PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI: SILENZIO SUI PROGETTI CHE DEVE REALIZZARE L'ENTE ENTRO IL 2012

Angelo Parca / Chiara Rai

Castelli Romani (RM)Oltre settecentomila euro finanziati da fondi Europei per la realizzazione di due punti informativi del Parco Regionale dei Castelli Romani di cui uno è ancora da realizzare e l’altro non si realizzerà mai.

Ben 7,4 milioni di euro che si sarebbero “persi tra le nebbie del Parco, per opere di cui non si sa bene ne lo stato d'avanzamento, ne l'effettiva realizzazione”, quest’ultimo importo è sotto la lente dei Verdi in Regione che con lettera formale all'Ente e alle amministrazioni locali coinvolte hanno chiesto un resoconto. I punti informativi di cui si parla da anni, riguardano le località Vivaro e Grotticelle a Rocca di Papa: ad aprire la caccia alle due opere è una delibera siglata dal Commissario straordinario del Parco dei Castelli Romani Matteo Mauro Orciuoli del 5 novembre scorso che approva il Piano dei progetti da realizzare nell’esercizio finanziario 2012. In allegato all’atto c’è una tabella che riporta analiticamente i costi nonché, i progetti da realizzare nel 2012”. [ DELIBERA N. 16 DEL 15 NOVEMBRE 2012 ]

Ad oggi mancano poco più di tre giorni al termine del 2012. Tra questi, alla voce “realizzazione degli interventi finanziati dai fondi comunitari Docup, Por, Psr e dai fondi dell'Accordo di Programma APQ7, nonché degli altri programmi regionali finalizzati alla tutela e valorizzazione all'interno dell'Area protetta” vi è, tra le altre, anche la realizzazione del punto informativo al Vivaro, finalizzato alla preparazione di escursioni guidate storico – naturalistiche anche a cavallo per un costo totale, somma in bilancio, di 349.193,82 euro. E di un altro punto informativo in località Grotticelle a Rocca di Papa per un importo di 380.654,68 euro, finalizzato anche quest’ultimo al medesimo scopo.

Nonostante il finanziamento ottenuto e pervenuto all’Ente , veniamo a conoscenza che il punto di Grotticelle non verrà realizzato e che i fondi erogati per quest’ultimo sono in fase di restituzione: “Ci siamo ritrovati questo rudere – dice Orciuoli –  che presenta solamente due mura perimetrali peraltro in stato fatiscente e situato in zona classificata dal PTP RP8 come zona boscata dove è vietata qualsiasi volumetria. Avendo però, già avuto una anticipazione di circa 70 mila euro abbiamo dovuto mantenere aperto il capitolo di bilancio finché la procedura di restituzione non sarà effettiva. Il 25 gennaio del 2012, dopo aver verificato tutte le strade possibili per poter rendere operativi questi fondi e l'intervento stesso siamo stati costretti alla restituzione  dei fondi”.

Al Vivaro la situazione non è migliore: in via Calabria, secondo Orciuoli, i lavori sarebbero già iniziati. Dopo un giro di attenta perlustrazione, non è stato trovato nulla se non un vecchio rudere senza tabella lavori ne uomini all’opera o cantieri in piedi per la realizzazione del nuovo punto del Parco.

Dopo il computo di Nando Bonessio, presidente Verdi Lazio, e Ivano Ciccarelli responsabile dei Verdi Castelli, ci sono altre opere per cui si vorrebbero conoscere i dettagli, si tratta di 12 progetti sempre beneficiari di fondi Por e Apq7 per un circa 7,4 milioni di euro: “Nel caso risultino progetti andati in perenzione – dicono Bonessio e Ciccarelli – chiediamo che i fondi siano riassegnati al Parco dei Castelli, per creare un fondo di rotazione al fine di sviluppare microimprese ecocompatibili nel settore del turismo e per il risanamento del dissesto idrogeologico”.

"Ad oggi – riferisce Bonessio – nessun riscontro è pervenuto da parte del Parco Regionale dei Castelli Romani alla nostra lettera del 18 dicembre scorso." [ LETTERA DEL GRUPPO CONSILIARE VERDI IN REGIONE LAZIO AL COMMISSARIO DEL PARCO E A TUTTI I SINDACI DEI COMUNI DEI CASTELLI ROMANI ]

 

tabella PRECEDENTI:

18/12/2012 PARCO CASTELLI ROMANI, PUNTO INFORMATIVO VIVARO: A.A.A. CERCASI 349.193,82 EURO
10/12/2012 PARCO REGIONALE DEI CASTELLI, PUNTI INFORMATIVI: TRA LA DELIBERA E L'ATTUAZIONE ARRIVANO LE SPECIFICAZIONI DI ORCIUOLI
04/12/2012 PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI, FINANZIAMENTI E OPERE DA RELIZZARE ENTRO IL 2012: MANCANO ALL'APPELLO DUE PUNTI INFORMATIVI?



