VACCINO MENINGITEC: IL MINISTRO LORENZIN NON CHIARISCE LE RESPONSABILITA'

 

L’AIFA con la risposta trasmessa tramite il Ministro della Salute smentisce se stessa, prima dice che non sono distinguibili le normali reazioni di un vaccino dai sintomi di una reazione avversa, mentre nella risposta dice che non sono state identificate reazioni avverse

 

di Cinzia Marchegiani

Dopo quasi nove mesi, come un parto sofferto arriva oggi all’onorevole Renata Polverini, firmataria di un’interrogazione presentata il 21 novembre 2014 la risposta del Ministro della salute sul caso del vaccino Meningitec che aveva allarmato, e non poco, molti genitori che avevano sottoposto i propri figli alla profilassi vaccinale con questo tipo di vaccino,  poi ritirato dal commercio poiché la stessa azienda farmaceutica aveva segnalato la presenza di "corpo estraneo color arancio rossastro identificato come ossido di ferro e acciaio inossidabile nelle fiale del vaccino".

Renata Polverini non soddisfatta dalla risposta del ministro Beatrice Lorenzin. Renata Polverini, firmataria dell’interrogazione parlamentare, si dichiara non soddisfatta della risposta all'interrogazione del ministro Lorenzin, perché non chiarirebbe le responsabilità e non rassicurerebbe le famiglie sulle conseguenze del vaccino.

L’interrogazione e la storia di malasanità. L’interrogazione di Renata Polverini faceva emergere un quadro allarmante in quanto dopo la comunicazione del ritiro c'era stata una riunione della Commissione tecnico scientifica dell'Aifa del 21/23 ottobre 2014 in cui si riteneva non emergessero "segnali di sicurezza ne dimostrazioni di reazioni avverse particolari allo specifico difetto di qualità" che aveva portato al ritiro cautelativo dei lotti in Italia e tuttavia detta valutazione si basava sulle "evidenze disponibili" non entrando nel merito degli effetti e dei danni lungo latenti. Durante la riunione veniva inoltre precisato che le eventuali reazioni avverse non sarebbero state comunque distinguibili da quelle usuali. Quindi l’AIFA ammetteva di non essere in grado di valutare le differenze tra una reazione normale o un danno da vaccino.

Il problema del conflitto d'interesse. L’interrogazione evidenziava un grave problema di conflitto di interesse innescato nella verifica e controllo dello stesso vaccino, poiché i dovuti controlli erano stati affidati alla stessa casa farmaceutica produttrice del Meningitec, una sorta di controllore che deve controllare se stesso.

Quel ritiro tardivo. Mentre ancora si vaccinava con gli stessi lotti. Il provvedimento di ritiro del vaccino era stato emesso dall'Aifa nei giorni 26 settembre 2014 e 6 ottobre 2014, ma comunicato all'utenza con gravissimo ritardo. Non solo, qui si parla di lotti specifici G76673 scad. 09/2014; H20500 scad. 11/2014; H45452 scad. 02/2015; H45457 scad. 02/2015; H92709 scad. 02/2015; J55457 scad. 09/2016; J70483 scad. 09/2016; H99459 scad. 06/2015; H52269 scad. 06/2015; J01106; J01114; che erano comunque somministrati da anni. E non tutte le ASL si sono attivate per informare l'utenza circa l'avvenuto ritiro del vaccino ed in particolare questo non sarebbe avvenuto nel caso della Asl RMF. Infatti, la quasi totalità dei soggetti vaccinati nei mesi precedenti con i predetti lotti di Meningitec non era stata ancora informata sull'accaduto né tantomeno era stato predisposto un protocollo di monitoraggio dello stato di salute della popolazione vaccinata inclusi i bambini.

La riposta all’interrogazione del Ministro della Salute. Beatrice Lorenzin risponde affidandosi alla nota diffusa dell’Agenzia del Farmaco, chiarendo che “nessun Stato ha ritenuto necessario porre in essere alcuna azione a tutela dei pazienti, poiché non sono state identificate reazioni avverse riconducili alla contaminazione, – la nota del ministro prosegue poi ricordando che il ritiro era cautelativo – Tutte le valutazioni effettuate hanno confermato che le evidenze ad oggi disponibili non suggeriscono né la necessità, né l’opportunità di predisporre controlli specifici di monitoraggio della salute dei soggetti vaccinati con i suddetti lotti, né risulta che simili iniziative siano state adottate nei paesi in cui i vaccini sono stati ritirati”.

