MILANO, INQUINAMENTO: BLOCCO TOTALE DEI VEICOLI PER TRE GIORNI

Redazione

Milano – In considerazione del permanere di valori alti di Pm10 e Pm 2,5, la Giunta comunale del Comune di Milano ha deciso il blocco della circolazione dei veicoli privati nel territorio del Comune di Milano per le giornate di Lunedì 28, Martedì 29 e Mercoledì 30 dicembre dalle ore 10 alle ore 16.

Le centraline di tutta la Lombardia registrano valori fuori norma del Pm10 da ormai un mese e le condizioni metereologiche indicano la possibilità che la situazione si protrarrà anche nelle prossime due settimane. “Oggi in Giunta, oltre ad aver deciso la proroga degli sconti per l’utilizzo dei mezzi pubblici – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran –, abbiamo ritenuto di assumere questa ulteriore misura a tutela della salute dei nostri concittadini. Auspichiamo che analogo provvedimento sia assunto dai Comuni della Città metropolitana e lombardi”. Nella giornata di domani, mercoledì 24 dicembre, sarà emanata l’ordinanza relativa al blocco della circolazione che verrà subito pubblicata sul sito del Comune di Milano. Fino al 31 dicembre compreso i cittadini potranno continuare a viaggiare con un solo biglietto ordinario da 1,50 euro (o tariffa extraurbana) a bordo di bus, tram, metro e tratta urbana del passante ferroviario con un biglietto singolo e per un numero illimitato di viaggi.

Resteranno in vigore anche le misure anti-smog del Protocollo della Città Metropolitana previste in caso di superamento per dieci giorni consecutivi della soglia media giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo di PM10: divieto di circolazione in tutto il territorio cittadino per i veicoli diesel Euro 3 senza filtro anti-particolato dalle ore 8.30 alle 18 se privati, dalle 7.30 alle 10 se commerciali, diminuzione di 1 grado centigrado delle temperature dell’aria degli edifici, riduzione di 2 ore della durata di accensione degli impianti.




MILANO, EX SCALI FERROVIARI: LEGA, FI E FDI OCCUPANO UFFICIO DEL SINDACO E BANCHI DELLA MAGGIORANZA

Redazione

Milano – Muro contro muro in consiglio comunale sulla delibera per l’accordo di programma sugli ex scali ferroviari. Bocciata nei giorni scorsi dall’aula, la giunta ha preparato una delibera bis con l’intenzione di riportarla in aula. Netta contrarietà della minoranza che oggi, con i consiglieri di Lega, Fi e Fdi, ha prima “occupato” l’ufficio del sindaco Giuliano Pisapia – dopo la conclusione della seduta della commissione Urbanistica, al termine della quale il presidente Roberto Biscardini ha dato per discussa la delibera nel mezzo di una bagarre- per chiedere un suo intervento; poi si sono seduti, in consiglio comunale, sui banchi riservati agli assessori. Il presidente del consiglio Basilio Rizzo ha invitato i consiglieri di opposizione a liberare i posti riservati a sindaco e assessori e ricevendo un rifiuto ha sospeso la seduta. L’opposizione chiede che la delibera, che non era passata per il voto contrario di alcuni consiglieri di maggioranza, in particolare della Sinistra per Pisapia, oltre al radicale Marco Cappato e al socialista Roberto Biscardini, venga ritirata.




MILANO: IL TEATRO LA SCALA SPOSA LA MODA DI DOLCE E GABBANA

Redazione

Milano – Due nuovi fondatori sostenitori per la Scala di Milano. Sono Domenico Dolce e Stefano Gabbana e l’azienda tedesca leader nel settore logistica Kuehne + Nagel. Lo annuncia il teatro stesso dopo la riunione del cda odierna. “La scelta di diventare Fondatori Sostenitori del Teatro alla Scala di Milano è stata la naturale evoluzione di un rapporto ormai consolidato, un gesto d’amore e di riconoscenza a un’istituzione simbolo della cultura italiana in tutto il mondo. Siamo felici di poter dare il nostro supporto, di contribuire alla valorizzazione di un simbolo insostituibile di arte e cultura”, commentano Domenico Dolce e Stefano Gabbana. A simbolo del legame con il Teatro alla Scala, nelle settimane che anticipano il periodo natalizio, il foyer ospita uno speciale albero di Natale decorato dalla celebre casa di moda. “La decisione di Dolce&Gabbana di garantire al Teatro alla Scala un sostegno istituzionale assumendo il ruolo di Fondatori Sostenitori – ha detto il sovrintendente Alexander Pereira – corona una collaborazione che si è fatta sempre più stretta e proficua e sancisce il legame tra due portavoce riconosciuti dell’eccellenza e della bellezza italiane nel mondo. Il dialogo con le forze produttive e creative, che è sempre stato una tradizione e una forza della Scala, si arricchisce così di un nuovo importante tassello. Per questo desidero ringraziare Domenico Dolce e Stefano Gabbana a nome di tutto il nostro Teatro”. I due stilisti sono da tempo impegnati per il teatro, con il sostegno agli studi messo a disposizione a venti giovani allievi della Scuola di ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala e con gli allestimenti floreali del Palco Reale. Sostegno alle attività della Scala, anche da un’altra grande azienda privata, Kuehne + Nagel, in occasione dei 125 anni della sua fondazione.