PARCO CASTELLI ROMANI, PUNTO INFORMATIVO VIVARO: A.A.A. CERCASI 349.193,82 EURO

[ VIDEO PERLUSTRAZIONE DI VIA CALABRIA LOCALITA' VIVARO ]

[ LETTERA DEL GRUPPO CONSILIARE VERDI IN REGIONE LAZIO AL COMMISSARIO DEL PARCO E A TUTTI I SINDACI DEI COMUNI DEI CASTELLI ROMANI ]

 

Angelo Parca / Chiara Rai

Castelli Romani (RM) – I punti informativi del Parco Regionale dei Castelli rimangono un rebus ancora da sciogliere. Grotticelle è stato restituito al mittente e al Vivaro, esattamente in via Calabria, secondo quando affermato dal Commissario straordinario del Parco Regionale dei Castelli Matteo Mauro Orciuoli, i lavori sarebbero già iniziati.

Ci siamo recati per la seconda volta al Vivaro, dopo che Orciuoli ci aveva ragguagliato sul fatto che il punto informativo in realizzazione fosse in via Calabria. Abbiamo girato per oltre un’ora in piena mattinata, ma in via Calabria, percorsa per intero, non abbiamo trovato nulla. Ne un cantiere con tabella lavori che indicasse la realizzazione del punto informativo in questione e neppure un uomo al lavoro che potesse darci spiegazioni. C’erano sempre i soliti cani randagi. Per il resto un deserto e alcun cenno o visione di un ipotetico cantiere all’opera. Pertanto, ci dispiace dover comunicare che dopo attenta perlustrazione, non abbiamo trovato traccia di lavori in corso o manufatti in fase di restauro o bonifica.

A dimostrazione abbiamo girato un video della perlustrazione effettuata. [ VIDEO PERLUSTRAZIONE DI VIA CALABRIA LOCALITA' VIVARO ]

Nel frattempo l’attenzione su questo caso ha sollevato l’interesse dei Verdi in Regione che tempestivamente si sono mossi inviando una nota, a seguito del colloquio intercorso tra il direttore Chiara Rai e il Presidente dei Verdi del Lazio Nando Bonessio.

«Altro che 700mila euro, sono ben 7,4 i milioni di euro che si sarebbero persi tra le nebbie del Parco dei Castelli romani, per opere di cui non si sa bene ne lo stato d'avanzamento, ne l'effettiva realizzazione. – affermano il Presidente dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio e il portavoce dei Verdi dei Castelli romani, Ivano Ciccarelli Per sapere come siano stati impiegati i fondi, Por e Apq7, stanziati per dodici progetti, abbiamo scritto una lettera dettagliata al Commissario straordinario del Parco dei Castelli romani, dopo che è emersa dagli organi di stampa [ Articolo de L'osservatore laziale del 04/12/2012 PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI, FINANZIAMENTI E OPERE DA RELIZZARE ENTRO IL 2012: MANCANO ALL'APPELLO DUE PUNTI INFORMATIVI? e articolo de L'osservatore laziale del 10/12/2012 PARCO REGIONALE DEI CASTELLI, PUNTI INFORMATIVI: TRA LA DELIBERA E L'ATTUAZIONE ARRIVANO LE SPECIFICAZIONI DI ORCIUOLI ] l'assoluta "volatilità" della realizzazione del Punto informativo del Vivaro e di quello di Grotticelle che sono naufragati a causa dell'insufficienza progettuale che sta alla base degli stessi.

Nel caso che ci siano progetti andati in perenzione come Verdi chiediamo che i fondi siano riassegnati al Parco dei Castelli romani, per creare un fondo di rotazione al fine di sviluppare microimprese ecocompatibili nel settore del turismo e del risanamento ambientale all'interno del perimetro del parco, per il risanamento del dissesto idrogeologico e per rifondere i danni dovuti alla fauna selvatica agli agricoltori della zona».

In data 10 dicembre pubblicavamo le specificazioni del Commissario straordinario del Parco Regionale dei Castelli Matteo Mauro Orciuoli in merito alla vicenda sollevata dalla redazione de L’osservatore Laziale dei punti informativi del Parco Regionale dei Castelli. Evidenziavamo la pubblicazione da parte dell’Ente Parco di una delibera del 15 novembre 2012 [ DELIBERA DEL PARCO DEL 15/11/2012 ]  da parte del commissario straordinario del Parco Matteo Mauro Orciuoli che sostanzialmente approva il Piano dettagliato degli obiettivi e dei progetti da realizzare nell’esercizio finanziario 2012 al fine di consentire l’ordinaria gestione amministrativa delle diverse attività dell’Ente.

In allegato alla delibera c’è una tabella che riporta in maniera analitica, costi compresi, gli “obiettivi e progetti da realizzare nell’anno 2012”. Tra questi, alla voce “realizzazione degli interventi finanziati nell'ambito dei fondi comunitari DOCUP, POR, PSR e dei fondi dell'Accordo di Programma Quadro APQ7, nonché degli altri programmi regionali finalizzati alla tutela, qualificazione e valorizzazione all'interno dell 'Area protetta” vi è, tra le altre, anche la realizzazione, entro il 2012, di un punto informativo in località Vivaro, Comune di Rocca di Papa finalizzato alla preparazione di escursioni guidate storico – naturalistiche anche a cavallo per un costo complessivo, somma in bilancio, di 349.193,82 euro. E di un altro punto informativo in località Grotticelle a Rocca di Papa per un importo di 380.654,68 euro, finalizzato anche quest’ultimo alla preparazione di escursioni guidate storico – naturalistiche anche a cavallo.

