MATTARELLA A RIMINI: " IL TERRORISMO INTRODUCE I GERMI DI UNA TERZA GUERRA MONDIALE"

Redazione
 
Roma – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Meeting a Rimini che si aprirà domani lancia un messaggio alla nazione in cui parla di solidarietà tra popoli e di valori che, vista la situazione che stiamo vivendo in Italia con gli sbarchi, dovrebbe accentuarsi come l’altruismo, l’aiuto verso il prossimo e la lotta contro il terrorismo. Il Presidente ha riferito che il terrorismo, alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio, “sta cercando di introdurre nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa i germi di una terza guerra mondiale”.
 
 
Ha spiegato inoltre che dalla capacita' di dialogo, di comprensione reciproca, di collaborazione tra le religioni monoteiste dipenderà la pace nel mondo poiché tale dialogo può svilupparsi anche nella nostra società multiculturali. Poi Mattarella ha parlato di immigrazione dicendo che L'umanita' che mostrà l’Italia nell'accogliere i profughi disperati, l'intelligenza con cui affronterà i fenomeni migratori, la fermezza con cui combatterà i trafficanti di esseri umani saranno il modo con cui mostrerà al mondo la qualità della vita democratica.
 
 
Le reazioni politiche. Ma queste parole hanno scosso gli animi del leader della Lega Nord Matteo Salvini che sul tema immigrazione è sempre in prima linea e su twitter ha risposto al Presidente: “"Mattarella chiede 'umanita'' per i profughi. Ma un po' di umanita' per gli italiani massacrati da clandestini e tasse, no?”, ma la risposta di Salvini non è stata “aria al vento” poiché prontamente Debora Serracchiani del Pd ha risposto dicendo che sulla questione immigrazione Salvini è un problema per l’Italia, non certo una soluzione. L’esponente Dem sottolinea: “Prendersela con il Capo dello Stato, con la Chiesa o con il mondo intero farà guadagnare a Salvini e Maroni la soddisfazione di un titolo o il brivido dell'accerchiamento, ma non aiutera' in nessun modo gli italiani a stare meglio”.



CANALE MONTERANO: 11 CITTADINI PRENDONO CARTA E PENNA E SCRIVONO A MATTARELLA

Redazione

Canale Monterano (RM) – Un gruppo di 11 cittadini del circondario ha inviato per raccomandata al Presidente della Repubblica una lettera aperta, che altri cittadini possono firmare tramite questa petizione. La lettera esprime preoccupazione e richiede l'attenzione del Presidente della Repubblica per le notizie sulla situazione della Procura di Civitavecchia apparse recentemente sulla stampa locale.

Si invitano i cittadini del circondario, che condividono la stessa preoccupazione, a sottoscriverla tramite il sito Avaaz al seguente link  https://secure.avaaz.org/it/petition/SE_il_Presidente_della_Repubblica_Ci_rivolgiamo_a_Lei_viste_alcune_notizie_sulla_Procura_di_Civitavecchia/share/?new

 

Di seguito la redazione riceve e pubblica una  lettera aperta di un gruppo di cittadini residenti nel territorio di cui è competente il Tribunale di Civitavecchia

Signor Presidente,

siamo un gruppo di cittadini da sempre attenti alla difesa della legalità nel ns. territorio, precipuamente a salvaguardia del suo patrimonio storico ed ambientale.

Da diverso tempo molti gruppi si sono attivati nel circondario, di fronte a molteplici procedimenti in materia ambientale, tuttora pendenti dinanzi alla Procura della Repubblica di Civitavecchia.

Ci rivolgiamo perciò a Vostra Eccellenza, fortemente scossi da alcune inquietanti notizie apparse di recente sulla stampa locale, nelle quali si prospetta che chi, come Polizia Giudiziaria, è impegnato in importanti indagini nel nostro territorio non avrebbe potuto operare in condizioni di piena tranquillità nello svolgimento delle proprie funzioni. Si prospetta ivi inoltre che financo ai massimi livelli della Procura della Repubblica farebbero difetto le necessarie condizioni di sicurezza e serenità.
Tali notizie ci allarmano e ci inducono ad esprimerLe la nostra viva preoccupazione, vista la loro gravità, per le garanzie costituzionali che orientano il funzionamento della giustizia.