Nella risposta del ministro non viene menzionato il caso dei bambini della regione Lazio vaccinati con i lotti incriminati e successivamente alla data ufficiale del ritiro. Nella risposta del Ministro Lorenzin non vi è traccia del caso romano, più di trenta famiglie, in gran parte della regione Lazio, si erano rivolte all’avvocato Roberto Mastalia, chiedendo di essere tutelate legalmente poiché avevano accertato, dal numero del lotto apposto sul libretto sanitario dei propri figli, – apposizione obbligatoria per legge – che i bambini avevano ricevuto la somministrazione del vaccino riconducibile ai lotti incriminati e cosa ancor più grave alcuni di loro avrebbe ricevuto l’inoculo in data successiva a quella del ritiro ufficiale.

Successivamente una nota legale veniva inviata all’Aifa, al Ministero della salute ed all'EMA, dagli avvocati nominati dalle famiglie dei bambini trattati con i lotti specifici, con cui si contestavano le modalità di trasparenza e rassicurazioni esercitate nei confronti di questo caso di malasanità. L’avviso bonario legale ai rappresentati istituzionali e garanti della salute pubblica sollevava punto per punto importanti quesiti e richieste, oltre ad informazioni scientifiche che contrastano pesantemente con i vari comunicati pubblicati dall’AIFA, quest'ultimi tesi esplicitamente a rassicurare il pubblico. I legali chiedevano di rendere immediatamente pubblici i risultati degli esami effettuati sinora sui lotti vaccinali ritirati, chiedendo di far disporre esami accurati, da parte di soggetti pubblici e non dalle case farmaceutiche produttrici, sui lotti vaccinali ritirati e quelli risultanti ancora in commercio nella direzione di stabilire la reale natura delle sostanze contaminanti, la quantità e la modalità con cui hanno stabilito tale contaminazione.

L’avvocato Roberto Mastalia, appena letto il testo della risposta del ministro Lorenzin all’interrogazione ha comunicato tramite L’Osservatore d’Italia le proprie posizioni:
“Prendiamo atto con disappunto, più che con stupore, del contenuto della risposta data dalla Ministra della Salute all'interrogazione parlamentare di questa mattina relativa al caso Meningitec. Il disappunto nasce dalla constatazione che, a fronte delle ripetute segnalazioni dei mesi scorsi provenienti da decine di famiglie preoccupate per la salute dei loro figli, l'atteggiamento della Ministra non è affatto cambiato permanendo un sostanziale disinteresse per una vicenda che ancora oggi ha molti punti oscuri in ordine ai quali, come al solito, si spera in un intervento della Magistratura.

I lotti di Meningitec furono ritirati a cavallo tra i medi di ottobre e novembre 2014, per espressa ammissione della casa farmaceutica olandese Nuron Biotech, in seguito ad una presunta contaminazione da "ossido di ferro e di acciaio inossidabile ossidato" che aveva comportato anche una modificazione esteriore nel prodotto avendolo reso di colore "arancione" e quindi, teoricamente, riconoscibile agli occhi di quelli che si ritiene siano professionisti del settore.
Vale la pena ricordare che, contrariamente a quanto ventilato in quei giorni nel colpevole silenzio dei media, tali lotti erano stati prodotti ben due anni prima, nell'ottobre 2012, per cui parlare, come fa oggi la Ministra di "ritiro cautelativo" appare francamente grottesco!
Non si può fare a meno di rilevare che nei giorni immediatamente successivi, mentre le istituzioni – ed in particolare Ministero della Salute ed AIFA – dimostratesi come al solito negligenti ed inefficienti per ben due anni,si sbrigavano a comunicare di aver effettuato i controlli del caso e che questi erano risultati negativi, guarda caso, la stessa casa farmaceutica affermava di non aver ancora ultimato i controlli!
E' di tutta evidenza, quindi, come in questa vicenda vi siano dei soggetti che continuano a mentire per nascondere non si sa bene quali interessi alle spalle di bambini vaccinati con prodotti contaminati e di genitori ancora oggi giustamente preoccupati per la salute dei propri figli che hanno diritto a conoscere cosa sia realmente accaduto.