Abbiamo anche messo in evidenza che nel bilancio di previsione 2012, vengono evidenziati gli interventi già finanziati e in corso di attuazione. Tra questi ci sono i due finanziamenti ai punti informativi. Ci siamo infine recati sia al Vivaro che a Grotticelle. Nella prima verifica fatta personalmente, in località Vivaro non abbiamo trovato nulla se non una bacheca del Parco e nella seconda, a Grotticelle, abbiamo trovato un rudere abbandonato. Il Commissario straordinario del Parco Matteo Mauro Orciuoli ha desiderato fornirci delle delucidazioni in merito ai documenti pubblicati e ai lavori in essere.

Qualcosa non è andato bene riguardo il punto informativo di Grotticelle a Rocca di Papa: “abbiamo dovuto rimettere mano al carteggio. – Dice Orciuoli –  ci siamo ritrovati questo rudere che presenta solamente due mura perimetrali peraltro in stato fatiscente e situato in zona classificata dal PTP RP8 come zona boscata dove è vietata qualsiasi volumetria. Non essendoci nessun atto che potesse attestare una volumetria in termini urbanistici e non potendo di fatto proseguire con la realizzazione siamo stati costretti a fare una scelta seppure sofferta ma ineludibile. Per cui il progetto non era attuabile e la procedura è risultata quantomeno carente dal punto di vista delle procedure tecnico-amministrative”.

Anche se nella delibera non è specificato chiaramente, il commissario Matteo Mauro Orciuoli fa sapere che il punto al Vivaro verrà realizzato esattamente in via Calabria, dove i lavori sono già iniziati. “Il 31 luglio di quest'anno è stata indetta la gara – dice Orciuoli – il 4 ottobre firmato il contratto, il 5 dicembre consegnato definitivamente il cantiere la cui durata lavori è prevista in 330 giorni. Ma riteniamo che i lavori saranno terminati prima dell’estate per rendere operativo il punto con personale dell'Ente all'’interno.

tabella PRECEDENTI:

10/12/2012 PARCO REGIONALE DEI CASTELLI, PUNTI INFORMATIVI: TRA LA DELIBERA E L'ATTUAZIONE ARRIVANO LE SPECIFICAZIONI DI ORCIUOLI
04/12/2012 PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI, FINANZIAMENTI E OPERE DA RELIZZARE ENTRO IL 2012: MANCANO ALL'APPELLO DUE PUNTI INFORMATIVI?

 




PARCO REGIONALE DEI CASTELLI, PUNTI INFORMATIVI: TRA LA DELIBERA E L'ATTUAZIONE ARRIVANO LE SPECIFICAZIONI DI ORCIUOLI

Veniamo a conoscenza che il punto informativo di Grotticelle non verrà realizzato e che i fondi erogati per quest’ultimo sono in fase di restituzione.

 

Angelo Parca

Castelli Romani – Ritorniamo sulla vicenda dei punti informativi del Parco Regionale dei Castelli. Il 4 dicembre scorso abbiamo pubblicato un articolo [ PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI, FINANZIAMENTI E OPERE DA RELIZZARE ENTRO IL 2012: MANCANO ALL'APPELLO DUE PUNTI INFORMATIVI? ] nel quale si evidenziava la pubblicazione da parte dell’Ente Parco di una delibera del 15 novembre 2012 da parte del commissario straordinario del Parco Matteo Mauro Orciuoli che sostanzialmente approva il Piano dettagliato degli obiettivi e dei progetti da realizzare nell’esercizio finanziario 2012 al fine di consentire l’ordinaria gestione amministrativa delle diverse attività dell’Ente.

In allegato alla delibera c’è una tabella che riporta in maniera analitica, costi compresi, gli “obiettivi e progetti da realizzare nell’anno 2012”. Tra questi, alla voce “realizzazione degli interventi finanziati nell'ambito dei fondi comunitari DOCUP, POR, PSR e dei fondi dell'Accordo di Programma Quadro APQ7, nonché degli altri programmi regionali finalizzati alla tutela, qualificazione e valorizzazione all'interno dell 'Area protetta” vi è, tra le altre, anche la realizzazione, entro il 2012, di un punto informativo in località Vivaro, Comune di Rocca di Papa finalizzato alla preparazione di escursioni guidate storico – naturalistiche anche a cavallo per un costo complessivo, somma in bilancio, di 349.193,82 euro. E di un altro punto informativo in località Grotticelle a Rocca di Papa per un importo di 380.654,68 euro, finalizzato anche quest’ultimo alla preparazione di escursioni guidate storico – naturalistiche anche a cavallo.

