Emilia Romagna, decreto maltempo: stanziati oltre due miliardi

Si è concluso il Consiglio dei ministri chiamato a varare il decreto legge maltempo.

“Vorrei raccontare i provvedimenti licenziati, che offrono prime importanti risposte ai territori colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna” ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al tavolo con il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e le parti sociali della regione.

“È un decreto legge con i primi interventi urgenti, molto corposo, ci sono molte misure”, ha aggiunto.

“Il decreto legge prevede la sospensione dei termini relativi ai versamenti tributari e contributivi fino 31 agosto. Sul tema delle utenze è stata deliberata la sospensione da parte di Arera. Per quanto riguarda i mutui, non c’è bisogno di una norma. Su questo fa fede il protocollo d’intesa con Abi sulla sospensione dei mutui in caso di eventi calamitosi” ha detto Meloni.

“Per la scuola c’è un fondo da 20 milioni di euro per la continuità didattica, e la facoltà al ministro dell’Istruzione, con ordinanza, a lavorare con una certa flessibilità all’adempimento degli esami di maturità con gli istituti coinvolti” ed è prevista “la cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti fino a 90 giorni, una misura coperta fino a 580 milioni di euro. E c’è anche una una tantum fino a 3mila euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l’attività, con copertura fino a 300 milioni di euro”.

“Complessivamente questo primo provvedimento prevede uno stanziamento di oltre 2 miliardi di euro per le zone colpite dall’alluvione – ha sottolineato la premier – . Credo sia giusto ringraziare tuti i ministri”. “Nella situazione attuale in cui si trova l’Italia, trovare 2 miliardi di euro in qualche giorno non è una cosa facile. Va dato atto a tutto il governo di essersi dedicato all’emergenza con il massimo della concentrazione, disponibilità e operatività possibile”.

“Il ministero degli Affari esteri ha previsto un contributo a fondo perduto per le imprese esportatrici danneggiate dall’alluvione a valere sul fondo Simest (supporta la crescita delle imprese italiane nel mondo – ndr) con una copertura di ulteriori 300 milioni di euro. C’è poi la creazione di una quota riservata di 400 milioni di euro” che riguarda tassi agevolati a fondo perduto” ha precisato Meloni sottolineando che “ci sarà fase di ricostruzione, sulla quale ancora non siamo ancora in grado di quantificare complessivamente le necessità e i danni, ma insomma in passato interventi di emergenza da 2 miliardi di euro non so se si erano visti”.

“Il ministro della Cultura Sangiuliano prevede l’aumento temporaneo di un euro dei biglietti di ingresso ai musei, utilizzando i proventi di questa misura per ripristinare i beni culturali interessati” ha fatto sapere Meloni durante l’incontro.

L’intervento di Bonaccini
“Ringrazio il Cdm per velocità e lo sforzo”, ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini parlando con Giorgia Meloni dopo il consiglio dei ministri. “Nella velocità e nell’efficacia nel dare una risposta a cittadini e imprese ci sarà la possibilità di essere capiti. C’è chi ha perso tutto o quasi”. “Grazie alla premier per essere venuta nella nostra terra ferita e così ai ministri e ai sottosegretari. Abbiamo portato il sistema delle imprese, i professionisti e i sindacati. È un modo di lavorare che abbiamo già sperimentato e che è stato utilissimo per affrontare l’emergenza e la ricostruzione. C’è chi ha perso tutto e chi quasi tutto”. “Solo i danni alle strade sono di un miliardo”, ha aggiunto.

“Giovedì verrà la presidente Von der Leyen” nei paesi alluvionati, ha aggiunto Bonaccini, aggiungendo che “servirà poi un decreto per la ricostruzione. Per il terremoto con 12 miliardi di euro di danni abbiamo ricostruito quasi tutto. Abbiamo bisogno di norme di semplificazione per una capacità di intervento adeguata ad una ricostruzione che sia fatta bene, nel pieno rispetto della legalità ma anche rapida, per far ripartire una regione prima per export procapite. Sono miliardi di euro di danni: Ci sono 300 frane attive, sono venuti giù interi boschi, c’è il tema dei fiumi e c’è il tema delle strade e delle infrastrutture”.




Maltempo, 2 morti e 4 dispersi in Emilia Romagna

Continua ad aggravarsi il bilancio del maltempo in Emilia Romagna: due persone sono morte e almeno quattro risultano al momento disperse.

Dopo che è stato ritrovato senza vita l’uomo che risultava disperso a Forlì, un secondo uomo ha perso la vita a Ronta di Cesena.

