Marino, lutto in casa Gotto d’Oro: morto lo storico collaboratore Antonio Greco

MARINO (RM) – Lutto in casa Gotto d’Oro, la storica cantina di Marino, dove è venuto a mancare Antonio Greco, collaboratore dell’azienda vitivinicola per oltre 40 anni.

Greco si occupava della cantina dai vigneti fino all’imbottigliamento, attività proseguita poi, per speciali meriti, anche successivamente all’andata in pensione.

Il Presidente della Gotto d’Oro, l’ingegner Luigi Caporicci lo ha definito come “un amico ed estimatore” ricordando che Greco fino a qualche mese fa si recava in cantina a fare visita.

“Erano gli anni 60 – ricorda il Presidente Caporicci – e spesso mio padre mi portava con se quando consegnava l’uva alla Cantina Sociale di Marino nello stabilimento di Ciampino. Ricordo un giovane al seguito dei tecnici della cantina Manlio Erba ed Ezio Rivella.  A fianco di loro – prosegue il Presidente Gotto d’Oro -questo giovane ha trascorso i suoi primi anni in cantina, per continuare poi a dedicarsi direttamente e come responsabile  alla  ricezione  e lavorazione delle uve della Gotto d’oro per farne vini da far apprezzare in Italia e nel mondo. Con la Gotto d’oro ha collaborato direttamente ed indirettamente fino a pochi anni fa. Gli acciacchi ne avevano diradato le visite in cantina, ultima quella di qualche mese fa. Sempre cordiale estimatore e sempre parte della grande famiglia della Gotto d’oro. In tanti l’hanno conosciuto, in tanti apprezzato, come tecnico e come uomo. Mancherà a tutti noi, soprattutto alla sua famiglia cui vogliamo dedicare le nostre condoglianze. Ciao Antonio, un altro angelo volteggia sui cieli della Gotto d’oro”.




MARINO: LA GOTTO D'ORO APRE ALL'INNOVAZIONE IN VITICOLTURA

Red. Cronaca

Dalla Gotto d'Oro / Marino (RM) – La prestigiosa cantina Gotto d'Oro apre all'innovazione in viticoltura e organizza un seminario dove si parlerà delle nuove varietà resistenti alle malattie per l'ambiente e per l'economia. Il convegno, organizzato dalla Gotto d'Oro in collaborazione con Vivai Cooperativi Rauscedo, si terrà il prossimo giovedì 14 luglio alle 16.30 presso il Salotto del Vino Gotto d'Oro in via del Divino Amore 347 a Marino dove Luigi Caporicci, presidente della storica azienda di vini, darà il benvenuto a tutti gli ospiti. Sono quindi previsti gli interventi del prof. Raffaele Testolin docente all'Università degli studi di Udine che tratterà "la creazione di varietà resistenti alle malattie". A seguire il dott. Eugenio Sartori direttore dei Vivai Cooperativi Rauscedo affronterà il tema "Il potenziale mercato e la valenza economica dei nuovi vitigni resistenti alle malattie". Sarà poi quindi il momento della degustazione di microvinificazioni sperimentali e a seguire è previsto un buffet con le eccellenze del territorio.

Le due malattie più comuni della vite, che rendono necessario un regolare utilizzo di prodotti fitosanitari, sono la peronospora e l’oidio, tanto che sono necessari ad oggi dai 6 ai 16 interventi fitosanitari all’anno (in funzione delle condizioni climatiche e ai prodotti utilizzati) per contenerne lo sviluppo, dato che un infezione acuta potrebbe portare alla perdita totale della produzione. Il fenomeno è così importante tanto che nell’Unione Europea il 65% dei fungicidi attualmente impiegati in agricoltura vengono utilizzati nei vigneti, che rappresentano solamente il 3.3% delle superfici investite. Mediamente per 12 trattamenti ettaro si impiegano 26 chilogrammi di fungicidi.

Le varietà di vite resistenti ai funghi (in brevePIWI) trovano la loro origine negli incroci effettuati tra le varietà di vite da vino e le varietà di vite americane resistenti alle malattie fungine. La maggioranza delle varietà, che ancora oggi vengono erroneamente chiamate ibrido, produttore diretto o varietà interspecifica, furono sviluppate dal 1880 al 1935 in Francia.