Abbiamo anche messo in evidenza che nel bilancio di previsione 2012, vengono evidenziati gli interventi già finanziati e in corso di attuazione.

Tra questi ci sono i due finanziamenti ai punti informativi. Ci siamo infine recati sia al Vivaro che a Grotticelle. Nella prima località non abbiamo trovato nulla se non una bacheca del Parco e nella seconda abbiamo trovato un rudere abbandonato.

A seguito della pubblicazione dell’articolo, il commissario straordinario del Parco Matteo Mauro Orciuoli ha desiderato fornirci delle delucidazioni in merito ai documenti pubblicati e ai lavori in essere.

Nel contempo ci è pervenuta anche una nota da parte del consigliere regionale Filiberto Zaratti (Sel), in merito alla questione dell’utilizzo dei fondi (regionali /Europei) PR FERS sollevata da L’osservatore laziale.

“E’ praticamente accaduto quel che temevamo – dice Zaratti. – Stavamo seguendo la questione già da diversi mesi, da un lato soddisfatti per l'acquisizione dei fondi europei destinati al Parco Castelli per realizzare non solo i punti didattici/informativi/turistici, ma anche per la realizzazione di percorsi agibili per i disabili in località Castel Gandolfo; dall'altro preoccupati perché l'inerzia della gestione commissariale era conclamata e restia ad ogni sollecitazione che pure abbiamo fatto in più occasioni, sia come Sel regionale che come Sel Castelli Romani.
Peraltro i due punti informativi – che a questo punto è praticamente impossibile che vengano realizzati entro i tempi previsti per non perdere i fondi – sono di speciale interesse perché avrebbero dovuto valorizzare due località molto pregiate del territorio. In particolare quello delle Grotticelle – dice il consigliere Sel – avrebbe dovuto inserire nei circuiti turistici locali delle bellissime sepolture preistoriche che necessitano sia di una definitiva sistemazione per la fruizione turistica, sia dell'avvio di una seria campagna di studi che ne possa chiarire con maggior precisione la datazione e l'attribuzione alla facies castellana della civiltà appenninica.
Ora il timore – conclude Zaratti –  è che la gestione commissariale del Parco ceda alla tentazione di sprecare questi fondi per mettere in piedi un intervento raffazzonato e inutile all'ultimo momento, magari con la complicità dell'incipiente periodo festivo che vede l'attenzione pubblica "allentarsi" in vista delle feste natalizie”.

Il Commissario Orciuoli specifica che la delibera è un atto di indirizzo al direttore rispetto a un finanziamento Por 2007 – 20013 (III° fase del Por). 

Qualcosa non è andato bene riguardo il punto informativo di Grotticelle a Rocca di Papa: “abbiamo dovuto rimettere mano al carteggio. – Dice Orciuoli –  ci siamo ritrovati questo rudere che presenta solamente due mura perimetrali peraltro in stato fatiscente e situato in zona classificata dal PTP RP8 come zona boscata dove è vietata qualsiasi volumetria. Non essendoci nessun atto che potesse attestare una volumetria in termini urbanistici e non potendo di fatto proseguire con la realizzazione siamo stati costretti a fare una scelta seppure sofferta ma ineludibile.

Per cui il progetto non era attuabile e la procedura è risultata quantomeno carente dal punto di vista delle procedure tecnico-amministrative”. Infatti, ricorda il commissario del Parco, nel 2009 era stato affidato l’incarico ad un architetto che non ha mai portato a termine la progettazione e la direzione del Parco non si sarebbe mai preoccupata di verificare il perchè il progetto è rimasto bloccato e non è mai andato avanti. “ Dunque – prosegue Orciuoli –  su richiesta di chiarimenti da parte dell'organo regionale, ci siamo trovati nella spiacevole situazione di dover rispondere sull'effettivo stato di avanzamento del progetto e rimettere il carteggio nelle mani degli uffici regionali. Avendo però, già avuto una anticipazione di circa 70mila euro abbiamo dovuto mantenere aperto il capitolo di bilancio finché la procedura di restituzione non sarà effettiva. Il 25 gennaio del 2012, dopo aver verificato tutte le strade possibili per poter rendere operativi questi fondi e l'intervento stesso siamo stati costretti alla restituzione  dei fondi”.

Dunque, veniamo a conoscenza che il punto informativo di Grotticelle non verrà realizzato e che i fondi erogati per quest’ultimo sono in fase di restituzione.

Veniamo al punto informativo del Vivaro.

Anche se nella delibera non è specificato chiaramente, il commissario Matteo Mauro Orciuoli fa sapere che il punto al Vivaro verrà realizzato esattamente in via Calabria, presso l’ex scuola Vivaro dove i lavori sono già iniziati. “Il 31 luglio di quest'anno è stata indetta indetta la gara – dice Orciuoli – il 4 ottobre firmato il contratto, il 5 dicembre consegnato definitivamente il cantiere la cui durata lavori è prevista in 330 giorni. Ma riteniamo che i lavori saranno terminati prima dell’estate per rendere operativo il punto con personale dell'Ente all'’interno.