E pensare che, almeno inizialmente, ci si era limitati a richiedere solo di informare tutte le famiglie interessate e di sottoporre a monitoraggio, mediante protocollo da concordare, la salute dei bambini vaccinati anche perché è bene ricordare che le attuali conoscenze del funzionamento del sistema immunitario e della dannosità di certe sostanze – ammesso e non concesso siano state effettivamente quelle – non offrono alcuna certezza ed alcuna garanzia in proposito; basta guardare a quanto accaduto negli ultimi anni per prodotti come il Thimerosal o l'Alluminio, utilizzati per decenni come adiuvanti all'interno dei vaccini, per i quali ogni giorni vengono pubblicati nuovi studi sulla loro tossicità e dannosità.

In questi giorni, grazie al fondamentale apporto di internet, abbiamo avviato importanti collaborazioni con associazioni che anche in altri paesi, in questo caso la Francia, si battono per conoscere la verità, verificare le reali condizioni dei bambini ed ottenere il giusto ristoro per quelli che hanno ricevuto danni già evidenziatisi e con i legali che le tutelano”.

Una storia inquietante dove per le istituzioni, non c’è la necessità, né l' opportunità, nonostante la fabbrica delle parole, di indagare sugli effetti a lungo termine che potrebbero sorgere a danno di un vaccino contaminato da ruggine e acciaio. Così è se vi pare… cari italiani.
 




MENINGITEC: IL CASO DEL VACCINO RITIRATO ARRIVA AL SENATO, PARTITA UN’INTERROGAZIONE

I legali Mastalia, Vaccari e Ciriello, nel tutelare i diritti di molte famiglie di bambini vaccinati con i lotti incriminati invitano l’Aifa, il Ministero della Salute e l’European Medicenes Agency, a rispondere seriamente sui fatti gravi avvenuti a danno dei piccoli bambini che hanno ricevuto la dose vaccinale del Meningitech, anche dopo il suo ritiro ufficiale

di Cinzia Marchegiani

Il caso del ritiro in commercio del Vaccino Meningitec Sospensione Iniettabile in siringa preriempita AIC della ditta Nuron Biotech, disposto dall’AIFA in data 26 settembre 2014 e 6 ottobre 2014 arriva al Senato con interrogazione indirizzata esclusivamente al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, con Atto n. 4-03059, nella seduta n.357 del 20 novembre 2014.

Il Senatore Bartolomeo Pepe, facendo riferimento agli tabella apparsi sulla stampa dove si dava notizia che in ben 19 Paesi del mondo sono stati ritirati nel 2012 migliaia di lotti di vaccino destinati a neonati di 3 mesi, e nello specifico proprio nel mese di ottobre 2014 è partito un ritiro cautelativo di lotti dei vaccini "Meningitec", un pericolo per la salute e per il sistema immunitario dei più piccoli. Venuto a conoscenza che l'avvocato Roberto Mastalia ha presentato un esposto all'AIFA, poiché i vaccini che dovevano essere ritirati sono stati utilizzati, provocando reazioni avverse nei pazienti, nell’interrogazione presentata riporta:
“dalle sue dichiarazioni si apprende che con il comunicato stampa 393 dell'AIFA ‘Ritiro cautelativo dei lotti dei vaccini Meningitec’ datato 16 ottobre 2014, il lotto di vaccino Meningitec H52269, somministrato almeno fino alla data del 3 settembre 2014 alla ASL Rm/E, rientra tra i lotti ritirati dal commercio perché potenzialmente contaminati;
in seguito si è giunti a sapere che in Paesi, quali la Francia, il ritiro è stato fatto almeno 2 settimane prima;
AIFA, a seguito degli approfondimenti effettuati, rende noto che il provvedimento di ritiro è dovuto alla presenza di un particolato color arancio rossastro, identificato come micro residuo metallico, in alcune siringhe. Indica altresì che tale valutazione sarà sottoposta all'esame della commissione tecnico-scientifica dell'AIFA nella seduta del 21-23 ottobre 2014 ed il parere verrà reso pubblico;
alcuni genitori hanno reso noto che molte ASL di Roma hanno somministrato per mesi lotti che sono stati in seguito ritirati ed elencati nel comunicato AIFA. Un paio di mamme asseriscono che ai loro figli il vaccino sia stato somministrato dopo l'istituzione del ritiro del farmaco a livello mondiale dal 24 settembre. Denunciano che le reazioni più comuni ai vaccini sono state dissenteria, dermatiti lievi e pochi altri sporadici casi di reazioni localizzate;
si apprende inoltre che la Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo facendo ritirare dal mercato l'intero lotto dopo che erano state riscontrate tracce di ferro e acciaio. Ma ancora non si conoscono le conseguenze sui pazienti;
i genitori dei bambini vaccinati si uniscono in un gruppo su "Facebook" "Meningitec ritirato.Vogliamo la verità", sul quale si leggono le istanze dei cittadini;
l'interrogante è venuto a conoscenza di un caso particolarmente significativo, relativo ad una dottoressa che ha contattato la ASL Rm/E e l'azienda farmaceutica produttrice del vaccino per sapere del ritiro e dei controlli sul farmaco.”