Certamente, non possiamo chiederLe di intervenire al punto di trascendere le Sue competenze sia come garante della Costituzione sia quale Presidente del C.S.M. Ciò nonostante, saremmo rassicurati di sapere che le suddette vicende ricevano la Sua attenzione, così da garantirne il decorso naturale in termini di legalità e giustizia.
Gli scriventi si riservano di aprire la presente lettera alle adesioni di altri cittadini, attraverso un sito web di pubbbliche petizioni.

Voglia gradire, Signor Presidente, i nostri auguri ed i nostri cordiali saluti.

 




MATTARELLA A TUTTO TONDO: S'IMPEGNA SUI MARO' E BACCHETTA L'UE

di Angelo Barraco
 
Oggi e domani il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presenzia alla XI conferenza degli Ambasciatori e vi saranno 134 capi missione impegnati sull’argomento “Diplomazia per l’Italia”. Il Presidente ha parlato di tematiche attuali che ci riguardano direttamente, come la lotta al terrorismo islamico che sta diventando sempre più una minaccia anche per l’Italia, poiché abbiamo ricevuto esplicite minacce da parte dell’Isis poco tempo fa, ha parlato dell’immigrazione e dell’esodo che porta molti migranti da una sponda all’altra del mar Mediterraneo, ha parlato della Grecia e della tanto tormentata storia dei Marò. Ha parlato anche dei nostri connazionali sequestrati misteriosamente in Libia e di cui non si sa nulla da diverso tempo. Erano presenti il presidente del Senato Pietro Grasso, la presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro della pubblica Istruzione Stefania Giannini, l'alto rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini, il generale Claudio Graziani, capo di stato maggiore della Difesa, il direttore del Dis Giampiero Massolo, il sindaco di Roma Ignazio Marino. Domani pomeriggio sarà il turno il premier Matteo Renzi. 
 
Sul fronte terrorismo il Presidente ha assicurato che l’Italia è in prima linea contro l’Isis: “Quello del terrorismo fondamentalista è un fenomeno grave che va affrontato in modo giusto. Con fermezza e determinazione, respingendo le pulsioni islamofobiche –inoltre aggiunge- L'Italia è al fianco dei Paesi che, sull'altra sponda del Mediterraneo, sono in prima linea nella lotta contro l'oscurantismo e l'inciviltà”. Il Presidente inoltre sottolinea che l’impegno per la liberazione dei quattro tecnici in Libia resta massimo e anche per la liberazione di padre Paolo Dall’Oglio che è stato sequestrato in Siria nel 2013. Sottolinea inoltre: “Il terrorismo è un buco nero dell'umanità, guai a sottovalutarlo, è necessario impegnarsi con fermezza e determinazione. Quella che dobbiamo intraprendere è una battaglia politica e culturale, prima che militare, contro gli estremismi – aggiunge inoltre – contro chi fomenta odio. Non abbiamo bisogno di una guerra di civiltà, ma di un patto di civiltà”.
 
Il Presidente della Repubblica inoltre ha parlato anche dei Marò: “Confermo l'impegno del governo per difendere le ragioni dei Marò Massimiliano Latore e Salvatore Girone nelle sedi internazionali che abbiamo deciso di attivare”. 
 
Si parla di Grecia e dell’accordo di Bruxelles sulla Grecia e il presidente sottolinea:” è stato positivo ma non possiamo nascondere la sensazione dell'affievolimento dei legami di solidarietà. Dobbiamo liberare l'Europa dalla tenaglia che la stringe tra egoismi nazionali e sentimenti populisti e l'Ue deve uscire da una proiezione esclusivamente interna" che trascura "il proprio ruolo globale e le minacce esterne”. 
Mattarella parla di immigrazione e bacchetta la Ue: “"L'Unione Europea fa meno di quanto dovrebbe fare e questo atteggiamento sorprende; sono alla prova i valori su cui l'Europa si fonda. La politica dell'immigrazione richiede intelligenza e visione. Aiutare chi chiede aiuto, salvare chi sta annegando è un dovere elementare”. Parole chiare, semplici ma oggettive quelle del Presidente che puntualizza “Siamo un Paese impegnato nel rispetto dei diritti umani, nella ricerca della pace, nello sviluppo economico e sociale come dimostra la nostra partecipazione nelle principali missioni internazionali”. Sottolinea poi: “L'Italia è al fianco dei Paesi che, sull'altra sponda del Mediterraneo, sono in prima linea nella lotta contro l'oscurantismo e l'inciviltà”.
 
