MARSALA: LA MORSA DELLE RAPINE NON SI ARRESTA. LA CITTÀ HA PAURA

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – La città di Marsala è ormai nella morsa delle rapine e dal centro storico alla periferia la paura si estende sempre di più a macchia d’olio.  I negozianti non si sentono più al sicuro poiché la situazione sembra fuori controllo e i cittadini chiedono a gran voce sicurezza.
 
Lo scorso 17 dicembre è stata attuata l’ennesima rapina in pieno centro storico di Marsala, ai danni dell’attività commerciale “Mistretta Mobili”, in via Biagio Di Pietra, che è di proprietà di Antonio Mistretta. La rapina è stata compiuta alle ore 20:00, quando all’interno del negozio di arredamenti sono subentrati due soggetti, si presume di nazionalità italiana. I soggetti sono arrivati in prossimità dell’attività commerciale con uno scooter, sono entrati all’interno di essa e lì c’era Antonio Mistretta e un’impiegata. La ragazza è stata legata con nastro adesivo ad una sedia, l’uomo invece è stato costretto dare l’intero contenuto presente in cassaforte ai ladri poiché è stato minacciato con una pistola. Il bottino sottratto dai ladri sarebbe ingente. Malgrado il titolare dell’attività commerciale avesse consegnato il contenuto presente in cassaforte e malgrado non avesse reagito, è stato brutalmente picchiato dai rapinatori. L’allarme è stato dato da un passante che ha visto del sangue per terra e ha chiamato le forze dell’ordine. I rapinatori avrebbero inoltre lasciato lo scooter sul posto e sarebbero andati via a piedi. Il mezzo era stato rubato la mattina e sono in corso indagini di rito. Antonio Mistretta è stato trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Paolo Borsellino di Marsala e ha riportato diverse ferite e una sospetta frattura al naso. Al vaglio degli inquirenti il sistema di videosorveglianza, che può essere utile per l’individuazione dei due rapinatori.
 
La domanda legittima che ci si pone è la seguente: si cela un’unica mano e/o un’unica mente dietro le rapine o si tratta di episodi isolati? La consequenzialità degli atti criminosi che si sono verificati in città e la precisione con la quale essi hanno preso corpo, porta a pensare che dietro a tutto ciò ci sia una mente che indirizza i colpi e una mano straniera che si attiva per metterli a segno. Chi agisce lo fa con sicurezza, senza preoccuparsi minimamente dei sistemi di videosorveglianza. Anche perché tali sistemi sono attualmente fuori uso. In merito ai sistemi di videosorveglianza a Marsala abbiamo intervistato il Vicesindaco Agostino Licari e ci ha spiegato che “abbiamo due sistemi di sicurezza, uno che sarà attivo a breve e che è la ZTL. Abbiamo risolto un contenzioso ed è già stato affidato l’incarico alla ditta e, salvo intoppi burocratici, saranno attive entro Natale”. Il Vicesindaco ci parla anche delle videocamere –anche lì contenzioso con la ditta- e ci spiega che stanno avviando la procedura per il ripristino della videosorveglianza. Il Vicesindaco tende a precisarci che “Nel caso della ZTL verrà riattivato il servizio con il sistema che già c’è, può funzionare e va bene. Con la videosorveglianza vogliamo un servizio più efficiente e quindi sostituiremo il vecchio sistema analogico di videosorveglianza con un sistema di videosorveglianza digitale”. Il Vicesindaco ci spiega che verrà sostituito l’apparato con telecamere digitali che garantiscono la in maniera più efficiente. Ci spiega inoltre che appena insediati c’era il problema del contenzioso che non permetteva la rimozione dell’ostacolo, non appena è stato rimosso è stato attivato il progetto. Il Vicesindaco precisa inoltre che il sistema ZTL verrà attivato entro Natale e/o entro l’anno e l’intento dell’amministrazione è quello di ampliare la zona ztl. In merito all’attivazione della videosorveglianza con apparecchiatura digitale invece il Vicesindaco non ci ha fornito una data, ma ci ha riferito “Noi speriamo di farlo a metà del prossimo anno”. Abbiamo inoltre parlato delle ultime rapine sul territorio marsalese e il Vicesindaco ci ha precisato che l’amministrazione ha disposto un incremento delle ore di lavoro per quanto riguarda i Vigili Urbani, da 24 ore sono stati portati tutti a 30 ore. Poiché si sono verificate anche alcune rapine in periferia, abbiamo chiesto se verrà attivato un sistema di sorveglianza e controllo. Il Vicesindaco ci riferisce “Noi la videosorveglianza  che provvediamo a mettere per il controllo del territorio e in alcune zone strategiche è anche per le discariche. Nelle periferie prevediamo questo sistema di telecamere per tutelare l’ambiente”. Ci precisa inoltre che sono videocamere mobili in punti strategici come le isole ecologiche e in punti strategici dove purtroppo viene scaricato amianto in alcune zone. 
 
Pochi giorni fa, precisamente in data 14 dicembre 2015 una donna di 53 anni è stata scippata nel tardo pomeriggio in Via Mazzini, a Marsala. Il furto è stato messo in atto da un uomo a bordo di una bicicletta che poi si è dileguato in mezzo al traffico, facendo perdere le sue tracce. La donna non ha riportato ferite. I Carabinieri stanno lavorando su questo evento e stanno cercando di rintracciare l’autore che era a bordo di una bicicletta e dopo si è allontanato. Inoltre  stanno analizzando le varie telecamere presenti sul posto e stanno cercando di rintracciare eventuali testimoni poiché, essendo una zona abbastanza centrale con diverse attività commerciali, l’intento è quello di capire se qualcuno ha visto qualcosa e se anche la minima cosa vista da un soggetto presente sul posto possa essere determinante ai fini di acquisire elementi nei confronti del responsabile. 
 
Sono tutt’ora in corso le indagini in merito agli autori delle quattro rapine avvenute tra il centro e la periferia marsalese. Quello che preoccupa di più i cittadini però e che sicuramente non faciliterà il lavoro degli inquirenti è il non funzionamento del sistema di sorveglianza presente nel centro storico. 
E proprio i controlli sembrano essersi rafforzati in città a seguito dei recenti furti. Nel tardo pomeriggio del 25/11/2015, intorno alle 19.00 circa, in tutta la zona di Via Mazzini e Via Verdi è avvenuto un blackout durato circa 10/15 minuti (le zone segnalate sono quelle a noi note, se ci sono state altre zone segnalatecele), creando disagi per i negozi che stavano ancora lavorando poiché non era ancora orario di chiusura. Dopo 10/15 minuti di intermittenza iniziale e di buio totale, tutto ritorna alla norma ma non solo, le strade di Via Mazzini si riempiono di pattuglie di Carabinieri e Polizia che girano lungo le strade e fanno il giro sino alla zona del porto. Le forze dell’ordine inoltre si sono accertate se all’interno dei negozi era tutto ok e/o c’era qualche problema. Tale spiegamento di forze dell’ordine e tali controlli dimostrano quanto gli episodi recenti abbiano acceso un campanello d’allarme e la presenza di Polizia e Carabinieri, sicuramente, farà sentire il cittadino più sicuro e meno esposto a rischi.
 
Le rapine. 25/11/2015 E’ stata compiuta la quarta rapina nel giro di pochi giorni e la vittima è ancora una volta un supermercato, precisamente il Conad che si trova in Contrada Terrenove Bambina, noto come Megamarket, che si trova di fronte la Pizzeria Siciliana. La Rapina sarebbe avvenuta intorno alle ore 19 circa di martedì 24 novembre e sul posto sono intervenuti i Carabinieri a fare gli accertamenti di rito. Al momento non è dato sapere ulteriori dettagli su questa rapina, vi aggiorneremo presto. Il luogo in cui è avvenuta questa ennesima rapina non è molto distante dal luogo in cui è avvenuta la precedente. Ed è la quarta rapina compiuta nell’arco di poco tempo nel territorio marsalese.
 