Inoltre Orciuoli ha inteso dare ulteriori informazioni in merito allo stato di altri lavori previsti nella delibera in allegato all’articolo.

“E’ partita la gara per l’'immobile di Albano su via Volontari del Sangue – asserisce il commissario dell’Ente Parco –  i cui lavori partiranno nel 2013 e riguardano la ristrutturazione in chiave ecologica a basso impatto energetico da destinarsi a centro visite per un costo di 385 mila euro”.  Riguardo invece il rifugio della forestale al Monte Artemisio Orciuoli fa sapere è stato reso necessario “adeguare il progetto per renderlo cantierabile dal punto di vista strutturale, in quanto non c’era l’allaccio per l’elettricità, nè erano stati presi in considerazione gli altri servizi”. Per cui si è optato per un impianto di cogenerazione che fornirà l'energia necessaria per il buon funzionamento della struttura con un bassissimo impatto ambientale. La fine dei lavori è prevista fra sei mesi, l’appalto è stato firmato il 3 dicembre.

 Altre delucidazioni arrivano anche in merito al progetto detto portale meridionale di Lariano:”siamo stati costretti a fermarci – dice Orciuoli – poiché l'area su cui era previsto l'intervento non era edificabile dal punto di vista urbanistico e dopo più di 2 anni dalla concessione dello stesso non era stato fatto nulla per renderlo operativo. Faccio presente che non è risultato nessun atto amministrativo da parte del dirigente dell'Ente che desse il via a qualsivoglia procedura amministrativa. Sembra  – aggiunge il commissario – che sia stato conferito in maniera verbale un incarico ad un geometra per la progettazione, che peraltro superava i 2 milioni di euro, a fronte di un finanziamento di circa 380mila concessi dalla Regione. Si può ben capire che il lavoro fatto per non perdere anche questo finanziamento è stato molto grande ed anche il sostegno ricevuto dagli uffici della Direzione Ambiente che ci hanno supportato per finalizzare i fondi sul Comune di Albano ha portato i giusti risultati. In poco meno di un anno siamo riusciti a mettere in campo la progettazione dell'intervento e a concludere le procedure di gara per l'affidamento della realizzazione di questo centro informativo”.

 Infine Orciuli fa un breve accenno sulla torretta del centro Coni di Castel Gandolfo per cui in passato non sarebbe stato interpellato il proprietario che è il demanio statale.

Una progettazione che dal punto di vista della correttezza delle procedure non poteva essere messa in opera. “Le tribune e la torretta del centro Coni  – conclude Orciuoli – sono di proprietà del demanio statale con il quale abbiamo preso contatti per l'eventuale presa in possesso da parte della Regione Lazio nel momento in cui a seguito delle procedure del decentramento amministrativo venissero messe sul mercato per l'alienazione”.

tabella PRECEDENTI:

04/12/2012 PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI, FINANZIAMENTI E OPERE DA RELIZZARE ENTRO IL 2012: MANCANO ALL'APPELLO DUE PUNTI INFORMATIVI?

 

 




PARCO REGIONALE DEI CASTELLI, MISURE PER LA GESTIONE DELLA FAUNA SELVATICA

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Redazione

Proseguono le azioni del Parco dei Castelli Romani per il controllo numerico della popolazione dei cinghiali

Riparte la stagione della caccia e l'Ente Parco dei Castelli Romani ricorda che all'interno dei propri confini tale pratica è vietata e sanzionata a norma di legge.

Un'affermazione ovvia, ma che continua a rendersi necessaria in risposta a notizie fuorvianti che, in concomitanza con l'avvio della stagione venatoria, immancabilmente trovano spazio su alcuni mezzi di informazione.

“La caccia è un'attività normata dalle leggi e dai regolamenti – commenta il commissario straordinario del Parco, Matteo Mauro Orciuoli – e, pur rispettando le prerogative dei cacciatori, riteniamo che vada trovato il punto di giusto equilibrio fra questa attività e la gestione della fauna selvatica. Il Parco dei Castelli Romani ha già messo in campo diverse misure per affrontare il problema legato alla eccessiva presenza di una consistente popolazione di cinghiali sul territorio, il corso per coadiuvanti alle attività di controllo numerico è solo una di queste, l’impiego del personale di supporto per le azioni che il Parco attiverà in futuro si concretizzerà nei modi che si riterranno più opportuni”.

Le altre azioni che il Parco ha messo in atto per affrontare il problema dei cinghiali sono la fornitura in comodato d’uso di reti elettrificate a basso voltaggio ai proprietari dei terreni e l’adozione di regolamenti specifici, che disciplinano anche le procedure per il risarcimento dei danni da fauna selvatica.




CASTELLI ROMANI, GIU' LE MANI DAL PARCO

Habitat naturalistici sono in pericolo come le famose Piagge di Nemi e il Vallone tempesta, il Monte Artemisio, il Bosco del Cerquone, i campi di Annibale, gli scopiglieti dei pratoni del Vivaro, il lago Albano e quello di Nemi.