Proprio rimanendo in tema di immigrazione, un giovane tunisino di 21 di nome Jamil Mahmood è stato tratto in arresto dalla Squadra Mobile di Ragusa. Il giovane è accusato di aver pilotato un barcone con 260 persone a bordo che sono stati soccorso dalla nave irlandese “L. E: Niamh” e gunti a Pozzallo sabato. L’uomo deve rispondere di diverse accuse tra cui associazione a delinquere finalizzata all'ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari, aggravata dall'alto numero delle persone trasportate, dall'averle esposte a pericolo per la loro vita e incolumita' e averle sottoposte a trattamento inumano e degradante. Nella tasca del traghettatore dell’uomo sono stati sono stati trovati dollari americani e una sim card, il materiale è al vaglio degli inquirenti. I migranti hanno mentito reggendo il gioco dello scafista, probabilmente perché esposti a minacce. A Ragusa sono stati arrestati 80 scafisti quest’anno. 



GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO. MATTARELLA: "L'ITALIA HA BISOGNO DEGLI AIUTI UE"

di Angelo Barraco
 
Palermo – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della giornata mondiale del rifugiato, ha affermato che “Il nostro Paese continuerà a fare quanto necessario per assicurare ai rifugiati e a coloro che chiedono asilo un trattamento rispettoso dei diritti fondamentali e della dignità umana, con l'auspicabilmente crescente contributo dell'Unione europea e della comunità internazionale”.
 
Il Presidente della Repubblica rivolge un saluto ai rappresentanti dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati in Italia e a tutti coloro istituzioni, enti pubblici, aziende, volontari, cittadini, che ne sostengono l’attività. Il capo dello Stato aggiunge che la sensibilizzazione dell'opinione pubblica e delle classi dirigenti in relazione al dramma di chi vive quotidianamente gli orrori della guerra, la tragedia delle persecuzioni, la miseria e le migrazioni forzate, contribuisce a combattere l'indifferenza per le indicibili sofferenze di quanti, in cerca di un futuro migliore, sono costretti ad abbandonare il proprio paese.
 
Infine ringrazia l’Unhcr per il contributo che assicura quotidianamente e per la dedizione e l’attività e aggiunge che “L'Italia sente alto e forte il dovere di solidarieta' nei confronti di chi giunge nel nostro Paese, coltivando l'ispirazione e la speranza verso una vita piu' sicura e un avvenire per se' e per i propri figli”.



ROMA, CASTELPORZIANO: MATTARELLA APRE LE PORTE A 500 DISABILI

di Matteo La Stella

Castelporziano (RM) – Il Capo dello Stato Sergio Mattarella continua a spalancare le porte dei luoghi storici della Presidenza della Repubblica: dopo l'apertura al pubblico delle sale di rappresentanza e di lavoro, “la casa di tutti gli italiani” diverrà presto anche la tenuta di Castelporziano, che da lunedì 15 giugno e per tutta l'estate accoglierà un centro estivo per disabili. Già da tempo la tenuta, parco naturalistico ed archeologico, era aperta alle scolaresche e alle associazioni culturali dal primo novembre a metà giugno. Ora, dal 15 giugno al 30 agosto, il Capo dello Stato ha disposto l'apertura della residenza a 500 adulti e minori con disabilità, in modo tale da offrire loro un breve soggiorno lontano dal caldo delle città.

Castelporziano, situata a 25 chilometri dal centro di Roma, copre un territorio da quasi 6mila ettari. Quì, sorgono alcune storiche tenute di caccia come Trafusa, Trafusina, Riserve Nuove e Capocotta. Inoltre, zone archeologiche e riserve naturali dal sapore tutto Mediterraneo, un Museo Naturalistico e 3 chilometri di litorale incontaminato. L'area, Riserva Naturale dello Stato dal 1999, è il giusto filo conduttore tra passato e presente: la tenuta, infatti, che dalle ville romane passa al papato, diventa poi residenza della famiglia dei Savoia, fino a trasformarsi in una delle residenze della presidenza della Repubblica, portando su di se tutti i segni del tempo trascorso sotto i piedi delle differenti dominazioni.