L’Università di Udine e il suo Istituto di Genomica Applicata (IGA) ed i Vivai Cooperativi di Rauscedo
, hanno creato nuovi incroci, sia a bacca bianca che a bacca nera, resistenti a peronospora, a oidio o ad entrambi, con ciclo più lungo e maturazione più tardiva, quindi idonee anche ai climi più caldi. I costitutori hanno provveduto all’iscrizione di 10 varietà che presentano la stabilità dei caratteri e positive attitudini agronomiche. La selezione è stata fatta per resistenza (peronospora e oidio), caratteri agronomici (ricercando la vigoria media, produttività media, grappolo tendenzialmente spargolo, produzione di 3-5 kg/pianta) e caratteri enologici.

I nuovi vitigni bianchi selezionati sono tutti resistenti alla peronospora e all’oidio.
La struttura dei vini è interessante. Buone le produttività delle uve, paragonabili a quelle delle varietà tradizionali. La presenza di alcool metilico è sempre molto al di sotto del limite europeo. Nelle nuove varietà a bacca rossa, la produttività è media o medio/bassa: buona, anche in questo caso, la resistenza alla peronospora e all’oidio. Evidenziano pure una certa resistenza alla botrite e anche al freddo. Tutte le varietà hanno un contenuto di alcol metilico inferiore al limite europeo.

Il loro pedigree è cosmopolita e deriva dalle migliori varietà di viti resistenti
ottenute in Ungheria, Serbia, Germania, Austria, Francia, incrociate con vitigni tradizionali di pregio come Sauvignon, Merlot, Cabernet e Friulano”, e sono state ottenute con i metodi della selezione genetica assistita. In pratica le varietà resistenti derivano da incroci condotti in maniera classica: il polline di una varietà è stato utilizzato per impollinare il fiore di un’altra varietà e le piante ottenute dai semi sono state selezionate in base alle caratteristiche ricercate. A questo livello è intervenuto il laboratorio a coadiuvare (e velocizzare) il processo classico di selezione: solo quelle piante che presentano i marcatori per i geni responsabili delle resistenze oppure in grado di produrre molecole tossiche per il fungo sono state selezionate per ulteriori cicli di incrocio e per i test più lunghi, in pieno campo. Una collaborazione tra alta tecnologia genetica e breeding classico, che ha permesso in questi anni di analizzare i circa 16.000 incroci, da cui sono poi derivate le seguenti 10 selezioni recentemente iscritte nel Registro nazionale delle varietà di vite: Cabernet Eidos n., Cabernet Volos n., Fleurtai b., Julius n., Merlot Kanthus n., Merlot Khorus n., Sauvignon Kretos b., Sauvignon Nepis b., Sauvignon Rytos b., Soreli b..

 




MARINO, GOTTO D'ORO: "IL GUSTO DELLA SOLIDARIETA'" SCALDA I MOTORI

Tra le dimore storiche, i giardini e le eccellenze enogastronomiche del distretto dei Castelli Romani, trova posto lo spirito di collaborazione con le popolazioni colpite dal recente sisma. In vista di future iniziative volte al rilancio economico produttivo del territorio emiliano

 