Il Commissario Matteo Mauro Orciuoli in vari convegni e incontri pubblici  ha promesso una riduzione della perimetrazione del Parco. Queste azioni ledono fortemente gli interessi della collettività dei Castelli Romani

 

Redazione

Nota del Comitato per il Parco dei Castelli Romani:

"Dopo due anni di Commissariamento del Parco Regionale dei Castelli Romani i risultati sono ormai evidenti: cancellazione del lavoro svolto negli ultimi anni per migliorare l’immagine e le attività del Parco, annullamento di qualsiasi attività che promuova la green economy locale e il turismo sostenibile ai Castelli Romani; diminuzione sostanziale delle attività di promozione del territorio come ad esempio “Cose mai Viste” (Programma di visite guidate ed escursioni); rinuncia ad importanti finanziamenti regionali ed europei.

Inoltre il Commissario in vari convegni e incontri pubblici  ha promesso una riduzione della perimetrazione del Parco. Queste azioni ledono fortemente gli interessi della collettività dei Castelli Romani che ormai ha capito che solo attraverso un’economia sostenibile può esserci la creazione di posti di lavoro stabili e non in mano a pochi poteri forti. La cementificazione del territorio non da sufficiente lavoro e taglia le gambe al futuro dell’area. 

Chiediamo quindi le dimissioni del Commissario straordinario del Parco e l’insediamento di una amministrazione ordinaria che inizi a far decollare finalmente le attività sia di difesa del territorio sia di promozione di una economia sostenibile per i Castelli Romani.

L’atto particolarmente grave è che la carica di Commissario dovrebbe svolgere solo le attività ordinarie mentre si assume l’incarico di de-finanziare il Parco, quindi alla diminuzione delle attività di difesa dell’ambiente, e ridurre la perimetrazione che sono invece azioni fortemente straordinarie e contro gli interessi pubblici.

Ricordiamo infatti che il Parco dei Castelli Romani è stato fortemente voluto dalla sua popolazione che con una proposta di legge regionale lo ha di fatto creato. Ora l’azione del Commissario lede gli interessi della collettività, della difesa delle risorse idriche e del suolo a vantaggio solo della speculazione edilizia.

I soldi cui il Commissario ha rinunciato, cosa di per se già grave in questo periodo di crisi economica, potevano servire a risolvere i problemi del settore della selvicoltura del castagno e promuovere la difesa del patrimonio boschivo, difendere la fauna e la flora in pericolo come la popolazione di lupi o poiane e le varie essenze vegetali, promuovere il turismo sostenibile, tutelare le falde idriche e il lago di Nemi e il lago Albano, controllare gli abusi edilizi e il sorgere delle micro e macrodiscariche, avviare misure a sostegno del’economia sostenibile e altre cose molto importanti per il nostro territorio.

Allo stato di degrado ambientale contribuiscono piccoli e grandi scempi come la costruzione nata a pochi passi dalla Zona Umida della Doganella o ai palazzoni intorno al lago Albano. E’ un danno immenso agli ecosistemi dei Castelli Romani già così degradati dalla forte urbanizzazione e dai danni causati dall’inquinamento. Le aree naturali da proteggere sono, ad esempio, l’area della Doganella che è stata inserita, insieme all’adiacente bosco del Cerquone, nella lista europea dei siti naturali di importanza comunitaria grazie alle specie animali e vegetali presenti.

Altri habitat naturalistici sono in pericolo come le famose Piagge di Nemi e il Vallone tempesta, il Monte Artemisio, il Bosco del Cerquone, i campi di Annibale, gli scopiglieti dei pratoni del Vivaro, il lago Albano e quello di Nemi. Tutto questo patrimonio è inserito nel perimetro del Parco Regionale dei Castelli Romani e in questi anni solo la legge istitutiva del Parco e la sua perimetrazione ha impedito la cementificazione del cuore verde dei Castelli Romani, dove sono ancora presenti animali e piante preziose che, con il loro ciclo vitale, difendono il suolo e le falde idriche così provate dallo sfruttamento dell’ambiente. Nel territorio del Parco vivono ancora lupi, poiane e altri importanti animali oltre a una flora con una biodiversità pari ad un quinto di quella nazionale."

 

tabella PRECEDENTI:

27/04/2012 CASTELLI ROMANI, L'ENTE PARCO RINUNCIA A UN FINANZIAMENTO DI 2 MILIONI DI EURO
22/02/2012 PARCO CASTELLI ROMANI. COORDINAMENTO SEL: “SINDACI CENTROSINISTRA RESPINGANO PROPOSTA RIDUZIONE PERIMETRO PARCO AVANZATA DAL COMMISSARIO LIQUIDATORE”
27/01/2012 CASTELLI ROMANI, ALLARME ESPANSIONE EDILIZIA. ITALIA NOSTRA: PRESENTATO RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO


 




PARCO CASTELLI ROMANI. COORDINAMENTO SEL: “SINDACI CENTROSINISTRA RESPINGANO PROPOSTA RIDUZIONE PERIMETRO PARCO AVANZATA DAL COMMISSARIO LIQUIDATORE”

Angelo Parca

Levata di scudi da parte di Sel rispetto all’ipotesi di riduzione del perimetro del Parco Regionale dei Castelli Romani.

