Castel Gandolfo: Daniele Brunamonti apre alla sfida della consigliera Toti

 

Red. Politica


CASTEL GANDOLFO (RM) – Come noto, nell'ultima seduta del Consiglio Comunale di Castel Gandolfo si è data lettura dell'avvenuta nomina di un commissario di Area popolare – Ncd, che individua in Daniele Brunamonti la personalità più adatta a rivestire detto ruolo. Tale decisione deve interpretarsi come un delicato passaggio politico in questo particolare momento per la Città di Castel Gandolfo, considerando l'approssimarsi della scadenza amministrativa.

La nota del coordinatore provinciale De Lillo Stefano testualmente recita:
"In qualità di coordinatore provinciale di Area Popolare – NCD sono lieto, vista la fiducia e la capacità riconosciutagli, in questi anni di vita politica, di affidarle l’incarico da Commissario Cittadino del Comune di Castel Gandolfo.
L’auspicio che rivolgiamo al neo Commissario Comunale è di partecipazione virtuosa e responsabile alla definizione delle politiche di sviluppo di questo territorio, in piena sinergia progettuale con le realtà territoriali e operatori economici, consolidando le relazioni nel segno dell’innovazione e della capacità di dialogo. Siamo certi, conoscendo la sua dedizione al lavoro e lungimiranza, che egli saprà affrontare con la giusta determinazione il compito che gli è stato assegnato, continuando a dare lustro e serietà ad una intera classe dirigente politica , la nostra, che continua, insieme al suo leader Angelino Alfano, a radicarsi fortemente sul territorio."


Nell'esercizio delle proprie funzioni, il Commissario Cittadino Brunamonti Daniele apre ad un confronto serio, leale e costruttivo, per capire se sia matura l'opportunità di aggregare le altre forze politiche e civiche del territorio Gandolfino in moda tale da contribuire tutti insieme alla costruzione di un governo alternativo all'attuale, che sicuramente molti errori ha commesso. Questo invito si rende doveroso a seguito delle dichiarazioni fatte dalla Consigliera Comunale Marta Toti nell'assise del 2/12/2016, con le quali quest'ultima ha chiarito la propria posizione politica ed amministrativa (ricordando che Ella è altresi l'espressione della volontà del suo gruppo d'appartenenza la Pesca- Tradizione e Progresso). Dichiara inoltre il Commissario “siamo pronti a confrontarci con chiunque sia veramente intenzionato a costruire le basi solide per un'amministrazione che sia pronta ad affrontare sfide anche apparentemente impossibili pur di ottenere il rilancio economico-turistico del territorio e alla portata di tutti . Dobbiamo tutti muoverci verso un Castel Gandolfo 2.0, che sappia uscire da quelle logiche clientelari appartenenti alla prima e alla seconda repubblica” Credo che sia arrivato il momento, di dare valore alla volontà espressa dai cittadini che votano governi, ma che poi cambiano in corso d’opera, tradendo cosi le loro aspettative. Siamo convinti, continua il commissario, che si possa creare una nuova formazione politiva, costituita da figure giovani, snelle, le quali con il supporto innegabile di una classe dirigente esperta, possa dar vita ad un progetto politico fatto di buon senso e che veda al centro dell’ azione politica sono le necessità dei cittadini e non gli idealismi politici e personali, che al contrario hanno sempre distrutto quello che qualcuno di buono ha potuto costruire.

 




Castel Gandolfo: consiglio comunale movimentato tra sms misteriosi e l'uscita di Marta Toti

 

di C.R.

 

CASTEL GANDOLFO (RM) – Consiglio comunale piuttosto movimentato oggi 2 dicembre 2016 a Castel Gandolfo: il consigliere Marta Toti ha lasciato la maggioranza e ora siede all’opposizione: non si sarebbe più sentita “supportata” dalla squadra di Monachesi ma piuttosto “sopportata”. Già a mezzo lettera, Toti aveva rimesso le deleghe “per motivi personali” ma oggi in consiglio si è fatta chiarezza.

