MATTARELLA A RIMINI: " IL TERRORISMO INTRODUCE I GERMI DI UNA TERZA GUERRA MONDIALE"
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Redazione
Canale Monterano (RM) – Un gruppo di 11 cittadini del circondario ha inviato per raccomandata al Presidente della Repubblica una lettera aperta, che altri cittadini possono firmare tramite questa petizione. La lettera esprime preoccupazione e richiede l'attenzione del Presidente della Repubblica per le notizie sulla situazione della Procura di Civitavecchia apparse recentemente sulla stampa locale.
Si invitano i cittadini del circondario, che condividono la stessa preoccupazione, a sottoscriverla tramite il sito Avaaz al seguente link https://secure.avaaz.org/it/petition/SE_il_Presidente_della_Repubblica_Ci_rivolgiamo_a_Lei_viste_alcune_notizie_sulla_Procura_di_Civitavecchia/share/?new
Di seguito la redazione riceve e pubblica una lettera aperta di un gruppo di cittadini residenti nel territorio di cui è competente il Tribunale di Civitavecchia
Signor Presidente,
siamo un gruppo di cittadini da sempre attenti alla difesa della legalità nel ns. territorio, precipuamente a salvaguardia del suo patrimonio storico ed ambientale.
Da diverso tempo molti gruppi si sono attivati nel circondario, di fronte a molteplici procedimenti in materia ambientale, tuttora pendenti dinanzi alla Procura della Repubblica di Civitavecchia.
Ci rivolgiamo perciò a Vostra Eccellenza, fortemente scossi da alcune inquietanti notizie apparse di recente sulla stampa locale, nelle quali si prospetta che chi, come Polizia Giudiziaria, è impegnato in importanti indagini nel nostro territorio non avrebbe potuto operare in condizioni di piena tranquillità nello svolgimento delle proprie funzioni. Si prospetta ivi inoltre che financo ai massimi livelli della Procura della Repubblica farebbero difetto le necessarie condizioni di sicurezza e serenità.
Tali notizie ci allarmano e ci inducono ad esprimerLe la nostra viva preoccupazione, vista la loro gravità, per le garanzie costituzionali che orientano il funzionamento della giustizia.
Certamente, non possiamo chiederLe di intervenire al punto di trascendere le Sue competenze sia come garante della Costituzione sia quale Presidente del C.S.M. Ciò nonostante, saremmo rassicurati di sapere che le suddette vicende ricevano la Sua attenzione, così da garantirne il decorso naturale in termini di legalità e giustizia.
Gli scriventi si riservano di aprire la presente lettera alle adesioni di altri cittadini, attraverso un sito web di pubbbliche petizioni.
Voglia gradire, Signor Presidente, i nostri auguri ed i nostri cordiali saluti.
di Matteo La Stella
Castelporziano (RM) – Il Capo dello Stato Sergio Mattarella continua a spalancare le porte dei luoghi storici della Presidenza della Repubblica: dopo l'apertura al pubblico delle sale di rappresentanza e di lavoro, “la casa di tutti gli italiani” diverrà presto anche la tenuta di Castelporziano, che da lunedì 15 giugno e per tutta l'estate accoglierà un centro estivo per disabili. Già da tempo la tenuta, parco naturalistico ed archeologico, era aperta alle scolaresche e alle associazioni culturali dal primo novembre a metà giugno. Ora, dal 15 giugno al 30 agosto, il Capo dello Stato ha disposto l'apertura della residenza a 500 adulti e minori con disabilità, in modo tale da offrire loro un breve soggiorno lontano dal caldo delle città.
Castelporziano, situata a 25 chilometri dal centro di Roma, copre un territorio da quasi 6mila ettari. Quì, sorgono alcune storiche tenute di caccia come Trafusa, Trafusina, Riserve Nuove e Capocotta. Inoltre, zone archeologiche e riserve naturali dal sapore tutto Mediterraneo, un Museo Naturalistico e 3 chilometri di litorale incontaminato. L'area, Riserva Naturale dello Stato dal 1999, è il giusto filo conduttore tra passato e presente: la tenuta, infatti, che dalle ville romane passa al papato, diventa poi residenza della famiglia dei Savoia, fino a trasformarsi in una delle residenze della presidenza della Repubblica, portando su di se tutti i segni del tempo trascorso sotto i piedi delle differenti dominazioni.