Da lunedì 15, dunque, 500 disabili provenienti dalla Capitale e da tutta la regione saranno ospiti a Castelporziano, dove potranno usufruire dei 3 chilometri di spiagge incontaminate, o partecipare alle visite guidate all'interno del parco. Circa 30 ospiti saranno ogni giorno coinvolti nell'iniziativa, realizzata grazie alla sottoscrizione da parte del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, dall'Assessore alle politiche sociali del Comune di Roma, Francesca Danese, e dal Segretario Generale della Regione Lazio, Andrea Tardiola, di un apposito protocollo di intesa atto a coinvolgere le strutture e le associazioni operanti nel settore, di natura comunale e territoriale. Per far fronte alle spese dettate dalla realizzazione del progetto, saranno utilizzate le risorse del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, già disponibili per l'organizzazione di eventi deputati alla coesione sociale.




LE TAPPE DI PUTIN IN ITALIA: QUIRINALE, VATICANO ED EXPO

di Christian Montagna

Città del Vaticano – E’ tutto pronto per quella che domani sarà una nuova pagina di storia scritta da importanti leader politici e religiosi. Mercoledì 10 Giugno, il presidente russo Vladimir Putin, incontrerà in Vaticano Papa Francesco per discutere diverse tematiche attuali e molto care al pontefice. Dalla guerra in Ucraina alla questione dei cristiani in Medio Oriente, quello di domani sarà un excursus generale sulle tematiche che affliggono la società odierna.

Secondo quanto affermato dal consigliere diplomatico del Cremlino, Iuri Ushakov, probabilmente si parlerà anche di una possibile visita del pontefice in Russia visto che "questo tema riguarda non solo lo Stato" ma anche la Chiesa ortodossa russa. In occasione dell’udienza generale del Mercoledì, sarà accolto dal Papa anche nel corso della celebrazione.

Per Putin sarà la quinta udienza con un Papa in Vaticano: nel 2000 e nel 2003 lo accolse Karol Wojtyla, nel 2007 Joseph Ratzinger e il 25 novembre 2013 il primo incontro nella Santa Sede con papa Francesco.

L’INCONTRO CON RENZI, MATTARELLA E BERLUSCONI  Oltre al tanto atteso incontro alla Città del Vaticano, Vladimir Putin sarà accolto dal Premier Matteo Renzi a Milano in occasione della Giornata nazionale russa ad Expo 2015 alla quale ne prenderà parte. Insieme infatti visiteranno il padiglione italiano e quello russo prima dei classici colloqui. Quello che avverrà domani sarà il secondo incontro tra i due la visita di Renzi a Mosca dello scorso 5 Marzo.

Non solo Renzi ma anche il presidente della Repubblica domani incontrerà il russo Putin a Roma per il primo incontro tra i due leader. In serata infine, se possibile è previsto anche un incontro tra il leader del Cremlino e il suo "amico" Silvio Berlusconi




POZZALLO, IMMIGRATI : FERMATI DUE SCAFISTI

di Christian Montagna

Pozzallo – Sono stati fermati due scafisti di 45 e 18 anni responsabili dello sbarco di 128 immigrati soccorsi da nave “Fenice” della Marina militare nel Canale di Sicilia. Centosedici tra cui anche donne e bambini gli immigrati a bordo del gommone e altri 12 su un barchino di legno fatiscente. Un numero così esiguo di migranti, secondo le indagini degli inquirenti, avrebbe avuto l’obiettivo di eludere i controlli, ma, non è stato così: la rotta prevista per lo sbarco e la successiva fuga è stata sbagliata dallo scafista. L’iniziale sbarco su una piccola spiaggia del trapanese è terminato con l’approdo a Ragusa e l’intervento della Marina Militare. Il questore con un provvedimento, rimpatrierà tutti i tunisini.

CHI ERA LO SCAFISTA?

Già noti alle forze dell’ordine italiane, l’uomo ha diversi precedenti. Lo scorso ottobre, sbarcato a Trapani era stato fermato dalla polizia e portato in carcere. Riconosciuto dai migranti, è stato nuovamente arrestato. Secondo le testimonianze, ciascun migrante avrebbe versato mille dollari per il viaggio, fruttando complessivamente cento trenta mila dollari all’organizzazione. Soltanto nel 2015, a Pozzallo, sono quindici gli scafisti fermati.