La prima vittima è morta, probabilmente annegata, nel piano terra della casa di via Firenze, in aperta campagna, vicino agli argini del fiume Montone, dove abitava insieme alla moglie. La donna è stata salvata dai soccorritori e ha detto che il marito era rimasto in casa al piano inferiore, dove è stato trovato senza vita. La seconda, un uomo sui 70 anni, è morta a causa dell’esondazione del fiume Savio e dalle forti precipitazioni che si abbattono sulla regione da ieri. Risulta inoltre dispersa la moglie. Si tratta – a quanto appreso – di una coppia di imprenditori agricoli. 

In totale, almeno 4 persone risultano disperse nella provincia di Forlì-Cesena. Secondo quanto si apprende dai soccorritori, una persona sarebbe dispersa a Cesena e tre a Forlì. “È complessa la viabilità, con molte strade allagate, gli spostamenti sono difficili se non con mezzi attrezzati, ci sono problemi anche sulla viabilità nazionale, si consiglia di evitare alcune arterie e sono sconsigliati i movimenti da sud. C’è l’interruzione dei servizi ferroviari regionali e tutta la tratta adriatica deviata sulla tirrenica; l’invito è adottare misure di massima cautela, l’emergenza non è assolutamente finita, bisogna ascoltare le indicazioni, le operazioni di soccorso possono essere complesse e mettere a rischio i soccorritori”. Così il vice capo Dipartimento Protezione Civile Titti Postiglione a Rai News. 




Maltempo: l’Italia con neve, pioggie e gelo

Neve, piogge e gelo sull’Italia.Allerta gialla per il maltempo oggi in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia e Umbria.

MARCHE – Nella zona di Senigallia (Ancona), colpita dall’alluvione dei fiumi Misa e Nevola lo scorso settembre, a causa delle intense piogge, “tutti gli idrometri a monte hanno superato i livelli di sicurezza, l’innalzamento continua costante”.

Il Comune fa sapere che l’ondata di piena del Misa “attraverserà il centro città presumibilmente verso le ore 9 di questa mattina”; “il Misa a Bettolelle è arrivato ai 3 metri superando i livelli di guardia” e dunque l’amministrazione invita a “salire ai piani alti”. Anche negli altri centri del Senigalliese prosegue l’attività di monitoraggio dei fiumi e dei fossi del territorio comunale.BASILICATA – Le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse anche oggi a Potenza, dove la neve è caduta da ieri sera, mentre l’attività degli asili nido e dell’Università sarà regolare. Lo ha stabilito il sindaco, Mario Guarente, con un’ordinanza emessa durante la notte. Sabato scorso anche asili nido e Università erano rimasti chiusi, sempre a causa della neve. Oggi, invece, funzioneranno regolarmente. L’ordinanza di Guarente è stata presa, “constatata l’instabilità degli eventi atmosferici”, dopo contatti con la Protezione civile e il rettore dell’Università.CAMPANIA – Il perdurare di condizioni meteorologiche avverse, che ha determinato l’emanazione di un’allerta gialla, comporterà l’ennesima giornata lontano dalle abitazioni per i 400 cittadini di Casamicciola che abitano in zone a richio idrogeologico. L’evacuazione per loro in pratica è iniziata martedì e col susseguirsi delle allerte meteo di fatto non hanno potuto ancora fare ritorno a casa; per domani il commissario prefettizio casamicciolese Simonetta Calcaterra ha emesso una nuova ordinanza che, in conseguenza della allerta, dispone che fino alla mezzanotte di domani sera gli abitanti delle case che ricadono nelle zone definite A4 e D secondo la mappatura effettuata dopo l’alluvione di novembre dovranno restare presso gli hotel o in autonoma sistemazione. Per gli abitanti delle zone a rischio minore, la B e la C, le indicazioni sono di evitare gli spostamenti, non parcheggiare lungo le strade ed evitare di sostare negli scantinati o nei locali a piano terra.

