MARINO, AREA DIVINO AMORE: L'IDV PRESENTA UNA INTERROGAZIONE AI MINISTRI DEL LAVORO, POLITICHE SOCIALI, INFRASTRUTTURE, AFFARI REGIONALI E BENI CULTURALI

Red. Politica

Marino (Rm) – Un'interrogazione parlamentare sulle prospettive dell'area denominata 'Divino Amore' di Marino, indirizzata ai ministri del Lavoro e delle politiche sociali, delle Infrastrutture, degli Affari regionali e dei Beni culturali, é stata depositata dai senatori dell'Italia dei Valori Alessandra Bencini e Maurizio Romani.

In particolare, l'atto parlamentare ricorda come “tale area, situata tra il parco regionale dell'Appia Antica e la cittadina di Marino, resa edificabile dal piano regolatore generale del Comune di Marino del 2000, è interessata, da oltre 10 anni, da dispute politiche”. “Ad oggi la società che risulta essere coinvolta nelle controverse operazioni di edilizia immobiliare che riguardano l'area è la 'Idea Fimit' – prosegue l'atto parlamentare -, società a partecipazione pubblica, che vede tra i principali azionisti l'Inps, con il 29 per cento, la quale sembrerebbe aver acquistato l'intera area.

Dal sito ufficiale della società si apprende di come questa abbia comunicato nel marzo 2016, al Comune di Marino e alla Soprintendenza archeologica del Lazio, l'inizio ai lavori di bonifica dei terreni”. Nell'interrogazione si legge ancora che “l'area è stata proposta, da tempo considerevole, per l'inserimento nel perimetro del Parco regionale dell'Appia Antica come rimanenza, pressoché intatta, dell'Agro Romano, in quanto superficie di interesse paesaggistico”. Ai ministri si chiede dunque di sapere “se siano in grado di riferire le motivazioni per le quali risulti la partecipazione dell'Inps nelle operazioni di urbanizzazione e di speculazione immobiliare citate e come intendano attivarsi al riguardo”.

 




MARINO ZECCHE A CAVA DEI SELCI, I CITTADINI: SIAMO OFFESI SI, MA DALL'ABBANDONO DELLE ISTITUZIONI

Una residente: "Se in molti erano a conoscenza del problema, che come apprendo dalle dichiarazioni del Pd 'è diffuso su tutto il territorio'', mi chiedo: come mai prima della nostra denuncia, nessuno si è preso carico della questione? I cittadini sono offesi, sì, ma dall'abbandono delle istituzioni, di qualsivoglia partito politico esse siano."

 

C.R.

L’ allarme colonie di zecche in Cava dei Selci a Marino diventa campo di duello tra Idv e Pd mentre i cittadini sono alle prese con i parassiti che come ben sappiamo non hanno colore politico. La scorsa settimana, alcuni residenti di cui si è fatta portavoce Rita L. hanno segnalato a L’osservatore laziale il gravissimo problema dell’invasione di zecche in un intero condominio e in un giardinetto pubblico. Le colonie di questi pericolosi insetti che possono portare alla morte, si concentrano a piazzale dello Sport. Marco Comandini, segretario Idv di Marino ha evidenziato il fatto che Cava dei Selci non può essere considerata una zona di serie B da frequentare solo per le elezioni e ha invitato  l’assessore alla sanità del Comune di Marino ad intervenire in via urgente. E così è stato, il Comune tre giorni fa ha effettuato una prima disinfestazione della zona garantendo il prossimo intervento tra 15 giorni. E nel frattempo è scoppiata la bagarre tra i partiti politici locali. A dare il “la” è stato il Pd il quale ha tenuto a sottolineare che il problema delle zecche riguarda tutto il territorio e che, sostanzialmente, l’Idv avrebbe offeso i cittadini di Cava dei Selci, “popolazione che si è sempre contraddistinta – scrive il Pd locale in una nota – per il suo alto grado di educazione, serietà e pulizia”. Immediata la replica di Comandini il quale ribatte: “Duole constatare che il Pd, in questi ultimi giorni, contravvenendo anche a regole di bon ton politico tra partiti che dovrebbero localmente collaborare, dapprima dice cose false alludendo con un comunicato che Idv avrebbe offeso i cittadini di Cava dei Selci sul problema delle zecche, cosa palesemente falsa, e tra l’altro colgo l’occasione per ringraziare i cittadini che si sono mostrati solidali con noi per quelle parole insensate”. Ma queste scaramucce politiche, soprattutto i punzecchiamenti del Pd, non toccano i residenti: “Tengo a precisare che la cittadinanza tutta – scrive in una nota la residente di Marino Rita L. – ha a cuore il suo benessere e che nessuno può attribuire nessun colore politico a questa vicenda, ne tanto meno strumentalizzarla a proprio beneficio. Se in molti erano a conoscenza del problema, che come apprendo dalle dichiarazioni del Pd 'è diffuso su tutto il territorio'', mi chiedo: come mai prima della nostra denuncia, nessuno si è preso carico della questione? I cittadini sono offesi, sì, ma dall'abbandono delle istituzioni, di qualsivoglia partito politico esse siano. Parlando con la gente del posto ho potuto rilevare che il malcontento sia generalizzato così come la rassegnazione. Ho raccolto gli sfoghi del fruttivendolo, il parrucchiere all'angolo e via dicendo, un coro unanime: ''Siamo abbandonati a noi stessi!. Nessuno dà peso alle nostre lagnanze'! ?? pensano solo a costruire dormitori ma per il resto nessuno fa nulla! Quella dei cittadini è la voce degli inascoltati, al punto tale che hanno anche smesso di protestare cercando di adattarsi il può possibile, ma non garantire neanche le condizioni igienico sanitarie basilari perchè una comunità possa dirsi civile bhè questo è troppo! Siamo nel 2012 e non nel Medioevo,ci fregiamo del titolo di società civile ma cosa facciamo davvero per esserlo a tutti gli effetti? Come i cittadini hanno la responsabilità civile di pagare le tasse così il Comune ha la responsabilità di garantire i servizi alla cittadinanza! in fede Rita. L.”.

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