LA CONSULTA BOCCIA IL TAGLIO DELLE PROVINCE.

Redazione

Viterbo – “Finalmente la Consulta ha sancito senza possibilità di appello una verità che l’UPI e i singoli presidenti delle Province vanno ripetendo sin dai primi inconsapevoli provvedimenti del Governo Monti in materia di riordino: non è possibile abolire le Province, i loro consigli e le loro giunte democraticamente eletti e nominati, con un decreto legge”. Con queste parole il presidente della Provincia di Viterbo e presidente dell’UPI Lazio, Marcello Meroi, commenta la sentenza della Consulta che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della riforma delle Province contenuta nel decreto “Salva Italia” e del loro riordino, che ne prevedeva la riduzione in base ai criteri di estensione e popolazione. 

“Non  materia da disciplinare con decreto legge” hanno stabilito i giudici costituzionali. “Sarebbe bastato ascoltare la voce dei territori per capire che le politiche locali, quelle che incidono davvero sulla vita quotidiana dei cittadini, non si possono fare né con superficialità né con la scure dei tagli – continua il presidente -. Non è certo un caso se dopo la Corte dei Conti, che qualche mese fa ha certificato la bontà e l’ottima salute dei bilanci delle amministrazioni provinciali, votate al risparmio e al taglio delle spese correnti, ora anche la Consulta abbia finalmente sancito l’assoluta illegittimità dell’abolizione delle Province. Cancellarle, infatti, significherebbe solo gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica, perché in questi enti gli sprechi non esistono affatto”

“Mi auguro che adesso che anche la Consulta ha espresso in maniera chiara e inequivocabile il proprio vincolante parere – conclude – l’attuale Governo non tenti di aggirare le prescrizioni della Costituzione mandando di fatto in dissesto i bilanci delle Province, con la progressiva eliminazione dei fondi, già scarsi, che vanno corrisposti dallo Stato centrale agli enti territoriali. L’UPI si è sempre mostrata disponibile a una revisione dell’assetto territoriale che rivedesse, però, nel complesso tutta la pubblica amministrazione, e sarà la strada del dialogo quella che noi rappresentanti delle amministrazioni provinciali continueremo a seguire. Ma sulla cancellazione della rappresentanza democratica e sul taglio ai servizi ai cittadini continueremo la nostra giusta battaglia, oggi riconosciuta come tale anche dalla Consulta”.




VITERBO, DANNI DA CINGHIALI: LA PROVINCIA SI STA DOTANDO DI UN NUOVO PIANO FAUNISTICO VENATORIO

Redazione

Viterbo – Il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi, unitamente al presidente del Consiglio provinciale Piero Camilli ed al vicepresidente del Comitato Tecnico Faunistico Alberto Grazini, ha incontrato nel pomeriggio di ieri alla Camera dei Deputati il presidente della Commissione Agricoltura Luca Sani. 

Oggetto dell’incontro la problematica relativa ai danni provocati dai cinghiali, che si va caratterizzando sempre di più come una vera e propria emergenza in campo agricolo. La Provincia di Viterbo si sta dotando di un nuovo Piano Faunistico Venatorio  elaborato con la preziosa consulenza del professor Andrea Amici, docente presso il Dipartimento di Produzioni Animali dell’Università degli Studi della Tuscia. 

“L’origine del problema – spiega il presidente Meroi – sta tutto in una normativa nazionale che è interessata a tutelare i cinghiali ma non allo stesso modo i diritti degli agricoltori a non essere da questi danneggiati. E’ doveroso – prosegue il Presidente – garantire il mantenimento dell’equilibrio ambientale e dell’habitat naturale salvaguardando la fauna selvatica, ma in un territorio come la Tuscia in cui l’agricoltura continua ad essere la principale fonte di reddito, non si può restare indifferenti di fronte al danno sempre più consistente che la proliferazione dei cinghiali produce alle colture locali. Grazie al Presidente Camilli che si è fatto promotore dell’iniziativa, è stato possibile incontrare l’onorevole Sani presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati al quale abbiamo chiesto un intervento legislativo volto a modificare la normativa nazionale in materia. E’ necessario infatti introdurre nel quadro normativo di riferimento maggiori misure a salvaguardia del comparto agricolo, prevedendo azioni di contenimento più efficaci. Il tutto non per incrementare l’attività venatoria, ma per evitare che gli Enti locali si trovino a dover sborsare cifre sempre più esorbitanti per compensare le perdite subite dagli agricoltori a causa dei danni provocati dai cinghiali. Insieme al sottoscritto e al presidente Camilli ha partecipato all’incontro anche il vice presidente del Comitato tecnico faunistico dottor Grazini, che insieme all’assessore provinciale all’Agricoltura Luigi Ambrosiani, anche lui molto attento e sensibile al problema, sta seguendo la predisposizione del Piano Faunistico Provinciale. Da parte dell’onorevole Sani – ha concluso Meroi – abbiamo riscontato attenzione, consapevolezza del problema, ed una piena disponibilità ad affrontare la questione in sede parlamentare. Ci ha comunicato che presto potrà essere interessata la Commissione competente della Camera su una problematica sollevata da altre istituzioni locali e dalla Regione Toscana, forse prevedendo una normativa specifica a tutela delle produzioni agricole”