AbbonatiAccediMaltempo sull’Italia, temperature in picchiataAllerta gialla in nove regioni. Pericolo valanghe sulle Alpi lombarde e sulle Dolominiti venete. Scuole chiuse nel riminese. Evacuati in 400 a Casamicciola a IschiaMaltempo e neve in Sardegna © ANSAFOTORedazione ANSA23 gennaio 202308:23NEWSNeve, piogge e gelo sull’Italia.Allerta gialla per il maltempo oggi in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia e Umbria.MARCHE – Nella zona di Senigallia (Ancona), colpita dall’alluvione dei fiumi Misa e Nevola lo scorso settembre, a causa delle intense piogge, “tutti gli idrometri a monte hanno superato i livelli di sicurezza, l’innalzamento continua costante”. Sponsored ByIl Comune fa sapere che l’ondata di piena del Misa “attraverserà il centro città presumibilmente verso le ore 9 di questa mattina”; “il Misa a Bettolelle è arrivato ai 3 metri superando i livelli di guardia” e dunque l’amministrazione invita a “salire ai piani alti”. Anche negli altri centri del Senigalliese prosegue l’attività di monitoraggio dei fiumi e dei fossi del territorio comunale.BASILICATA – Le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse anche oggi a Potenza, dove la neve è caduta da ieri sera, mentre l’attività degli asili nido e dell’Università sarà regolare. Lo ha stabilito il sindaco, Mario Guarente, con un’ordinanza emessa durante la notte. Sabato scorso anche asili nido e Università erano rimasti chiusi, sempre a causa della neve. Oggi, invece, funzioneranno regolarmente. L’ordinanza di Guarente è stata presa, “constatata l’instabilità degli eventi atmosferici”, dopo contatti con la Protezione civile e il rettore dell’Università.CAMPANIA – Il perdurare di condizioni meteorologiche avverse, che ha determinato l’emanazione di un’allerta gialla, comporterà l’ennesima giornata lontano dalle abitazioni per i 400 cittadini di Casamicciola che abitano in zone a richio idrogeologico. L’evacuazione per loro in pratica è iniziata martedì e col susseguirsi delle allerte meteo di fatto non hanno potuto ancora fare ritorno a casa; per domani il commissario prefettizio casamicciolese Simonetta Calcaterra ha emesso una nuova ordinanza che, in conseguenza della allerta, dispone che fino alla mezzanotte di domani sera gli abitanti delle case che ricadono nelle zone definite A4 e D secondo la mappatura effettuata dopo l’alluvione di novembre dovranno restare presso gli hotel o in autonoma sistemazione. Per gli abitanti delle zone a rischio minore, la B e la C, le indicazioni sono di evitare gli spostamenti, non parcheggiare lungo le strade ed evitare di sostare negli scantinati o nei locali a piano terra.

SICILIA- Sono ripresi, dopo oltre 40 ore, i collegamenti marittimi con quasi tutte le isole dell’arcipelago eoliano interrotti a causa del maltempo. Al momento l’unica ad essere isolata è la piccola frazione di Ginostra, nell’isola di Stromboli. Nel borgo non approda un mezzo di linea da lunedì scorso. Il miglioramento delle condizioni meteo lascia sperare che possa essere raggiunta nelle prossime ore. Il primo mezzo a raggiungere le isole è stato un aliscafo, partito alle 7 di stamne da Milazzo.

EMILIA ROMAGNA- A causa delle abbondanti nevicate odierne e della nuova allerta meteo arancione per le condizioni atmosferiche, lunedì 23 gennaio, in alcuni Comuni dell’entroterra riminese le scuole rimarranno chiuse. Sulla propria pagina Facebook il Comune di Novafeltria ha annunciato infatti che “domani tutti gli istituti scolastici, di ogni ordine e grado, resteranno chiusi. Anche il mercato cittadino settimanale non avrà luogo”. Niente lezioni anche nei Comuni di Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello

LOMBARDIA- L’ultimo bollettino del Centro regionale nivometeo di Arpa Lombardia, con sede a Bormio, avverte che lo sci fuoripista è assolutamente da evitare per il rischio di valanghe. L’indice del pericolo è 3 su una scala europea di cinque pioli. “Sarà necessario prestare attenzione ai numerosi fragili lastroni da vento di vecchia e recente formazione – spiegano gli esperti – sia soffici che compatti, localizzabili soprattutto in depressioni morfologiche, conche, canaloni e avvallamenti sottovento” perché “potranno distaccarsi già con debole sovraccarico. In caso di lastroni coesi e duri, la propagazione della frattura potrà essere veloce, andando a interessare aree estese. Sui versanti più in ombra, dove il distacco può coinvolgere strati più profondi nella neve vecchia, le valanghe potranno essere di maggiori dimensioni. Possibili piccole e medie valanghe spontanee di lastroni di superficie”. Le temperature minime sui monti di Alpi Retiche e Alpi Orobie potrebbero essere fra i -15 e i -25. Possibili gelate notturne anche sulle strade di fondovalle di Valtellina e Valchiavenna.