Redazione

Anche il sindaco Adriano Palozzi con l’assessore alle Attività Produttive Giuseppe Bartolozzi parteciperanno all’evento «Il Gusto della Solidarietà» in programma per martedì 3 luglio (ore 11) al Salotto del Vino dell’azienda «Gotto d’Oro» di Marino.  L’iniziativa, alla quale prenderanno parte le Amministrazioni dei Castelli Romani, le istituzioni, i consorzi e le associazioni di categoria insieme alle realtà enogastronomiche del territorio, sarà un momento di conoscenza e confronto tra le eccellenze castellane e quelle del distretto di Modena, da sempre esponenti del più pregiato «Made in Italy» in nome della qualità e unicità dei loro prodotti.  La manifestazione, autopromossa per gettare le basi di una prossima collaborazione tra le due realtà economiche e produttive, è volta a valutare e impostare le possibili iniziative da avviare a supporto e rilancio dei territori emiliani colpiti dal terremoto. Vedrà la partecipazione dei vertici della Camera di Commercio di Modena, della Confederazione Nazionale Artigiana e del Palatipico di Modena. «Accogliamo con gioia nella nostra Città, insieme alle altre Amministrazioni dei Castelli Romani, alle istituzioni, ai consorzi, alle associazioni di categoria e alle realtà enogastronomiche del territorio, i rappresentanti del settore economico e produttivo del distretto di Modena – dice il sindaco Adriano Palozzi di concerto con l’assessore Bartolozzi – Essere presenti e fattivi in un momento di estrema difficoltà come quello che la comunità emiliana sta vivendo a causa del recente sisma, con vite spezzate e situazioni di crisi connesse alla perdita dei riferimenti di vita conquistati con grandi sacrifici, è per il nostro Comune e per il nostro territorio fonte di orgoglio oltre che di arricchimento».  «La solidarietà che il popolo italiano, tutto, ha dimostrato in questa come in tante altre passate occasioni di difficoltà del Paese – evidenzia Palozzi – dà il senso e la misura del grande spirito di unità nazionale, negli anni consolidato, di cui hanno parlato, nelle strade, i milioni di italiani che nel marzo del 2011 hanno festeggiato il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, trasformando il territorio in spazio delegato all’identità nazionale. L’iniziativa in programma al Gotto d’Oro – sottolinea – manifesta il desiderio del distretto dei Castelli Romani di essere presente e vicino all’Emilia, dal punto di vista imprenditoriale e umano, con la volontà di essere partecipe nella ripresa del cammino interrotto. E’ un orgoglio per un sindaco di una città del Lazio, nella Provincia di Roma, vicina alla Capitale, ricevere una delegazione in rappresentanza dei territori in questo momento in difficoltà. Perché, anche nel piccolo, si possa arrivare a dare un aiuto e lanciare un importante messaggio di vicinanza».

tabella PRECEDENTI:

25/06/2012 CASTELLI ROMANI, IL GUSTO DELLA SOLIDARIETA' AL SALOTTO DEL VINO DELLA GOTTO D'ORO

 




LAZIO, LA GOTTO D'ORO ALLARGA GLI ORIZZONTI E SI CONFERMA LEADER NEL PANORAMA INTERNAZIONALE

Caporicci: "Grande capacità comunicativa dei produttori di Borgogna e l’intelligenza di fare squadra, uniti uno con l’altro, intorno al marchio Vini di Borgogna, a prescindere da chi lo produca e il legame inscindibile con il territorio"

 

Angelo Parca

In nome di Bacco Dio del vino e di Saint Vincent patrono dei vignaioli, sabato 9 giugno sono stati nominati “Chevalier du Tastevin de Bourgogne”, l’ing Luigi Caporicci e il dott Luis Tonet, rispettivamente Presidente e Direttore della Gotto d’Oro, la più importante e rinomata azienda vitivinicola del Lazio.

La cerimonia si è svolta in uno scenario fra il surreale ed il fantastico in presenza di 700 invitati allo Chateau du Clos de Vougeot in Còte d’Or, contornato dai vigneti di Pinot Noir. Il titolo di Cavaliere è stato attribuito per il lavoro pluriennale svolto nel diffondere la cultura e la tradizione del buon bere, a seguito della presentazione alla Confraternita per il tramite del Grand Mestre Dott Michele Rizzo della R&W, fra i più prestigiosi importatori di vini in Germania. Sono stati nominati 40 nuovi Chevalier provenienti da tutto il mondo: Australia, India, Giappone,
Las Vegas, New York e varie rappresentanze europee. Alla cerimonia è seguita la cena tipica borgognotta, annaffiata dai vini Chablis, Bourgogne e dai canti tipici della cultura contadina. L’Ing Caporicci ci racconta della grande capacità comunicativa dei produttori di Borgogna e l’intelligenza di fare squadra, uniti uno con l’altro, intorno al marchio Vini di Borgogna, a prescindere da chi lo produca e il legame inscindibile con il territorio; così come la semplicità di gestione del vigneto e della cantina, non cadendo mai nelle continue tentazioni di nuove tecnologie che hanno appiattito i vini, mantenendo l’identità unica dei loro vini. Insomma un’esperienza che vorremmo tutti vivere prima o poi.

