SCOLIOSI: COME SI MANIFESTA E COME AFFRONTARLA

A cura della Dottoressa Marta Romagnoli – Fisioterapista

Rubrica Psicologia Centro Castelli Romani – S’intende per scoliosi una deviazione permanente laterale e rotatoria del rachide (ovvero della colonna vertebrale). Le cause della scoliosi possono essere idiopatiche (cioè sconosciute), congenite o acquisite.

Essa può interessare ognuno dei tre distretti della colonna (dorsale, cervicale e lombare) e si manifesta attraverso una curvatura principale e una curvatura secondaria o di compenso.  A questa curvatura si associa una rotazione delle vertebre che, nel caso della colonna dorsale, porta a una deformazione del dorso chiamata gibbo. Questa patologia insorge ed evolve in maniera subdola, senza dolore e senza nessuna compromissione delle condizioni generali, per questo è bene controllare gli adolescenti. Ci sono, però, una serie di sintomi che ci possono far pensare ad una scoliosi: uno slivellamento delle linea delle spalle e delle creste iliache; uno slivellamento di una scapola rispetto ad un’altra; nelle bambine differenza di livello e di volume delle mammelle; eventuale accenno o presenza di gibbo visibile invitando il ragazzo a flettersi in avanti.

Una volta insorto uno o più di questi sintomi, e quindi in presenza del dubbio che ci sia la scoliosi, si procede ad un esame radiografico, in grado di diagnosticare e capire entità, sede della curva e grado della curva.

In base alla gravità della scoliosi, data sia dall’età del paziente che dai gradi di curvatura, sono previsti vari tipi di trattamento. Sicuramente, sotto i venti gradi di curvatura, si può trattare e mantenere la scoliosi con la sola chinesiterapia.

La ginnastica migliore che si può fare in questi casi è assolutamente quella posturale individuale, attraverso la quale il ragazzo comincia a conoscere meglio il proprio corpo e ad allungare e rieducare i muscoli che mantengono questa curva.

Come sempre succede nelle terapie globali, l’obiettivo principale sarebbe quello di trovare la causa da cui tutto è partito. Ovviamente non è facile, poiché a causare la scoliosi sono, molto spesso, un insieme di concause. Per questo motivo andremo sicuramente a trattare la muscolatura degli occhi, la muscolatura della mandibola e le ossa del cranio , associando sempre questi trattamenti ad allungamenti molto intensi di tutta la muscolatura della colonna e degli arti inferiori. Al ragazzo, poi, vengono insegnati una serie di esercizi da fare anche in casa per non permettere al corpo di viziarsi in atteggiamenti sbagliati.

Se si ricorre alla fisioterapia in tempo e si è costanti si possono ottenere ottimi risultati mantenendo e stabilizzando una patologia che altrimenti tenderebbe a peggiorare.

 

Dott.ssa Marta Romagnoli

Fisioterapista

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p.zza Salvatore Fagiolo n. 9 00041 Albano laziale




DOLORE AL COLLO: CAPIRNE LE CAUSE E DEBELLARE IL DISTURBO

A cura della dottoressa Marta Romagnoli, Fisioterapista

Un problema che riguarda molti di noi è il dolore al collo, il senso di pesantezza ai muscoli delle spalle, la rigidità che parte dalla cervicale e arriva alla testa.
Spesso è un dolore passeggero, ma il più delle volte purtroppo diventa qualcosa che non ci permette di compiere in modo disinvolto e piacevole tutte le azioni della giornata.
Per capire meglio cosa succede, dobbiamo renderci conto che il nostro corpo è una macchina perfetta ma allo stesso modo complicatissima che va in “tilt” solo quando sono più fattori ad interferire su una stessa zona. Non è mai banale un dolore, perché il corpo è in grado di compensare benissimo e a lungo in modo asintomatico (il problema c’è, ma non si manifesta subito), quindi quando insorge un dolore al collo, e ovviamente non parliamo di un trauma o di un incidente, significa che c’è un “terreno” si cui si è sviluppato un problema ovvero una serie di cose che non vanno.
Per essere pratici la colonna cervicale è strettamente in relazione ( attraverso muscoli, legamenti e fasce) con gli occhi, con le spalle, con l’articolazione temporo-mandibolare e con la respirazione!
Quindi se portiamo gli occhiali e non sono ben graduati, se lavoriamo troppe ore al computer senza mai alzare gli occhi e guardare un punto lontano (andrebbe fatto ogni 15 min); se ci rendiamo conto di stringere i denti, digrignare di notte, se ci svegliamo con dolore alle mandibole, se abbiamo acufeni nell’orecchio; se ci ritroviamo sempre con le spalle che quasi toccano le orecchie e ci sembra di portare il mondo sulle spalle; se respiriamo in modo poco profondo e solo con la parte alta della gabbia toracica e qualche volta abbiamo bisogno di fare un respirone perché sembra che ci manchi l’aria…allora è su queste e molte altre cose che dobbiamo lavorare per il nostro “DOLORE AL COLLO”.

Ecco perché, spesso, il trattamento localizzato solo sulla parte dove si avverte il dolore può non dare risultati duraturi o nella peggiore delle situazioni può accrescere il dolore, in quanto si va ad agire su una zona infiammata. La cosa migliore è quindi fare un trattamento globale come un trattamento osteopatico o un trattamento posturale in grado di risolvere il problema e soprattutto capire quali cose potete fare da soli affinché il dolore non si riaffacci.

Dott.ssa Marta Romagnoli
Fisioterapista
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