 

“Questa giunta si sta incanalando in un percorso che appartiene alla vecchia politica – ha detto Toti – una politica fatta di personalismi e dalla quali ho inteso prendere le distanze”. Marta Toti ha invitato il Pd, partito al quale rimane iscritta, a porsi delle domande e a valutare una parentesi di autocritica rispetto ad una giunta che appare più orientata verso il centrodestra e verso individualismi e interessi personali piuttosto che della collettività : “Ora, faccio appello alle forze politiche – ha concluso il consigliere Toti – affinché si possa valutare una progettualità comune”.

 

Affatto sorpresa il sindaco Milvia Monachesi che sull’uscita di Toti ha detto: “Sono contenta che finalmente si sia fatta chiarezza, noi proseguiamo il nostro percorso con la coerenza di sempre e con una maggioranza solida”. Una dinamica dunque che al primo cittadino è apparsa come il copione di un film già visto, soprattutto in un periodo che si avvia verso la campagna elettorale per le prossime amministrative. 


Nel frattempo non sono mancati attimi di panico in Consiglio comunale: il sindaco ha ricevuto un sms dal mittente sconosciuto con oggetto "Urgente, uscite subito dal Comune". A quel punto Monachesi ha avvertito in aula di questo messaggio e chiamato i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo che sono prontamente intervenuti. I militari hanno effettuato una perlustrazione nella sede comunale ma tutto era in ordine. Il sindaco domani mattina sporgerà querela. 




CASTEL GANDOLFO, MALATTIE RARE: GIULIO FRASI E MARTA TOTI (PESCA) SOSTENGONO LA PICCOLA LUDOVICA

GALLERY IN FONDO ALL'ARTICOLO [CLICCARE SOPRA LE FOTO PER INGRANDIRLE]

 

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Quattro risate insieme, un vagone di solidarietà, una grandissima buona azione: non sono solo tre ma mille i motivi per partecipare oggi mercoledì 8 alla cena di beneficenza presso la suggestiva piazzeria fraschetteria "La Funivia" sul lungolago di Castel Gandolfo per sostenere la piccola Ludovica, la bambina colpita da una malattia rara.

L’evento è organizzato da Giulio Frasi del gruppo "Pesca" insieme al capogruppo in consiglio Comunale della Pesca Marta Toti. Giulio Frasi, proprietario e gestore de "La Funivia" ha deciso insieme a Marta Toti di dedicare tutto l’incasso della serata in beneficenza all’associazione “Tutti insieme per Ludovica Onlus”. Un grande gesto di solidarietà che dovrebbe essere sicuramente ripetuto anche da altre realtà.

Partecipare a questa serata di beneficenza “arricchisce” sotto molti aspetti: il più importante è che si riesce ad aiutare una bambina colpita da una malattia neurovegetativa e che necessita di farmaci, l’altro aspetto è che si trascorre una serata in un posto bellissimo e pieno di storia come il sito della Funivia castellana che saliva dal lago e portava nel paese, vicino alla residenza estiva del Papa, un locale ottimo dove si degusta una cucina genuina e a prezzi accessibili. Per prenotare un tavolo per la cena di beneficienza il numero telefonico è 331 733560. La Funivia si trova in via dei Pescatori, 2 sullo splendido lungolago di Castel Gandolfo

La storia di Ludovica raccontata dai genitori:
Ludovica nasce a Roma l'8 giugno 2006 apparentemente sana raggiungendo tutte le tappe dello sviluppo psicomotorio nei tempi dovuti. All’età di due anni e mezzo ci accorgemmo che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Una reazione abnorme agli stimoli acustici la faceva sussultare per qualsiasi rumore in maniera eccessiva. La manualità fine era poco sviluppata, era goffa nei movimenti. Il suo livello cognitivo invece non mostrava nulla di patologico anzi conosceva tutto l'alfabeto, i numeri, i colori, metteva insieme delle frasi strutturate.Iniziammo così la ricerca di qualcosa che avesse un nome, che giustificasse queste sue deficienze ma inizialmente trovammo solo esperti che attribuivano le sue problematiche ad un mio stato ansiolitico e pretenzioso nei confronti di mia figlia. Dopo qualche mese dall'inizio delle nostre ricerche Ludovica ha una crisi epilettica mentre la tenevo in braccio. Una crisi brevissima di pochi secondi ma che segnò l'inizio di un incubo.