VENETO – E’ di grado ‘3’ marcato su una scala fino a ‘5’ il pericolo valanghe sulle Dolomiti del Veneto. Lo rende noto l’Agenzia reguionale per l’ambiente (Arpav). Il vento forte da Nord-Est continua a determinare una significativa redistribuzione della neve caduta la scorsa settimana e oltre il limite del bosco sono presenti diffusi depositi di neve ventata in tutte le esposizioni. Già nella giornata di sabato sono stati segnalati anche alcuni distacchi di valanghe a lastroni di neve ventata sia provocate che spontanee. Oltre il limite del bosco il pericolo di valanghe continua a rimanere marcato così come nei luoghi sottovento come conche e impluvi ma anche in zone con cambi di pendenza specie in prossimità di creste e forcelle. I distacchi saranno possibili anche in profondità per la presenza di strati deboli perché non ancora ‘ancorati’ a quelli precedenti. Lungo i pendii ripidi estremi sottovento, l’Arpav non esclude distacchi spontanei per sovraccarico di neve ventata.

TOSCANA – Ancora maltempo sulla Toscana, dove dal pomeriggio di oggi, domenica 22 gennaio, sono attese piogge in pianura e neve sulle colline e in montagna. In particolare, dal pomeriggio di oggi, domenica, fino al primo pomeriggio di domani, lunedì 23 gennaio, si avranno nevicate sparse di debole o moderata intensità sui rilievi a quote collinari (oltre 400 metri), più insistenti sulle zone appenniniche. La Sala operativa della Protezione civile regionale ha pertanto emesso un codice giallo per neve, valido fino alle 15 di domani: ad essere interessati sono sopratutto il versante appenninico orientale e il sud est della regione. Le province coinvolte sono Arezzo, Firenze, Pistoia, Prato, Grosseto e Siena




Maltempo, allerta in 11 regioni per vento e mareggiate

L’intenso flusso perturbato atlantico che sta interessando il Paese continuerà anche oggi a causare precipitazioni sparse, specie al centro-sud, con venti forti su tutta la Penisola, in special modo a ridosso delle aree appenniniche. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse.

Sulla base dei fenomeni meteo-idro previsti e in atto è stata valutata per oggi, allerta gialla in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Basilicata e Puglia.

L’avviso prevede ancora venti, da forti a burrasca con raffiche fino a burrasca forte, dai quadranti occidentali sui rilievi dell’Emilia-Romagna e su Marche, Toscana, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria. Mareggiate lungo le coste esposte.




Maltempo, nord Italia sotto la morsa della neve: morto un vigile del fuoco e due feriti

Neve in tutto il nord Italia con conseguenti difficoltà per la viabilità. Milano e la Lombardia sotto i fiocchi e anche Venezia e Genova sono imbiancate.

Un donna è rimasta ferita a causa del crollo di un palo nel capoluogo lombardo. Oltre 50 gli interventi effettuati a Roma dalle pattuglie della polizia locale in queste ore a causa del forte vento. Un albero è caduto in zona Flaminio, ferendo un passante. Lo si apprende dai vigili del fuoco. L’uomo, un 61enne, ferito al braccio e alla testa è stato trasportato dal 118 in ospedale in codice rosso per una frattura scomposta agli arti superiori. Un vigile del fuoco del comando di Sassari è morto durante un intervento di messa in sicurezza di un palo delle linee elettriche. L’incidente è avvenuto a Nulvi.

Milano e la Lombardia si sono risvegliate, stamani, ricoperte da un denso strato di neve fresca. Le nevicate sono cominciate la scorsa notte e ora, a Milano, la coltre bianca si aggira tra i 5 e i 10 cm, con le strade principali spazzate ma molte altre, quelle secondarie, ancora innevate. La nevicata interessa tutta la regione, ad eccezione della pianura Sud orientale dove cade mista a pioggia. Il capoluogo lombardo, che da oggi torna all’allerta ‘arancione’, appare all’alba ancor più silenzioso, mentre la neve continua a scendere senza sosta. Secondo le previsioni però le precipitazioni dovrebbero terminare già nel pomeriggio e nei prossimi giorni sono previste giornate con cielo coperto o poco nuvoloso. “Dal pomeriggio di lunedì – precisa Arpa Lombardia – attenuazione ed esaurimento delle precipitazioni in pianura, deboli sui rilievi fino a martedì, quindi in esaurimento”.

Una donna è rimasta ferita, questa mattina a Milano, a causa del crollo di un palo che l’ha travolta per strada. E’ accaduto pochi minuti prima delle 9 in via Raffaello Sanzio, quando, a seguito di una caduta di un albero, che ha colpito le linee aeree dei tram, uno dei ‘pali reggifilo’ che le sostengono è caduto a terra. Secondo le prima informazioni del 118 la donna ha riportato un trauma cranico, ma sarebbe cosciente e, sempre secondo i soccorritori, non in pericolo di vita.