Sabato 21 alle 18,30 è stata compiuta la terza rapina ai danni di un supermercato Sisa in contrada Strasatti. Un uomo a volto coperto ha minacciato uno dei cassieri con un coltello e lo ha intimato di farsi consegnare il denaro presente in cassa, che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito. 
 
Venerdì 19 novembre 2015 alle ore 19 è stata rapinata in Via XI Maggio, di fronte la sempre popolatissima Piazza della Repubblica, chiamata comunemente dai marsalesi Piazza Loggia, la famosa gioielleria gestita da Saverio D’Angelo (che abbiamo intervistato in esclusiva). La rapina è avvenuta alle ore 19.00, orario in cui il flusso di cittadini che percorre quelle vie del centro è intenso. Due rapinatori a volto scoperto si sono introdotti all’interno della gioielleria e hanno preso diversi gioielli, il gioielliere ha reagito ai malviventi ma è stato picchiato da essi che, in seguito al saccheggio si sono dileguati per le vie del centro storico, confondendosi con la folla, senza destare alcun sospetto. L’allarme è stato lanciato proprio dal gioielliere che è stato condotto presso l’ospedale “Paolo Borsellino”, ha riportato un trauma alla mandibola. Dei ladri invece non c’è traccia, ma vi sono videocamere nel centro storico e sicuramente da quelle immagini si riuscirà ad individuare chi ha compiuto il furto e il danno fisico al gioielliere.
 
Ventiquattro ore dopo la rapina alla gioielleria, due uomini armati di fucile e a volto coperto sono entrati all’interno di una tabaccheria, prima dell’orario di chiusura. La rapina è avvenuta in Via Colocasio, di fronte al Pronto Soccorso del vecchio ospedale San Biagio. Uno dei due rapinatori ha puntato l’arma contro la proprietaria della tabaccheria e si è fatto consegnare l’intero incasso. La donna non ha reagito poiché ha temuto per la sua vita, per quella del figlio e di un cliente e ha consegnato l’incasso ai malviventi. Dopo aver preso l’incasso i due uomini si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce, non è esclusa l’ipotesi che con loro ci fosse un terzo uomo in macchina ad attenderli. La donna ha poi chiamato subito le forze dell’ordine che hanno svolto gli accertamenti di rito. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’incasso, le indagini sono indirizzare su due uomini di nazionalità italiana che hanno dimostrato, dal modus operandi, di non essere alla prima esperienza.



MARSALA: ANCORA ALLARME FURTI E SICUREZZA, UNO SCIPPO IN PIENO CENTRO

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – La criminalità a Marsala non si arresta e il numero cresce sempre di più. In data 14 dicembre 2015 una donna di 53 anni è stata scippata nel tardo pomeriggio in Via Mazzini, a Marsala. Il furto è stato messo in atto da un uomo a bordo di una bicicletta che poi si è dileguato in mezzo al traffico, facendo perdere le sue tracce. La donna non ha riportato ferite. I Carabinieri stanno lavorando su questo evento e stanno cercando di rintracciare l’autore che era a bordo di una bicicletta e dopo si è allontanato. Inoltre  stanno analizzando le varie telecamere presenti sul posto e stanno cercando di rintracciare eventuali testimoni poiché, essendo una zona abbastanza centrale con diverse attività commerciali, l’intento è quello di capire se qualcuno ha visto qualcosa e se anche la minima cosa vista da un soggetto presente sul posto possa essere determinante ai fini di acquisire elementi nei confronti del responsabile. 
 
Le attività investigative in merito alle quattro rapine che sono avvenute nel centro storico e in periferia proseguono. Proprio oggi i Carabinieri hanno arrestato l’autore di una rapina in un supermercato (Tuodì) di Marsala avvenuta il 10 ottobre in via Messia e Orlando. L’arresto segue una serie di controlli fatti nei giorni precedenti per incrementare e sensibilizzare ulteriormente la sicurezza nel territorio, soprattutto in questo periodo prenatalizio. Il soggetto arrestato  per la rapina al Tuodì è Gugliermo Barretta, di 43 anni, un sorvegliato speciale che aveva commesso la rapina a mano armata. L’autore, ci riferiscono, è stato preso attraverso un’intensa attività d’indagine, analisi delle videocamere, l’individuazione del mezzo utilizzato per la fuga che ha poi condotto direttamente all’individuazione del soggetto. Gli elementi sono stati disposti alla Procura di Marsala che ha fatto una richiesta di misura cautelare al GIP, che ha concordato con queste risultanze e il soggetto è stato predisposto ad una custodia cautelare in carcere. Sul soggetto verrà fatta un’attività di indagine ulteriore per verificare possibili collegamenti con altri episodi delittuosi. Quando si verificano episodi di questo tipo, i Carabinieri tendono a scandagliare gli ambienti della criminalità locale con i soggetti dediti a queste fattispecie delittuose per verificare se ci sia un coinvolgimento negli episodi. Quindi analizzeranno i casi per stabilire se ci sono collegamenti o meno. L’arresto di Barretta è avvenuto nelle prime ore della mattinata e gli è stato contestato il reato di rapina aggravata. Quel 10 ottobre era entrato all’interno del supermercato Tuodì poco prima della chiusura, a volto coperto da passamontagna e casco e una pistola e aveva gridato “Datemi tutti i soldi”. Momenti di terrore e paura anche per i presenti. Successivamente sono giunti i Carabinieri che hanno svolto i rilievi di rito e ricostruito la dinamica. L’attenzione si è rivolta subito sullo scooter del malvivente che era uno Scarabeo celeste, simile a quello di Barretta e la corporatura corrispondeva. La perquisizione a casa sua ha dato esito negativo, ma l’uomo si mostrava nervoso. Il 14 ottobre Barretta viene notato dai Carabinieri in Corso Gramsci a bordo dello scooter celeste, ma non appena vede la macchina delle forze dell’ordine tenta la fuga, invano poiché verrà fermato poco dopo. 
 
Sono tutt’ora in corso le indagini in merito agli autori delle quattro rapine avvenute tra il centro e la periferia marsalese. Quello che preoccupa di più i cittadini però e che sicuramente non faciliterà il lavoro degli inquirenti è il non funzionamento del sistema di sorveglianza presente nel centro storico. 
E proprio i controlli sembrano essersi rafforzati in città a seguito dei recenti furti. Nel tardo pomeriggio del 25/11/2015, intorno alle 19.00 circa, in tutta la zona di Via Mazzini e Via Verdi è avvenuto un blackout durato circa 10/15 minuti (le zone segnalate sono quelle a noi note, se ci sono state altre zone segnalatecele), creando disagi per i negozi che stavano ancora lavorando poiché non era ancora orario di chiusura. Dopo 10/15 minuti di intermittenza iniziale e di buio totale, tutto ritorna alla norma ma non solo, le strade di Via Mazzini si riempiono di pattuglie di Carabinieri e Polizia che girano lungo le strade e fanno il giro sino alla zona del porto. Le forze dell’ordine inoltre si sono accertate se all’interno dei negozi era tutto ok e/o c’era qualche problema. Tale spiegamento di forze dell’ordine e tali controlli dimostrano quanto gli episodi recenti abbiano acceso un campanello d’allarme e la presenza di Polizia e Carabinieri, sicuramente, farà sentire il cittadino più sicuro e meno esposto a rischi.
 
Le rapine. 25/11/2015 E’ stata compiuta la quarta rapina nel giro di pochi giorni e la vittima è ancora una volta un supermercato, precisamente il Conad che si trova in Contrada Terrenove Bambina, noto come Megamarket, che si trova di fronte la Pizzeria Siciliana. La Rapina sarebbe avvenuta intorno alle ore 19 circa di martedì 24 novembre e sul posto sono intervenuti i Carabinieri a fare gli accertamenti di rito. Al momento non è dato sapere ulteriori dettagli su questa rapina, vi aggiorneremo presto. Il luogo in cui è avvenuta questa ennesima rapina non è molto distante dal luogo in cui è avvenuta la precedente. Ed è la quarta rapina compiuta nell’arco di poco tempo nel territorio marsalese.
 