MATTARELLA ALLA FAO SUGLI IMMIGRATI
"Contenere le dimensioni di un problema epocale e con il quale dovremo convivere a lungo” sarà possibile solo con una grande cooperazione generale. “Senza cooperazione fra Paesi e fra continenti ogni barriera diventerà insicura e finirà per alimentare ulteriormente odi e fanatismi". Sono queste le parole con cui il Presidente ha affrontato la situazione immigrati alla conferenza Fao. E ancora ha fatto riferimento all’impegno e alla lotta contro i trafficanti. “E’ un dovere umano”- afferma Mattarella- quello di salvare vite umane”. L’invito poi è rivolto all’Europa affinché si possa raggiungere una strategia che rafforzi la cooperazione fra i Paesi di origine e di transito in modo da favorire la loro crescita economica e sociale.

 




EXPO 2015, MATTARELLA: " RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE"

di A.B.

Milano – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato l’Expo e ha tenuto un monito sulla corruzione e ha rivolto un invito ad affrontare il tema dell’immigrazione con saggezza. Il Presidente della Repubblica ha firmato la Carta di Milano a Palazzo Italia, sempre ad Expo. Il Presidente, accompagnato dalla figlia Laura,  è stato accolto da Giuseppe Sala, commissario unico di governo per Expo Milano 2015. Mattarella, parlando dell’argomento corruzione ha detto che “Il contrasto all'illegalità e alla corruzione deve essere severo” e che è necessario recuperare “il bene comune che si fonda su legalità e trasparenza”, ha evidenziato il concetto del bene comune sottolineando che bisogna recuperarlo a pieno facendo prevalere sentimenti di coesione.
 
Ha parlato anche di immigrazione come fenomeno che va affrontato con saggezza e umanità, sottolineando che bisogna accogliere chi scappa e bisogna condannare i traffici indegni, ma soprattutto è necessario puntare “sulla cooperazione, la riduzione delle disuguaglianze”. Mattarella ha detto che “Le guerre il terrore, l'estremismo ideologico e religioso, le carestie e i disastri naturali spingono centinaia di migliaia di uomini a migrazioni di inedite dimensioni. Dobbiamo affrontarle con saggezza e umanità. Accogliendo chi ne fugge. Salvando chi grida aiuto”.
 
In merito all’Expo ha espresso impressioni positive. Ha detto anche: “Dobbiamo rispondere alla domanda se l'umanità sia ancora capace di essere artefice positiva del proprio destino. Perché a questo punto della storia dare cibo e acqua a tutti, e assicurare un futuro all'ambiente, non è più scontato”.



2 GIUGNO,FESTA DELLA REPUBBLICA: MATTARELLA TRA APPLAUSI E TRICOLORI

di Matteo La Stella

Roma – Anche quest'anno, la tanto attesa Festa nazionale della Repubblica è andata in scena:da Piazza Venezia a Via dei Fori Imperiali, un tappeto di italiani ha assistito alla deposizione della corona d'alloro sul sacello del Milite ignoto da parte del Capo dello Stato, prima dell'inizio della consueta parata militare in memoria del referendum del 1946, che sancì il tramonto della monarchia e l'avvento della Repubblica nazionale.
In apertura, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal Capo di stato maggiore dell'Esercito, il generale Claudio Graziano, ha fatto visita all'Altare della Patria. Ad accoglierlo i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso, insieme al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Così, sulle note dell'Inno di Mameli intonato dalla banda dell'esercito, e dopo lo scenografico passaggio delle Frecce Tricolore dell'Aeronautica Militare, il presidente Mattarella ha atteso l'alzabandiera solenne prima di depositare la corona d'alloro sul sacello del Milite ignoto, per poi allontanarsi dalla Piazza e passare in rassegna le truppe.