Viene quindi ricoverata prima all'ospedale S. Camillo di Roma e poi dopo qualche giorno dalla dimissione al Bambino Gesù di Roma in stato di male epilettico. Tre mesi di indagini che portarono ad una diagnosi "Malattia Tay Sachs Giovanile" ad esordio infantile.
Prognosi di uno massimo due anni di vita. Non esistono cure per la sua malattia solo cure palliative per attutire i sintomi della malattia. In poco tempo Ludovica smette di parlare, camminare, deglutire, vedere. La malattia l'ha consumata piano piano nel giro di un anno l'ha portata ad uno stato semi vegetativo. Nonostante questo abbiamo deciso di festeggiare ogni giorno della sua vita dando gloria a Dio per il dono di averci dato la possibilità di conoscere sulla terra il nostro angelo. Il primo anno della malattia è stato il più difficile.
La malattia inizialmente aveva gli alti e bassi quindi alcuni giorni riusciva a camminare da sola altri a malapena gattonava, a volte strisciava. iniziarono i silenzi che la portarono ad una afasia totale. Smise di sorridere e di piangere il suo volto amimico era una spada nel cuore. Dovetti rimetterle il pannolino perchè il fatto che non riusciva a comunicare la necessità di andare in bagno le procurava frustrazione.
La deglutizione piano piano peggiorò, dopo un anno dalla diagnosi decidemmo di farle mettere una peg e dopo una anno dal primo intervento le confezionarono una peg-pej perchè il reflusso era ormai ingestibile e la paura che inalasse ogni volta che vomitava era tremenda.

L'unica terapia che ci proposero per cercare di rallentare il decorso della malattia fu un farmaco sperimentale si chiamava "Zavesca". Lo prese per due anni ma non le fece nulla Questo fu anche il motivo per il quale non potemmo provare la piremetamina (farmaco antimalarico che serviva da stabilizzatore dei livelli di enzima).Tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011 iniziammo una terapia a base di Ldopa presso un centro in Israele. Ludovica fece quattro cicli di terapia e ancora oggi continua a prendere una microdose di ldopa che varia a seconda del suo stato clinico. La terapia in Israele ha permesso a Ludovica di eliminare tutta la terapia antiepilettica, eliminare le distonie, ha recuperato il ritmo sonno veglia e il risultato più importante per noi è stato il recupero del "sorriso sociale".
La sua situazione clinica è stata stabile per un paio di anni anche se la sua partecipazione ambientale era sempre più sporadica (pochi sorrisi), le infezioni sempre più ricorrenti, ricomparsa di crisi epilettiche anche se riflesse dove però la terapia anti comiziale non ha nessuno effetto e per questo insieme alla neurologa che la segue decidemmo di non introdurre nessuna nuova terapia. Le parlavi ma non avevi nessun segnale da lei, era come se fosse una bambola una bellissima bambola sdraiata che veniva spostata dal letto al divano. All'inizio del 2013 iniziammo ad interessarci al metodo Stamina del Prof. Davide Vannoni. La terapia si basa sull'uso delle cellule staminali mesenchimali introdotte dopo lavorazione sia per via endovenosa che intratecale ( puntura lombare).
Riportò evidenti miglioramenti sia sul piano fisico che neurologico. Purtroppo da dicembre del 2013 la legge italiana ha bloccato la terapia a base di cellule Staminali, Ludovica ha iniziato a regredire di nuovo, sono ricomparse le crisi epilettiche per le quali è stata introdotta nuovamente la terapia farmacologica antiepilettica e i problemi respiratori.