Da lunedì 15, dunque, 500 disabili provenienti dalla Capitale e da tutta la regione saranno ospiti a Castelporziano, dove potranno usufruire dei 3 chilometri di spiagge incontaminate, o partecipare alle visite guidate all'interno del parco. Circa 30 ospiti saranno ogni giorno coinvolti nell'iniziativa, realizzata grazie alla sottoscrizione da parte del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, dall'Assessore alle politiche sociali del Comune di Roma, Francesca Danese, e dal Segretario Generale della Regione Lazio, Andrea Tardiola, di un apposito protocollo di intesa atto a coinvolgere le strutture e le associazioni operanti nel settore, di natura comunale e territoriale. Per far fronte alle spese dettate dalla realizzazione del progetto, saranno utilizzate le risorse del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, già disponibili per l'organizzazione di eventi deputati alla coesione sociale.
di Christian Montagna
Città del Vaticano – E’ tutto pronto per quella che domani sarà una nuova pagina di storia scritta da importanti leader politici e religiosi. Mercoledì 10 Giugno, il presidente russo Vladimir Putin, incontrerà in Vaticano Papa Francesco per discutere diverse tematiche attuali e molto care al pontefice. Dalla guerra in Ucraina alla questione dei cristiani in Medio Oriente, quello di domani sarà un excursus generale sulle tematiche che affliggono la società odierna.
Secondo quanto affermato dal consigliere diplomatico del Cremlino, Iuri Ushakov, probabilmente si parlerà anche di una possibile visita del pontefice in Russia visto che "questo tema riguarda non solo lo Stato" ma anche la Chiesa ortodossa russa. In occasione dell’udienza generale del Mercoledì, sarà accolto dal Papa anche nel corso della celebrazione.
Per Putin sarà la quinta udienza con un Papa in Vaticano: nel 2000 e nel 2003 lo accolse Karol Wojtyla, nel 2007 Joseph Ratzinger e il 25 novembre 2013 il primo incontro nella Santa Sede con papa Francesco.
L’INCONTRO CON RENZI, MATTARELLA E BERLUSCONI – Oltre al tanto atteso incontro alla Città del Vaticano, Vladimir Putin sarà accolto dal Premier Matteo Renzi a Milano in occasione della Giornata nazionale russa ad Expo 2015 alla quale ne prenderà parte. Insieme infatti visiteranno il padiglione italiano e quello russo prima dei classici colloqui. Quello che avverrà domani sarà il secondo incontro tra i due la visita di Renzi a Mosca dello scorso 5 Marzo.
Non solo Renzi ma anche il presidente della Repubblica domani incontrerà il russo Putin a Roma per il primo incontro tra i due leader. In serata infine, se possibile è previsto anche un incontro tra il leader del Cremlino e il suo "amico" Silvio Berlusconi
di Christian Montagna
Pozzallo – Sono stati fermati due scafisti di 45 e 18 anni responsabili dello sbarco di 128 immigrati soccorsi da nave “Fenice” della Marina militare nel Canale di Sicilia. Centosedici tra cui anche donne e bambini gli immigrati a bordo del gommone e altri 12 su un barchino di legno fatiscente. Un numero così esiguo di migranti, secondo le indagini degli inquirenti, avrebbe avuto l’obiettivo di eludere i controlli, ma, non è stato così: la rotta prevista per lo sbarco e la successiva fuga è stata sbagliata dallo scafista. L’iniziale sbarco su una piccola spiaggia del trapanese è terminato con l’approdo a Ragusa e l’intervento della Marina Militare. Il questore con un provvedimento, rimpatrierà tutti i tunisini.
CHI ERA LO SCAFISTA?
Già noti alle forze dell’ordine italiane, l’uomo ha diversi precedenti. Lo scorso ottobre, sbarcato a Trapani era stato fermato dalla polizia e portato in carcere. Riconosciuto dai migranti, è stato nuovamente arrestato. Secondo le testimonianze, ciascun migrante avrebbe versato mille dollari per il viaggio, fruttando complessivamente cento trenta mila dollari all’organizzazione. Soltanto nel 2015, a Pozzallo, sono quindici gli scafisti fermati.
MATTARELLA ALLA FAO SUGLI IMMIGRATI
"Contenere le dimensioni di un problema epocale e con il quale dovremo convivere a lungo” sarà possibile solo con una grande cooperazione generale. “Senza cooperazione fra Paesi e fra continenti ogni barriera diventerà insicura e finirà per alimentare ulteriormente odi e fanatismi". Sono queste le parole con cui il Presidente ha affrontato la situazione immigrati alla conferenza Fao. E ancora ha fatto riferimento all’impegno e alla lotta contro i trafficanti. “E’ un dovere umano”- afferma Mattarella- quello di salvare vite umane”. L’invito poi è rivolto all’Europa affinché si possa raggiungere una strategia che rafforzi la cooperazione fra i Paesi di origine e di transito in modo da favorire la loro crescita economica e sociale.
di Matteo La Stella
Roma – Anche quest'anno, la tanto attesa Festa nazionale della Repubblica è andata in scena:da Piazza Venezia a Via dei Fori Imperiali, un tappeto di italiani ha assistito alla deposizione della corona d'alloro sul sacello del Milite ignoto da parte del Capo dello Stato, prima dell'inizio della consueta parata militare in memoria del referendum del 1946, che sancì il tramonto della monarchia e l'avvento della Repubblica nazionale.