Sabato 21 alle 18,30 è stata compiuta la terza rapina ai danni di un supermercato Sisa in contrada Strasatti. Un uomo a volto coperto ha minacciato uno dei cassieri con un coltello e lo ha intimato di farsi consegnare il denaro presente in cassa, che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito. 
 
Venerdì 19 novembre 2015 alle ore 19 è stata rapinata in Via XI Maggio, di fronte la sempre popolatissima Piazza della Repubblica, chiamata comunemente dai marsalesi Piazza Loggia, la famosa gioielleria gestita da Saverio D’Angelo (CHE ABBIAMO INTERVISTATO IN ESCLUSIVA). La rapina è avvenuta alle ore 19.00, orario in cui il flusso di cittadini che percorre quelle vie del centro è intenso. Due rapinatori a volto scoperto si sono introdotti all’interno della gioielleria e hanno preso diversi gioielli, il gioielliere ha reagito ai malviventi ma è stato picchiato da essi che, in seguito al saccheggio si sono dileguati per le vie del centro storico, confondendosi con la folla, senza destare alcun sospetto. L’allarme è stato lanciato proprio dal gioielliere che è stato condotto presso l’ospedale “Paolo Borsellino”, ha riportato un trauma alla mandibola. Dei ladri invece non c’è traccia, ma vi sono videocamere nel centro storico e sicuramente da quelle immagini si riuscirà ad individuare chi ha compiuto il furto e il danno fisico al gioielliere.
 
Ventiquattro ore dopo la rapina alla gioielleria, due uomini armati di fucile e a volto coperto sono entrati all’interno di una tabaccheria, prima dell’orario di chiusura. La rapina è avvenuta in Via Colocasio, di fronte al Pronto Soccorso del vecchio ospedale San Biagio. Uno dei due rapinatori ha puntato l’arma contro la proprietaria della tabaccheria e si è fatto consegnare l’intero incasso. La donna non ha reagito poiché ha temuto per la sua vita, per quella del figlio e di un cliente e ha consegnato l’incasso ai malviventi. Dopo aver preso l’incasso i due uomini si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce, non è esclusa l’ipotesi che con loro ci fosse un terzo uomo in macchina ad attenderli. La donna ha poi chiamato subito le forze dell’ordine che hanno svolto gli accertamenti di rito. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’incasso, le indagini sono indirizzare su due uomini di nazionalità italiana che hanno dimostrato, dal modus operandi, di non essere alla prima esperienza. 
 
L'Osservatore d'Italia ha voluto sentire l’amministrazione comunale di Marsala per cercare di fare chiarezza su quanto successo e su quanto potrebbe succedere in futuro.
 
Il Vicesindaco di Marsala Agostino Licari ha inteso rispondere al nostro quotidiano in merito alla situazione sicurezza e alle rapine che si sono verificate sul territorio: Gli abbiamo chiesto se c’è stato un rafforzamento delle misure di sicurezza nel territorio, come l’assenza di videosorveglianza. “Ci siamo trovati in una situazione assurda – commenta il vice sindaco di Marsala –  perché da tempo gli uffici avevano lasciato bloccata per un contenzioso al quale non si è voluto mai mettere mano. Successivamente, su iniziativa del Sindaco, finalmente ad ottobre ho fatto la revoca del contenzioso e adesso siamo nelle condizioni di poter partire con il servizio di videosorveglianza”.
 
Abbiamo chiesto ad Agostino Licari quando partirà con certezza il servizio di videosorveglianza: “Il servizio di videosorveglianza partirà a breve, – assicura Licari – prima di Natale già sarà attivo”. In merito allo stato attuale delle videocamere del centro storico abbiamo chiesto se sono tutte inattive, il vicesindaco di Marsala ci ha confermato che “sono inattive. Questo perché esiste un problema di software che era bloccato e che ora verrà attivato il tutto. Licari fa sapere inoltre che anche i sistemi video relativi la ZTL saranno utilizzati per monitorare il territorio comunale.
 
Il Sindaco, fa sapere Licari,  ha dato disposizione di incrementare le ore di lavoro dei Vigili Urbani, nel senso che gran parte degli operatori erano contrattisti, con un contratto di lavoro di 24 ore e che il loro contratto di lavoro è stato portato da 24 a 30 ore. Questo permetterà quindi una maggiore presenza sul territorio. La nuova contrattualizzazione è partita il primo dicembre.
 
Sull'argomento sicurezza a Marsala è intervenuto anche il Sindaco Alberto Di Girolamo  al quale abbiamo chiesto come ci si sta muovendo in seguito all'expoit di rapine a Marsala: “Stiamo riattivando tutte le pratiche rimaste bloccate a causa di un contenzioso. – afferma Di Girolamo – Zona a traffico limitato, contenzioso bloccato da 4 anni circa, dovrebbe ripartire entro Natale”.
 
Sul mancato funzionamento delle videocamere nel centro storico di Marsala il primo cittadino ha detto: “Mi sono attivato già per verificare – anche qui con un contenzioso di diversi anni che hanno creato- con dei tecnici che stanno verificando se si possono riutilizzare queste videocamere oppure bisogna acquistare un sistema nuovo”.Riguardo i controlli nel centro storico e nella periferia di Marsala il Sindaco ci ha confermato quanto riprotato dal suo vice, ovvero che “I Vigili Urbani dal primo di dicembre sono stati contrattualizzati a 30 ore e che questo comporterà una maggiore presenza di Vigili per la città”.
 
Di Girolamo fa inoltre sapere di aver avuto un incontro con il Prefetto riguardo i prossimi obiettivi in merito all sicurezza “Ho già parlato con il Prefetto, – dichiara il primo cittadino di Marsala –  il prossimo passo sarà quello di sollecitare Roma e i vari Ministri per potenziare le forze dell’ordine in questa città”.
 
Abbiamo sentito anche il Consigliere Comunale Calogero Ferreri (PD) in merito alle misure di sicurezza attuate in seguito alla raffica di rapine avvenute in pieno centro a Marsala. Il Consigliere ci ha riferito che “Il Sindaco e l’amministrazione comunale stanno provvedendo al ripristino della videosorveglianza in città quindi alla soluzione del contenzioso con la ditta che ha eseguito i lavori ai tempi di Carini.

Marsala disporrà quindi in tempi brevissimi ad un servizio di videosorveglianza grazie alla definizione di questo contenzioso con la ditta che anni fa aveva provveduto all'installazione del sistema cittadino di videosorveglianza.  "Per quanto riguarda la sicurezza, – ha concluso il consigliere Pd Ferreri credo che a breve si debba tenere un tavolo tecnico con tutte le forze dell’ordine per cercare di portare la serenità e la sicurezza soprattutto nel periodo di natale”. 
 
NUVOLA IT URBAN SECURITY è un nuovo sistema per la gestione della sicurezza acquistato dai Vigili Urbani di Marsala. L’apparecchio viene posto sopra l’autovettura dei Vigili e serve per rilevare le infrazioni al codice della strada da parte degli automobilisti. L’apparecchio in breve tempo darà ai Vigili tutte le informazioni necessarie delle auto che commettono infrazioni mediante un software che si chiama Street Monitoring. Tramite questo sistema si potranno individuare le autovetture. Noi abbiamo parlato con la Polizia Municipale per avere info in merito al nuovo sistema. L’utilizzo di questo nuovo sistema nella città di Marsala coincide con le rapine che hanno colpito la città. Abbiamo chiesto se la scelta sia stata in qualche modo influenzata da questi avvenimento. Ci è stato riferito che l’acquisto è stato fatto prima delle rapine e che l’oggetto potrà servire anche per individuare soggetti sospetti. 



MARSALA: "I PICCIOTTI DI STRASATTI" PORTANO LA MAGIA DEL NATALE TRA LA GENTE

GUARDA LA GALLERY IN FONDO ALL'ARTICOLO [CLICCARE SOPRA LE FOTO PER INGRANDIRLE]
 

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – “La Magia del Natale” è il nome dato all’iniziativa di rinascita culturale che ha avuto luogo a piazza Fiera, nel quartiere Strasatti di Marsala.
 