“Ci aspettiamo che tutti i sindaci del centrosinistra respingano unitariamente e con fermezza la proposta del Commissario liquidatore del Parco dei Castelli Romani Matteo Orciuoli sulla riduzione del perimetro dell’area naturale protetta. In merito più volte il Tar del Lazio ha confermato la validità dei confini stabiliti dalla perimetrazione del Commissario Ravaldini”.  E’ quanto si legge nella lettera aperta ai Sindaci del centrosinistra dei Castelli romani inviata dal Coordinamento Sinistra ecologia e libertà Castelli Romani, litoranea, Valle del Sacco

“I nostri territori e le nostre comunità – si legge nella lettera – si trovano a fare i conti con grandi trasformazioni urbane, le cui conseguenze molte volte sfuggono al controllo delle amministrazioni locali, sempre più costrette a rincorrere emergenze ambientali, sociali, sanitarie con scarse risorse. Un modello di sviluppo insostenibile, che rischia di condannare i Castelli romani ad assumere il triste ruolo di periferia allargata di Roma”.

“Il Parco dei Castelli romani, istituito nel 1984, attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare – dice Andrea Mollica, responsabile del Coordinamento – è da sempre un patrimonio di risorse ambientali, culturali, naturalistiche e paesaggistiche fondamentale che ha fatto da argine a un processo espansivo incontrollato. Il commissario Orciuoli nominato dalla giunta Polverini si è contraddistinto per una pervicace volontà di liquidazione del Parco, paralizzando l’attività, il ruolo e le funzioni dell’Ente istituzionale preposto alla tutela dell’area protetta. Il Piano di assetto già adottato dalla precedente amministrazione del Parco e approvato dal Comitato scientifico regionale giace nei cassetti dell’assessorato regionale. Un Piano che è un modello di sviluppo sostenibile per il territorio dei Castelli romani”.

“Sinistra ecologia libertà è forza responsabile di governo in molte delle amministrazioni locali dei Castelli – prosegue la lettera – e nello spirito di lealtà e sostegno alle maggioranze, chiede ai Sindaci l’avvio immediato di un percorso di confronto politico nel centrosinistra affinché vengano concordate con le associazioni ambientaliste, i comitati locali e le forze politiche tutte le iniziative necessarie per fermare la distruzione del Parco dei Castelli romani”.

“Sarebbe un errore grave – conclude Mollica – che potrebbe avere ripercussioni sul piano politico, sia nelle maggioranze di centrosinistra attualmente al governo che nelle future alleanze in vista delle amministrative di primavera, se i Sindaci del centrosinistra non si facessero promotori di una forte iniziativa unitaria per salvare il Parco dei Castelli romani”.

Per il commissario Matteo Mauro Orciuoli, più che una riduzione del perimetro dell’area naturale protetta, è la conclusione di un iter che va avanti dal lontano 1984. Un procedimento al quale non è stata ancora messa la parola fine: “Siamo in una fase di verifica rispetto della Valutazione Ambientale Strategica  – dice il commissario – che non era mai stata fatta finora e che in maniera puntuale sta dando indicazioni importanti da tenere in mente ai fini delle decisioni da prendere. Decisioni che verranno adottate in base a risultati che sono puramente di carattere tecnico. Faremo, in seguito, le opportune valutazioni per poi trarne un ipotesi da sottoporre ai sindaci e al Consiglio regionale”

 




ROCCA PRIORA NEL MIRINO DELLA NEVE: IL SOPRALLUOGO DI RENATA E LA SUA SQUADRA

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Redazione

Proseguono da giorni gli interventi su Rocca Priora, dove la grande quantità di neve caduta ha provocato innumerevoli disagi alla cittadinanza, rimasta senza acqua e senza corrente per la caduta dei cavi delle linee e per alcuni guasti elettrici alle fonti di approvvigionamento.

Gravi problemi anche per la viabilità, per i tanti rami di alberi che hanno ceduto sotto il peso della neve e che si sono abbattuti su strade, auto e marciapiedi, con difficoltà per chi, rimasto imprigionato in casa, non è potuto uscire per ore.

Fra i casi più delicati da segnalare le situazioni di persone anziane impossibilitate a muoversi, e di una donna incinta che ha chiesto aiuto per liberare la strada che avrebbe dovuto percorrere per raggiungere l'ospedale.

I Guardiaparco stanno lavorando accanto a tutte le forze intervenute e alla Protezione Civile per rimuovere i rami caduti, spalare la neve e spargere il sale, sul posto anche il Comandante dei Guardiaparco, Carlo Grillo, che dall'inizio dell'emergenza ha garantito la presenza delle pattuglie là dove le situazioni erano più critiche: “siamo a Rocca Priora con tre pattuglie, stiamo lavorando senza sosta per liberare le strade: siamo in tanti ma la neve è davvero abbondante, chiediamo a chiunque sia armato di buona volontà e di una pala di darci una mano, soprattutto perché si prevedono nuove nevicate nelle prossime ore”.