A gennaio di quest'anno abbiamo dovuto sottoporla ad un intervento di tracheotomia. Quasi una sconfitta, ma era l'unica possibilità di salvarle la vita. Ci guardiamo in giro ci sarebbero terapie da provare ma soli con le nostre forze è tutto più difficile. Noi però non ci arrendiamo.. A giugno del 2011 nasce l’ associazione “Tutti insieme per Ludovica onlus.” Con lo scopo di aiutare la piccola a trovare una terapia che possa alleviare le sue sofferenze, un sostegno che possa alleggerire i familiari dal peso di una malattia così devastante. Spesso i tempi della asl non sono compatibili con l’andamento di questo tipo di malattie, non si può aspettare mesi per un ausilio perché capita che quando poi arriva la consegna l’ausilio non serve più. Non tutti i presidi e i farmaci sono forniti dal sistema sanitario. Dal momento della presentazione dei sintomi non è più possibile partecipare ad un trial clinico. Le malattie neurodegenerative non hanno diritto a nessuna fisioterapia extra. Dopo la diagnosi le famiglie sono lasciate sole con la loro disperazione.

Come aiutare Ludovica:
Donando il tuo 5 x mille all’associazione tramite il Cf 97655430581.
Facendo una donazione tramite versamento al c/c postale N° 001001262029. Oppure tramite bonifico alle coordinate: IT25o0760103200001001262029.

Partecipando agli eventi volti a raccogliere fondi tramite l’iscrizione alla newsletter: tuttinsiemeperludovicaonlus@hotmail.it




CASTEL GANDOLFO: MARTA TOTI ROMPE CON PAOLO GASPERINI

di Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – In tempi non sospetti il nostro quotidiano aveva intervistato Marta Toti e chiesto spiegazioni sulla posizione dello storico gruppo Pesca all'interno del Movimento Aurora che vede come leader Paolo Gasperini. E' il 9 settembre 2014 quando il consigliere Marta Toti si è mostrata disponibile a rispondere alle nostre domande, di cui ne riproponiamo soltanto due per meglio far capire il clima di stanchezza che già aleggiava quasi cinque mesi orsono.

"Perché scegliere di candidarsi con Gasperini?
Ho aderito come gruppo “Pesca” alla lista civica Aurora in campagna elettorale perché abbiamo ritenuto valido e condivisibile il programma elettorale. Nel movimento Aurora è infatti confluito buona parte del centrosinistra. Io stessa Sono già tesserata Pd e la mia vocazione politica è sempre stata di centrosinistra. Come del resto di centrosinistra era suo padre Luciano Toti Esatto, la nostra è una “vocazione genetica”, parlando della nostra famiglia

Va bene, comunque di fatto Aurora appare come un movimento che da una parte potrebbe sembrare “apartitico” ma dall’altra è facilmente collocabile nel centrodestra e lei comunque ne è uscita fuori
Noi, il Gruppo “Pesca” intendo, usciamo fuori da una situazione evidentemente poco delineata che non abbiamo cercato. Abbiamo provato a “costruire” all’interno della compagine Aurora ma non è stato possibile e per questo ho preso la decisione di dare una identità specifica alla nostra linea politica che non poteva essere altri che quella del Pd, di cui come Gruppo condividiamo ovviamente anche gli sviluppi nazionali".

