Roma, nuovo stadio Tor di Valle: arrestato Adriano Palozzi, Luca Lanzalone, Luca Parnasi e Michele Civita

Nove arresti dei carabinieri nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo su un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di reati contro la Pubblica amministrazione nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma.

Arrestato l’imprenditore Luca Parnasi, proprietario della società Eurnova che sta realizzando il progetto dello Stadio, mentre ai domiciliari Luca Lanzalone, l’attuale presidente Acea (di cui il Comune detiene il 51%) che ha seguito, in veste di consulente per la giunta cinquestelle, il dossier sulla struttura che dovrebbe sorgere nella zona di Tor di Valle e il vicepresidente del Consiglio Regionale, Adriano Palozzi di Forza Italia.

Tra gli arrestati compaiono anche il vicepresidente del Consiglio Regionale, Adriano Palozzi (Fi), l’imprenditore Luca Parnasi e l’ex assessore regionale Michele Civita del Pd. Arrestato pure il presidente di Acea, Luca Lanzalone. Quest’ultimo ha seguito, in altra veste, il dossier sulla struttura che dovrebbe sorgere nella zona di Tor di Valle.

C’è anche il capogruppo degli M5S in campidoglio, Paolo Ferrara, tra i 27 indagati dell’inchiesta. Nei primi mesi del 2017 Ferrara aveva partecipato alla trattativa con il gruppo Parnasi per la modifica della prima stesura del progetto sulla struttura che dovrebbe sorgere a Tor di Valle.

Civita si trova agli arresti domiciliari come Lanzalone e Palozzi. Sono invece in carcere il costruttore proprietario della società Eurnova che sta realizzando il progetto dello Stadio, Parnasi, e altri 5 suoi collaboratori.

I militari dell’Arma stanno inoltre proseguendo le perquisizioni domiciliari.

Nomi importanti anche tra gli indagati: il presidente dell’ordine degli avvocati, Mauro Vaglio, vicino al Movimento 5 Stelle, il consigliere capitolino di Forza Italia, Davide Bordoni, e Paolo Ferrara, capogruppo in Campidoglio del Movimento 5 Stelle. La società As Roma è invece estranea alle indagini.

Gli indagati avrebbero ricevuto, in cambio dei favori agli imprenditori, una serie di utilità, tra le quali anche l’assunzione di amici e parenti

Sono diversi e di diversa provenienza i politici arrestati stamattina all’alba dai carabinieri del nucleo investigativo. Nove in tutto le persone colpite da misure cautelari, sei in carcere e tre ai domiciliari, tra i quali politici e imprenditori: l’accusa degli inquirenti è che siano parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di condotte corruttive. Il tutto per le procedure legate alla realizzazione dello stadio di Tor di Valle

L’inchiesta potrebbe portare allo stop dell’intero progetto modificato. Proprio ieri era scaduto il termine per presentare le osservazioni al progetto e si era fissata la scadenza per le controdeduzioni per le quali è stato dato un tempo di 30 giorni. A metà luglio sarebbe prevista la delibera col progetto variato da inviare alla Regione Lazio per l’ok definitivo. Ma ora arresti e indagini potrebbero imporre lo stop al progetto.

 




INCENERITORE DI ALBANO LAZIALE: LA SENTENZA DEL TAR ASPETTA ORA NICOLA ZINGARETTI E MICHELE CIVITA

Redazione

Albano Laziale (RM) – Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha stabilito, lo scorso 21 luglio, che l’inceneritore di Albano Laziale potrà essere costruito utilizzando mezzo miliardo di euro di soldi pubblici, CIP-6, che invece secondo l’UE dal 1° gennaio 2009 non possono essere più destinati, per legge, ad impianti di incenerimento dei rifiuti urbani.

E’ indispensabile, però, per sbloccare i finanziamenti e avviare i lavori, il parere della Regione Lazio senza il quale il Ministero dello Sviluppo Economico non potrà dare il via libera al cantiere. "Cosa diranno Nicola Zingaretti e Michele Civita, da troppi mesi silenziosi sul futuro dei rifiuti del Lazio nonostante il can can con cui annunciavano, all’indomani della loro elezione, il nuovo piano rifiuti di cui da dicembre 2013 si sono definitivamente perse le tracce? – Commenta in una nota il presidente del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino che esterna a nome proprio e del Comitato la "solidarietà agli amici di Albano Laziale sui quali torna ad incombere l’ombra dell’inceneritore di Cerroni alleato con AMA ed ACEA".