Soddisfatto anche il presidente del Consiglio provinciale Camilli: “I cinghiali per molti agricoltori che operano sul nostro territorio sono diventati un vero e proprio incubo. Abbiamo incontrato l’onorevole Sani insieme al presidente Meroi proprio per manifestargli l’urgenza di intervenire su questo problema e mettere un argine al proliferare indiscriminato della specie. Far morire l’agricoltura significa far morire l’economia del territorio. Questo non possiamo più permetterlo in alcun modo”.   




VITERBO, CONTROLLO DEI CASTAGNETI: E' BAGARRE TRA PROVINCIA E PRODUTTORI

Angelo Bini – Vice Presidente CoopCast Cooperativa Agricola Produttori Castagne di Vallerano, Canepina, Monti Cimini 

Viterbo – Per settimane le strade di campagna che portano ai castagneti dei Cimini sono state transitate da decine di irroratori trascinati da trattori non in regola facendo riferimento alla sola cabina assente in più del novanta per cento dei trattori medesimi.

Sarebbe bastato questo semplice controllo per evitare la ormai tradizionale campagna dei veleni che non finisce qui perché continuerà fino a tutto agosto in quanto per ora si è svolta la campagna contro la Cydia Precoce mentre seguiranno, da metà luglio, la campagna contro la Cydia Intermedia e poi, dal primo agosto, la campagna contro il Balanino.

Vedremo se le guardie provinciali, che sono state notate per un solo controllo, tra l’altro sulla provinciale e su un cabinato, strana coincidenza, sapranno ostacolare o fermare il fenomeno avvelenamento partendo appunto dalle caratteristiche tecniche del trattore.

Poi vi sono altri facili ed evidenti elementi di controllo per cui, ricapitolando, possiamo considerare i seguenti parametri: 

1. caratteristiche tecniche del trattore

2. caratteristiche tecniche degli irroratori, 

3. abilitazione alla manipolazione delle sostanze chimiche

4. contenuto dei serbatoi da prelevare non in itinere ma a sorpresa durante l’irrorazione, 

5. distanze dai corsi d’acqua, dalle sorgenti, dalle strade e dai confini

6. verifica a sorpresa della deriva zero, assolutamente obbligatoria e inderogabile perché se vi è vento, anche leggero, o brezza, la nebbia dei liquidi avvelenati può emigrare per chilometri e investire anche bambini e donne in cinta, oltre che tutti gli essere umani e gli animali di qualunque specie, compresi gli insetti non dannosi ma preziosi come le api,

7. aspetto fiscale: buona parte degli irroratori lo fanno in conto terzi e in nero per cui sarebbe opportuna anche la mobilitazione della Guardia di Finanza insieme alle altre Guardia Provinciali, Forestali e Locali.

Il Presidente Meroi ha dichiarato che i castagneti sono sotto controllo: tutto regolare.

Allora noi produttori che l’anno scorso abbiamo fatto, a nostre spese, numerosi lanci di Torymus Sinensis e questa’anno non lo abbiamo fatto più per la realtà negativa dei fitofarmaci siamo degli sprovveduti pur vivendo da appena nati nei castagneti notte e giorno?

I nostri amministratori hanno spesso una lodevole intenzione: salvaguardare il buon nome delle nostre località, del nostro territorio e non pregiudicare visite, turismo e altre attività economiche messe in pericolo dal marketing territoriale negativo.

Però in questi casi, quando si tende ad esorcizzare la realtà, mi sembra di ricordare mio padre quando passando per la strada che porta da Gallese a Borghetto mi raccontava che da ragazzino vide ad un tratto tutte le facciate delle abitazioni visibili dalla ferrovia restaurate a nuovo mentre il resto dei fabbricati rimaneva vecchio e cadente. Non mi sembra che siano più quei tempi e se lo fossero sarebbe molto triste.