Lo scorso venerdì 8 giugno, una delegazione di Sommelier di Brasilia guidati da Antonello Monardo, grande diffusore della lingua, cultura e enogastronomia italiana nel Brasile centrale, è stata ricevuta negli stabilimenti della Gotto d'Oro. Gli ospiti hanno visitato gli impianti produttivi e degustato i  prodotti al Salotto del vino. E Lunedì 11 giugno la Agci e il “Departamento de Cooperativas” del Governo Cileno hanno organizzato presso il Salotto del vino della Gotto d'Oro un incontro di approfondimento e conoscenza reciproca sulla cooperazione in Italia e in Cile e le prospettive future di una collaborazione. La delegazione cilena dopo aver visitato l’azienda si è trasferita al salotto del vino per la degustazione e  l’assaggio di alcune prelibatezze castellane. Di seguito il dibattito sulle prospettive delle cooperative nel mercato globale con gli interventi del Dott. Carlos Rodrigo Schultze Esturillo Capo Dipartimento delle Cooperative del Governo Cileno, del Dott  Filippo Turi Direttore Agci Nazionale  del Presidente della Gotto d’Oro l’Ing Luigi Caporicci.

 




MARINO, GOTTO D'ORO: BOOM DI PRESENZE AL CONVEGNO SULLA FISCALITA' IN AGRICOLTURA

E.G.

Imu, fisco e futuro delle aziende agricole e vitivinicole. E’ stato questo il tema di un interessante convegno che si è tenuto ieri a Marino, in località Frattocchie, presso il Salotto del Vino della Cantina Cooperativa il Gotto d’Oro. Ospite d’eccezione dell’evento l’onorevole Renato Brunetta. In veste di economista, l’ex ministro della Funzione pubblica ha tenuto una sorta di lectio magistralis, con la quale ha spiegato ai circa cento ospiti che hanno affollato la sala dell’incontro le origini finanziarie dell’attuale crisi economica. Un intervento che è servito a delineare il contesto nel quale si sono inserite le dure misure fiscali adottate dal governo Monti, che Brunetta non ha esitato a definire ormai punitive dell’intero sistema produttivo italiano. In risposta poi alle sollecitazioni sul tema dell’Imu, e più in generale del fisco per le aziende agricole, che sono venute dal presidente del Gotto d’Oro, ingegner Luigi Caporicci, e dal presidente del Collegio sindacale, avvocato Renzo Collina, è intervenuto dal palco l’onorevole Maurizio Leo. In qualità di componente della Commissione Finanze della Camera, il parlamentare ha cercato in particolare di chiarire tutta una serie di aspetti normativi dell’Imu, una tassa la cui corretta definizione sembra ormai essere divenuta complicata anche per gli stessi addetti ai lavori. Delucidazioni che sono state comunque molto utili ai tanti operatori del settore presenti in platea, che hanno apprezzato in generale la competenza degli interlocutori intervenuti. In chiusura dell’incontro poi, agli stessi invitati, è stato consentito di porre domande ai due ospiti che non si sono sottratti al dibattito. In particolare l’onorevole Brunetta ha ribadito la necessità di abbandonare l’attuale regime di austerità, voluto in primis dalla Germania, a favore di nuove politiche economiche che a livello comunitario rilancino l’economia, evitando che altre realtà, facciano  la fine della Grecia. Il convegno è stato insomma un significativo momento di riflessione e di approfondimento di tematiche economiche e sociali, un evento che ha ribadito il ruolo centrale che il Salotto del Vino del Gotto d’Oro intende assumere quale luogo di riflessione e di promozione di idee per tutto il territorio dei Castelli romani e non solo. Obiettivi primari sono il rilancio delle attività produttive e la salvaguardia del settore agricolo e vitivinicolo messi a dura prova dall’attuale contingenza economica. Non a caso a tutti gli intervenuti il presidente Caporicci ha dato appuntamento a prossime iniziative di confronto che si terranno sempre presso il Salotto del Vino.