"Tanto rumore per nulla, – prosegue la nota del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino –  il piano rifiuti ancora vigente è quello della Polverini e le scelte impiantistiche sembrano ancora inesorabilmente proiettate verso impianti rifiuti a recupero energetico (inceneritori e biogas). Sembra quasi che il silenzio della Regione Lazio e di tanti altri amministratori serva a creare le giuste condizioni affinché possano essere realizzate scelte impiantistiche che vengono da lontano, progetti bloccati dalla protesta popolare, ma mai definitivamente accantonati: vale per l’inceneritore di Albano Laziale come anche per il biogas dell’AMA a Maccarese, impianto quest’ultimo bloccato dalla CdS della Provincia ma rispetto al quale siamo ancora in attesa del giudizio del TAR a cui AMA stessa si è appellata. Il fatto è – spiega il presidente del Comitato – che i rifiuti di Roma sono tanti, 1.700.000 t/anno, rifiuti prevalentemente indifferenziati e/o differenziati per finta…dove scaricarli dopo la chiusura di Malagrotta se non in territori della provincia già compromessi ed “occupati” assicurando affari d’oro a chi per decenni ha iscritto sul proprio libro paga tanti amministratori capitolini e non solo? Quando qui lottavamo contro la costruzione dell’inceneritore a Pizzo del Prete, fortemente caldeggiato dalla giunta Polverini, abbiamo avuto anche il sostegno dell’allora candidato, oggi sindaco, Esterino Montino che però con estrema incoerenza mentre diceva no a Pizzo del Prete rivendicava la scelta della giunta Marrazzo circa la costruzione di un inceneritore ad Albano Laziale! Cosa dobbiamo pensare dei silenzi di Esterino Montino rispetto all’impianto di trasferenza AMA di viale dell’Olmazzeto a fianco al quale l’azienda municipalizzata vorrebbe costruire il megabiogas il cui progetto, come abbiamo detto, è in attesa del giudizio del TAR? Ci aspetteremmo che il duo romano Marino&Marino, che non perde l’occasione di ribadire con quanta energia si sta contrastando il monopolista, che si dice contrario all’incenerimento, prenda una posizione forte e chiara contro questa operazione impartendo anche precise indicazioni alle società AMA ed ACEA nei fatti sotto il controllo del Campidoglio.Chi ha il potere in mano si prende tutto il tempo che vuole per portare a termine i propri piani, i progetti  vengono passati di mano in mano ad ogni cambio di maggioranza sino a che, grazie a compiacenti innovazioni legislative e a sentenze favorevoli del TAR nonché, purtroppo,  alla stanchezza e alla rassegnazione dei cittadini, non riescono ad imporsi. – La nota conclude – Non facciamoci prendere per stanchezza, la ragione è dalla nostra parte, di Albano Laziale, di Fiumicino, di Bracciano, di Cerveteri, di Colleferro, di Guidonia, della Valle Galeria.
 




RIETI MOBILITA': IL SINDACO INVITA L'ASSESSORE REGIONALE MICHELE CIVITA AD UN INCONTRO PUBBLICO

Redazione

Rieti – Il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, anche su invito dei consiglieri comunali Emanuele Donati e Ivano Fioravanti, ha formalmente chiesto all’assessore regionale alla Mobilità, Michele Civita, di concordare nel breve periodo un incontro pubblico, da tenersi in Municipio, per presentare alla cittadinanza, agli utenti e al Comitato dei Pendolari il piano che prevede la sperimentazione dello scambio gomma-rotaia per quanto concerne la tratta Rieti-Roma.

L’incontro, a cui è auspicata la presenza di tutti gli enti locali coinvolti, di Cotral e Trenitalia, servirà a esporre i termini della sperimentazione che sarà avviata nelle prossime settimane, ma anche a verificare le condizioni della mobilità nel territorio reatino sia verso la Capitale sia verso altre destinazioni.
Il Comune intende continuare a difendere in tutte le sedi i bisogni e i diritti dei pendolari che ogni giorno utilizzano il servizio pubblico per raggiungere i luoghi di lavoro e di studio.

 




SORA, RIORGANIZZAZIONE TPL: L'ASSESSORE REGIONALE MICHELE CIVITA AL TAVOLO DI DISCUSSIONE

Redazione
Sora (FR)
– La riorganizzazione del trasporto pubblico locale sarà l’importante tematica dell’incontro organizzato dal Sindaco del Comune di Sora Ernesto Tersigni. Lunedì 23 febbraio 2015, alle ore 15.00, presso il Palazzo Municipale, siederanno al tavolo di discussione l’Assessore alle Politiche del Territorio, Mobilità, Rifiuti della Regione Lazio Michele Civita ed i primi cittadini di Campoli Appennino, Pesocolido, Broccostella, Isola del Liri, Arpino, Castelliri, Santopadre, Fontechiari, Posta Fibreno, Vicalvi, Casalattico, Casalvieri, Atina, Alvito, San Donato Valcomino, Settefrati, Picinisco, San Biagio Saracinisco, Villa Latina, Gallinaro.
“Ho voluto promuovere questo incontro in previsione della riorganizzazione regionale del trasporto pubblico locale – dichiara il Sindaco Ernesto Tersigni – Mi auguro che dalla discussione possa scaturire un accordo finalizzato alla razionalizzazione, in forma associata, del servizio. Vista la rilevanza dell’argomento mi auguro una partecipazione numerosa alla riunione perchè è opportuno, viste le carenze del Tpl, concordare proposte concrete di miglioramento. L’auspicio è che l’Assessore Regionale Civita possa recepire le nostre richieste inserendole nel piano di riorganizzazione che auspichiamo sia equilibrato e compatibile con le esigenze del nostro territorio”.
 