MILANO, GIUBILEO: 2MILA PERSONE PER L'APERTURA DELLA PORTA SANTA

Redazione
Milano –
“Aprite le porte della giustizia, entreremo a rendere grazie al Signore”. Con queste parole di rito l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ha inaugurato il Giubileo della Misericordia nella diocesi ambrosiana quando due penitenzieri hanno aperto la porta santa del Duomo. Dietro di lui hanno varcato la soglia della porta santa il cardinale Dionigi Tettamanzi, i vescovi ausiliari, i presbiteri, i diaconi e i rappresentanti delle sette zone pastorali, una suora, una consacrata e un consacrato, famiglie, fedeli ospiti in case di accoglienza per disabili, detenuti in regime di semilibertà e migranti. Nella piazza antistante il Duomo si è radunata una folla di circa 2mila persone per assistere all’evento.




MILANO, GENITORI NON PAGANO LA MENSA A CORSICO: 500 BAMBINI SENZA PASTO

Redazione

Milano – Dal 7 gennaio niente mensa per quasi 500 bambini, i cui genitori non hanno pagato il servizio di refezione scolastica: lo annuncia il sindaco di Corsico Filippo Errante. "Il servizio mensa verrà sospeso a chi non paga, quasi 500 persone. Lo stesso – spiega Errante – avverrà per chi non ha intenzione di saldare il debito residuo relativo alle rette dell'asilo o della scuola dell'infanzia. Il debito accumulato è complessivamente di oltre 1 milione di euro".




MILANO ECCO IL SOSTITUTO DI TRONCA: IN ARRIVO L'EX QUESTORE ALESSANDRO MARANGONI

Redazione

Milano – E' l'ex questore Alessandro Marangoni la figura proposta da Angelino Alfano per sostituire Francesco Paolo Tronca nel ruolo di prefetto. Alfano ha firmato la lettera con cui avanza il nome dell'attuale vice capo della polizia. Ora tocca al consiglio dei ministri sancire la nomina ufficiale. “L'arrivo a Milano di Alessandro Marangoni come Prefetto della città è molto positivo. Marangoni si è sempre distinto per la sua alta professionalità e per i grandi risultati ottenuti nei tanti incarichi che ha svolto. Il Prefetto conosce Milano e con lui, negli anni in cui era Questore della città, abbiamo sempre collaborato con grande profitto per il bene di Milano e dei milanesi”. Lo afferma il Sindaco di Milano commentando l’indicazione da parte del Ministro Alfano.




MILANO, COMUNALI: SALVINI IN CAMPO PER LA LEGA

Redazione

Milano – Il leader della Lega Matteo Salvini ribadisce di non essere interessato a correre come sindaco ma da' la disponibilita' ad essere capolista per la Lega."Sicuramente saro' in campo anch'io come capolista della Lega, a disposizione del futuro sindaco", ha infatti detto a margine del convegno 'Ripartiamo dalle periferie' al Palazzo delle Stelline. "A me – ha poi aggiunto – non interessa il nome del candidato, e' l'ultima delle mie preoccupazioni, mi interessa il progetto per la citta'".