Insomma Meroi non può dire cose fantasiose a chi lavorando nei propri castagneti è costretto a tornare velocemente a casa perché la saliva inizia a diventare amara, la lingua inizia a gonfiarsi come la gola e sente le narici irritate in modo anomalo e preoccupante tanto da rendere il respiro quasi impossibile. Forse è errato, secondo Meroi, associare quei sintomi alle decine di “cannoni” (nome popolare degli irroratori) transitati poco prima?

Visto che ho constatato di persona che qualcuno non conosce, in questo campo, il significato del termine “deriva” non sarebbe opportuno che l’Amministrazione Provinciale organizzasse di fretta un corso accelerato sul tema fitofarmaci per coltivatori, produttori, operatori dell’irrorazione, trattoristi, agenti ed funzionari ed amministratori pubblici in modo che col primo luglio tutta la macchina, ben coordinata da un'efficiente e competente cabina di regia, possa evitare che le campagne di luglio e agosto tornino a spargere veleni illegalmente e dannosi più del solito come avvenuto fino ad oggi?

Le professioni di fede e l’impegno profuso sino ad ora da alcuni amministratori pubblici è evidentemente, nei fatti, improduttivo di conseguenze positive visti i risultati: si passi dall’impegno puramente passionale e declamatorio all’impegno razionale ed all’organizzazione efficiente.

Solo a risultati raggiunti si distribuiranno i meriti e i demeriti.

Ora, presidente Meroi, coordini e al lavoro. Seriamente. Poi diremo se i castagneti sono tornati sotto controllo o no.

Da parte mia propongo che la Provincia istituisca un gazebo all’ingresso della pineta di Pratolungo, sulla strada canepinese tra il bivio di Ronciglione e quello della Colonnetta e dia la possibilità a tutti di documentare la realtà al pubblico dei frequentatori della pineta medesima.

Da parte mia, se non lo farà la Provincia o la Comunità Montana o altro Ente Pubblico, sono disponibile a collaborare con chi voglia organizzare l'informazione e la documentazione sulla realtà.

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VITERBO, CELEBRATO IL 62° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO.

Redazione

Viterbo – Si è celebrato, venerdì mattina, a Viterbo, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano, il 62° Anniversario della costituzione dell’Aviazione dell’Esercito. Tra i “baschi azzurri” erano presenti, il Generale Roberto Bernardini, Comandante delle Forze Operative Terrestri, il Generale Giangiacomo Calligaris, Comandante dell’Aviazione dell’Esercito.  

Il Generale Graziano ha ringraziato, tra gli altri, il Sindaco della città di Viterbo, Giulio Marini, il Prefetto, Antonella Scolamiero, il Vescovo Monsignor Lino Fumagalli e il Presidente della Provincia, Marcello Meroi che, "partecipando a questa cerimonia, in linea con quella che è la sobrietà imposta dal ridimensionamento delle spese, testimoniano l'ospitalità e l'affetto della città di Viterbo all'Esercito", dopo dichè ha rivolto un doveroso pensiero ai familiari dei caduti in operazione "che sono l’esempio a cui ci riferiamo, il simbolo del sacrificio verso il Paese e di amore verso la Patria". 

Il Generale Graziano nel suo discorso, ha sottolineato: "Il contributo fornito all'elicottero A-129 Mangusta, che nel teatro afghano ha dato prova di elevala letalità d'ingaggio, minimizzazione dei danni collaterali e eccezionale capacità di operare a stretto contatto con le forze sul terreno".

 Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito ha poi concluso ricordando tutte le missioni dall'Iraq alla Somalia dall'Afghanistan al Mozambico nelle quali l'Aviazione dell'Esercito ha fornito un determinante contributo.

 Nell’ambito della cerimonia militare sono state consegnate, dal Generale Graziano, una Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito, al Maggiore Carmine Bertolino e una Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito, al Primo Maresciallo Luogotenente Luciano Corsi. Il Prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero, ha invece insignito di Medaglia d’Argento al Valor Civile, il Sergente Francesco Zampino.

 L’Aviazione dell’Esercito nasce il 10 maggio 1951, la più giovane specialità della Forza Armata, e si è affermata rapidamente fino a diventare, oggi, una componente determinante e insostituibile dell’Esercito. Nei teatri di operazione i baschi azzurri sono sempre presenti, operando spesso in condizioni di indeterminatezza ed elevato rischio: dalle prime esperienze il Libano alla Namibia, dalla Somalia al Mozambico, dai Balcani all’Iraq e all’Afghanistan.