COTRAL: NCD INTERROGA NICOLA ZINGARETTI E MICHELE CIVITA SU PESANTI DISSERVIZI PENDOLARI

Redazione
Viterbo / Cotral – “Da mesi, la strada di collegamento Caprarola Carbognano è stata interrotta alla circolazione dei mezzi pesanti a causa di una frana. Tale situazione sta creando pesanti disagi soprattutto ai tanti pendolari che percorrono la tratta con i mezzi del pubblico servizio Cotral. In sostanza per collegare i due paesi, distanti poco più di 5 km, adesso ci si impiega 50 minuti in più.  Una buona notizia però  arriva dall’amministrazione provinciale: è infatti imminente l’avvio della procedura amministrativa per la riapertura del tratto stradale. Nonostante ciò restano pesanti i disservizi che vengono riscontrati quasi quotidianamente dai pendolari, dovuti principalmente ai numerosi guasti che si verificano sui mezzi, spesso obsoleti e in condizioni precarie. Proprio per questo abbiamo presentato una interrogazione al Presidente Zingaretti e all’assessore regionale ai Trasporti Michele Civita per sapere se sono a conoscenza di tale vicenda. E naturalmente come intendono agire al fine di migliorare la qualità del trasporto offerto ai cittadini della nostra regione. E’ infatti impensabile che ogni giorno i pendolari debbano compiere un’impresa per raggiungere il posto di lavoro o di studio, viaggiando su mezzi desueti”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale dl Nuovo Centrodestra Daniele Sabatini.
 




COTRAL: 172 LAVORATORI SVANTAGGIATI SENZA LAVORO PER COLPA DELLA POLITICA

di Chiara Rai

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Questa è proprio una brutta storia che riguarda 172 persone che avrebbero dovuto lavorare in Cotral e che invece per un mero cambio di guardia politica in Regione, da Marrazzo a Polverini, sono rimasti penalizzati, vittime del tiro alla fune tra destra e sinistra. Illusi di poter iniziare a lavorare sono stati letteralmente buttati via con tutte le gravi conseguenze che ancora oggi si trovano a dover pagare. Persone svantaggiate che hanno passato la selezione, fatto gli esami e che non sono state più assunte. Al momento è pendente presso il tribunale civile di Roma un ricorso da parte di 52 delle persone selezionate. La prossima udienza è fissata per maggio 2016. Occorre che questa questione venga affrontata una volta per tutte. Si tratta di un ennesimo caso di ingiustizia sociale. Queste persone hanno il diritto ad essere risarcite per i danni provocati loro dalla politica. L’appello che questo quotidiano lancia, è diretto al presidente Nicola Zingaretti, affinché metta mano alla questione, senza lasciare nell’abbandono queste persone che credevano in un futuro lavorativo che gli è stato tolto dall’oggi al domani, solo per un ordine “politico”.

Ma vediamo cosa è successo:

Il 9 luglio del 2009 la Regione Lazio – Dipartimento Sociale, Direzione regionale "Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili" – e Italia Lavoro SpA (Agenzia del Ministero del Lavoro) hanno stipulato una convenzione per la realizzazione del "Programma per l'implementazione del Masterplan regionale delle politiche e dei servizi per il lavoro con interventi esemplari di politica attiva", denominato Progetto LaziOntheJob. Nei mesi di febbraio e marzo 2010 si sono svolte le selezioni per l’assunzione presso Cotral SpA di personale, con varie qualifiche, utilizzando la suddetta convenzione.

Ad Aprile 2010 le 172 persone selezionate hanno ricevuto il telegramma di convocazione per il giorno 9 aprile presso la sede di Cotral SpA dove hanno firmato il modulo del "Progetto formativo di orientamento – (rif. Convenzione n. 135)" intestato a ciascuna di esse ed indicante la durata dello stage, il nome del Tutor Aziendale, il numero di posizione Inail e gli estremi della polizza integrativa, con premio versato alla compagnia Lloyd Adriatico. È stato firmato anche un modulo per l'accredito degli emolumenti.

Il 13 Aprile 2010 i tirocinanti sono tornati presso la sede di Cotral SpA per la consegna della documentazione personale, ed è stato detto loro che lo stage non poteva iniziare.

Il 19 Aprile 2010 la Regione, con un fax, ha chiesto la sospensione del tirocinio.

Il 10 dicembre, con lettera prot. n. 43166, la direttrice del Dipartimento Sociale, Direzione Regionale "Formazione e Lavoro" della Regione Lazio, ha scritto ad Italia Lavoro SpA chiedendo la sospensione della procedura di attivazione dei tirocini.

L’11 gennaio 2011 Italia Lavoro SpA ha comunicato ad ogni stagista la determinazione della Regione Lazio ad effettuare un supplemento di istruttoria. Nella stessa missiva Italia Lavoro SpA si impegnava a far partecipare i tirocinanti selezionati ad altri progetti formativi però non vi è stato alcun seguito.