Dunque, oggi arriva la rottura definitiva. Leggiamo ora la nota del consigliere comunale a Castel Gandolfo Marta Toti e del Direttivo del Gruppo "Pesca":
Il Gruppo della “Pesca – Tradizione e Progresso” si dissocia dal “Movimento Aurora”. Oltre due anni fa, il Gruppo “Pesca – Tradizione e Progresso”, con il proprio candidato Marta Toti, ha deciso di sostenere la lista civica “Aurora”, creata dall’allora candidato Sindaco, Paolo Gasperini.
La scelta è stata fatta dopo un’accurata analisi delle varie coalizioni esistenti e riscontrando in essa un’unicità di intenti, una comune voglia di fare e di cambiare, ma soprattutto uno spirito di coesione.
Tuttavia, come spesso accade, le aspettative sono poi disattese dalla realtà! Da subito ed arbitrariamente la lista civica si è trasformata in “Movimento Aurora per i Castelli Romani” senza che il Gruppo Pesca ed il suo rappresentante ne fossero preventivamente informati… (e ci siamo passati sopra per il bene
dell’UNICITA’ DEL GRUPPO).
Però oggi, dopo aver letto sui giornali locali le ultime dichiarazioni di Paolo Gasperini, coordinatore del Movimento Aurora per i Castelli Romani, il Direttivo dell'Associazione ‘Pesca – Tradizione e Progresso’, ed il suo rappresentate in Consiglio Comunale Marta Toti, credono sia giunto il momento di spiegare ai propri elettori ed a tutti i cittadini la propria posizione all’interno del Movimento Aurora per i Castelli Romani.
Nel ribadire con fermezza il proprio storico orientamento ad idee laiche e socialiste, nonché il rifiuto di alleanze di convenienza, preferite invece da altri, il Gruppo Pesca non ha mai saputo, né partecipato alla scelta fatta dal ‘Movimento Aurora’ di sostenere il centrodestra alle passate elezioni di Marino. Di ciò Toti Marta e tutto il Gruppo Pesca ne sono venuti a conoscenza casualmente… (e ci siamo passati sopra per il bene dell’UNICITA’ DEL GRUPPO).
Altrettanto casualmente, oggi siamo venuti a conoscenza della chiusura di un accordo con il centrosinistra per le prossime elezioni ad Albano.
In ultimo (ed i più saggi direbbero “la goccia che fa traboccare il vaso”) abbiamo appreso SOLO dai giornali e dai manifesti che il 31 gennaio il Movimento Aurora farà una manifestazione pubblica, in merito alla quale non siamo mai stati interpellati, né tantomeno informati.
Con enorme rammarico e dispiacere, anche perché in tale maniera non sono stati rispettati i sostenitori del Gruppo Pesca, il cui numero di certo non è irrilevante, ci siamo quindi trovati costretti a fare una riflessione che porterebbe chiunque ad una
sola conclusione.
Non è questa l’idea di “Movimento” che noi abbiamo; Noi riteniamo che il “gruppo” sia un insieme di persone che dopo un genuino confronto DECIDE TUTTI INSIEME la scelta migliore; Noi riteniamo che un “Movimento” debba essere formato da un coro di voci e non dal
suono di alcuni; Noi riteniamo di poter contribuire con i nostri pensieri a delle scelte condivise e non di dover “subire” le scelte dei pochi.
A fronte di queste evidenze Marta Toti ed il Direttivo del Gruppo Pesca ritengono sia giunto il momento di proseguire in autonomia e con la chiarezza che li ha sempre contraddistinti per il bene di Castel Gandolfo e dei suoi cittadini.
In ogni caso si ringraziano tutti i componenti del Movimento Aurora per il percorso svolto insieme.

LEGGI ANCHE:

09/09/2014 CASTEL GANDOLFO: INTERVISTA A MARTA TOTI



CASTEL GANDOLFO: INTERVISTA A MARTA TOTI

di Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – La tensione di alcuni al palazzo comunale di Castel Gandolfo non si allentano. Sono momenti di transizione importanti in cui da una parte c’è la prima cittadina Milvia Monachesi che avendo aperto alla neo iscritta consigliera di minoranza Marta Toti, a seguito proprio della sua aderenza al partito, ora aspetta di vedere “l’effetto” che fa questa proposta avanzata e se davvero c’è volontà di proseguire un cammino, di fatto iniziato circa due anni fa, con rinnovata convinzione e una “new entry” che aggiunga valore. Ciò con la consapevolezza che certi spifferi, ben evidenti già il giorno dopo stesso dell’elezione di Milvia Monachesi a sindaco di Castel Gandolfo, vengano arginati per evitare quella controproducente “dispersione partitica” che si tradurrebbe nella prossima campagna elettorale con una probabile frammentazione, mentre, è plausibile che il Pd voglia come consuetudine utilizzare lo strumento democratico delle primarie di cui il partito è genitore.

Il momento di stasi è forse dovuto al fatto che Milvia Monachesi ha lanciato l’amo e Marta Toti prima di “abbocare” probabilmente vuole valutare l’esca. In questa vicenda politica non vi sono certo ne pescatori e ne pascati, evidentemente è importante che al direttivo segua un altro incontro per disgelare l’empasse.
Abbiamo voluto, come sempre, rivolgerci alla fonte, intervistando Marta Toti, giovane avvocato figlia dell’ex sindaco Luciano Toti e leader dello storico Gruppo gandolfino “Pesca” con il quale si è candidata alle scorse elezioni nella lista civica di Paolo Gasperini.