“A Milano tram bloccati, strade con 20 centimetri di neve e caos”: così ha scritto su twitter il segretario della Lega Matteo Salvini. “Nevicata annunciata da giorni, Sala non segue le previsioni del tempo?”, ha aggiunto.

L’intera provincia di Bergamo si è risvegliata questa mattina completamente ricoperta dalla neve: dalle valli alla pianura, al capoluogo, tetti e strade sono imbiancati. Anche in pianura si sono già raggiunti i 10 centimetri di coltre nevosa. Non si segnalano al momento disagi o particolari problemi.

Una leggera nevicata caduta nella notte ha imbiancato i tetti e le calli di Venezia, e precipitazioni più intense si sono verificate soprattutto nell’alta pianura e nella fascia collinare e pedemontana del Veneto. Le amministrazioni comunali hanno effettuato lo spargimento di sale nelle principali arterie delle città; dalla prima mattinata la nmeve si è trasformata localmente in pioggia, con venti forti da Nordest. Nel capoluogo lagunare si attende un picco di marea di 130 centimetri per le ore 10.30, per il quale è stato attivato il sistema Mose. La Protezione civile regionale ha dichiarato lo stato di attenzione per nevicate dalla mezzanotte fino a domani per pianura, zone collinari e bellunese meridionale. Un avviso di criticità valanghe di grado marcato è stato emesso a partire dalle 10.00 di oggi, per nevicate con apporti anche superiori ai 30 centimetri su tutto il territorio montano regionale.

Forti disagi alla viabilità nel Basso Piemonte a causa delle nevicate di queste ore. Code e rallentamenti sono segnalati, in particolare, sulla A26, in direzione del capoluogo ligure, all’altezza del bivio con la A7. “Genova è il porto più importante d’Italia, realizza il metà dei traffici del Paese. E’ inaccettabile che l’autostrada attraverso cui passano le esportazioni delle aziende piemontesi venga gestita in questo modo”, protesta Mino Giachino, ex sottosegretario ai Trasporti e leader dell’associazione Si Tav SI Lavoro a lungo bloccato questa mattina sulla A26. “Occorre inoltre uniformare il segnale Isoradio – aggiunge – per avere sempre informazioni aggiornate sul traffico”. Disagi anche sulla A6 Torino-Savona, dove è entrato in vigore il blocco dei tir sopra le 7,5 tonnellate diretti a Savona, che devono uscire a Carmagnola. Rischio gelo sulla A32 Torino-Bardonecchia.

Difficoltà per la neve anche in A10 nel tratto da Finale Ligure verso Savona. Autostrade per l’Italia segnala rallentamenti e code ‘sino a Spotorno’. Nevica intensamente su A26 Genova Voltri-Gravellona Toce tra il bivio per la A10 e la Diramazione Predosa-Bettole. Sulla A7 Milano-Genova tra Serravalle Scrivia e Busalla e in A10 tra Celle Ligure e Savona. Più debole la nevicata sull’A26 Genova Voltri-Gravellona Toce tra la Predosa-Bettole e Romagnano Sesia e sull’A7 Milano-Genova tra Busalla e Genova Bolzaneto.

Oltre alla forte nevicata che si è verificata stamani sulle autostrade del nodo ligure sono caduti circa 2 cm di neve anche a Genova. In città disagi soprattutto a ponente. Nel porto i tir vengono tenuti fermi per evitare la congestione del traffico ordinario. In A10 chiuso per circa un’ora il casello di Genova-Pra’ per pulizia carreggiata.

Abbondante nevicata questa mattina a Udine e in tutto il territorio della ex provincia, dove le precipitazioni nevose stanno continuando, in particolare, in tutta l’area montana, dal Tarvisiano alla Carnia. Il fenomeno, iniziato nella notte in montagna, dovrebbe continuare lungo l’arco alpino fino al tardo pomeriggio di oggi. In pianura, specie nella zona della Bassa friulana, la pioggia sta prendendo ora il posto della neve. Lo rileva il Centro funzionale decentrato della Protezione Civile regionale del Fvg. Non ci sono segnalazioni, fino a questo momento, di situazioni di particolare difficoltà nelle zone montane, ma diverse squadre comunali di Protezione civile – riferisce il Centro – si sono mobilitate per intervenire nelle situazioni di criticità, lungo alcuni tratti delle strade comunali, in corrispondenza di determinate intersezioni e in alcuni sottopassi. E’ prevista una graduale diminuzione delle precipitazioni nevose in tutte le aree attualmente interessate entro la serata. Nevicate si sono registrate anche nel pordenonese, dove nella zona montana si sono depositate alcune decine di centimetri di neve, e nel goriziano.