A volere fortemente far rinascere la piazza è stato il gruppo di ragazzi “I picciotti di Strasatti”, che si sono impegnati in modo parsimonioso per addobbare e far respirare lo spirito natalizio ad una piazza che era ormai sfiorita e abbandonata a se stessa.
 
Noi de L'Osservatore d'Italia nel primo pomeriggio di ieri ci siamo recati presso la piazza dove abbiamo potuto ammirare l’imponente albero di natale decorato e la fontana messa a nuovo e contornata da renne, ma anche la presenza di un presepe e di vari stand.
 
La piazza si è riempita pian piano fino a diventare stracolma di gente accorsa per l'arrivo di Babbo Natale, accolto con grande ilarità da parte di grandi e piccini che hanno voluto immortalare diverse istantanee con lui, ricevendo in cambio dolciumi.
Alle 17.30 circa i presenti in piazza si sono spostati dalla parte opposta dove è stato acceso l’albero di Natale. Attimi di gioia e di unione tra i presenti, spettacoli in piazza e canti da parte del Coro Polifonico “Raggio di Sole” V Circolo di Strasatti.
Alle 18.30 c’è stata l’esibizione del quartetto d’archi “Venus Quartet”. Sono intervenuti anche il Sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo e altri membri della giunta comunale. Inoltre abbiamo avuto modo di intervistare il Consigliere Comunale Calogero Ferreri e “I Picciotti di Strasatti” che ci hanno spiegato come è nata l’iniziativa. La serata si è conclusa con un consumo di vivande che ha addolcito il palato dei presenti in piazza.  



MARSALA E PETROSINO: IL NATALE NEI DUE COMUNI "VICINI DI CASA"

GUARDA LA GALLERY IN FONDO ALL'ARTICOLO [CLICCARE SOPRA LE FOTO PER INGRANDIRLE]

 

di Angelo Barraco

Marsala – Petrosino (TP) – La ricorrenza dell’Immacolata Concezione, viene festeggiata ogni 8 dicembre e nelle piazze di tutte le cittadine si celebra con l’accensione dell’albero di Natale.
Le luci che illuminano e riscaldano le città e i paesi danno spesso un tono e un colore diverso e portano allegria agli occhi di chi guarda, poiché si vive pienamente lo spirito natalizio. Ma è veramente così? L'Osservatore d'Italia la sera dell'8 dicembre ha dato un'occhiata in giro per le vie di Marsala immortalando le decorazioni installate per queste festività natalizie.

Attraversando il centro storico di Marsala è stato possibile vedere un filo di luce ondulato con luci talvolta anche fulminate. A piazza Loggia, la piazza centrale del centro di Marsala ci si aspettava di trovare il classico albero imponente, illuminato e posto al centro della piazza. E con nostra sorpresa abbiamo constatato l'assenza del simbolo principe del Natale: Nessun albero in Piazza Loggia. Eppure negli anni passati l'albero di Natale è stato sempre predisposto e vedere la piazza vuota non sarà stato certamente piacevole per i residenti, figuriamoci per i turisti in visita a Marsala che con ogni probabilità si aspettano una città in pieno spirito natalizio.

Per quanto riguarda la scelta delle varie illuminazioni natalizie a Marsala abbiamo riscontrato una mancanza di omogeneità. In Via Scipione l’Africano, strada che conduce a Porta Garibaldi (centro storico), è stata utilizzata un’illuminazione con colori ben diversi, stessa cosa per via Mazzini, dove sono state poste per le vie delle stelle illuminate, ma non sono stati decorati con luci gli alberi. La strada conduce a Piazza Francesco Pizzo, in cui sono state poste delle luci sugli alberi in maniera che lascia pensare ad un posizionamento del tutto casuale.

Un tempo le luminarie venivano poste anche sugli alberi di Via Mazzini e Via Mario Nuccio,
oggi quegli alberi sono privi di luci e molte di quelle strade, un tempo illuminate, si trovano al buio. Eppure in quelle strade ci sono attività commerciali e passare per quelle vie la sera, nel periodo natalizio è alquanto deprimente. In compenso però è stato organizzato un evento denominato "La Magia del Natale" che avrà luogo a Piazza Fiera, a Strasatti (periferia marsalese) il prossimo 13 dicembre. Un evento con animazione per bambini, accensione dell’Albero, coro polifonico, quartetto d’archi e tanto altro.

Il Comune di Petrosino ha invece accolto la ricorrenza dell'Immacolata accendendo l'albero di Natale, e lo ha acceso avviando contestualmente un programma che è iniziato l’8 dicembre e durerà fino al giorno dell'epifania.
L'8 dicembre a Petrosino  è stata una giornata ricca di eventi organizzati dall’amministrazione guidata dal Sindaco Gaspare Giacalone che ha voluto puntualizzare il tema di quest'anno che è il senso civico, "Perchè sia chiaro che la Sicilia è soprattutto questo, gente onesta che lavora e che fa il proprio dovere", ha dichiarato il primo cittadino sul suo profilo Fb.

La giornata dell'Immacolata Concezione a Petrosino è stata dedicata al Natale ed ha avuto inizio alle 10.30 con il Presepe vivente itinerante alle 16:30 quando la numerosa cittadinanza raccolta ha potuto ascoltare i canti di Natale, la Banda musicale della scuola media Nosengo di Petrosino, raccogliendo molti petrosileni dinnanzi alla chiesa. Alle 19:00 è stato acceso l’imponente albero di Natale, inoltre vi erano anche animazioni per bambini e tanto intrattenimento per grandi e piccoli. Sempre a Petrosino è stato installato inoltre un palco in cui sono avvenuti eventi di intrattenimento. Le strade di Petrosino sono risultate ben illuminate e il clima natalizio si è respirato ovunque: Gli alberi sono dotati di illuminazione a pioggia e sia il fogliame che il tronco presentano luci posizionate in maniera omogenea. Un tipo di illuminazione conforme anche al tipo di illuminazione utilizzata per l'albero di Natale.

Non siamo certo qui per consegnare le pagelle ma abbiamo fatto la cronaca degli eventi natalizi e dell' aspetto di due città vicine di casa. Ai lettori l'ardua sentenza, se ne avranno voglia.




MARSALA, EMERGENZA SICUREZZA: ECCO IL PIANO DEL COMUNE

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – La parola “Sicurezza” è diventata onnipresente sulla bocca dei marsalesi che, turbati e destabilizzati dalle rapine che hanno messo a ferro e fuoco ultimamente la città, si domandano quanto sia sicura Marsala e se tutto ciò che veniva svolto in passato, in termini di sicurezza, era sufficiente oppure no. Di certo i cittadini si chiedono anche come mai quel sistema di videosorveglianza interno alla città non sia funzionante, un sistema che dovrebbe garantire la sicurezza e qualora si verificasse una rapina o episodi simili dovrebbe garantire il colpevole o i colpevoli – come nel caso della rapina alla gioielleria in pieno centro storico – alla giustizia.
 
La domanda legittima che si è posta la stragrande maggioranza dei cittadini è stata la seguente: Come mai ci sono delle scatole vuote che dovrebbero video sorvegliare e invece non funzionano? L'Osservatore d'Italia ha voluto sentire l’amministrazione comunale di Marsala per cercare di fare chiarezza su quanto successo e su quanto potrebbe succedere in futuro.
 
Il Vicesindaco di Marsala Agostino Licari ha inteso rispondere al nostro quotidiano in merito alla situazione sicurezza e alle rapine che si sono verificate sul territorio: Gli abbiamo chiesto se c’è stato un rafforzamento delle misure di sicurezza nel territorio, come l’assenza di videosorveglianza. “Ci siamo trovati in una situazione assurda – commenta il vice sindaco di Marsala –  perché da tempo gli uffici avevano lasciato bloccata per un contenzioso al quale non si è voluto mai mettere mano. Successivamente, su iniziativa del Sindaco, finalmente ad ottobre ho fatto la revoca del contenzioso e adesso siamo nelle condizioni di poter partire con il servizio di videosorveglianza”.