Una notizia impossibile da mandare giù quella che ha coinvolto gli stagisti, persone felici di aver superato la prova scritta e l'orale, che cominciano a progettare il futuro e subito dopo vengono a calci e rigettate nella precarietà e nella mancanza di prospettive.

Nessuno potrà mai risarcire la frustrazione, il senso di impotenza, le difficoltà economiche, l’ansia per il domani.

Nel 2013 Augusto Orlandi (uno degli stagisti) ha fatto uno sciopero della fame appellandosi ai vertici della Regione affinché esaminassero la vicenda ed è stato completamente ignorato.

Nel 2014 sono state presentate due petizioni alla Regione (da Augusto Orlandi e da Livia Pica) ma non sono state prese in considerazione;

Il cambio Marrazzo Polverini è stato dunque molto doloroso per questi stagisti, dimenticati da tutti e rimasti senza lavoro, con le speranze infrante di poter avere un minimo di sicurezza che gli era stata prospettata. La destra ha sempre sostenuto che la selezione era stata svolta soltanto per favorire le persone di sinistra; ma in questa ipotesi i tirocini sarebbero iniziati durante il governo della giunta Marrazzo e non si sarebbe atteso l'arrivo della Polverini per iniziarli.

Ad ulteriore riprova basta osservare che a due anni dall'insediamento di Nicola Zingaretti degli stagisti non se ne sta occupando nessuno.

La questione sembra non importare proprio a nessuno, a partire dall’assessore Michele Civita che non ha mai risposto alle mail con le quali gli stagisti chiedevano un incontro.

Non si sa se il presidente Zingaretti sia al corrente della vicenda ma preferisca ignorarla oppure ne sia totalmente all’oscuro.

E’ bastato un fax per calpestare la vita di decine di persone e non vi è stata traccia né di giustizia né di equità sociale, termini dei quali la politica si riempie la bocca

Il progetto Lazionthejob era patrocinato da Regione Lazio, Italia Lavoro e Fondo sociale europeo: nessuno pensava che tali istituzioni si sarebbero comportate in modo tanto vergognoso, prendendo in giro i candidati considerando anche che si tratta di persone in posizione svantaggiata.

All'epoca alcuni hanno cercato di capire che fine avessero fatto i premi assicurativi versati al Lloyd Adriatico e le somme stanziate dal Fondo sociale europeo per finanziare i tirocini ma non si è riusciti ad approdare a nulla.




COTRAL, PREMI AI DIRIGENTI: IL COMITATO PENDOLARI REATINI INSORGE

Redazione 

A seguito del nostro articolo intitolato COTRAL: VERGOGNA! del 12 settembre 2014 a firma Chiara Rai e dell'articolo pubblicatro su Il Tempo del 13 settmbre 2014 sempre a firma Chiara Rai intitolato COTRAL TAGLIA LE CORSE MA ALZA GLI STIPENDI  abbiamo ricevuto una nota del Comitato Pendolari Reatini che interviene sull'argomento.

Ecco la nota:

Cotral – "Il presidente Cotral Domenico De Vincenzi e l’AD Cotral Vincenzo Surace, hanno indetto un consiglio d'amministrazione con all'ordine del giorno, tra gli altri, l'assegnazione dei premi produzione per il gruppo dirigenziale, il tutto con l’avvallo della Regione Lazio in particolare dell’Assessore Michele Civita e del  Governatore Nicola Zingaretti.

Ma per cosa andrebbe premiata questa dirigenza?

Per far viaggiare i propri utenti come bestie, con la pioggia che filtra dal tetto dei pullman o perché questi ultimi vanno a fuoco in quanto obsoleti e cadenti a pezzi?

Riteniamo tutto questo un vergognoso affronto perpetrato  sia verso i pendolari sia verso i lavoratori Cotral

È facile fare utili, chiudendo per la prima volta negli ultimi anni un bilancio in attivo di poco più di 2,5 Ml di euro,  non spendendo in manutenzione e pezzi di ricambio e ottenendo una ricapitalizzazione di 50 milioni da parte della Regione!!!

Un premio al merito invece, andrebbe certamente dato agli autisti Cotral che grazie al loro spirito di abnegazione, e spesso mettendo a rischio la propria e altrui incolumità oltre che la propria patente, permettono alle migliaia di pendolari del Lazio di tornare a casa tra mille difficoltà nonostante le decine di guasti e di soppressioni che ogni giorno vengono registrate su tutto il territorio regionale.

Chiediamo quindi che tutto questo venga impedito, perché tutti i pendolari e tutti i lavoratori  Cotral non ricevano un ulteriore attacco alla propria dignità personale, dopo le mortificazioni e le umiliazioni che giornalmente devono sopportare viaggiando come animali.

VERGOGNA!!!

Caro Governatore Nicola Zingaretti, caro Assessore Michele Civita, illustrissimi De Vincenzi e Surace, prima di martedì abbiate il coraggio di guardarvi allo specchio, di rendervi conto dell’impalpabile spessore politico e dirigenziale che avete per il ruolo che ricoprite e di questa ennesima vergogna tutta italiana. 