Proprio in Afghanistan, l’Esercito esprime il proprio sforzo principale impiegando 21 elicotteri che svolgono compiti di trasporto, ricognizione e scorta armata, in piena sinergia con le truppe schierate sul terreno.




FIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESA PER IL COMPLETAMENTO DELL’HUB PORTUALE DI CIVITAVECCHIA.

Redazione

Viterbo – “Un passo importante in direzione di uno sviluppo della nostra provincia e del Lazio in un momento di grave difficoltà economica, con gli enti locali pressoché privi di risorse”. Così il presidente della Provincia Marcello Meroi e l’assessore provinciale ai Trasporti Luigi Ambrosini hanno definito la firma del protocollo d’intesa per il completamento del piano strategico dell'Hub portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e del sistema di rete e della logistica, avvenuto lo scorso mercoledì a Roma alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà.


Si tratta di una struttura logistica integrata, fruibile per le esigenze produttive di aree ad alto valore strategico e con forti prospettive di sviluppo, come l’area di Roma e dell’Italia centrale. La Provincia di Viterbo, insieme alla Regione Lazio, alla Provincia di Roma, ai comuni di Roma, Fiumicino, Civitavecchia, Viterbo, Tarquinia, alle Ferrovie dello Stato, all’ENI, all’Anas, all’Ardis, a Fincantieri, a Grimaldi group, ad Aeroporti di Roma e all'Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta è partner nella realizzazione del progetto. Il protocollo per conto di Palazzo Gentili è stato sottoscritto dall’assessore Ambrosini.
Il presidente Meroi, nel corso del precedente incontro in cui era stato dato l’ok all’ultima bozza del documento, aveva evidenziato l’urgenza di accelerare la realizzazione dell’ultimo tratto della Trasversale che va da Monteromano a Civitavecchia ribadendo come la Provincia, di fronte alla carenza di risorse evidenziata dall’Anas, avesse realizzato una progettazione alternativa con costi molto ridotti rispetto a quelli originari.   “La firma del protocollo – aggiungono Meroi ed Ambrosini – permette di delineare la cornice istituzionale nell’ambito della quale saranno promossi tutti gli interventi di realizzazione e ammodernamento delle infrastrutture primarie e quelle di collegamento previste per completare e rendere funzionale il progetto dell’Hub portuale di Civitavecchia. Per la Provincia di Viterbo questo atto assume una rilevanza straordinaria, in quanto va a certificare la necessità di collegare il sistema portuale all’Italia centrale, attraverso il completamento delle infrastrutture e della rete logistica. Impensabile che, di fronte ad un’opera del genere, si possa pensare di raggiungere il centro Italia con i tempi attuali e con un sistema viario che da Civitavecchia a Monteromano è del tutto inadeguato, per non dire da terzo mondo. Salutiamo quindi con soddisfazione la firma del documento, alla stesura del quale abbiamo contribuito attivamente”.  
 




VITERBO, LEGALITA' E DEMOCRAZIA: L'INCONTRO TRA GLI STUDENTI DEL LICEO RUFFINI E GIUSEPPE AYALA

Redazione

Viterbo – “La legalità è centrale nella tenuta della salute della democrazia”. Questo il messaggio principale lanciato questa mattina al Cinema Teatro Genio dal giudice Giuseppe Ayala, invitato dagli studenti del liceo scientifico “Paolo Ruffini” di Viterbo a partecipare alla loro assemblea d’istituto. Magistrato ed ex parlamentare, Ayala è stato pubblico ministero al maxiprocesso di Palermo di fine anni ’80, alla cui fase istruttoria lavorarono i suoi colleghi, stretti collaboratori e amici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla mafia insieme a Francesca Morvillo e agli agenti della scorta nelle stragi di Capaci e di via D’Amelio nel 1992. Davanti a centinaia di studenti attenti e desiderosi di porre domande al magistrato – che ha parlato anche del suo ultimo libro, “Troppe coincidenze” (2012), seguito al più noto “Chi ha paura muore ogni giorno” (2009) -, Ayala ha raccontato gli episodi salienti della sua carriera di uomo al servizio dello Stato, esortando i giovani a diventare “una generazione di adulti migliori, capaci di governare un Paese più vivibile e gestibile”.