Abbiamo chiesto ad Agostino Licari quando partirà con certezza il servizio di videosorveglianza: “Il servizio di videosorveglianza partirà a breve, – assicura Licari – prima di Natale già sarà attivo”. In merito allo stato attuale delle videocamere del centro storico abbiamo chiesto se sono tutte inattive, il vicesindaco di Marsala ci ha confermato che “sono inattive. Questo perché esiste un problema di software che era bloccato e che ora verrà attivato il tutto. Licari fa sapere inoltre che anche i sistemi video relativi la ZTL saranno utilizzati per monitorare il territorio comunale.
 
Il Sindaco, fa sapere Licari,  ha dato disposizione di incrementare le ore di lavoro dei Vigili Urbani, nel senso che gran parte degli operatori erano contrattisti, con un contratto di lavoro di 24 ore e che il loro contratto di lavoro è stato portato da 24 a 30 ore. Questo permetterà quindi una maggiore presenza sul territorio. La nuova contrattualizzazione è partita il primo dicembre.
 
Sull'argomento sicurezza a Marsala è intervenuto anche il Sindaco Alberto Di Girolamo  al quale abbiamo chiesto come ci si sta muovendo in seguito all'expoit di rapine a Marsala: “Stiamo riattivando tutte le pratiche rimaste bloccate a causa di un contenzioso. – afferma Di Girolamo – Zona a traffico limitato, contenzioso bloccato da 4 anni circa, dovrebbe ripartire entro Natale”.
 
Sul mancato funzionamento delle videocamere nel centro storico di Marsala il primo cittadino ha detto: “Mi sono attivato già per verificare – anche qui con un contenzioso di diversi anni che hanno creato- con dei tecnici che stanno verificando se si possono riutilizzare queste videocamere oppure bisogna acquistare un sistema nuovo”.Riguardo i controlli nel centro storico e nella periferia di Marsala il Sindaco ci ha confermato quanto riprotato dal suo vice, ovvero che “I Vigili Urbani dal primo di dicembre sono stati contrattualizzati a 30 ore e che questo comporterà una maggiore presenza di Vigili per la città”.

Di Girolamo fa inoltre sapere di aver avuto un incontro con il Prefetto riguardo i prossimi obiettivi in merito all sicurezza “Ho già parlato con il Prefetto, – dichiara il primo cittadino di Marsala –  il prossimo passo sarà quello di sollecitare Roma e i vari Ministri per potenziare le forze dell’ordine in questa città”.
 
Abbiamo sentito anche il Consigliere Comunale Calogero Ferreri (PD) in merito alle misure di sicurezza attuate in seguito alla raffica di rapine avvenute in pieno centro a Marsala. Il Consigliere ci ha riferito che “Il Sindaco e l’amministrazione comunale stanno provvedendo al ripristino della videosorveglianza in città quindi alla soluzione del contenzioso con la ditta che ha eseguito i lavori ai tempi di Carini.
 
Marsala disporrà quindi in tempi brevissimi ad un servizio di videosorveglianza grazie alla definizione di questo contenzioso con la ditta che anni fa aveva provveduto all'installazione del sistema cittadino di videosorveglianza.  "Per quanto riguarda la sicurezza, – ha concluso il consigliere Pd Ferreri credo che a breve si debba tenere un tavolo tecnico con tutte le forze dell’ordine per cercare di portare la serenità e la sicurezza soprattutto nel periodo di natale”. 
 
NUVOLA IT URBAN SECURITY è un nuovo sistema per la gestione della sicurezza acquistato dai Vigili Urbani di Marsala. L’apparecchio viene posto sopra l’autovettura dei Vigili e serve per rilevare le infrazioni al codice della strada da parte degli automobilisti. L’apparecchio in breve tempo darà ai Vigili tutte le informazioni necessarie delle auto che commettono infrazioni mediante un software che si chiama Street Monitoring. Tramite questo sistema si potranno individuare le autovetture. Noi abbiamo parlato con la Polizia Municipale per avere info in merito al nuovo sistema. L’utilizzo di questo nuovo sistema nella città di Marsala coincide con le rapine che hanno colpito la città. Abbiamo chiesto se la scelta sia stata in qualche modo influenzata da questi avvenimento. Ci è stato riferito che l’acquisto è stato fatto prima delle rapine e che l’oggetto potrà servire anche per individuare soggetti sospetti. 
 
Le rapine. Lo scorso 24 novembre arriva la quarta rapina, nel giro di pochi giorni, e la vittima è ancora una volta un supermercato, precisamente il Conad che si trova in Contrada Terrenove Bambina, noto come Megamarket, che si trova di fronte la Pizzeria Siciliana. La Rapina avviene intorno alle ore 19 circa di martedì 24 novembre e sul posto intervengono i Carabinieri per gli accertamenti di rito. Sabato 21 alle 18,30 la terza rapina ai danni di un supermercato Sisa in contrada Strasatti. Un uomo a volto coperto minaccia uno dei cassieri con un coltello intimandogli di farsi consegnare il denaro presente in cassa che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito. Venerdì 19 novembre 2015 alle ore 19 è stata rapinata in via XI Maggio, di fronte la sempre popolatissima Piazza della Repubblica, chiamata comunemente dai marsalesi Piazza Loggia, la famosa gioielleria gestita da Saverio D’Angelo. La rapina avviene alle ore 19.00, orario in cui il flusso di cittadini che percorre quelle vie del centro è intenso. Due rapinatori a volto scoperto si introducono all’interno della gioielleria asportando diversi gioielli.
Il gioielliere reagisce ai malviventi ma viene picchiato I malviventi subito dopo il saccheggio si dileguano per le vie del centro storico, confondendosi con la folla, senza destare alcun sospetto. L’allarme è stato lanciato proprio dal gioielliere che è stato poi condotto presso l’ospedale “Paolo Borsellino” per un trauma alla mandibola. Dei banditi invece non c’è traccia. Gli inquirenti stanno setacciando le riprese video delle telecamere del centro storico per cercare di individuare chi ha compiuto il furto e il danno fisico al gioielliere.
 
Solo ventiquattro ore dopo la rapina alla gioielleria, due uomini armati di fucile e a volto coperto entrano all’interno di una tabaccheria, prima dell’orario di chiusura. La rapina è avvenuta in Via Colocasio, di fronte al Pronto Soccorso del vecchio ospedale San Biagio. Uno dei due rapinatori ha puntato l’arma contro la proprietaria della tabaccheria e si è fatto consegnare l’intero incasso. La donna non ha reagito poiché ha temuto per la sua vita, per quella del figlio e di un cliente e ha consegnato l’incasso ai malviventi. Dopo aver preso l’incasso i due uomini si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce, non è esclusa l’ipotesi che con loro ci fosse un terzo uomo in macchina ad attenderli. La donna ha poi chiamato subito le forze dell’ordine che hanno svolto gli accertamenti di rito. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’incasso, le indagini sono indirizzare su due uomini di nazionalità italiana che hanno dimostrato, dal modus operandi, di non essere alla prima esperienza.



BANDITI A MARSALA: AL SETACCIO I FILMATI. DIETRO L'ANGOLO LA SOLUZIONE SICUREZZA

di Angelo Barraco – Ivan Galea

Marsala – La città di Marsala è stata messa a ferro e fuoco da rapine negli ultimi giorni di novembre e la paura e il timore che possa accadere nuovamente un’altra rapina sotto gli occhi di tutti è tanta.

Sono tutt’ora in corso le indagini in merito agli autori delle quattro rapine avvenute tra il centro e la periferia marsalese. Quello che preoccupa di più i cittadini però e che sicuramente non faciliterà il lavoro degli inquirenti è il non funzionamento del sistema di sorveglianza presente nel centro storico.

