USA: MATRIMONI GAY LEGALI IN TUTTI GLI STATI

di Christian Montagna

Usa – La Corte suprema americana ha stabilito con una decisione 5 a 4 che il diritto al matrimonio gay debba essere garantito su tutto il territorio. Indubbiamente all’avanguardia rispetto al nostro paese in merito alla questione, finora negli Usa solo in alcuni paesi due persone dello stesso sesso non si sarebbero potute unire in matrimonio. Oggi, invece, la decisione di estendere tale diritto a tutti gli stati, dopo cinque cause legali che erano state portate all'attenzione della corte e dopo decenni di attivismo e di battaglie per il matrimonio.


Il presidente Barack Obama. "Oggi e' un grande passo nella nostra marcia verso l'uguaglianza", ha commentato il presidente Obama con un tweet. Alle 17 di oggi in Italia, il presidente ha infatti tenuto un discorso per congratularsi con tutti gli attivisti per la sentenza. L’imposizione dunque va anche a quei 13 stati che ancora vietavano espressamente il matrimonio. Soddisfazione è stata espressa anche da Hilary Clinton e Martin O’Malley.

 

Intanto, a Washington, per le strade e dinanzi alla Corte Suprema sono andati in scena i festeggiamenti per quella che si prefigura essere una grande vittoria per e un grande passo avanti nella parità sociale tra gli esseri umani che in Italia, è ancora latitante.




MATRIMONI GAY: NON SONO VALIDI MA SOLO IL TAR PUĂ’ ANNULLARLI

di Maurizio Costa

Roma – Il Tar del Lazio ha annullato le decisioni dei prefetti di cancellazione delle trascrizioni dei matrimoni gay celebrati all'estero. Le nozze omosessuali non sono comunque accettate dalla legge italiana, ma non saranno i prefetti delle città a decidere l'annullamento delle trascrizioni negli albi comunali.

Solo il tribunale civile potrà decidere sulle nozze gay. La sentenza arriva dopo il ricorso di una coppia gay di Roma, che, dopo aver usufruito delle trascrizioni decise dal sindaco Ignazio Marino, ha visto cancellare le firme al comune proprio per mano del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. Il tribunale non accetterà comunque le nozze gay celebrate all'estero.

Aveva fatto scalpore la decisione di alcune città italiane, tra le quali Roma, Empoli, Milano e Bologna, di trascrivere in comune i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Le firme nell'albo non avevano comunque nessun valore legale, ma avrebbero significato un avvicinamento italiano alle altre nazioni che hanno già introdotto una norma. In quel caso, il 31 ottobre 2014, il prefetto di Roma Pecoraro aveva annullato le trascrizioni.

Il sindaco di Roma Ignazio Marino, ha dichiarato che "avevo sempre affermato, pur non essendo un esperto di giurisprudenza, che sulla base delle normative nazionali e comunitarie fosse un dovere del sindaco trascrivere un documento di un'unione avvenuta all'estero di due cittadini della mia città. Per me non è assolutamente una sorpresa, non credo ci sia stato mai un momento in cui ho mostrato un minimo dubbio sulla mia certezza".