LEGGI ANCHE: 

 12/09/2014 COTRAL: VERGOGNA!

IL DOSSIER SU COTRAL DI CHIARA RAI 




LAZIO RIFIUTI: L'ABRUZZO SI BECCA LA "MONNEZZA DE' NOANTRI"

di Chiara Rai

Il Lazio che chiede aiuto all’Abruzzo per trattare la “monnezza de’ noiantri”. E’ stato appena approvato un accordo tra Regione Lazio e Regione Abruzzo per il trattamento temporaneo di 110 t/g rifiuti indifferenziati prodotti da Roma Capitale.

La criticità della situazione dei rifiuti in Capitale è palesemente ammessa dalla Regione nello schema di approvazione dell’ accordo. Un’intesa che dovrebbe essere “temporanea” ma che come la maggioranza delle iniziative “provvisorie” intraprese in Italia, cesserà soltanto quando gli impianti del Lazio saranno in grado di trattare i propri rifiuti. La proposta arriva dall’assessore alla Mobilità e Rifiuti Michele Civita.

La Regione Lazio asserisce di aver riscontrato la non autosufficienza degli impianti di trattamento dei rifiuti indifferenziati prodotti dal territorio laziale. Insomma gli impianti che abbiamo nel Lazio non sono in grado di trattare tutti i nostri rifiuti indifferenziati. Abbiamo decisamente una grossa carenza. Del resto Ama a luglio 2014 ci ha fatto sapere che la capacità impiantistica di Roma capitale è ormai sfruttata fino al 95%, che i macchinari degli stessi impianti sono sottoposti a stress e logoramento e che il livello e che elevato del loro utilizzo non ne permette una regolare manutenzione.

Oltre al danno c’è anche la beffa di non essere in grado di differenziare i rifiuti:

Infatti, Roma Capitale non ha raggiunto la percentuale di raccolta differenziata così come stabilito dall’art. 205, comma 1, del D.Lgs. n. 152/2006, ed erano le seguenti: 35% (2003-2006), 40% (2007), 45% (2008), 50% (2009), 55% (2010), 60% (2011), 65% (2012).

A fronte di questi obiettivi di riciclo, i dati ufficiali dell’Ama hanno il 25,66% raggiunto nel 2012. A dicembre 2013 secondo quano asserito da una nota del Comune di Roma A dicembre la raccolta differenziata ha superato il 30 per cento. Esattamente il 30,2 per cento della produzione totale dei rifiuti.

L’ Accordo con l’Abruzzo entrerà in vigore alla data della stipula dello stesso tra i Presidenti delle Regioni Lazio ed Abruzzo. Nicola Zingaretti dovrà dunque rendere conto ai cittadini del Lazio di questo ennesimo falimento non certo prodotto soltanto dalla sua Giunta ma evidentemente non risolto. Il costo di conferimento e le modalità di pagamento verranno direttamente pattuiti tra la società AMA in qualità di gestore della raccolta e trasportatore dei rifiuti urbani indifferenziati di Roma Capitale e il gestore dell’impianto di destinazione. Ma i cittadini vorrebbero che questi costi “pattuiti” venissero comunicati direttamente a chi paga questo fallimento: la collettività. Si chiede pertanto, nel corso dei vari trionfalistici annunci della Regione Lazio rispetto a presunti obiettivi raggiunti, che venga chiaramente comunicato ai cittadini quanto costerà ai romani trasferire i rifiuti indifferenziati in Abruzzo.




REGIONE LAZIO: CERCASI DISPERATAMENTE PIANO RIFIUTI ANNUNCIATO DA NICOLA ZINGARETTI E MICHELE CIVITA

Nota a cura del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino

Una rapida disamina sulla situazione della gestione dei rifiuti nel quadrante nord-ovest della provincia di Roma a circa 4 anni dalla dichiarata emergenza; ne esce un quadro desolante.

Raccolta differenziata:

A Roma che afferma di attestarsi al 38%, da quanto si vede e dalla puzza che tutti i giorni ammorba gli abitanti della Valle Galeria e delle zone limitrofe, sembra un numero impossibile.

A Fiumicino, dove il Sindaco Montino ha bloccato l’estensione del porta a porta dal 28/9/2013, nonostante i 2,6 mln di Euro finanziati dalla Provincia la differenziata non si schioda dal 12-14% e ad oggi ancora si ignora quando il servizio porta a porta verrà portato alle altre località del comune servite con raccolta stradale.

A Ladispoli, dove il bando per il porta a porta è stato aggiudicato da un anno, ma ancora oggi inspiegabilmente si continua la raccolta con i cassonetti.

A Cerveteri, che si attesta intorno al 10% di differenziata, dovrebbe partire a breve la gara europea per il nuovo servizio porta a porta e quindi, se tutto va liscio, ne riparleremo nel 2015.