MILANO: RAPINATORI ENTRANO IN VILLA, COMMERCIANTE REAGISCE E NE UCCIDE UNO

di Angelo Barraco
 
Milano – Nella frazione di Rodano (Milano) un commerciante di gioielli, Rodolfo Corazzo ha reagito ai ladri che si sono introdotti a casa sua, ne è nato un conflitto a fuoco e uno dei ladri è morto, gli altri due invece sono riusciti a scappare. Il commerciante ha dichiarato che “non volevo assolutamente uccidere, volevo proteggere la mia famiglia”. Il commerciante era rientrato intorno alle 21.00 presso la sua casa, una villetta situata in via Matteotti quando, varcato il cancello, viene aggredito da tre soggetti che sotto minaccia lo costringono ad aprire la porta di casa, interrompere le videoriprese delle videocamere a circuito chiuso. I soggetti si esprimono in italiano. L’uomo è collaborativo con i malviventi ma è anche consapevole che dentro casa ci sono la moglie e la figlia piccola di dieci anni. Entrati in casa scoppia il conflitto a fuoco ma la dinamica non è ancora chiara, sembrerebbe che l’uomo abbia sparato un primo colpo in aria abbia reagiato al fuoco dei rapinatori che avrebbero sparato con le stesse armi dell’uomo. L’uomo è stato condotto prima in caserma per essere ascoltato e successivamente in ospedale, ci sono attualmente indagini in corso per ricostruire la dinamica e si cercano i complici. Ma chi era il malvivente ucciso? Si chiamava Valentin Frrokaj, aveva 37 anni ed era Albanese. Era ricercato per un omicidio commesso il 23 luglio del 2007 a Brescia ai danni di un suo connazionale e per tale omicidio era stato condannato all’ergastolo. Il 37enne era stato tratto in arresto il 14 agosto del 2013, in seguito ad un’evasione dal carcere di Parma in data 2 febbraio 2013. Fu trovato in possesso di una beretta 7.65 ma non finì qui poiché il 7 maggio del 2014 era evaso nuovamente dalla casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo. Gli accertamenti proseguono e la casa è stata posta sotto sequestro, vicino l’abitazione è stata rinvenuta una Golf rubata il 9 ottobre del 2015 che secondo gli inquirenti potrebbero averla utilizzata i ladri. Il pm di Milano ha aperto un fascicolo d’indagine contro ignoti. 



EMERGENZA SICUREZZA A MILANO, EBREO ACCOLTELLATO AL VOLTO

Redazione

 

Milano – La violenza e la paura di non sentirsi sicuri ha raggiunto le grandi metropoli in maniera incisiva. È allarme sicurezza a Milano, dopo l'aggressione, ieri sera, di Nathan Graff, 40 anni, di nazionalità israeliana, genero di Hetzkia Levi, uno dei rabbini della comunità ebraica cittadina. Erano quasi le 20.30 quando in viale San Gimignano un uomo, con il volto parzialmente coperto da un passamontagna, lo ha colpito più volte, sei in tutto: tre coltellate alla schiena, una al volto, altre due alla gola e a un braccio. Lo ha lasciato sull'asfalto a gridare aiuto, mentre l'aggressore si è dato alla fuga. Forse le immagini di una telecamera della zona potrebbero aiutare gli uomini della Polizia di Stato a dargli un volto. A soccorrere Graff, ricoverato all'ospedale Niguarda, un passante intervenuto per difenderlo. «Ti uccido». Questa la frase che l'aggressore, a cui la polizia di Milano dà la caccia, ha indirizzato a Nathan Graff, il 40enne di nazionalità israeliana, colpito ieri da sette coltellate in viale San Gimignano. Un particolare che emerge a poche ore dall'episodio che crea allarme e paura all'interno della comunità ebraica di Milano. Graff, genero di Hetzkia Levi, uno dei rabbini della comunità ebraica cittadina, indossava la kippah quando è stato raggiunto da sette coltellate (non sei come precedentemente scritto): tre alla schiena, tre al volto e una al braccio. L'uomo è ricoverato all'ospedale Niguarda.

Ci sarebbero altri due testimoni, una ragazza e una donna. La vittima, che si occupa di mense e controlli nel settore alimentare, era arrivato a bordo di un taxi e si era fatto lasciare all'inizio del viale, per percorrere il breve tragitto verso casa a piedi. Indossava la kippah. Paura all'interno della comunità ebraica per un'aggressione che potrebbe avere risvolti antisemiti.

In relazione all'accoltellamento, il viceprefetto Vicario Giuseppe Priolo ha convocato con urgenza un Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per questa mattina alle ore 9. Al Comitato partecipano, oltre ai vertici delle forze dell'ordine, il sindaco Giuliano Pisapia e i rappresentanti della comunità ebraica. È stata immediatamente intensificata la vigilanza agli obiettivi sensibili.