E’ singolare la sua precedente aderenza alla lista di Paolo Gasperini che nonostante sulla carta sia “apartitica” si è rivelata molto vicina al centrodestra, tanto che ci risulta che la lista civica Aurora di Paolo Gasperini abbia sostenuto la candidatura a sindaco di Silvagni a Marino.

Quello che posso dire è che abbiamo raccolto consensi da entrambe le parti in qualità di lista civica e qualora ci siano stati affiancamenti di simboli o incontri ravvicinati con il centrodestra, personalmente non sono stata preventivamente interpellata. E poi mi sembra che fosse stato chiarito che non si trattava della stessa “Aurora” e che quindi in realtà non avremmo affatto sostenuto il centrodestra a Marino.

Perché scegliere di candidarsi con Gasperini?
Ho aderito come gruppo “Pesca” alla lista civica Aurora in campagna elettorale perché abbiamo ritenuto valido e condivisibile il programma elettorale. Nel movimento Aurora è infatti confluito buona parte del centrosinistra. Io stessa Sono già tesserata Pd e la mia vocazione politica è sempre stata di centrosinistra. Come del resto di centrosinistra era suo padre Luciano Toti Esatto, la nostra è una “vocazione genetica”, parlando della nostra famiglia

Va bene, comunque di fatto Aurora appare come un movimento che da una parte potrebbe sembrare “apartitico” ma dall’altra è facilmente collocabile nel centrodestra e lei comunque ne è uscita fuori
Noi, il Gruppo “Pesca” intendo, usciamo fuori da una situazione evidentemente poco delineata che non abbiamo cercato. Abbiamo provato a “costruire” all’interno della compagine Aurora ma non è stato possibile e per questo ho preso la decisione di dare una identità specifica alla nostra linea politica che non poteva essere altri che quella del Pd, di cui come Gruppo condividiamo ovviamente anche gli sviluppi nazionali.

A questo punto entrerete a far parte della squadra Monachesi, dato anche l’invito e apertura del sindaco stesso?
Non ci fermiamo ad un no secco. Che ci sia apertura è anche un fatto naturale visto il mio ingresso nel Pd che è lo stesso partito del sindaco Milvia Monachesi. Perciò certamente intendo valutare la loro proposta e soprattutto condividere la scelta se aderirvi o meno con il Gruppo che rappresento. Insomma è chiaro che le decisioni vanno concertate e prese insieme, non sono una ma siamo tanti.

Da quali fattori dipende il responso?
Sarò più esplicita. Laddove ci fosse lo spazio per realizzare le nostre idee e prospettive per il bene del paese allora potremmo essere disponibili, ma l’importante è che ci sia lo spazio per una collaborazione attiva. In questo momento occorre valutare effettivamente lo spirito dell’allargamento di maggioranza. Come si dice, il passaggio è in fase di studio e analisi.

Come legge questa apertura da parte del sindaco Milvia Monachesi?
A mio parere l’apertura avviene non per una debolezza della maggioranza ma come processo naturale e conseguente al mio ingresso nel Partito Democratico.

LEGGI ANCHE:

08/09/2014 CASTEL GANDOLFO: E’ CACCIA ALLO SCACCO MATTO


 




CASTEL GANDOLFO: E’ CACCIA ALLO SCACCO MATTO

 

di Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – Si è parlato abbastanza in questi giorni dei “maldipancia” nella politica castellana. Dicendo e non dicendo rispetto ad una azione dell’attuale sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi che ha destabilizzato ancora di più certi “non – equilibri” interni al centrosinistra ma affatto significativi.