Tra gli applausi della folla, a bordo della Flaminia cabrio presidenziale scortata dai corazzieri in moto, il Capo di Stato ha raggiunto Via dei Fori Imperiali dove ha preso posto sul palco presidenziale in attesa dell'inizio della sfilata.
Durante la parata per il sessantanovesimo anniversario della Repubblica Italiana hanno sfilato circa 3.400 unità tra personale civile e militare, oltre alla neo partecipazione degli atleti militari e degli alunni dell'istituto “Elsa Morante” di Roma, tutti muniti di ombrelli tricolore.
“L'augurio per la festa della Repubblica, di fronte alle sfide che ci attendono, è che si sia capaci di rafforzare lo spirito autentico di unità nazionale, la coesione sociale e l'orgoglio di essere, insieme, italiani ed europei”-è quanto ha scritto Sergio Mattarella in merito alla festa della “cosa pubblica”, che, scelta nel '46, avrebbe -”inaugurato per il nostro Paese un periodo di pace, di sviluppo, di crescita sociale e democratica senza precedenti. Il desiderio di riscatto, l'amore per la patria, la fiducia nel futuro sono allora prevalsi sulle divisioni e le spinte disgregatrici”, ha spiegato il Capo di Stato prima di esprimere gratitudine alle Forze armate, che alle sfide emergenti:”Sanno rispondere con concretezza ed entusiasmo, attraverso una radicale ed innovativa revisione dello strumento militare come quella di recente avviata, tesa alla razionalizzazione interforze e all'integrazione europea”.

Tra le altre cose, il passo dei fucilieri della Marina Militare è stato scandito da un lunghissimo applauso da parte di tutti i presenti nel momento in cui hanno inviato un saluto a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sotto processo in India per aver fatto fuoco nei confronti di alcuni pescatori, scambiati per pirati. 




PAROLA DI MATTARELLA: TROPPE LITI ALLONTANANO I CITTADINI

di Angelo Parca

Mattarella si preoccupa del futuro della politica e con un padre un pò attempato e forse stanco di ripetere sempre le stesse cose ricorda che litigare divide ed esorta i politici a non cercare forzatamente il contrasto. "Le liti esasperate, le discussioni, la dialettica anche acuta creano sfiducia, contribuiscono con altri fattori a creare sfiducia e allontanano i cittadini". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riferendosi alla vita politico-istituzionale del Paese, ha richiamato alla necessita' di "maggiore armonia collettiva". L'eccesso di liti, infatti, "allontana i cittadini e senza di loro la democrazia si impoverisce". "Celebriamo questa Festa della Repubblica vedendo qualche segnale di speranza". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando al termine del concerto offerto al corpo diplomatico al Quirinale in occasione della festa della Repubblica. "Si intravede l'uscita dalla crisi", ha aggiunto. "L'Italia ha tante energie vitali positive. Allora occorre trasmettere fiducia e affiatamento" perche' possano dare il meglio di se'. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del concerto per il 2 Giugno.




ROMA: SI CELEBRA IL 100° ANNIVERSARIO DELL’INGRESSO DELL'ITALIA NELLA GRANDE GUERRA

Redazione

Una giornata aperta dalla deposizione di una corona di alloro all’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal Ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Un momento solenne, accompagnato dalle note della Canzone del Piave. Nel pomeriggio il Ministro Pinotti accompagnerà il Capo dello Stato, al Monte San Michele (GO) per ricordare i caduti del Friuli Venezia-Giulia.

Successivamente il Ministro si recherà a Trieste, dove percorrerà l’ultimo tratto della staffetta dell’iniziativa “L’Esercito marciava…”. In Piazza Unità d’Italia oltre alla cerimonia dell’alzabandiera, ci sarà l’esibizione di fanfare, e un evento musicale che vuole ricordare la Grande Guerra attraverso musica, prosa, poesia e “immagini”. Numerose le iniziative culturali commemorative del centenario della Grande Guerra che si svolgeranno in tutta Italia.Oggi è stata prevista l’apertura alla cittadinanza ed alle scolaresche, a titolo gratuito, dei Sacrari e musei militari sull’intero territorio nazionale.

Alle ore 15.00, su disposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si osserverà un minuto di silenzio e raccoglimento in contemporanea a quanto attuato dal Capo dello Stato presso la Zona Sacra di Monte San Michele. Presso i monumenti ai Caduti di 24 città, dopo il minuto di silenzio, sarà sparata una salva d’onore da parte di una squadra di sette militari in armi. Esclusivamente nella città Roma, sarà effettuata una salva d’onore con il cannone del Gianicolo (in aggiunta a quella tradizionalmente prevista alle ore 12.00).

Iniziative che coinvolgeranno anche gli studenti: realizzeranno una stella alpina di carta che deporranno presso i monumenti ai caduti della propria città.