All’iniziativa degli studenti del “Ruffini” ha partecipato il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, insieme alla dirigente scolastica dell’istituto, Maria Antonietta Bentivegna. “Ringrazio il dottor Ayala, un magistrato che ha dedicato vita al servizio delle istituzioni, per la sua presenza qui oggi a confronto con tanti giovani del nostro territorio – dichiara il presidente Meroi -. In un momento estremamente difficile come quello che sta vivendo il nostro Paese, sono lieto della capacità dei nostri ragazzi di organizzare simili momenti di riflessione. Parlare di mafia, ma anche e soprattutto del valore del rispetto delle regole per una convivenza civile in un’organizzazione democratica, è un segnale positivo di grande sensibilità verso i temi della legalità e del senso dello Stato”.

“Ringrazio Giuseppe Ayala perché ha fatto tantissimo per combattere la mafia – aggiunge –, ha svolto il suo lavoro di magistrato in maniera corretta, con la serietà di chi cerca sempre la verità basandosi su fatti concreti, non sui teoremi. Io e il senatore Ayala siamo stati colleghi in Parlamento, seppur su fronti opposti, e devo dire che ho sempre apprezzato la sua correttezza professionale. Qualità che purtroppo, e lo dico con un velo di polemica, non tutti i suoi colleghi hanno mostrato. Grazie, dunque, perché ancora oggi Ayala continua a mettere la sua esperienza al servizio dei più giovani affinché continui a diffondersi la consapevolezza che il fenomeno mafia non può essere ricondotto alla sola Sicilia e che si può combatterlo ovunque con la legalità. La battaglia del giudice Ayala – conclude Meroi – è la battaglia di tutti gli italiani onesti che credono nella legalità”.
 




VITERBO, AL VIA UNA MASSICCIA MOLE DI INTERVENTI DI RIPRISTINO SULLE STRADE REGIONALI DELLA TUSCIA

Redazione

Viterbo – Un incontro per discutere dello stato della rete viaria di competenza regionale nel territorio della provincia di Viterbo. Si è tenuta questa mattina, nella sede della Prefettura di Viterbo alla presenza del prefetto Antonella Scolamiero, una riunione a cui hanno partecipato il presidente della Provincia, Marcello Meroi, l’assessore alla Viabilità e Lavori pubblici di Palazzo Gentili, Gianmaria Santucci, e il presidente dell’Azienda Strade Lazio spa (ASTRAL), Tommaso Luzzi.

“L’iniziativa di questa mattina ha portato ad un importante progetto operativo congiunto – spiega il presidente Meroi -. Provincia e Astral, infatti, meteo permettendo dalla prossima settimana inizieranno lavori di messa in sicurezza di tratti delle strade di competenza regionali in alcuni tratti che interessano i territori di Viterbo, Montefiascone, Capranica, Sutri, Bolsena, San Lorenzo Nuovo e Acquapendente. Si tratta di un intervento sinergico interamente cofinanziato dall’Amministrazione e dall’Azienda Strade Lazio: dal 2005 ad oggi quella che andiamo ad avviare è la maggiore opera di ripristino e messa in sicurezza delle strade regionali che attraversano la Tuscia. Tutto ciò nonostante la Regione abbia praticamente da tempo bloccato i trasferimenti dei fondi per le strade sia a Palazzo Gentili sia all’Astral”. Non appena le condizioni atmosferiche lo consentiranno, partiranno inoltre anche i lavori, già finanziati, sulla Castrense e sulla Flaminia, anch’esse strade regionali.

“Si tratta sia di azioni di natura emergenziale, che riguardano le zone che necessitano di una messa in sicurezza più massiccia, sia di opere strutturali vere e proprie – aggiunge nello specifico l’assessore Santucci -. Sistemeremo anche alcuni incroci in corrispondenza della Cassia. Chiedo la collaborazione dei cittadini e mi affido alla loro pazienza di fronte ai disagi che inevitabilmente i lavori sulle strade causeranno. Ne va, però, della sicurezza di tutti gli automobilisti. Voglio ringraziare il prefetto Scolamiero, il presidente Meroi e il presidente Luzzi perché con l’accordo di oggi avviamo sulle strade regionali del Viterbese la più grande mole di interventi degli ultimi otto anni”.

Soddisfatto dell’accordo anche il presidente dell’ASTRAL, Tommaso Luzzi. “E’ nostro interesse principale essere il più vicini possibile al territorio – dichiara -, risolvendo i problemi e superando le criticità sulle strade. Purtroppo ci sono state difficoltà finanziarie, da marzo 2010 non abbiamo infatti ricevuto trasferimenti dalla Regione Lazio. Nel momento in cui avremo disponibili le risorse, l’ASTRAL farà la sua parte con accordi come quello preso questa mattina con la Provincia di Viterbo”.