Impianti di trattamento dei rifiuti:

A Roma, nonostante una sentenza del TAR dica che Malagrotta deve essere bonificata, si prospetta la requisizione dei due impianti TMB e forse del gassificatore di Cerroni (appunto a Malagrotta), per poter continuare ad utilizzarli rinviando così a data da definire l’avvio della bonifica; addirittura dalla lettura di alcuni atti emerge l’autorizzazione ad una variante “non sostanziale” per la costruzione di due nuove linee di incenerimento da 35 MW a Malagrotta accanto a quella esistente (di fatto “dimostrativa”, utile forse solo agli incentivi CIP6) da 10 MW circa.

A Fiumicino, scorrendo le pagine del bilancio per il 2015, è previsto un impianto di compostaggio con 10 mln reperibili in project financing e si immagina già comincino a ronzare gli avvoltoi del biogas.

Ad Anguillara e Bracciano si parla di due impianti biogas, eccedenti le necessità del bacino di conferimento di Cupinoro per l’organico.

A Cerveteri, Ladispoli e Santa Marinella fortunatamente si parla di un impianto di compostaggio aerobico per la cui realizzazione è stata inviata al Ministero della Difesa una lettera con la richiesta di messa a disposizione di un’area sull’asse Aurelia ricadente nel territorio del comune cerite dove poter costruire l’ impianto. Se questo progetto, come speriamo, andrà avanti e vedrà la luce bloccherebbe nei fatti la realizzazione dei due impianti biogas prospettati ad Anguillara e Bracciano considerato che oltre il 50% di rifiuto organico derivante dal bacino di conferimento di Cupinoro è prodotto nei tre comuni di Cerveteri, Ladispoli e Santa Marinella. I due biogas prospettati avrebbero necessità di accettare rifiuti provenienti da lontano, magari da Roma, in barba al principio di prossimità tanto sbandierato da Regione e dalla capitale ed ignorando completamente gli interessi del territorio e delle comunità che ci vivono.
Vedremo se la politica e la Regione Lazio, daranno spazio a questo progetto, se i Sindaci di questi territori saranno determinati a portarlo avanti ed avranno la schiena diritta nel fare una scelta di campo tanto coraggiosa quanto indispensabile per invertire la rotta delle emergenze rifiuti continue resistendo ai possibili richiami all’ordine di qualche partito e alle lusinghe economiche delle tariffe di conferimento dei biogas di Bracciano ed Anguillara. E poi Cupinoro e il rischio che vengano aggirati e superati i veti alla realizzazione del mega ampliamento, passando per la scorciatoia del Consiglio dei Ministri.

Un bel quadro di riferimento, e meno male che c’è contiguità politica ai vari livelli tra le giunte comunali, i funzionari provinciali (nominati dalla precedente gestione), e la giunta regionale; del piano rifiuti della ragione Lazio annunciato da Nicola Zingaretti e Michele Civita a fine 2013 se ne sono perse le tracce. Mica male…

 




COTRAL SPECIALE INCHIESTA L'OSSERVATORE D'ITALIA

di Angelo Parca

Speciale Cotral – L'inchiesta del nostro quotidiano L'osservatore d'Italia sull'azienda di trasporto pubblico laziale Cotral prosegue.

Dopo la prima puntata dello scorso 19 marzo 2014 [ COTRAL: APRIAMO IL VASO DI PANDORA – PRIMA PARTE INCHIESTA L'OSSERVATORE D'ITALIA ] in cui evidenziavamo il fatto, pubblicando anche diverse foto, che numerosi mezzi della flotta Cotral sostavano in presunta manutenzione presso una officina privata di Nettuno (Rm) in via Campana 53 per l'esattezza presso le Officine Meccaniche Amati Carlo & C. Snc. Notavamo che i bus Cotral entravano ed uscivano con cadenza che arrivava a toccare anche un autobus ogni 15/20 minuti.

L'inchiesta è proseguita con una seconda puntata del 27 marzo 2014 [ COTRAL: APRIAMO IL VASO DI PANDORA – SECONDA PARTE. TRA OFFICINE PRIVATE E “BUONEUSCITE” D’ORO NON DOVUTE… L’INCHIESTA CONTINUA ] anche in questa occasione, documentavamo numerosi mezzi della società di trasporto pubblico Cotral di proprietà della Regione Lazio – socio unico – sostare presso un'altra officina privata, per l'esattezza "Pennesi" che si trova a Roma a due passi dal Grande Raccordo Anulare in via Salvatore Barzilai. In questo caso documentavamo con svariate fotografie e anche riprese video, oltre ai mezzi adibiti al trasporto delle persone anche un andirivieni nell'officina del privato di mezzi griffati Cotral.

A questo punto abbiamo pensato di sentire cosa ne pensava l'assessore regionale ai trasporti Michele Civita, sopratutto in tema di affidamenti diretti a privati della manutenzione dei mezzi, ponendogli alcune domande che a tutt'oggi sono rimaste senza riscontro. [ COTRAL APRIAMO IL VASO DI PANDORA: NOVE DOMANDE ALL'ASSESSORE REGIONALE AI TRASPORTI MICHELE CIVITA ]

Oggi 16 aprile abbiamo pubblicato la terza puntata della nostra inchiesta e abbiamo tanto altro materiale per andare avanti con la nostra inchiesta fino a quando non riterremo di aver fatto chiarezza su molti punti nebulosi.

