MARINO LAZIALE: MOZIONE M5S "NO TIR" RESPINTA DAL CONSIGLIO COMUNALE

Redazione

Marino Laziale (RM)
– Nel Consiglio Comunale del 27/02/2015, il M5S Città di Marino ha presentato una Mozione riguardante il passaggio di mezzi pesanti su Via del Divino Amore e Via Nettunense.

"Dopo aver risposto all’appello del Sindaco a condividere le manovre messe in campo dall’amministrazione, avanzato in occasione della cena del Comitato “No Tir” del 25/02/2015, – commentano dal M5s di Marino Laziale – volevamo dare ai cittadini un segno ufficiale di questa condivisione. Con la Mozione presentata dal M5S, il Sindaco e la Giunta si sarebbero impegnati istituzionalmente al fianco dei Cittadini, i quali avrebbero avuto in mano un documento di garanzia che poteva costituire una base di tutela nelle sedi deputate. Questo a salvaguardia dei cittadini dai  comportamenti dell’attuale Amministrazione e di quelle future che dovessero manifestarsi non in linea con quanto esposto nella Mozione e, eventualmente, ratificato dal Consiglio. A tal fine, perché il documento fosse comune a tutto il Consiglio, lo si è presentato manifestando immediatamente aperture al suo emendamento: in questo modo il Sindaco avrebbe potuto inserirvi tutte le manovre che aveva già espletato e quelle che la Giunta avrebbe messo in atto in futuro. Tuttavia – proseguono dal M5s di Marino Laziale – si obiettava alla Giunta, che fino ad ora non aveva coinvolto le Opposizioni, che in diritto amministrativo si ricorre per atti tipici ed imputabili ad un organo; questo ricorso non si espletava nel fatto che il Sindaco si sia recato dal Prefetto chiedendo la convocazione del Comitato per la  sicurezza stradale, che è e rimane un atto a discrezione del Prefetto stesso. Il Sindaco, in forza dell’art 54.4 del TUEL (D.Lgs. 267/2000), potrebbe anche ricorrere al blocco delle strade sul proprio territorio a mezzo di provvedimento urgente e contingibile. Tale prospettiva non era presente nella Mozione per non mettere in difficoltà la Giunta presso gli organi superiori. Tuttavia si ricordava al Sindaco che essa è un atto tipico a sua disposizione, che nel caso di inerzia degli organi superiori si potrà utilizzare anche in futuro. Preme a tal proposito sottolineare che ci sarà probabilmente bisogno di fare la “voce grossa” per vedere risolta la questione facendo breccia presso la competenza non concorrente, ma comunque suddivisa tra aspetti statali e regionali – ai sensi dell’art. 117 cost. Operativamente la Mozione sollecitava il Sindaco a richiedere, alla stessa stregua di quanto fatto dal IX Municipio presso la Provincia di Roma, la chiusura di via Nettunense al traffico dei mezzi pesanti così da disincentivarne il passaggio anche su via del Divino Amore. Per quanto la richiesta possa rimanere disattesa dall’Astral, Ente regionale competente su Via Nettunense, andrebbe comunque a porre la questione presso gli Organi competenti, con forza e a mezzo di un atto tipico, ai fini di una soluzione alternativa alla chiusura di Via Ardeatina. A dispetto di tutte le dichiarazioni dei primi giorni di Amministrazione, quando Sindaco e Giunta sembravano voler garantire piena apertura alle Opposizioni e considerando anche che, come M5S, abbiamo più volte dato adito alla nostra facoltà propositiva di indirizzo, oltre che al controllo a cui tuttavia non si è mai venuti meno, il Sindaco, la Giunta e la Maggioranza hanno risposto chiudendo le porte alla Mozione, rifiutandosi pertanto di consegnare in mano ai cittadini un atto tipico ed ufficiale, di impegno delle Istituzioni a favore della loro sicurezza ed incolumità. – I rappresentanti del M5s di Marino LAaziale concludono Il resto della Minoranza ha votato la Mozione. Si è concluso il dibattito in Aula consiliare facendo presente al Sindaco che il M5S Città di Marino rimane disponibile  per la partecipazione a tutti i Tavoli politici. Sperando che anche la questione “No Tir”, come i Rifiuti o gli emendamenti al Bilancio, non veda la Giunta cercare di far passare per “condivisione” decisioni prese in totale autonomia, arbitrariamente  elevate a norma e di fatto del tutto imposte, in barba ad ogni senso democratico cui si ispira l’Ordinamento".