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PROVINCIE: LA CORTE DEI CONTI CERTIFICA LA GESTIONE VIRTUOSA

Redazione

Viterbo –  Lo scorso 25 settembre 2012 pubblicavamo su queto quotidiano un editoriale di Emanuel Galea che titolavamo: PROVINCIA O REGIONE: UNA DELLE DUE E' DI TROPPO .Oggi la Corte dei Conti certifica che le Provincie sono enti con bilanci sani. Il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi a tal riguardo ha dichiarato: “Siamo lieti che anche la Corte dei Conti certifichi con dati concreti ciò che andiamo dicendo ormai da oltre un anno: le Province sono enti con bilanci sani, votati al risparmio e al taglio della spesa corrente. Abolirne la rappresentanza democratica e cancellarne l’efficienza, limitando il servizio sui territori, significa solo gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica: gli sprechi semmai vanno ricercati altrove”. Il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, commenta così il documento stilato dalla Corte dei Conti, Sezione delle autonomie, che giudica virtuosa la gestione dei bilanci delle Province.

“Arriva direttamente dalla magistratura contabile – continua il presidente – la certificazione di una situazione che da mesi l’UPI va palesando: le amministrazioni provinciali sono gli unici enti del Paese che stanno realmente tagliando la spesa corrente.

Un meno 6,12% che la dice lunga sull’ottimo operato degli organi provinciali, che nonostante le decurtazioni dei fondi operate dagli organi centrali, stanno portando avanti seppur tra mille difficoltà e autentici salti mortali una macchina amministrativa fondamentale per la sua prossimità al territorio e al cittadino. Tutto ciò, cercando di non aumentare di nemmeno un centesimo le tasse per i cittadini: in questa ottica stiamo, infatti, tentando di evitare di portare ai massimi livelli l’imposta provinciale per sulla Rc auto, rimanendo così una delle poche eccezioni sull’intero territorio italiano”.

Secondo la Corte dei Conti i risultati di finanza locale per il 2011 hanno risentito di una serie di interventi legislativi che, seppur necessari per contrastare gli effetti della crisi in atto, hanno tuttavia accresciuto le difficoltà degli enti locali. “Nonostante le assegnazioni di parte corrente siano in diminuzione del 2,38% – prosegue Meroi –, le Province sono riuscite ad abbassare la spesa corrente del 6,12%. Ciò a causa sicuramente del taglio netto dei trasferimenti da Stato centrale e Regione pari a meno 14,1%: una diminuzione di risorse che ha imposto a noi amministratori di operare con grande parsimonia e tra mille difficoltà”.

Tutta un’altra storia quella, invece, relativa ai bilanci comunali che, nonostante tutto, hanno confermato l’andamento crescente degli impegni, dovuto in primis all’aumento delle spese per prestazioni di servizi (+5,46%) e per interessi passivi (+2,8%).

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25/09/2012 PROVINCIA O REGIONE: UNA DELLE DUE E' DI TROPPO


 




VITERBO PROVINCIA, CONSEGNATO IL PREMIO SPECIALE AL CESTISTA ANDREA LA TORRE

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Redazione

Viterbo – Celebrare il grande talento sportivo di un ragazzo che a soli sedici anni è già una promessa del basket che conta. Con questo intento il presidente dell’Amministrazione di via Saffi, Marcello Meroi, ha consegnato ieri mattina durante una cerimonia a Palazzo Gentili il “Premio speciale Provincia di Viterbo” ad Andrea La Torre, viterbese, giocatore di pallacanestro classe 1997.

Figlio di Gianluca e nipote di Massimo, entrambi ex cestisti a buoni livelli, Andrea è cresciuto sportivamente nel Santa Rosa Basket, società tuttora detentrice del cartellino. Nel 2011 passa in prestito al vivaio della Stella Azzurra Roma, importante società capitolina dedita principalmente allo sviluppo dei giovani con strutture e organizzazione all’avanguardia. Andrea milita tuttora nella Stella Azzurra Roma, alternandosi tra Under 15, 17, 19 (con presenza più o meno fissa alle finali nazionali di categoria) e squadra senior in DNB. Già convocato nella nazionale italiana Under 15, è considerato il miglior italiano tra i nati nel 1997 e uno dei migliori prospetti europei tra i suoi coetanei. A sedici anni è già alto 2.01 metri ed è dotato, oltre che di considerevoli mezzi fisici il cui sviluppo è tutt’altro che concluso, anche di ottimi fondamentali, acquisiti durante gli anni viterbesi, che gli consentono di essere schierato in campo come esterno. Dal 1° al 3 marzo 2013 ha partecipato al prestigioso torneo giovanile Jordan Brand Classic a Barcellona, venendo selezionato tra i migliori dieci giocatori. Il 13 aprile Andrea La Torre insieme agli altri nove ragazzi scelti (provenienti da Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Serbia, Gran Bretagna) sarà a Brooklyn, New York, per la tappa finale al Barclays Center, la nuovissima arena NBA casa dei Brooklyn Nets, di fronte a una moltitudine di osservatori. In gennaio è, inoltre, già stato protagonista a Roma del Nike International Junior Tournament che raduna i migliori talenti d’Europa.