Abbiamo intenzione anche di capire qual'è il sottile limite che separa la politica dalla gestione all'interno di Cotral. Abbiamo la volontà di andare a verificare i proclami che in queste ore continuano ad uscire da parte dell'azienda. Questo silenzio da parte di chi dovrebbe rispondere ci sprona ad andare avanti, sicuri che prima o poi le risposte arriveranno tutte. Soprattutto perché si tratta di soldi pubblici, di soldi di cittadini e quindi è nostro leggittimo interesse e volontà tirare dritto forti della nostra indipendenza e capacità di informare senza bavaglio. Se i vertici Cotral vorranno rispondere alle nostre domande saremo ancora più contenti. 

PER LEGGERE LA TERZA PUNTATA DELL'INCHIESTA SU COTRAL CLICCARE QUI




COTRAL, APRIAMO IL VASO DI PANDORA – TERZA PARTE: QUELLA GROSSA GRASSA MANUTENZIONE PRIVATA

di Chiara Rai

Regione Lazio [ L'inchiesta su Cotral ] – Un mare di soldi pubblici che fuoriescono da un’azienda – Cotral – che continua ad arrancare nel servizio nonostante i proclami dei vertici Cotral Spa che aumentano anno dopo anno, lasciando di fatto incongruenze macroscopiche tra il detto e il fatto.

L’osservatore d’Italia continua ad inoltrarsi negli abissi oceanici di questa gestione del servizio pubblico sempre più costellata da interrogativi rispetto ai quali finora nessuno ha provato a rispondere, neppure la Regione Lazio che di fatto è proprietaria della società di trasporto pubblico su gomma Cotral e dovrebbe vigilare affinché la stessa operi in maniera efficiente e trasparente. [ Dal 1 aprile attendiamo risposte dall'assessore regionale Michele Civita riguardo 9 domande ]

Ma di efficienza e trasparenza al momento si difetta in quanto c’è un aumento esponenziale di corse che saltano per un servizio di trasporto pubblico che dovrebbe invece subire un potenziamento.

Se si pensa addirittura che in coincidenza con i proclami dell’Amministratore Delegato Cotral Vincenzo Surace rispetto alla entrata in vigore di una nuova turnazione degli autisti che consente all'azienda di assicurare un numero maggiore di servizi giornalieri, di fatto il sistema delle corse è entrato in tilt. Un caos talmente grande che ad esempio, a Genazzano, sono saltate addirittura circa 170 corse in un giorno (martedì 16 aprile 2014) rispetto alle 449 programmate. Questo inferno di corse che continuano a saltare stride con gli intenti.

Ne citiamo uno di intento che è molto importante ma prima è doveroso ricordare che ci sono quattro dirigenti apicali Cotral che sono tra i più pagati del Tpl nazionale (si pensi che il premio di risultato raggiunge addirittura il 40 % dello stipendio che arriva a 160 mila euro e il premio di risultato è stato da questi percepito nel 2012 nonostante l’enorme deficit accumulato) e che in questa azienda succede anche che un pensionato di 72 anni, tale Giorgio Da Ros, viene messo come amministratore unico a Cotral Patrimonio e con un contratto triennale nonostante Cotral Patrimonio debba confluire nell’agenzia della mobilità regionale entro pochi mesi. Ma sui dirigenti torneremo a breve, sempre in questa sede.

Il 15 ottobre del 2012 è stato firmato un verbale da Adriano Palozzi, Vincenzo Surace, Giovanni Libanori, Paolo Toppi, Carlo Arcangeli, Silvio Blasucci, Antonio Ricevuto, Monica Boccanera, Elena Eusepi in presenza delle organizzazioni sindacali finalizzato a garantire il carattere PUBBLICO della società oltre al principale particolare che “parte dei recuperi economici conseguiti” avrebbe dovuto essere equamente ridistribuito al personale direttamente interessato ai Piani Operativi. In questo verbale si fa il quadro sui progetti operativi e le priorità quali: esternalizzazione al 10% a fronte di un 30% di internalizzazione della manutenzione, rinnovo del parco aziendale fino a 600 nuovi autobus, ristrutturazione e messa a norma degli impianti.

A fronte di un pezzo di carta firmato dai vertici della Cotral Spa nel 2012 che cosa è stato fatto dopo due anni? A quanto ci risulta anche dalle recenti immagini scattate dove i mezzi sono in manutenzione dai privati, non è stata raggiunta la percentuale di internalizzazione sperata. C’è stata forse una gara pubblica indetta da Cotral e che sia stata vinta da Amati e Pennesi che hanno numerosi mezzi nelle loro officine? La risposta è no. Eppure queste due officine sono piene di mezzi.
Anzi proprio in questi giorni è andata in gara l’esternalizzazione della manutenzione e su 9 lotti, sei sono andati deserti e solo tre sono stati assegnati. Gli altri sei naufragati potranno trovare un porto sicuro negli affidamenti diretti ai privati, una condizione dunque che volge a loro favore. Si tratta di un bando scaduto ad ottobre 2013 suddiviso in 12 lotti per l’affidamento dei servizi di manutenzione meccanica per autobus della flotta Cotral per un’importo da capogiro di € 4.440.400,00 (quasi 5 milioni di euro) che non sono certo bruscolini.

