E LODI: SEI ITALIANI IN MANETTE, TENEVANO LA DROGA NEI MOBILI TRASPORTATI DALL'INDIA

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Milano / Brescia / Lodi – Facevano arrivare la droga nascosta in piccoli mobili provenienti dall' India ma sono stati scoperti. Sei persone sono finite in manette in seguito alle indagini della Squadra mobile di Pistoia, con la collaborazione delle Squadre mobili di Milano, Brescia e Lodi.

L'indagine, chiamata "Arianna", ha preso il via lo scorso marzo in seguito ad una segnalazione dell'ufficio delle dogane tedesche di Francoforte che aveva intercettato un pacco postale con circa due chili di hashish nascosti all'interno di due piccoli tavolini. I mobili, spediti dall'India per l'Italia, erano destinati a Pistoia.

Gli investigatori, in questa occasione, hanno ritenuto opportuno far fare la consegna del pacco al destinatario, un italiano residente in provincia di Pistoia e seguirne poi, il percorso.

Difatti, le indagini eseguite dagli uomini della mobile con intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno consentito d' individuare una rete d'importazione di hashish proveninte dall'India.

Il traffico dello stupefacente interessava, in particolare, le province di Pistoia e Brescia.

I sei arrestati sono tutti cittadini italiani.




MILANO: ESCE DALLA METRO E MUORE

Redazione

Milano – Morire in metropolitana, forse per uno spavento dovuto ad un tentato borseggio. Urlava di toglierli le mani di dosso un pensionato di 65 anni poco prima di vederlo accasciarsi e morire nel tardo pomeriggio in un mezzanino della Metropolitana. E' accaduto oggi poco dopo le 18 nella stazione di De Angeli, una fermata semicentrale della Linea 1. Dopo i primi accertamenti della Polizia si è compreso che il 65enne, un italiano di cui non sono ancora state fornite le generalità, è stato avvicinato appena dopo che i due agenti erano scesi da un convoglio cominciando un giro di ispezione nel mezzanino. Sono stati proprio loro, infatti, a udire le urla dell'uomo e immediatamente sono corsi nella direzione da cui provenivano, pochi metri dopo i tornelli di uscita. Appena arrivati in cima alle scale che portano all'atrio hanno visto tre persone allontanarsi verso le uscite e si sono messi al loro inseguimento. Anche le immagini delle telecamere dell'Atm visionate finora mostrano il 65/enne che, sceso da un treno, sta salendo le scale per uscire quando improvvisamente comincia ad agitarsi. Gli agenti della polmetro si accorgono di qualcosa di strano e si precipitano verso l'uomo e poi dietro altre persone che stanno correndo. Quando i due agenti tornano indietro per chiedere a quel viaggiatore che era visibilmente agitato e inveiva che cosa fosse successo, l'uomo gli si è accasciato davanti cadendo e battendo la testa. E' morto senza riuscire a dire nulla, senza additare i colpevoli o cercare di raccontare cosa gli fosse successo.




MILANO, VIE D'ACQUA: LA RIAPERTURA DEI NAVIGLI E' POSSIBILE

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Milano – Un'unica via d’acqua dal lago Maggiore all’Adriatico e, poi, dal lago di Como all’Adriatico, con la riscoperta della darsena come porto di Milano. Un’unica pista ciclabile dall’Adda al Ticino al Po che attraversa il cuore della città. La realizzazione di un anello centrale per il teleriscaldamento e il riordino degli altri sottoservizi. La riduzione del traffico veicolare nel centro storico e la creazione di nuove zone a traffico limitato con il conseguente miglioramento delle condizioni dell’inquinamento dell’aria. Queste sono le principali opportunità che emergono dal progetto di fattibilità per la riapertura dei Navigli, realizzato dal Politecnico di Milano, sotto il coordinamento del professore Antonello Boatti, presentato alla città questa mattina durante un incontro pubblico presso l'Umanitaria.

Durante la presentazione sono stati illustrati tre esempi concreti di riapertura dei Navigli in via Melchiorre Gioia, via Francesco Sforza e via Conca del Naviglio. I progetti mostrano che i possibili problemi connessi a traffico, parcheggi e presenza delle stazioni delle metropolitana non solo potrebbero essere risolti ma migliorerebbero la vivibilità, l'attrattività turistica e la bellezza di Milano.

Altri studi, ancora in corso, stanno mettendo in luce la sostenibilità idraulica, idrologica e idrogeologica del progetto e la sua utilità ai fini del miglioramento del sistema delle acque della città.

"Il progetto presentato oggi, ancora in via di definizione, – ha dichiarato la vicesindaco con delega all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – è molto interessante e affascinante. Ringraziamo il Politecnico e i numerosi professionisti per il prezioso lavoro svolto. Un lavoro che ha coinvolto anche tanti giovani ricercatori. Ora dobbiamo fare un ulteriore passo avanti nella progettazione e nella valutazione economica, per poi passare alla presentazione del progetto, avviando un percorso di discussione e riflessione con la città per valutarne le modalità reali di realizzazione. La complessità e l'importanza dell'intervento non possono essere gestiti frettolosamente, senza sottovalutare la necessità di reperire le risorse. Abbiamo segnato il punto di partenza, continueremo affinché il sogno pian piano possa diventare risorsa e nuova qualità per Milano".




