MAZZANO ROMANO, CASCATE MONTE GELATO: È ALLARME DISCARICA

Red. Cronache
Mazzano Romano (RM)
– “Il Comune di Mazzano Romano ha posizionato uno scarrabile, adibito a isola ecologica mobile, presso le cascate di Monte Gelato. Ha funzionato da pasqua, ma già la domenica successiva l’area è diventata una discarica.” Il sindaco di Mazzano, Angelo Mancinelli, non nasconde delusione e amarezza per la devastazione dell’isola ecologica, sommersa da rifiuti impropri, ingombranti, o scarti di lavorazioni edilizie. “Quello che solo qualche giorno fa era un servizio per la raccolta dei rifiuti, a disposizione di tutti, è stato trasformato in una vergogna ad opera di pochi devastatori, che hanno voluto sfregiare un luogo amato e frequentato per la sua bellezza.”

“Non possiamo tollerare una simile inciviltà.” Continua il sindaco. “Voglio condannare pubblicamente questi pessimi comportamenti. Faremo di tutto per individuare e colpire chi getta rifiuti in ogni dove, imbratta il parcheggio e le cascate, fa scempio della natura e di un ambiente che appartiene a ciascuno di noi. Ho già dato disposizioni per rafforzare prevenzione e controlli.”

Le cascate di Monte Gelato nei giorni prefestivi e festivi sono collegati ai parcheggi di Mazzano, attraverso un bus navetta, proprio per evitare la congestione dell’unica strada esistente e per avere così una maggiore sicurezza per escursionisti e visitatori. La localizzazione di un’isola ecologica aggiungeva un servizio ulteriore a questo luogo.

Il Presidente del Parco, Luciano Sestili, si unisce alla condanna del sindaco: “Gli sforzi organizzativi delle amministrazioni che governano il territorio sono stati momentaneamente vanificati da un manipolo di scellerati, che hanno gettato divani e vari altri oggetti ingombranti in prossimità del parcheggio” e rilancia: “Dobbiamo isolare gli incivili con la forza dell’esempio positivo di tante persone che vengono a trovarci e mantengono comportamenti attenti e rispettosi dell’ambiente. Al contrario, gli irresponsabili che agiscono nottetempo sono da considerare alla stregua dei ladri. Ci rubano qualcosa che ci appartiene, fisicamente e spiritualmente.”
 




EMERGENZA ARSENICO NELL'HINTERLAND CAPITOLINO. ARRIVA L'EUROPA: AL VIA LA CORSA ALLE ORDINANZE DI NON POTABILITA'

Alberto De Marchis

Roma – Tra poco più di un giorno scadono le deroghe concesse dall'Europea e l'elenco dei Comuni dell’hinterland della Capitale che rimarranno con l'arsenico nell'acqua oltre i limiti consentiti dalla legge è abbastanza corposo: Anguillara, Anzio, Ardea, Civitavecchia, Lanuvio, Lariano, Nettuno, Velletri, Trevignano, Tolfa, Sacrofano, Formello, Campagnano di Roma, Canale Monterano, Magliano Romano e Mazzano Romano.

Solo adesso a poche ore dall’entrata del 2013 si avverte una corsa frenetica alle ordinanze di divieto di bere l’acqua e a start up di lavori annunciati, seppur con ritardo, dagli Enti locali timorosi di ricevere multe salate dall’Europa per svariati migliaia di euro al giorno.

Il Comune di Canale Monterano si è messo ai ripari e il 27 dicembre il sindaco Angelo Stefani ha emesso una ordinanza che vieta l’uso potabile dell’acqua erogata dall’acquedotto dell’Oriolo che rifornisce l’intero abitato del paese e dei Prati Lunghi. Al contempo, Stefani informa che i cittadini potranno rifornirsi d’acqua potabile al fontanile di Montevirginio oppure la fontana leggera adiacente. Il valore medio di arsenico nell’acqua di Canale è di 13 microgrammi litro e sarebbe causato da un malfunzionamento di apparecchiature elettriche per la miscelazione delle acque che l’amministrazione ha provveduto a riparare. Ora il sindaco ha richiesto nuovi prelievi alla Asl RmF per verificare se i parametri sono rientrati.

L’acqua non sarà più potabile neppure in diverse zone di Lanuvio. Il sindaco Luigi Galieti firmerà l’ordinanza tra qualche ora, vietando l’utilizzo dell’acqua in zona laviniense, via Piastrarelle, via Palmiro Togliatti, via Bob Marley, strada Monte Giove – Scassati, strada dei Foschetti, via le Selve, Passo della Corte, strada Due Colonne Pascolare, strada Passo della Nocchia, via Selva Piammarano, via Piammarano, via Cavoni, via Paolo Borsellino, via Jimmi Hendrix. La criticità verrà superata con il potabilizzatore Madonna della Grazie, previsto entro luglio del 2013.