Come mai sono presenti delle scatole vuote che dovrebbero sorvegliare e garantire la sicurezza? È ciò che si chiedono tutti i cittadini all’indomani delle rapine, che hanno avvelenato gli umori di una città apparentemente tranquilla ma che sta emergendo ai rigori della cronaca nazionale anche per le vicende giudiziarie del noto imprenditore Michele Licata. Quanto è sicura Marsala? Certamente il lavoro degli inquirenti è tanto ed è lodevole per una città così grande.

Il pensiero di molti cittadini marsalesi è che l’amministrazione comunale dovrebbe provvedere in primis alla sicurezza della città e poi al resto. Gli inquirenti comunque stanno indagando a 360° in merito alle quattro rapine e non escludono nulla.

Le rapine.
Lo scorso 24 novembre arriva la quarta rapina, nel giro di pochi giorni, e la vittima è ancora una volta un supermercato, precisamente il Conad che si trova in Contrada Terrenove Bambina, noto come Megamarket, che si trova di fronte la Pizzeria Siciliana. La Rapina avviene intorno alle ore 19 circa di martedì 24 novembre e sul posto intervengono i Carabinieri per gli accertamenti di rito. Sabato 21 alle 18,30 la terza rapina ai danni di un supermercato Sisa in contrada Strasatti. Un uomo a volto coperto minaccia uno dei cassieri con un coltello intimandogli di farsi consegnare il denaro presente in cassa che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito. Venerdì 19 novembre 2015 alle ore 19 è stata rapinata in via XI Maggio, di fronte la sempre popolatissima Piazza della Repubblica, chiamata comunemente dai marsalesi Piazza Loggia, la famosa gioielleria gestita da Saverio D’Angelo. La rapina avviene alle ore 19.00, orario in cui il flusso di cittadini che percorre quelle vie del centro è intenso. Due rapinatori a volto scoperto si introducono all’interno della gioielleria asportando diversi gioielli.

Il gioielliere reagisce ai malviventi ma viene picchiato I malviventi subito dopo il saccheggio si dileguano per le vie del centro storico, confondendosi con la folla, senza destare alcun sospetto. L’allarme è stato lanciato proprio dal gioielliere che è stato poi condotto presso l’ospedale “Paolo Borsellino” per un trauma alla mandibola. Dei banditi invece non c’è traccia. Gli inquirenti stanno setacciando le riprese video delle telecamere del centro storico per cercare di individuare chi ha compiuto il furto e il danno fisico al gioielliere.

Solo ventiquattro ore dopo la rapina alla gioielleria, due uomini armati di fucile e a volto coperto entrano all’interno di una tabaccheria, prima dell’orario di chiusura. La rapina è avvenuta in Via Colocasio, di fronte al Pronto Soccorso del vecchio ospedale San Biagio. Uno dei due rapinatori ha puntato l’arma contro la proprietaria della tabaccheria e si è fatto consegnare l’intero incasso. La donna non ha reagito poiché ha temuto per la sua vita, per quella del figlio e di un cliente e ha consegnato l’incasso ai malviventi. Dopo aver preso l’incasso i due uomini si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce, non è esclusa l’ipotesi che con loro ci fosse un terzo uomo in macchina ad attenderli. La donna ha poi chiamato subito le forze dell’ordine che hanno svolto gli accertamenti di rito. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’incasso, le indagini sono indirizzare su due uomini di nazionalità italiana che hanno dimostrato, dal modus operandi, di non essere alla prima esperienza.

"La prima fase del progetto dell'anagrafe delle telecamere di videosorveglianza urbana è stata attivata a Pisa nel 2013 quando fu progettata anche la fase due, quella della video-analisi per prevenire e contrastare eventuali atti terroristici, in attesa di attuarla non appena vi fossero state risorse economiche disponibili".

L'ex prefetto di Pisa, Francesco Tagliente, ha recentemente illustrato l'importanza del sistema di video analisi alla luce delle parole del premier Matteo Renzi all'Italian digital day sulla necessità "di 'taggare' i potenziali soggetti sospetti. Si tratta di un progetto di video sorveglianza urbana in cui i filmati delle telecamere convergono su un unico sistema in grado di effettuare la video analisi di tutti i fotogrammi, quindi di riconoscere – "taggare" – i movimenti dei soggetti sospetti. In pratica il potente software sarebbe in grado di riconoscere ed individuare il volto dei banditi tra i milioni di fotogrammi ripresi da tutte le telecamere cittadine che confluirebbero su un unico server. "Esso riduce il carico di lavoro delle forze di polizia a beneficio della sicurezza generale, – ha spiegato l'ex Prefetto di Pisa – perché permette di disporre di un'informazione completa e immediata sulla dislocazione delle telecamere pubbliche e private censite".

Francesco Tagliente ha sottolineato il fatto che a Pisa aveva già progettato l'evoluzione del progetto con la quale sarebbe stato possibile, grazie a un software di ultima generazione, passare in rassegna milioni di fotogrammi e individuare veicoli e individui sospetti. "Questi sistemi – ha inoltre spiegato Tagliente – possono consentire l'immediata identificazione per via telematica di tutti i volti dei potenziali terroristi, che appaiono in una telecamera, se preventivamente 'caricati' in una banca dati internazionale".

Un progetto, quindi, che sembra avere tutti i requisiti per scoraggiare in maniera considerevole e concreta i malitenzionati e che permetterebbe una immediata identificazione dei malviventi, riducendo il lavoro delle forze dell'ordine che attualmente si trovano in condizione di dover setacciare i pochi filmati disponibili fotogramma per fotogramma, con un risparmio di tempo e risorse pubbliche che in tal modo potrebbero essere impiegate a rinforzo dei servizi essenziali di sicurezza e pattugliamento del territorio.   




MARSALA: INCENDIO DOLOSO ALL'ASSOCIAZIONE SPORTIVA

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – La notte del 2 dicembre 2015 è divampato un incendio di origine dolosa in una pista in uso per la corsa dei cavalli. La pista si trova in contrada Madonna Cava Bufalata, nella periferia nord di Marsala, vicino al Centro Radar dell’Aeronautica di Perino. La struttura appartiene ad un’associazione sportiva, il terreno su cui poggia la struttura appartiene invece ad un privato.
 
Era tarda sera e la scuderia avrebbe dovuto essere chiusa, ma i residenti della zona hanno visto del fumo uscire e hanno sentito del rumore provenire dalla pista, allarmati hanno immediatamente chiamato i vigili del fuoco del distaccamento di Corso Calatafimi. Non appena i pompieri sono giunti sul posto hanno rilevato tre focolai, il primo di essi riguardava un capannone che si trova nei pressi della strada comunale e dove all’interno è riposta un’asta che serve per allineare i cavalli prima di farli allenare. L’altro rogo, prontamente spento, riguardava la paglia. Sulla pista invece è stato dato alle fiamme un camion. Vicino al luogo in cui è stato cagionato il danno alla pista si trovavano telecamere?



MARSALA: IL CIMITERO RICETTACOLO DI DEGRADO

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP)“La vita non ha alcun senso, ma ha una direzione: "il cimitero” diceva Gregoire Lacroix. Certamente è una frase molto forte quella di Lacroix che individua nel cimitero una meta unica, luogo di riposo. Ma se il Giornalista/Poeta francese fosse vissuto nei tempi odierni e avesse visto le condizioni attuali del cimitero di Marsala avrebbe cambiato sicuramente idea. Si perché il cimitero di Marsala vige in uno stato di completo abbandono e degrado. Partendo dall’atrio d’ingresso fino ad arrivare alle strade alberate con la pavimentazione che si innalza e presenta crepe vistose che non consentono una viabilità regolare. Inoltre sono stati tagliati gli alberi e –come potete vedere dalle foto- qualora passasse qualcuno e inciampasse rischierebbe di cadere e farsi male. Inoltre le lapidi sono costantemente sporche. Ma l’episodio più grave si è verificato pochi giorni fa, quando una concittadina stava buttando fiori secchi in un cassonetto e al suo interno ha trovato teschi e ossa umane. La persona che le ha rinvenute ha chiamato le forze dell’ordine che hanno verificato quanto riferito. Nel cimitero sono in corso lavori di estumulazione di ossa da tombe centenarie che non sono state reclamate.
 