Il costo orario di aggiudicazione è di circa 30 euro l’ora contro i 18,90 euro di circa due anni fa che l’Amministratore Delegato Vincenzo Surace  e la commissione non ritennero “congruo” da potersi applicare e tale da non aggiudicare le gare.

Altri 800 mila euro per un bando scaduto a novembre 2013 per l’affidamento dei servizi di Assistenza all’Uscita per autobus della flotta Cotral, suddiviso in 8 (otto) lotti. Altri 700 mila euro è il totale dell’importo per l’affidamento del servizio di accertamento e controllo dell’idoneità fisica e psico-attitudinale del personale addetto ai servizi di trasporto e non della Cotral S.p.A. scaduto a gennaio 2014. 

Il 30 aprile scade il bando con importo di 1.632.000,00 euro per l’affidamento dei servizi di revisione dei cambi automatici ZF installati sugli autobus della flotta Co.Tra.L. S.p.A. Quindi negli intenti c’è l’internalizzazione ma i fatti ancora sono ben lontani dalle intenzioni.

E se le premesse di cui sopra non fossero sufficienti, andiamo a snocciolare altri importantissimi dati: nel 2011 il consumo in euro per la manutenzione tra ricambi e ore di lavoro è ammontato a circa 15 milioni. Nel 2013, lo stesso servizio è costato a Cotral circa 53 milioni di euro, registrando un aumento pari a tre volte e mezzo.

E non è tutto, detta manutenzione è divisa tra circa 20 ditte delle quali soltanto tre o quattro hanno vinto l’appalto ovvero Ceriv, Palleschi, Officina Pontina.

Addirittura Pennesi, Amati, Arma, Effedi e Amiata Motori non hanno partecipato alla gara ma rispettivamente hanno migliaia di euro di manutenzioni effettuate per Cotral nel 2013:  Pennesi ha manutenzioni per circa 2 milioni di euro, Amati (tra Officina 2000 e Drive Line Service) circa 5 milioni di euro, Arma circa 1 milione e 600 mila euro, Effedi circa 1 milione e 700 mila euro, Amiata Motori circa 1 milione e 200 mila euro. 

Chi ha vinto l’appalto ha manutenzioni per costi decisamente inferiori rispetto a chi non ha neppure partecipato alla gara. Palleschi ad esempio si aggira intorno 95 mila euro mentre Ceriv ai 63 mila euro. 

E le officine interne alla Cotral quanto hanno lavorato rispetto a queste cifre altissime che Cotral paga ai privati? Se si pensa che addirittura un operaio è stato distolto dal lavoro ed è finito nella segreteria del consigliere di amministrazione Cotral Giovanni Libanori.

Inoltre i soccorsi sono espletati molto spesso e volentieri dalle officine private. Dunque, con i furgoni attrezzati, gli operai Cotral vanno spesso a fare visita alle officine dei privati. E un soccorso in linea costa alla Cotral oltre mille euro. E’ da evidenziare che ai manutentori interni alla Cotral è stato bloccato il limite annuale di straordinario.

E se da un lato parlano i dati dall'altro rimane un dato di fatto che la politica abbia deciso il bello e il brutto tempo all’interno dell’azienda di trasporto regionale del Lazio Cotral: Oggi, alla luce di inchieste della Magistratura, intercettazioni ambientali shock, archiviazioni, disservizi, buone uscite d’oro, nessuno degli attori politici ha chiesto le dimissioni dei tre Cda di maggioranza per far decadere tutto il consiglio.

Eppure questa dinamica è avvenuta in tempi recenti quando Domenico De Vincenzi, allora presidente Cotral con il centrosinistra, si dimise e di conseguenza decadde l’allora Cda e ne venne nominato uno nuovo sotto la giunta di Renata Polverini. E oggi, Domenico De Vincenzi è di nuovo presidente oltre che candidato sindaco di Guidonia. Comunque, grazie alle dimissioni dell’allora presidente Domenico De Vincenzi, Renata Polverini insediò un Cda cosiddetto tecnico tra cui era presente anche il segretario generale della Regione Lazio Ronghi, collega di sindacato dell'ex governatore Renata Polverini venuto appositamente dalla Regione Campania e che aveva come capo del suo staff la cosiddetta “Dama Bianca”, Federica Gagliardi, la signora accusata di traffico internazionale di stupefacenti e che solo quattro anni fa accompagnava Silvio Berlusconi al G8 di Toronto e poi a Panama e in Brasile. 

Ma sull'accortezza che avrebbe dovuto avere la politica nel NON entrare nell'ambito gestionale, parleremo molto presto perché quando la politica ci mette lo zampino c'è sempre un effetto distorto rispetto a quello reale. Ad ognuno il suo, almeno così dovrebbe essere.

Alla prossima puntata…

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