“La Provincia di Viterbo ha scelto di premiare un giovane cestista che rappresenta un’eccellenza dello sport viterbese – afferma il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi –. Andrea dà lustro al basket, una disciplina che mi è particolarmente cara e che a Viterbo esiste ed è una realtà affermata e apprezzata. La festa di oggi è per Andrea La Torre ma è anche un momento per celebrare il basket viterbese, una festa di tutte le società cestistiche della Tuscia che sono oggi qui in questa sala”. Il presidente Meroi ha poi ringraziato tutti i presenti, intervenuti per celebrare Andrea La Torre: il sindaco di Viterbo, Giulio Marini, insieme agli assessori Luigi Maria Buzzi e Claudio Ubertini, quest’ultimo anche in veste di sostituto procuratore federale FIP ed in rappresentanza di Roberto Alabiso, Procuratore Generale, impossibilitato ad intervenire perché fuori sede; l’assessore allo Sport della Provincia di Viterbo, Andrea Danti; il delegato provinciale FIP, Mauro Corbucci, che ha portato anche i saluti del delegato regionale FIP, Francesco Martini; Luciano Tola, arbitro di serie A1, in passato presidente nazionale del Comitato Italiano Arbitri; Emanuele Aronne, arbitro di serie A1; il direttore generale della ILCO Stella Azzurra Viterbo, Fabio Bernini, insieme al dirigente Roberto Maccio, all'allenatore Carlo Calfapietra ed ai giocatori Valerio Giganti, Andrea Meroi e Tomas Caula; il presidente della Nuova Fortitudo Viterbo, Francesco Marini; la presidente della Ants Viterbo, Francesca Meloni; il presidente del Santa Rosa, Paolo Gubbiotti, il segretario Luigi Giovagnoli e l'allenatore Ugo Cardoni. Il premio consegnato ad Andrea La Torre è stato realizzato dall’artista Francesco Virdieri.

“Qui c’è tutto il mondo del basket locale – continua Meroi – stretto attorno ad Andrea, che grazie alle sue qualità tecniche può aspirare ad essere il quarto o quinto italiano che calcherà i palcoscenici sportivi più importanti al mondo. Lo voglio ringraziare, perché l’immagine che lui porta in Italia, in Europa e oltreoceano è l’immagine più bella di Viterbo e della Tuscia”

Il sindaco Marini ha colto l’occasione per regalare ad Andrea La Torre una coppa, “con la speranza di riempirla – dice – con i più importanti risultati possibili”. “Mi fa piacere essere qui a celebrare questo ragazzo – continua il primo cittadino -, espressione di un settore giovanile locale. Auguro ad Andrea di ottenere i migliori risultati e di restare però sempre con i piedi per terra, perchè questo gli permetterà di diventare un grande campione”.

Parole di incoraggiamento sono state espresse anche da parte degli assessori Danti, Buzzi e Ubertrini. La Torre, molto emozionato, ha ringraziato la Provincia per avergli consegnato questo premio e la società Santa Rosa, in cui è cresciuto sportivamente prima di approdare ai livelli attuali. “Porto ad Andrea i saluti e i complimenti di tutte le società cestistiche della provincia – ha infine concluso Mauro Corbucci -. Lui è già un nazionale, ha grandi prospettive, e la sua storia sportiva mostra che a Viterbo il basket c’è ed è una realtà viva e positiva”.

 




VITERBO, NEW ENTRY IN PROVINCIA

Redazione

Viterbo – Il presidente della Provincia Marcello Meroi ha conferito questa mattina le deleghe all’Agricoltura, Caccia, Pesca, Programmazione, Sviluppo economico ed Attività produttive, Sportello dei consumatori, Trasporti e Mobilità, Ufficio relazioni con il pubblico, al dottor Luigi Ambrosini che entra così a far parte della Giunta provinciale. Luigi Ambrosini, nato a San Lorenzo Nuovo nel 1944, è dottore commercialista ed esperto in tematiche agricole. Ha ricoperto per dieci anni l’incarico di presidente regionale di Confagricoltura Lazio ed è membro del direttivo provinciale di Viterbo della stessa Associazione.