Probabilmente gli operai hanno depositato le ossa nel cassonetto provvisoriamente poiché la città è stata investita da acquazzoni e sono corsi a ripararsi. Il cimitero è sporco, regna il degrado e sembra che la pace unidirezionale descritta in poche righe da Lacroix sia ben lontani dai canoni attuali. Perché non fare qualcosa per migliorare la situazione? 



MARSALA RAPINE: ECCO LA BEFFA DELLE TELECAMERE CHE IN CENTRO NON FUNZIONANO

di Andrea Li Causi
 
Marsala (TP) – Sono tutt’ora in corso le indagini in merito agli autori delle quattro rapine avvenute tra il centro e la periferia marsalese. Quello che preoccupa di più i cittadini però e che sicuramente non faciliterà il lavoro degli inquirenti è il non funzionamento del sistema di sorveglianza presente nel centro storico. Come mai sono presenti delle scatole vuote che dovrebbero sorvegliare e garantire la sicurezza ma in realtà sono vuote? È ciò che si chiedono tutti i cittadini all’indomani delle rapine, che hanno avvelenato gli umori di una città apparentemente tranquilla ma che sta emergendo ai rigori della cronaca nazionale anche per le vicende giudiziarie del noto imprenditore Michele Licata. Quanto è sicura Marsala? Certamente il lavoro degli inquirenti è tanto ed è lodevole per una città così grande, ma l’amministrazione dovrebbe provvedere in primis alla sicurezza della città e poi al resto. Gli inquirenti comunque stanno indagando a 360° in merito alle quattro rapine e non escludono nulla. 
 
E proprio i controlli sembrano essersi rafforzati in città a seguito dei recenti furti. Nel tardo pomeriggio del 25/11/2015, intorno alle 19.00 circa, in tutta la zona di Via Mazzini e Via Verdi è avvenuto un blackout durato circa 10/15 minuti (le zone segnalate sono quelle a noi note, se ci sono state altre zone segnalatecele), creando disagi per i negozi che stavano ancora lavorando poiché non era ancora orario di chiusura. Dopo 10/15 minuti di intermittenza iniziale e di buio totale, tutto ritorna alla norma ma non solo, le strade di Via Mazzini si riempiono di pattuglie di Carabinieri e Polizia che girano lungo le strade e fanno il giro sino alla zona del porto. Le forze dell’ordine inoltre si sono accertate se all’interno dei negozi era tutto ok e/o c’era qualche problema. Tale spiegamento di forze dell’ordine e tali controlli dimostrano quanto gli episodi recenti abbiano acceso un campanello d’allarme e la presenza di Polizia e Carabinieri, sicuramente, farà sentire il cittadino più sicuro e meno esposto a rischi.
 
Le rapine. 25/11/2015 E’ stata compiuta la quarta rapina nel giro di pochi giorni e la vittima è ancora una volta un supermercato, precisamente il Conad che si trova in Contrada Terrenove Bambina, noto come Megamarket, che si trova di fronte la Pizzeria Siciliana. La Rapina sarebbe avvenuta intorno alle ore 19 circa di martedì 24 novembre e sul posto sono intervenuti i Carabinieri a fare gli accertamenti di rito. Al momento non è dato sapere ulteriori dettagli su questa rapina, vi aggiorneremo presto. Il luogo in cui è avvenuta questa ennesima rapina non è molto distante dal luogo in cui è avvenuta la precedente. Ed è la quarta rapina compiuta nell’arco di poco tempo nel territorio marsalese.
 
Sabato 21 alle 18,30 è stata compiuta la terza rapina ai danni di un supermercato Sisa in contrada Strasatti. Un uomo a volto coperto ha minacciato uno dei cassieri con un coltello e lo ha intimato di farsi consegnare il denaro presente in cassa, che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito. 
 
Venerdì 19 novembre 2015 alle ore 19 è stata rapinata in Via XI Maggio, di fronte la sempre popolatissima Piazza della Repubblica, chiamata comunemente dai marsalesi Piazza Loggia, la famosa gioielleria gestita da Saverio D’Angelo. La rapina è avvenuta alle ore 19.00, orario in cui il flusso di cittadini che percorre quelle vie del centro è intenso. Due rapinatori a volto scoperto si sono introdotti all’interno della gioielleria e hanno preso diversi gioielli, il gioielliere ha reagito ai malviventi ma è stato picchiato da essi che, in seguito al saccheggio si sono dileguati per le vie del centro storico, confondendosi con la folla, senza destare alcun sospetto. L’allarme è stato lanciato proprio dal gioielliere che è stato condotto presso l’ospedale “Paolo Borsellino”, ha riportato un trauma alla mandibola. Dei ladri invece non c’è traccia, ma vi sono videocamere nel centro storico e sicuramente da quelle immagini si riuscirà ad individuare chi ha compiuto il furto e il danno fisico al gioielliere.
 
Ventiquattro ore dopo la rapina alla gioielleria, due uomini armati di fucile e a volto coperto sono entrati all’interno di una tabaccheria, prima dell’orario di chiusura. La rapina è avvenuta in Via Colocasio, di fronte al Pronto Soccorso del vecchio ospedale San Biagio. Uno dei due rapinatori ha puntato l’arma contro la proprietaria della tabaccheria e si è fatto consegnare l’intero incasso. La donna non ha reagito poiché ha temuto per la sua vita, per quella del figlio e di un cliente e ha consegnato l’incasso ai malviventi. Dopo aver preso l’incasso i due uomini si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce, non è esclusa l’ipotesi che con loro ci fosse un terzo uomo in macchina ad attenderli. La donna ha poi chiamato subito le forze dell’ordine che hanno svolto gli accertamenti di rito. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’incasso, le indagini sono indirizzare su due uomini di nazionalità italiana che hanno dimostrato, dal modus operandi, di non essere alla prima esperienza.
 
Tre rapine una dopo l'altra e una quarta a distanza di due giorni, sono collegati gli episodi oppure si tratta di episodi isolati? C’è un episodio analogo risalente all’ottobre di quest’anno verificatosi presso il supermercato “Tuodì” di Via Messina Orlando del quartiere Sappusi, intorno alle 19,45. Un uomo con volto coperto da passamontagna, guanti e con in mano un arma ha minacciato i cassieri chiedendo i soldi. Secondo quanto si apprende in merito a questa rapina analoga, l’uomo sarebbe di mezza età, nazionalità italiana, ma è stato impossibile capire chi fosse per via del camuffamento. La sicurezza che hanno avuto i rapinatori nel colpire in orari in cui l’affluenza di persone è tanta, ha dimostrato che non si tratta del “furto della gallina ad opera del vicino” ma fa pensare ad una vera e propria organizzazione. Le rapine sono collegate o si tratta di semplici analogie? Le ultime tre rapine sono state messe in atto in modo estremamente rapito, sicuro e senza il benché minimo timore da parte dei rapinatori e se costoro non sono marsalesi, come si dice, molto probabilmente avranno un basista che consiglia loro i colpi. Oppure c’è un’altra ipotesi, che ha radici ben più larghe, ma non molto distanti da Marsala, ovvero Castelvetrano, la città natale di Matteo Messina Denaro. Come ben sappiamo in questo ultimo periodo sono stati messi a segno diverse operazioni che hanno fatto terra bruciata intorno al boss, come l’operazione “Eden 2” che ha portato in carcere quattro soggetti appartenenti alle famiglie mafiose di Bagheria e Corso dei Mille (PA). L’operazione è la prosecuzione  dell’operazione denominata “Eden 2” che nel 2014 aveva riscontrato il coinvolgimento delle famiglie mafiose di Castelvetrano e Palermo (Corso dei Mille) come responsabili di una rapina presso una ditta di spedizioni di Campobello di Mazara (TP), facente parte del patrimonio aziendale della società A.G. trasporti, che era stata posta sotto sequestro  nell’ambito del procedimento di prevenzione ai danni dell’imprenditore palermitano Cesare Lupo, prestanome dei fratelli Graviano. L’esito finale dell’operazione aveva portato a provvedimenti nei confronti di ben 14 soggetti, tra cui anche Girolamo Bellomo, cognato di Francesco Guttadauro e nipote acquisito del superlatitante Matteo Messina Denaro. L’ultima operazione è stata compiuta il 20/11/2015 ed è stato smantellato il mandamento di Corleone, Chiusa Sclafani e Contessa Entellina. E se le rapine fossero state compiute in seguito allo smantellamento della rete economica e di protezione del Boss e chi gli è vicino, per riempire le casse del boss ormai non più piene in seguito agli arresti, sia tornato ai metodi tradizionali come le rapine a mano armata utilizzando un basista.