In Trentino sta nevicando abbondantemente dalla scorsa notte. A Trento città e in valle dell’Adige sono caduti tra i 15 ed i 30 centimetri di neve e fino a 40-45 cm in montagna. A Trento e in tutta la provincia strade e marciapiedi coperti di neve, con la nevicata che ha causato qualche prevedibile disagio al traffico, soprattutto per i mezzi pesanti ed i veicoli sprovvisti dell’attrezzatura invernale, malgrado la Protezione civile avesse diramato con largo anticipo l’allerta meteo. I mezzi spazzaneve sono operativi per ripulire il più possibile le strade dagli accumuli. Sull’A22, tra Verona Nord ed il Brennero, nevica e le corsie sono a tratti innevate.




Italia sommersa dall’acqua: il maltempo colpisce duro

Italia flagellata dal maltempo da Nord a Sud. La pioggia non smette di battere, facendo esondare i fiumi nel modenese dove sono state evacuate 60 famiglie. “A causa del rischio di frane e valanghe provocato dal maltempo di queste ore invito tutti i cittadini ad evitare di dirigersi verso il bellunese”. Lo dice all’ANSA il presidente del Veneto, Luca Zaia, sulla scorta degli aggiornamenti sulla situazione nella provincia di Belluno, dove collegamenti e viabilità sono in crisi per le piogge, le nevicate e i conseguenti smottamenti. Il Presidente del Veneto ha avviato l’iter per la dichiarazione dello stato di crisi per le zone della regione colpite dal maltempo. In attesa della firma da parte del Governatore e dell’inoltro al Dipartimento nazionale della Protezione Civile per la richiesta di dichiarazione proclamazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, il decreto resterà “aperto” al fine di consentire agli enti locali di effettuare il censimento dei danni a opere pubbliche, infrastrutture, privati, aziende e siti produttivi e comunicarne gli esiti ai competenti uffici regionali. Lo stato di crisi, al momento, riguarda comuni delle zone dell’Alto Vicentino, della Pedemontana trevigiana e il territorio della Provincia di Belluno.

Sulle Dolomiti di Sesto, come anche sulle Dolomiti tra la Marmolada e Fiera di Primiero il pericolo valanghe è “molto forte” (grado 5 di 5). Nel resto dell’Alto Adige, ad esclusione della val d’Adige, è invece “forte” (grado 4 di 4). Nelle regioni più colpite sono caduti da 80 a 140 cm di neve. In molte regioni domenica cadranno da 60 a 110 cm di neve, localmente anche di più. A rendere ancora più difficile la situazione il forte vento da sud che causa accumuli di neve.

La rottura dell’argine del fiume Panaro che ha prodotto una copiosa uscita d’acqua è avvenuta nel territorio comunale di Castelfranco Emilia, a poca distanza da Nonantola e da Modena. Sono state predisposte, nel rispetto della normativa vigente relativa all’emergenza covid, tre strutture dedicate all’accoglienza di eventuali sfollati: il PalaReggiani, la Palestra delle Scuole Guinizelli e la Palestra delle Scuole “Rosse”. E’ chiuso un tratto della ferrovia tra Castelfranco e Modena e sono state chiuse alcune strade: via Bonvino, via Viazza e via Tronco, che sono sott’acqua. Sul posto vigili del fuoco e protezione civile per assistere la popolazione. Aipo sta intervenendo sull’argine.

Da 48 ore i vigili del fuoco sono impegnati nel Centro-Nord in interventi di soccorso dovuti al maltempo che sta colpendo Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Toscana. Oltre 2.200 gli interventi effettuati.

Un piccolo ponte su un torrente è crollato ieri sera a causa del maltempo nella zona di Belluno, facendo precipitare nel greto un mezzo dei vigili del fuoco, vuoto perché i tre occupanti si erano già messi al sicuro. E’ accaduto ieri sera a Gosaldo, ma si è appreso stamane. Il ponte collega la frazione di Rent – rimasta isolata – ad un altro abitato di Gosaldo. Da ieri sera i pompieri hanno compiuto 130 interventi per il maltempo nel bellunese, 50 le squadre al lavoro.

