ROMA: MAXI MULTA PER L'EDICOLANTE CHE VENDE BEVANDE AL COLOSSEO


di Angelo Barraco
 
 
Roma – Più che un edicola sembrava un bazar perché vendeva di tutto. In seguito allo stop ai camion bar di sostare nelle aree di culto della città un edicolante in piazza del Colosseo ha infranto questo divieto e oltre alla vendita di riviste, giornali e quant’altro, ha iniziato a vendere presso la sua edicola generi alimentari, gadget per i turisti in modo del tutto abusivo e senza licenze, senza rispettare l’imposizione del divieto. Dal punto di vista dell’occupazione del suolo pubblico, l’edicolante, con il “negozietto improvvisato” ha occupato abusivamente suolo pubblico –precisamente 10 mq in più rispetto a quanto gli spettava- inoltre aveva un frigo e diverse bevande e vivande per turisti pronti ad usufruirne dopo le passeggiate sotto il sole cocente di questi giorni. La Polizia Locale, I Gruppi Trevi, ha multato l’uomo di 5.164 euro per vendita abusiva.
 
Ha ricevuto inoltre una sanzione per vendita di prodotti non tracciabili (3.166 euro di multa) e due multe da 1.032 euro per commercio illegale di gadget e altri prodotti. L’uomo potrebbe ricevere altre multe da parte dell’Als. Inoltre il “I Gruppi Trevi” hanno posto sotto sequestro diverse bottigliette d’acqua all’interno delle aree archeologiche poiché vi erano soggetti che le vendevano. I controlli proseguono serrati.
 
Intanto oggi si è svolta una protesta dei camion bar sotto il Campidoglio contro la scelta dell’amministrazione Marino e contro la scelta di allontanarli dalle aree di culto come il Colosseo e l’area archeologica. La protesta è stata “sonora” poiché i manifestanti si sono armati di trombetta e hanno sventolato il tricolore, hanno mostrato anche cartelli che riportavano la scritta “Nuovo disoccupato perché licenziato dal sindaco Marino”, la protesta dei manifestanti invitava il sindaco Marino ad occuparsi di Ama e Atac e di lasciare in pace gli “ambulanti storici”. Il primo giorno di divieto è stato il 10 luglio e nessuno quel giorno ha infranto il divieto, anche se a poca distanza, alla Bocca della Verità, c’è stata la protesta dei venditori con i camion bar che sono stati ricevuti poi nell’assessorato al Commercio.
 
I nuovi disoccupati di Roma urlano che “Siamo 150 famiglie di commercianti che dal 9 luglio non lavorano più e vedono le proprie entrate decimate dal finto decoro e dalla lotta al più debole. Nuovi disoccupati di una fabbrica che chiude” ma la disperazione di chi si è visto il proprio lavoro andar via è tanta, sogni infranti, speranze bruciate, conti in rosso e domande che non hanno risposte, i venditori urlano che dall’oggi al domani si trovano senza lavoro, un venditore abusivo disperato esclama “Gli abbiamo fatto delle proposte, non ci ha mai risposto. Ho fatto un camion bar nuovo perchè me lo ha imposto l'amministrazione. Ho speso 100mila euro. Mi sono venduto un appartamento di mia madre del 1963 e mi piange il cuore- spiega con voce rotta- e allora mi levi il posto di lavoro in un momento così? Sono 20 giorni che non dormo. Noi abbiamo tutti una licenza. Andatevi a fare un giro dove ci hanno mandato. Se andiamo lì a lungotevere è solo per buttarci di sotto, e il sindaco è responsabile”. Le direttive prevedono che gli abusivi si sposteranno su lungotevere Oberdan, lungotevere Maresciallo Diaz, lungotevere Testaccio e Piramide. Coloro che lasceranno le storiche piazze saranno 76 ambulanti muniti di licenza tra cui 22 camion bar e 43 urtisti che saranno ubicati in via San Gregorio, 3 fiorai che rimarranno nel Tridentissimo e 7 anomali che andranno invece in Via Carlo Felice.