In apertura, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal Capo di stato maggiore dell'Esercito, il generale Claudio Graziano, ha fatto visita all'Altare della Patria. Ad accoglierlo i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso, insieme al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Così, sulle note dell'Inno di Mameli intonato dalla banda dell'esercito, e dopo lo scenografico passaggio delle Frecce Tricolore dell'Aeronautica Militare, il presidente Mattarella ha atteso l'alzabandiera solenne prima di depositare la corona d'alloro sul sacello del Milite ignoto, per poi allontanarsi dalla Piazza e passare in rassegna le truppe.
Tra gli applausi della folla, a bordo della Flaminia cabrio presidenziale scortata dai corazzieri in moto, il Capo di Stato ha raggiunto Via dei Fori Imperiali dove ha preso posto sul palco presidenziale in attesa dell'inizio della sfilata.
Durante la parata per il sessantanovesimo anniversario della Repubblica Italiana hanno sfilato circa 3.400 unità tra personale civile e militare, oltre alla neo partecipazione degli atleti militari e degli alunni dell'istituto “Elsa Morante” di Roma, tutti muniti di ombrelli tricolore.
“L'augurio per la festa della Repubblica, di fronte alle sfide che ci attendono, è che si sia capaci di rafforzare lo spirito autentico di unità nazionale, la coesione sociale e l'orgoglio di essere, insieme, italiani ed europei”-è quanto ha scritto Sergio Mattarella in merito alla festa della “cosa pubblica”, che, scelta nel '46, avrebbe -”inaugurato per il nostro Paese un periodo di pace, di sviluppo, di crescita sociale e democratica senza precedenti. Il desiderio di riscatto, l'amore per la patria, la fiducia nel futuro sono allora prevalsi sulle divisioni e le spinte disgregatrici”, ha spiegato il Capo di Stato prima di esprimere gratitudine alle Forze armate, che alle sfide emergenti:”Sanno rispondere con concretezza ed entusiasmo, attraverso una radicale ed innovativa revisione dello strumento militare come quella di recente avviata, tesa alla razionalizzazione interforze e all'integrazione europea”.
Tra le altre cose, il passo dei fucilieri della Marina Militare è stato scandito da un lunghissimo applauso da parte di tutti i presenti nel momento in cui hanno inviato un saluto a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sotto processo in India per aver fatto fuoco nei confronti di alcuni pescatori, scambiati per pirati.
di Angelo Parca
Mattarella si preoccupa del futuro della politica e con un padre un pò attempato e forse stanco di ripetere sempre le stesse cose ricorda che litigare divide ed esorta i politici a non cercare forzatamente il contrasto. "Le liti esasperate, le discussioni, la dialettica anche acuta creano sfiducia, contribuiscono con altri fattori a creare sfiducia e allontanano i cittadini". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riferendosi alla vita politico-istituzionale del Paese, ha richiamato alla necessita' di "maggiore armonia collettiva". L'eccesso di liti, infatti, "allontana i cittadini e senza di loro la democrazia si impoverisce". "Celebriamo questa Festa della Repubblica vedendo qualche segnale di speranza". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando al termine del concerto offerto al corpo diplomatico al Quirinale in occasione della festa della Repubblica. "Si intravede l'uscita dalla crisi", ha aggiunto. "L'Italia ha tante energie vitali positive. Allora occorre trasmettere fiducia e affiatamento" perche' possano dare il meglio di se'. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del concerto per il 2 Giugno.
Redazione
Una giornata aperta dalla deposizione di una corona di alloro all’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal Ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Un momento solenne, accompagnato dalle note della Canzone del Piave. Nel pomeriggio il Ministro Pinotti accompagnerà il Capo dello Stato, al Monte San Michele (GO) per ricordare i caduti del Friuli Venezia-Giulia.
Successivamente il Ministro si recherà a Trieste, dove percorrerà l’ultimo tratto della staffetta dell’iniziativa “L’Esercito marciava…”. In Piazza Unità d’Italia oltre alla cerimonia dell’alzabandiera, ci sarà l’esibizione di fanfare, e un evento musicale che vuole ricordare la Grande Guerra attraverso musica, prosa, poesia e “immagini”. Numerose le iniziative culturali commemorative del centenario della Grande Guerra che si svolgeranno in tutta Italia.Oggi è stata prevista l’apertura alla cittadinanza ed alle scolaresche, a titolo gratuito, dei Sacrari e musei militari sull’intero territorio nazionale.
Alle ore 15.00, su disposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si osserverà un minuto di silenzio e raccoglimento in contemporanea a quanto attuato dal Capo dello Stato presso la Zona Sacra di Monte San Michele. Presso i monumenti ai Caduti di 24 città, dopo il minuto di silenzio, sarà sparata una salva d’onore da parte di una squadra di sette militari in armi. Esclusivamente nella città Roma, sarà effettuata una salva d’onore con il cannone del Gianicolo (in aggiunta a quella tradizionalmente prevista alle ore 12.00).
Iniziative che coinvolgeranno anche gli studenti: realizzeranno una stella alpina di carta che deporranno presso i monumenti ai caduti della propria città.