Il fiume Panaro rompe gli argini, evacuazioni nel Modenese – Sono in corso le evacuazioni di abitanti nella zona tra Gaggio e Nonantola, nel Modenese, per la rottura dell’argine del fiume Panaro. Lo annunciano i vigili del fuoco, spiegando che sul posto sono state inviate sezioni operative dalla Toscana e dal Piemonte.

Interrotta ferrovia del Brennero – Per motivi di sicurezza la linea ferroviaria del Brennero è interrotta tra Bolzano e il confine di stato. Da ieri sera sono anche bloccate l’autostrada A22 in direzione nord tra Vipiteno e Brennero e la statale in entrambe le direzioni tra Colle Isarco e il confine di Stato. L’Austria per questo motivo attualmente non è raggiungibile tramite il valico. Numerose le località isolate in Alto Adige. L’Autostrada del Brennero resta chiusa in direzione nord tra Vipiteno e il confine di Stato. La decisione è stata presa durante un vertice della Protezione civile su indicazione della Commissione Valanghe. In Trentino invece si registrano smottamenti e diverse strade bloccate. Fiumi e torrenti sono sorvegliati speciali. A Levico, in via precauzionale, sono stati chiusi i ponti, mentre lungo la sp 133 del Menador, che collega Caldonazzo e Levico con Monte Rovere, si è verificato uno smottamento che ha bloccato la circolazione: oltre ad essersi riversata sull’asfalto un’ampia colata di fango e detriti, è finita in strada anche una pianta. Una frana è stata registrata anche lungo la provinciale 65, tra Telve e Torcegno, in Valsugana: anche in questo caso la strada risulta bloccata. Sempre in Valsugana, l’innalzamento del livello del Brenta sta destando preoccupazioni: come testimonia anche dal sindaco di Borgo Valsugana, nella notte si sono concluse le operazioni di chiusura “del ponte all’altezza bar Cusso e predisposte le barriere presso il ponte tra via Roma e viale città di Prato”, spiega il primo cittadino. “A Olle, invece, è stato chiuso un tratto di Via Volpi. Pertanto domani la viabilità ordinaria risulterà in parte modificata. Prego prestare la massima attenzione e evitare di avvicinarsi a luoghi pericolosi. Grazie ai Vigili del Fuoco, bacini montani e protezione civile”. Nella notte si sono invece registrate frane e smottamenti lungo la sp 79 del Brocono. Le frazioni di Ronco – Chiesa e Ronco – Cainari, in Vanoi, sono quindi rimaste isolate. Vigili del fuoco e Servizio gestione strade sono sul posto per interventi e verifiche.

Allagamenti e frane in Sicilia, Eolie isolate – Due frane si son verificate nel Palermitano, sulle statali Palermo-Sciacca e Termini Imerese-Caccamo. La prima ha interessato il tratto nei pressi di Ponte Balletto, tra San Cipirello e Camporeale. Numerosi gli allagamenti a Palermo: a Mondello (nella zona di piazza Valdesi, viale Regina Elena e principe di Scalea), a Partanna Mondello, in via Messina Marine (nei pressi dell’ospedale Buccheri La Ferla). Chiusa al traffico via Imera. A Messina e provincia strade allagate e frane a Terme Vigliatore, a Basicò, Novara di Sicilia e Tripi. Fermi da ieri pomeriggio i collegamenti con le Eolie a causa del forte vento di Scirocco. Nella città dello Stretto l’amministrazione comunale ha disposto la chiusura dei cimiteri e delle ville comunali, dato che anche per oggi c’è un grado di allerta arancione. Rinviata la campagna di screening Covid-19 per gli studenti, prevista oggi e rimandata a domani. Sempre per il maltempo, a Messina, di nuovo chiuso il porto di Tremestieri. Le navi sono dirottate al porto storico e alla rada San Francesco, di conseguenza i tir attraversano il centro città. A Messina frane e allagamenti, evacuate alcune abitazioni.

A Roma disposta la chiusura degli accessi alle banchine del Tevere – “La Protezione Civile di Roma Capitale ha disposto la chiusura degli accessi alle banchine del Tevere, sulla base dell’informativa del Centro Funzionale Regionale, emessa alle 4:05 del 6 dicembre, con la quale viene comunicato che, a seguito delle piogge che hanno interessato e interessano il bacino del fiume Tevere e dei suoi principali affluenti, si prevede che dal pomeriggio/sera di domenica 6 dicembre 2020 i livelli idrici del Tevere potranno interessare parzialmente le banchine del tratto urbano nelle zone più depresse. La quota iniziale di allagamento delle banchine del tratto urbano presso la stazione idrometrica di Ripetta è stata individuata a m. 7,00”. Lo comunica il profilo Twitter ufficiale del Comune di Roma.