 

Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma, è intervenuta ai microfoni della trasmissione 'Ecg Regionè, condotta da Andrea Di Ciancio e Roberto Arduini, su Radio Cusano Campus, emittente dell'università Niccolò Cusano, in merito al ferimento di un uomo, di nazionalità israeliana, accoltellato in strada a Milano. «È l'attentato più grave in Italia da quello alla Sinagoga di Roma- ha affermato Dureghello- Dopo 33 anni ci troviamo ad affrontare un'altra violenza di questo tipo, inaccettabile. Paura? La vita ebraica continua, non ci facciamo intimidire da cose di questa natura perchè le istituzioni ci sono vicine. C'è preoccupazione ma bisogna reagire sempre in senso positivo e costruttivo, consapevoli del fatto che siamo la più grande comunità d'Italia e la nostra vita è la vita della nostra città. Siamo in costante contatto con le autorità che stanno indagando sulla matrice dell'attentato. Ci sono rigurgiti di moti razzisti in generale. Una forma di antisemitismo è sempre stata latente, molti stanno tenendo alta l'attenzione sul tema e lo strumentalizzano. Il mio predecessore Pacifici disse che il M5S è più pericoloso dei fascisti? Io non rispondo per quello che ha detto il mio predecessore. Noi siamo disponibili a dialogare con chiunque si metta a disposizione delle istituzioni».




MILANO: CATTURATO IL FINTO FISIOTERAPISTA ACCUSATO DI BRUTALI VIOLENZE SESSUALI AI PAZIENTI

Redazione

Milano – Arrestato dai carabinieri, ieri a Malpensa, Roberto Benatti, 62 anni, sedicente fisioterapista di Gallarate (Varese) ritenuto responsabile di una lunga serie di brutali violenze sessuali compiute ai danni di ignari pazienti.

L'uomo è stato bloccato mentre rientrava da Santo Domingo. Benatti era stato localizzato nell’isola caraibica grazie alla costante attività di ricerca svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano e dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia – INTERPOL di Roma, tutti da tempo sulle tracce del fuggitivo. Arrestato nel giugno del 2007 dai Carabinieri di Gallarate a seguito della denuncia di uno dei pazienti abusati e dopo il rinvenimento nel suo computer di un archivio con decine di fotografie delle parti intime delle vittime, l'uomo era fuggito a Santo Domingo approfittando della scadenza dei termini di custodia cautelare. Nel febbraio del 2015 era stato condannato all’espiazione definitiva della pena di 24 anni di reclusione per violenza sessuale, aggravata dall’utilizzo di sostanze stupefacenti per addormentare i pazienti – e poi abusarne – ed esercizio abusivo della professione medica. Benatti, espulso da Santo Domingo per la violazione della legge sull’immigrazione, è stato accompagnato da due funzionari di Polizia della Repubblica Dominicana e preso in consegna, all’arrivo a Malpensa, dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, dagli agenti di INTERPOL e del Servizio di Polizia di Frontiera Aerea di quello scalo, successivamente è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio.
 




MILANO, ENTRA IN CASA PER RUBARE E VIENE UCCISO. SALVINI: "SE L'È CERCATA"

Redazione

Milano – "Non volevo che morisse": sono le parole che ha più volte ripetuto ai carabinieri Francesco Sicignano, il pensionato, di 65 anni, che ha sparato ed ucciso un ladro che la scorsa notte si era introdotto in casa sua a Vaprio d'Adda (Milano). I militari hanno trovato nella villetta una torcia accesa, elemento che potrebbe confermare la tesi dell' uomo che ha dichiarato di avere sparato dopo essersi trovato davanti una sagoma nera appunto con una torcia in mano.

L'uomo è accusato di omicidio volontario. Rispetto ad una prima ipotesi di eccesso colposo in legittima difesa, la Procura ha formulato la nuova contestazione per poter svolgere tutti gli accertamenti. In mattinata era stato spiegato che l'ipotesi di reato a carico dell'uomo era quella di omicidio colposo con eccesso colposo in legittima difesa. Da quanto si è appreso, invece, in seguito agli ultimi accertamenti svolti dai carabinieri l'uomo verrà formalmente indagato per omicidio volontario. Per poi valutare se sussistano i presupposti per riconoscere l'eccesso colposo in legittima difesa (punito penalmente) o la legittima difesa (non punita).

L'iscrizione per omicidio volontario, come è stato chiarito, è un atto necessario per svolgere tutte le indagini sulla dinamica di quanto accaduto. Il 28enne romeno, che era entrato nell'appartamento per rubare, sarebbe stato infatti colpito frontalmente dal pensionato, da una distanza ravvicinata, ed è stato raggiunto da un solo proiettile di pistola. Altri due colpi sparati, invece, non hanno colpito il romeno. Il pensionato è stato ascoltato a lungo dai carabinieri, che hanno interrogato anche i suoi familiari. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili e dal pm Antonio Pastore, che hanno disposto l'autopsia sul cadavere del giovane.