Il Consiglio comunale di Anguillara ha appena approvato una mozione urgente per impegnare il sindaco ad intraprendere tutte le azioni possibili per risolvere l’emergenza arsenico e fluoruro nelle acque distribuite a più della metà della popolazione.

L’amministrazione sabatina ad oggi, rimasta a bocca asciutta a causa del mancato finanziamento regionale di circa 400 mila euro per i lavori di dearsenificazione, dispone di circa 200 mila euro per tamponare l’emergenza, a questo punto col nuovo anno.

tabella PRECEDENTI:

29/12/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: CHI TEMPO HA E TEMPO ASPETTA, TEMPO PERDE
06/12/2012 LANUVIO, EMERGENZA ARSENICO: 2 MILA LANUVINI SENZ'ACQUA POTABILE IL 31 DICEMBRE
03/12/2012 GENZANO, EMERGENZA ARSENICO AI TITOLI DI CODA: TUTTI I POZZI SARANNO IN REGOLA ENTRO IL 31 DICEMBRE
24/11/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: EFFETTI SULLO STATO DI SALUTE DELLE POPOLAZIONI SOTTOPOSTE NEGLI ULTIMI 10 ANNI A REGIME DI DEROGA PER I LIVELLI DI ARSENICO
24/11/2012 ANGUILLARA, DI SOLE INTENZIONI E’ LASTRICATA LA POLITICA DELL'AMMINISTRAZIONE PIZZORNO
31/10/2012 ANGUILLARA, EMERGENZA ARSENICO: ASPETTANDO GODOT CHE VIEN DALLA PISANA
26/10/2012 LAZIO ARSENICO, ALLARME SALUTE CITTADINI E RISCHIO DI MULTE DA 300 MILA EURO AL GIORNO
26/10/2012 LAZIO, ARSENICO. ZARATTI (SEL): “GOVERNO DESTITUISCA POLVERINI E NOMINI NUOVO COMMISSARIO PER AFFRONTARE EMERGENZA”
21/10/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: ANGUILLARA SI DISTINGUE PER GRAVITA'.
17/08/2012 LANUVIO, CHIUSO UN SERBATOIO E DUE FONTANELLE. ENTRO FINE ANNO RISOLTA L'EMERGENZA ARSENICO
26/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO. SI E' TENUTA OGGI LA CONFERENZA DI SERVIZI TRA COMUNE E REGIONE
23/07/2012 BRACCIANO, LA CORTE COSTITUZIONALE CONFERMA LE SCELTE SULLA GESTIONE DELL'ACQUA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
17/07/2012 ANGUILLARA, 2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE: UN ANNO DOPO
14/07/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, APPELLO AI COMUNI: SE ADERITE AL NUOVO RICORSO SONO POSSIBILI 1.500 EURO A FAMIGLIA
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/04/2012 BRACCIANO, ACQUEDOTTO LEGA: ENTRA IN FUNZIONE IL DEARSENIFICATORE
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA



PARCO DEL TREJA, I DIPENDENTI DELL'ENTE REGIONALE NON CE LA FANNO PIU' E SCENDONO IN STRADA A PULIRE

Redazione

Gerarchie, competenze, burocrazia: i dipendenti del Parco regionale Valle del Treja hanno detto basta a tutto questo. Non ce l’hanno fatta più a tollerare lo stato di abbandono in cui versano alcune parti del territorio e si sono attrezzati per ripulirlo, anche per le parti su cui il Parco non è strettamente competente. “Nascosto tra la vegetazione e poco visibile dalle automobili che corrono veloci, ai margini delle strade si trova di tutto – rileva il direttore del Parco Gianni Guaita – ci siamo voluti armare di pale e rastrelli e ridare dignità alla strada. Un’azione fisica e concreta, che assume una luce piuttosto radicale se vista come proposta da seguire.” Mercoledì 3 ottobre il personale del Parco, ha passato al setaccio le cunette della via Calcatese, in un tratto compreso tra Calcata e Mazzano Romano, per liberarle dall’accumulo di cartacce, plastica e rifiuti di ogni genere che si erano stratificati nel tempo. “Abbiamo portato via qualche quintale di rifiuti – aggiunge il presidente del Parco Di Giovanni – è chiaro che da soli non ce la possiamo fare a ripulire tutto, ma vogliamo dare un esempio e un segnale: noi ci siamo. Un segnale a tutti quei cittadini che giustamente sono pronti ad intervenire, a bonificare con il loro lavoro quello che la pubblica amministrazione non riesce a fare, spesso per mancanza di fondi, come nel caso del Parco. Non si tratta solo di liberare qualche sentiero, cosa pure importantissima, ma di recuperare il piacere dei nostri boschi, di camminare lungo un argine senza l’assalto delle buste di plastica, di salvaguardare la bellezza del paesaggio, il più indifeso e immateriale dei nostri beni.”