In direttivo del Pd alla presenza del segretario provinciale, sia il consigliere di opposizione Marta Toti che Paolo Gasperini si sono dimostrati “aperti al dialogo”. La loro “apertura” però ha preso strade ben differenti : Marta Toti, tesserata Pd, sembrerebbe mostrare vicinanza di intenti e programma con l’attuale corrente Monachesi. Marta Toti, figlia dell’ex sindaco Luciano Toti, è di estrazione di centrosinistra e diciamo che è finita, circa due anni fa, come candidata nella lista mista “Aurora” di Paolo Gasperini il quale uscì dal Pd e si mise a correre in solitario incassando persino il sostegno del Pdl / Forza Italia con la benedizione di Adriano Palozzi. Marta Toti, evidentemente, comprendendo che Aurora (che poi ha sostenuto la candidatura di Silvagni a sindaco di Marino col centrodestra) era più a destra che a sinistra ha iniziato come dire a sottolineare la sua estrazione politica tanto da prendere la decisione di mezz’estate di passare definitivamente al Pd. Ora Toti rimane in silenzio a guardare quello succede, il suo atteggiamento è piuttosto prudente non è ancora uscita con note o comunicati ufficiali sulla questione. Paolo Gasperini, leader della coalizione Aurora, al Bilancio nella giunta Colacchi, ha dunque preso le distanze dal sostenere Milvia Monachesi a sindaco e si è candidato lui stesso raccogliendo militanti di centrodestra, centro e centrosinistra.

Paolo Gasperini, capogruppo del Movimento Aurora, il 30 agosto è uscito con un comunicato stampa attraverso cui ha ribadito la propria “connotazione propositiva” e apertura ad un confronto sui temi importanti della vita politica sottolineando una certa preoccupazione per il fatto che alcuni punti del proprio programma non fossero stati affatto affrontati dall’amministrazione come l’area 167, la raccolta differenziata, le attività culturali e il completamento di opere pubbliche). Di fatto la posizione di Gasperini appare ancora interpretabile ma non collocabile in una determinata estrazione politica, sebbene (ricordiamo ancora) ci risulti che stessa lista civica Aurora abbia sostenuto Silvagni sindaco a Marino. E’ chiaro che se Marta Toti prendesse ufficialmente le distanza dal Movimento Aurora, quest’ultimo perderebbe un bel bacino di voti di centrosinistra che probabilmente andrebbero a rafforzare la corrente di Milvia Monachesi e impoverire di conseguenza quella dell’ex sindaco Maurizio Colacchi, il quale però non sembra essersi pronunciato su tutto questo fermento politico.

Di fatti non era presente neppure all’ultimo direttivo. Adesso bisognerà vedere come si muoverà concretamente il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi che, intervistata dal nostro quotidiano torna a ribadire: ci sono delle contraddizioni che vanno risolte – ha detto il primo cittadino – l’apertura da parte mia c’è, adesso dobbiamo vedere se ci sono le condizioni affinché si realizzi nel concreto, non può certamente tutto dipendere dalla mia volontà d’iniziativa sebbene ritengo sia stato un passo chiaro e senza timore. Ritengo che ragionare insieme possa certamente giovare a conseguire risultati ancora migliori. La mia squadra non ha problemi di sorta, io governo con consapevolezza dei ruoli ma non amo escludere forme di apertura costruttive”.

E’ chiaro che Milvia Monachesi sa benissimo che tutte le sfide comportano dei rischi, ma le sue intenzioni quelle sì sono apparse molto chiare: il sindaco non intende affatto fare esclusioni di sorta. Insomma sembrerebbe che nessuno è di fatto fuori dai giochi, la partita è “aperta” nel vero senso della parola. Intanto ha fatto capolino un manifesto “anonimo” che parla di “prove tecniche di coalizione, prende vita l’asse Palozzi, Monachesi, Toti”. Una mera provocazione perché non c’è nulla di fattibile in questa butade.

Sentito Adriano Palozzi coordinatore provinciale di Forza Italia e consigliere regionale FI in merito all’uscita dell’anomino castellano dichiara: “Non c’è nulla di vero è tutta una burlonata – dice Palozzi – io non faccio prove tecniche in accordo con nessuno. Quando ho saputo di questo manifesto che mi chiamava in causa mi sono messo a ridere. Io sono stato sempre al posto mio, non ho cambiato mai tessera. Alle ultime elezioni ho sostenuto Marta Toti perché in quel momento rappresentava l’espressione del centrodestra, se poi adesso Marta Toti ha preso un’altra strada le faccio i miei migliori auguri. Certamente non si possono rivolgere alla mia persona discorsi sulla coerenza, ognuno agisce come meglio crede”.