Il presidente Meroi ha espresso viva soddisfazione: “Abbiamo individuato una figura qualificata, molto conosciuta nella Provincia di Viterbo soprattutto dagli operatori del settore agricolo per l’impegno profuso alla guida di una delle più importanti associazioni di categoria del comparto. Si tratta di una scelta condivisa della quale ringrazio tutte le forze che compongono la maggioranza. Rivolgo al neo assessore i migliori auguri di buon lavoro, certo di interpretare in questo senso anche la volontà della Giunta e del Consiglio provinciale”.
 




VITERBO, CAOS SANITA'. LA REGIONE SGOMBRA VILLA BUON RESPIRO.

Alberto De Marchis

 

Viterbo – E’ dello scorso venerdì 1 marzo la comunicazione che la Regione sgombra Villa Buon Respiro. E anche che i 27 posti nelle tre case-famiglia della struttura  non sono più accreditati. Il risultato è che i 27 ragazzi affetti da gravi disturbi mentali, molti dei quali senza più una famiglia che possa assisterli, non avranno più un posto dove vivere. Martedì 5 marzo ci sarà l’incontro con il prefetto Antonella Scolamiero, mentre lo scorso venerdì 1 marzo le parti sociali insieme ai rappresentanti del gruppo sono stati convocati dal sindaco Giulio Marini.


Le famiglie dei pazienti, intanto, minacciano di occupare gli uffici della Asl questo mercoledì alle ore 10. Circa 50 i posti di lavoro a rischio. La chiusura di Villa Buon Respiro oltre a provocare un emergenza occupazionale, provocherà anche quella socio-sanitaria. E la Asl non ha strutture alternative in cui poter ospitare questa particolare tipologia di pazienti. Il commissario Antonio De Santis è stato più che chiaro in Regione quando ha incontrato il gruppo Tosinvest: “Non abbiamo i mezzi. Rischiamo ripercussioni sull’ordine pubblico”.

Vengono quindi sconfessate, anche se indirettamente, le rassicurazioni che aveva dato il direttore amministrativo GiovanBattista Grassi, secondo il quale non c’era motivo di fare allarmismo.

La nota di Marcello Meroi Presidente della Provincia di Viterbo:

Evidentemente gli appelli al senso di responsabilità che questo territorio lancia da mesi sono caduti nel vuoto, inascoltati da chi aveva invece l’obbligo di superare le criticità. E’ inaccettabile che si torni a profilare l’ipotesi chiusura per Villa Buon Respiro, già oggi colpita dall’interruzione delle prestazioni ambulatoriali e dal taglio dei posti letto per l’attività semi residenziale.

Non si possono più tollerare l’approssimazione, l’inconcludenza e l’incapacità di dare risposte serie agli utenti e al personale della struttura da parte della Regione e dei responsabili della sanità laziale. La misura in questo territorio è colma: il Viterbese ha già pagato un prezzo altissimo a seguito dei tagli nel settore sanitario e perdere anche Villa Buon Respiro, polo di eccellenza, è un’eventualità che non può e non deve neanche essere presa in considerazione. Per l’utenza e per il personale che si troverebbe senza lavoro si tratterebbe di un vero e proprio dramma.

Sempre in ambito sanitario, chiedo anche alla proprietà di Villa Rosa di fare chiarezza sul destino della struttura viterbese. Anche oggi sulla stampa si parla di un’operazione verità chiesta dai dipendenti del polo sanitario cittadino, che continuano a lavorare con la consueta professionalità nonostante da parte della proprietà non ci sia ancora una linea definitiva sul futuro di questa realtà così radicata sul territorio.

Villa Buon Respiro e Villa Rosa sono due eccellenze della Tuscia da difendere e salvare. Chiedo pertanto l’immediato interessamento a questa delicata situazione da parte dei neo eletti consiglieri regionali viterbesi, Enrico Panunzi, Daniele Sabatini, Silvia Blasi e Riccardo Valentini, affinchè alla Pisana si attivino subito con il neo presidente Nicola Zingaretti affinchè, avviando il confronto e il dialogo con la Provincia e il Comune di Viterbo, si giunga ad una definitiva positiva soluzione alla crisi di queste strutture. Ne va della salute dei cittadini viterbesi.

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