Da pochi minuti la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, l'assessore all'Ambiente e allo sviluppo sostenibile Marco Mattei, il commissario straordinario del Parco dei Castelli Romani, Matteo Mauro Orciuoli, insieme al sindaco di Rocca Priora, Damiano Pucci.

“Siamo sul posto per verificare la situazione e dare sostegno alla cittadinanza – ha commentato Orciuoli – e a tutti coloro che stanno lavorando ininterrottamente da ore per riportare la situazione alla normalità. La presidente Polverini, insieme all'assessore Mattei, ha voluto essere presente di persona in uno dei Comuni dei Castelli più colpiti dai disagi, e tramite la Protezione Civile regionale continueremo a lavorare per fronteggiare la situazione e gli eventuali peggioramenti meteo, lavorando soprattutto per ripristinare l'elettricità e l'acqua là dove ancora manca”.




PARCO REGIONALE CASTELLI, CAMBIO DEL DIRETTORE: LASCIA FERRETTI ENTRA GIUNTARELLI

Angelo Parca

Cambio ai vertici al Parco Regionale dei Castelli dove, a seguito delle dimissioni del direttore Fabrizio Ferretti è stato nominato nuovo pilota dell’Ente Paolo Giuntarelli, già direttore di Roma Natura, a capo del Parco di Bracciano e della fondazione Bioparco di Roma e docente di sociologia dell’ambiente a Tor Vergata.

Nessun maldipancia interno all’orizzonte, ma soltanto un giro di vite maggiore per preparare la macchina alla corsa del 2012. "Il Parco cresce – dice il commissario straordinario dell’Ente Matteo Mauro Orciuoli – Ferretti rimane dirigente tecnico del Parco e ha preferito fare un passo indietro anche per concentrarsi maggiormente sull’attività tecnico dirigenziale e il nuovo direttore darà un aiuto a risolvere questioni cruciali che si trascinano da anni e che ci auguriamo che quest’anno vengano risolte una volta per tutte".

Per Orciuli dunque, avere al fianco un altro dirigente che potesse coadiuvare la struttura, rispetto alle previsioni di un anno “cruciale e intenso” è una marcia in più che permetterà al Parco di crescere. “Si tratta di una collaborazione a più braccia per portare a casa obiettivi concreti – conclude Orciuli – e a tal proposito, parlando di raggiungimento di obiettivi, ringrazio anche il presidente della Regione Lazio Renata Polverini e l’assessore all’Ambiente Marco Mattei per il costante e proficuo sostegno che permettono al Parco un’evoluzione corretta e duratura”.  




L'ASSESSORATO ALL'AMBIENTE DELLA REGIONE LAZIO CONCEDE IL CONTRIBUTO AL BACCO JAZZ FESTVAL

Redazione

Riceviamo e publichiamo da Associazione Bacco Jazz

 

Mentre continua la denuncia dell’Associazione Bacco Jazz Festival e dei gruppi politici locali in merito al mancato contributo di 5 mila euro da parte dell’’assessorato alla Cultura del Comune di Marino, nonostante l’’impegno con atto scritto timbrato e firmato dal Comune, il responsabile del Festival punta l’’accento sulla serietà e coerenza delle amministrazioni ed enti rispetto agli impegni presi.

 

“Mentre l’’assessorato alla Cultura del Comune di Marino, non ha rispettato gli impegni presi con tanto di atto scritto – dice Ivan Galea – l’’assessorato all’Ambiente della Regione Lazio ha concesso il contributo richiesto dall’’Associazione e ha così permesso che l’’Associazione non finisse in un mare di debiti.

 

Questa è una dimostrazione di serietà e coerenza da parte della Regione e dell’’assessore all’’Ambiente Marco Mattei che ha creduto fin dall’’inizio nel progetto BACCO JAZZ FESTIVAL, la prima manifestazione che si è tenuta con grande successo nel territorio protetto del PARCO REGIONALE DEI CASTELLI ROMANI, ed ha incentivato con dibattiti e iniziative il rispetto per l’’ambiente e la possibilità di dare vita a nuove iniziative che valorizzino il verde che abbiamo intorno attraverso la diffusione della CULTURA, con la maiuscola”.

 

Pertanto l’’associazione Bacco Jazz ringrazia l‘’assessorato all’’Ambiente della Regione Lazio per aver sostenuto l’’iniziativa non soltanto con un patrocinio gratuito ma anche con un contributo oneroso.

 

Un ringraziamento è inoltre dovuto al commissario del Parco regionale dei Castelli Matteo Mauro Orciuoli che si è mostrato fin da subito sensibile all’iniziativa, sposandola attraverso la concessione del nulla osta per la manifestazione, previa verifica dell’impatto acustico all’’interno del Bosco Ferentano, e mettendo a disposizione l’’ausilio dei guardia parco nei giorni in cui si è tenuta la manifestazione.

 

L’’associazione culturale ha avuto cura e rispetto del Bosco Ferentano mantenendo i volumi prettamente acustici al livello consentito e non prolungando i tempi di permanenza della musica fino a notte inoltrata.