Il Senatore Pepe quindi, chiede di sapere, se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato sopra; se le informazioni riportate corrispondano al vero; quali siano le reali motivazioni di ritiro dei lotti; quali procedure siano state adottate per analizzare i lotti; se siano noti i risultati delle analisi al fine di stabilire eventuali danni a breve e a lungo termine.

Ma le ombre su questo caso che coinvolge la salute dei piccoli bambini vaccinati con il Meningitec, tra l’altro non obbligatorio, ma consigliato dai pediatri, diventano ancora più marcate. Se al Senato è stata depositata questa interrogazione, allo stesso tempo, in virtù di quella trasparenza che il Ministero della Salute e l’AIFA stessa devono nei confronti degli utenti e quindi dei pazienti, sarebbe doverosa un’indagine sul caso appena acclarato dovuto alle mancate segnalazioni avverse o meglio tardive dei medici risalenti addirittura a molti anni precedenti e inviate solo da poco alla Rete Nazionale di Farmacovigilanza. Infatti L’aifa, il 13 novembre 2014 esortava al richiamo alla segnalazione tempestiva da parte dei segnalatori:”E’ stato recentemente riscontrato nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) un numero cospicuo di segnalazioni con una data di insorgenza della reazione di parecchi anni precedente alla data di compilazione della scheda stessa.” L’esposto dell’avv. Roberto Mastalia, verrebbe da dire sia stato lungimirante, notificato solo qualche giorno prima di questa assurda scoperta di malasanità, fotografava la farmacovilanza una vera utopia, e confermata dai genitori dei bambini, che purtroppo vengono rispediti a casa dai pediatri che minimizzano sugli effetti e reazioni avverse ai farmaci e vaccini senza poi segnalare tale episodi alle competenze, mentre il D.Lgs. 219/06 ne spiega l’obbligo: "I medici e gli altri operatori sanitari devono trasmettere le segnalazioni di sospette reazioni avverse, tramite l'apposita scheda, tempestivamente, al responsabile di farmacovigilanza della struttura sanitaria di appartenenza.”

Sarà interessante capire, come in un mondo super connesso e informatizzato, non sia stato possibile contattare tutti i genitori, tramite i rispettivi pediatri, e richiedere un controllo immediato dei bambini che sono stati vaccinati con i lotti incriminati, visto che sul libretto sanitario, per legge è obbligatorio riportare oltre al nome del vaccino somministrato, anche il il numero del lotto. Come è stato possibile accertare che i lotti non abbiano contaminato con l’ossido di ferro e acciaio i bambini se non è stato eseguito il “Mineral Test” sul capello…e poi, la nota dell’AIFA del 27 ottobre 2014 stessa smentirebbe tale situazione che qui riportiamo: “Si conferma che ad oggi le possibili reazioni avverse legate alla presenza di ferro rimangono teoriche e non confermate dai dati disponibili a livello mondiale.”

Sia fatta luce, si faccia una seria valutazione di tutti i bambini trattati per anni da questi lotti incriminati e si faccia chiarezza poi perché ancora circolavano nelle Asl e somministrati anche se era stato disposto un ritiro cautelativo. La foto dell'articolo dimostra una somministrazione del suddetto lotto incriminato dopo la nota del ritrio cautelativo.