VITTORIA, OMICIDIO MAFIA: MICHELE BRANDIMARTE FREDDATO IN PIENO CENTRO

Redazione

Ragusa – L'omicidio che ha sconvolto la citta' di Vittoria (Ragusa) sembra sempre piu' avere le caratteristiche di una esecuzione mafiosa.
  Due sicari, in pieno centro, hanno fatto fuoco sul 53enne Michele Brandimarte, calabrese, noto alle forze dell'ordine, freddato in mezzo a centinaia di persone che stavano passeggiando, come ogni domenica pomeriggio, nella centralissima via Roma. L'omicidio e' avvenuto alle 18,30. Le indagini sono affidate a carabinieri e polizia, la Procura di Ragusa ha gia' aperto un fascicolo di indagine e, secondo indiscrezioni, sul caso c'e' anche l'attenzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. Michele Brandimarte, 53enne, originario di Gioia Tauro, ucciso oggi pomeriggio a Vittoria (Ragusa), era – secondo le prime informazioni – un esponente di spicco dell'omonima famiglia legata alla cosca Piromalli-Mole' di Gioia Tauro. Aveva precedenti per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di droga. La famiglia di Michele Brandimarte e' stata coinvolta, sin dal 2011, in una faida con i Priolo, altra famiglia imparentata con i Piromalli. La guerra di mafia inizio' con l'uccisione di Vincenzo Priolo, 29 anni, da parte di Vincenzo Perri, nipote di Michele Brandimarte. Sempre nel 2011 qualcuno tento' di uccidere il fratello di Michele, Giuseppe Brandimarte. I due fratelli di Michele Brandimarte, Antonio e Alfonso, furono arrestati l'estate scorsa nell'ambito dell'operazione "Puerto liberado" condotta dalla Guardia di finanza con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che porto' alla luce l'esistenza di un gruppo che gestiva l'importazione di cocaina dal Sudamerica, attraverso il porto di Gioia Tauro.