MILANO: CHIUDE CON SUCCESSO LA FIERA DEGLI AGENTI DI COMMERCIO

Redazione
Milano – Si è conclusa sabato 30 novembre la fiera degli agenti di commercio tenutasi in Fiera Milano. La due giorni di “Forum Agenti” ha fatto registrare un grande successo: 169  aziende espositrici e 6.721 agenti e rappresentanti di commercio che sono arrivati in fiera per colloqui di lavoro con le aziende.
E inoltre: 411 aziende partecipanti come visitatori, 812 consulenze gratuite previdenziali, fiscali e legali effettuate dagli esperti nell’Area Consulenze; 19 tra seminari, corsi di formazione e workshop; 8 trasmissioni di Radio 24 in diretta dal Forum (da “La Zanzara” a “Cuore e Denari”).
“Siamo molto soddisfatti di questo primo Forum a Milano – ha dichiarato Davide Ricci, presidente di Agent321, organizzatore della fiera – le cui cifre di partecipazione, reali, sono ben documentate dalle immagini inserite nel nostro sito. Ma i numeri che contano in queste fiere B2B dove si incontrano domanda e offerta sono quelli relativi ai contratti stipulati in fiera che ci risulta siano stati davvero tanti”.
Particolarmente interessante la parte convegnistica della fiera: dal workshop Slovenia, con le aziende slovene presenti in fiera, ai corsi sul Contratto di agenzia; dai seminari sugli studi di lavoro a come comportarsi in caso di verifiche fiscali; dalle nuove tecniche di vendita a come avviare l’attività di agente di commercio.
A fine fiera è state annunciata la prossima tappa di Forum Agenti: Napoli, il 14 e 15 marzo 2014.

 




MILANO, LEGA NORD: RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO PER UMBERTO BOSSI E FIGLI

Redazione

Milano – Non si mette bene per Bossi e per i suoi due figli sui quali, adesso, pende una richiesta di rinvio a giudizio. Quaranta milioni di euro truffati allo Stato non sono mica bruscolini, considerando anche che un introito del genere si sarebbe potuto destinare per emergenze reali che adesso rimangono tali. Per la vicenda della gestione dei fondi della Lega Nord, la Procura di Milano ha chiuso le indagini in vista della richiesta di rinvio a giudizio per Umberto Bossi, i suoi due figli Riccardo e Renzo, l'ex tesoriere Francesco Belsito e altre persone. Le accuse per l'ex segretario del Carroccio sono di appropriazione indebita e truffa allo Stato per circa 40 milioni di euro. Tra gli indagati risultano anche l'ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito, l'ex vicepresidente del Senato, Rosi Mauro, e l'imprenditore Stefano Bonet in relazione allo scandalo sull'uso dei fondi della Lega scoppiato nella primavera del 2012, che ha travolto il fondatore della Lega Bossi e la sua famiglia.

Da quanto emerge dall'atto dei pm, attraverso rendiconti irregolari presentati in Parlamento, Umberto Bossi, in "qualità di legale rappresentante" del Carroccio avrebbe truffato lo Stato per circa 40 milioni di euro. Cifra maggiore rispetto a quella che era venuta alla luce fino ad oggi che era di circa 18 milioni di euro. Gli investigatori del nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano, infatti, hanno analizzato oltre ai rendiconti del 2009 e del 2010 anche quello del 2008, per cui la Lega avrebbe ottenuto indebitamente rimborsi elettorali "pari a 22.473.213" euro".

Per il 2009, invece, avrebbe incassato illecitamente 17.613.250 euro, mentre nel 2010 "i revisori pubblici hanno dichiarato l'irregolarità del rendiconto" e i soldi richiesti non sono arrivati al partito.

Secondo l'accusa, la Lega avrebbe incassato soldi pubblici "in assenza di documenti giustificativi di spesa ed in presenza di spese effettuate per finalità estranee agli interessi del partito politico". Di qui l'accusa di appropriazione indebita per il Senatur e i suoi figli per una serie di spese personali.

Rosi Mauro è invece accusata di un'appropriazione indebita di 99.731,50 euro provenienti dalle casse del partito. Tra i soldi di cui l'ex esponente lumbard si sarebbe appropriata ci sono anche 77.131,50 euro "per acquisto titolo di laurea albanese – si legge nel capo di imputazione – presso l'università Kristal di Tirana a favore di Pierangelo Moscagiuro", la sua ex guardia del corpo.

Contestualmente, la Procura ha chiesto l'archiviazione delle posizioni dell'ex ministro Roberto Calderoli, della moglie di Bossi, Manuela Marrone, e anche dell'ex legale del Carroccio ed ex componente del Csm, Matteo Brigandì. Se venisse accolta tale istanza, che riguarda per alcuni capi di imputazioni anche gli stessi Umberto Bossi, Francesco Belsito e Rosi Mauro, i tre indagati verrebbero esclusi dal procedimento.