MARSALA: "SCACCO AL RE": SMANTELLATO L'IMPERO ECONOMICO DI MICHELE LICATA

Redazione
 
Marsala (TP) – L’operazione denominata “Scacco al Re” ha portato allo smantellamento dell’impero economico del più famoso imprenditore marsalese nel settore del turismo e della ristorazione ovvero Michele Licata. L’imprenditore Licata è accusato di evasione fiscale e la Guardia di Finanza ha eseguito un’operazione di sequestro di beni che solitamente viene eseguita ai mafiosi. E’ stata scoperta un’evasione fiscale colossale e continua e per la prima volta è stata applicata la misura tipica dei mafiosi per un soggetto evasore. L’uomo negli ultimi anni, ovvero dal 2009 ad oggi ha dichiarato redditi che andavano dai cinquemila ai dodicimila euro l’anno. Il sequestro dei beni è avvenuto stamane a Marsala e Trapani su disposizione della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani e su richiesta della Procura di Marsala. I beni immobili, le società e il denaro sequestrato all’imprenditore ha un valore che si aggira intorno ai 127 milioni di euro. Il sequestro che comprende: 10 società, 3 ditte individuali, alberghi, sale ricevimento, ristoranti, stabilimenti balneari, 75 fabbricati, 257 terreni, 23 autoveicoli, 71 conti bancari su cui vi erano 6 milioni di euro e polizze vita dal valore di 4,6 milioni di euro è stato definito come il sequestro più imponente a livello nazionale. Il patrimonio dell’imprenditore sarebbe stato accumulato illecitamente negli anni grazie a una continua frode “a numerose truffe ai Fondi comunitari e alla violazione di numerose altre norme in tema di edilizia e sanità pubblica” così dice Alberto Di Pisa. Bisogna ricordare inoltre che l’imprenditore aveva già subito un sequestro nel mese di aprile di quest’anno poiché aveva tentato di svuotare i propri conti correnti attraverso bonifici per parenti che non erano entrati in nessun modo nell’inchiesta. L’uomo negli anni è stato posto a numerosi procedimenti penali per truffa, evasione e abusivismo.
 
Ecco uno stralcio del comunicato stampa della Guardia di Finanza:
"Il suddetto provvedimento è stato emesso alla luce delle disposizioni normative previste dal Codice Antimafia, che consentono, tra l’altro, la confisca, previo sequestro cautelare, del patrimonio mobiliare ed immobiliare riconducibile a LICATA Michele Angelo ed al suo nucleo familiare, in quanto soggetto che, per la condotta ed il tenore di vita, ha vissuto e vive abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose.
La complessa attività di indagine ha inconfutabilmente accertato il ruolo di deus ex machina nella rilevantissima evasione fiscale realizzata da LICATA Michele Angelo attraverso le società allo stesso riconducibili, con imposte evase pari a circa 9 milioni di euro.
La suddetta evasione è stata conseguita mediante l’annotazione in contabilità di numerosissime fatture per operazioni inesistenti, ammontanti complessivamente a circa 25 milioni di euro, emesse da numerosi fornitori compiacenti nei confronti della DELFINO srl, DELFINO RICEVIMENTI srl, ROOF GARDEN srl e RUBI srl, nel periodo compreso dall’anno d’imposta 2005 al 2013.
La rilevantissima somma di denaro derivante dall’evasione fiscale, è stata poi sostanzialmente reinvestita nel corso degli anni dal LICATA Michele nelle suddette società, atteso che il profitto dei reati tributari si è concretizzato nell’imponente e risparmio di spesa per ognuna delle società derivante dal minore versamento di imposte nelle casse dell’Erario dello Stato.
Il dettagliato esame delle scritture contabili delle suddette società ha permesso di acclarare che LICATA Michele Angelo ha rilevato in contabilità fittizi pagamenti eseguiti nei confronti dei suddetti fornitori, per circa 13 milioni di euro, somma di denaro sottratta dal LICATA stesso alle casse sociali della DELFINO srl, DELFINO RICEVIMENTI srl, ROOF GARDEN e RUBI srl, attraverso il fittizio pagamento effettuato da dette società nei confronti dei fornitori, per debiti derivanti da fatture relative ad operazioni inesistenti.
Inoltre, è stato accertato che nel corso degli anni, LICATA Michele Angelo ha reinvestito nelle società DELFINO srl e ROOF GARDEN srl, le ulteriori somme di denaro derivanti dalla truffa realizzata nei confronti dello Stato, nel periodo compreso dal 2007 al 2009, per 4.300.000,00 circa, nonché si è reso responsabile di ulteriori condotte criminali, quale la tentata truffa e la malversazione, relativamente ad ulteriori finanziamenti richiesti dalle società nell’ambito del nell’ambito del P.O. FESR Sicilia 2007/2013, Azione d’intervento 3.3.1.4.
La propensione a traffici delittuosi e a vivere col provento di delitti dimostrati dal LICATA emerge peraltro dal suo lungo curriculum criminale, protrattosi con continuità dal 1997, perciò per quasi un ventennio".



MARSALA: SI RAFFORZANO I CONTROLLI IN CITTA' A SEGUITO DELLE RAPINE

Redazione
 
Marsala (TP) – La città di Marsala in questi giorni è stata preda di quattro rapine che hanno generato il panico tra i cittadini e  i commercianti, vittime di ben quattro rapine di cui una in pieno centro storico, una vicino al centro e le altre due in periferia. In questi giorni si è parlato tanto di sicurezza e di quanto sia sicura la nostra città, proprio la sicurezza e la legalità sono i temi che Cgil e il Silp Cgil hanno chiesto di affrontare, argomenti che verranno affrontato con un incontro con il Sindaco Alberto Di Girolamo. Il Segretario della Camera del Lavoro di Marsala Piero Genco ha detto: “E’ indispensabile attivarsi per garantire ai cittadini e ai commercianti marsalesi sicurezza e legalità. Al sindaco chiederemo, tra le altre cose, di attivare in città le telecamere per la videosorveglianza e di farsi da tramite con le forze dell'ordine affinché siano rafforzati i controlli”. 
 
E proprio i controlli sembrano essersi rafforzati in città a seguito dei recenti furti. Nel tardo pomeriggio di ieri, intorno alle 19.00 circa, in tutta la zona di Via Mazzini e Via Verdi è avvenuto un blackout durato circa 10/15 minuti (le zone segnalate sono quelle a noi note, se ci sono state altre zone segnalatecele), creando disagi per i negozi che stavano ancora lavorando poiché non era ancora orario di chiusura. Dopo 10/15 minuti di intermittenza iniziale e di buio totale, tutto ritorna alla norma ma non solo, le strade di Via Mazzini si riempiono di pattuglie di Carabinieri e Polizia che girano lungo le strade e fanno il giro sino alla zona del porto. Le forze dell’ordine inoltre si sono accertate se all’interno dei negozi era tutto ok e/o c’era qualche problema. Tale spiegamento di forze dell’ordine e tali controlli dimostrano quanto gli episodi recenti abbiano acceso un campanello d’allarme e la presenza di Polizia e Carabinieri, sicuramente, farà sentire il cittadino più sicuro e meno esposto a rischi.