Vento forte in Calabria- Temporali e forti raffiche di vento stanno imperversando in varie zone della Calabria. La situazione più critica si sta manifestando a Reggio, dove ci sono stati vari allagamenti di strade e scantinati ed è caduto anche qualche albero. Decine gli interventi dei vigili del fuoco. Il vento ha danneggiato anche le coperture di alcune case. Il Comune di Reggio Calabria ha disposto la chiusura della Villa comunale per il rischio della caduta di alberi.

Temporali e allagamenti in Campania – Precipitazioni anche a carattere temporalesco stanno interessando, in particolare, in Campania diversi comuni del casertano e della provincia di Napoli. Interventi da parte di squadre della Protezione civile della Regione Campania dotate di idrovore sono in corso a Torre del Greco. Sotto osservazione il fiume Liri-Garigliano. Prosegue il monitoraggio da parte del Centro funzionale e della Sala operativa, in stretto raccordo anche con il Dipartimento Nazionale: si è svolto questa mattina un comitato operativo e nel pomeriggio si terrà un nuovo brief. Si segnalano in diverse aree del territorio temporali anche di forte intensità, venti forti meridionali con raffiche e mare agitato.




Maltempo: arriva il vento da burrasca e il freddo dalla Scandinavia

Il fronte freddo provenuto dalla Scandinavia ha valicato nella notte l’arco alpino e si è riversato su buona parte delle nostre regioni centro-settentrionali, dando vita ad una fase di maltempo. A pilotarlo è un vortice che si sta scavando in queste ore sul Tirreno settentrionale e che in giornata scivolerà rapidamente verso quello meridionale. In particolare i fenomeni si concentrano in avvio di giornata su est Lombardia, Triveneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche e parte di Abruzzo, Lazio ed Umbria. Saltato il Nordovest, dove sono già in atto ampie schiarite, ancora fuori dai giochi il Sud, in attesa dell’arrivo del fronte.

“Il Centro Funzionale Regionale rende noto che il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso oggi l’avviso di condizioni meteorologiche avverse con indicazione che dal mattino di domani, sabato 21 novembre 2020, e per le successive 18-24 ore, si prevede sul Lazio: il persistere di venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali, con raffiche di burrasca forte. Forti mareggiate lungo le coste esposte. Il Centro Funzionale Regionale ha effettuato la valutazione dei Livelli di Allerta/Criticità e pertanto inoltrato un bollettino con allerta gialla per vento su tutte le zone di allerta del Lazio. La Sala Operativa Permanente della Regione Lazio ha diramato l’allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza. Si ricorda, infine, che per ogni emergenza la popolazione potrà fare riferimento alle strutture comunali di Protezione civile alle quali la Sala Operativa Regionale garantirà costante supporto”. Lo comunica in una nota la Protezione Civile del Lazio.




Meteo, cambia il clima: arriva il freddo e il maltempo

Cambia il tempo e se ne va il sole primaverile sull’Italia. Domenica 15 novembre ancora tempo nel complesso stabile, con poche piogge, nebbie a inizio giornata e temperature relativamente miti. Alla fine del giorno però arriverà una perturbazione (la numero 3 del mese) che nella notte tra domenica e lunedì causerà un diffuso peggioramento del tempo, con piogge sparse che bagneranno soprattutto il Centro-Nord. La nuova settimana quindi inizierà, lunedì, con nuvole in gran parte d’Italia, piogge al Nordest e gran parte del Centro-Sud, nevicate sulle Alpi, venti in intensificazione e temperature in calo sul versante adriatico.

Martedì la perturbazione porterà ancora un po’ di maltempo sulle regioni meridionali specie in Calabria e Sicilia dove anche nei giorni successivi insisterà un po’ di maltempo. Nel resto d’Italia alta pressione in rinforzo. Dopo una fase nuovamente stabile e asciutta in gran parte d’Italia che caratterizzerà tutta la parte centrale della settimana, un nuovo peggioramento potrebbe arrivare andando verso il fine settimana. Si tratta di una tendenza a lungo termine che andrà confermata. Seguite gli aggiornamenti.

Lazio

“Il Centro Funzionale Regionale rende noto che il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso oggi l’avviso di condizioni metereologiche avverse con indicazione che dalla mattinata di domani, lunedì 16 novembre 2020, e per le successive 12-18 ore, si prevedono precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Il Centro Funzionale Regionale ha effettuato la valutazione dei Livelli di Allerta/Criticità e pertanto inoltrato un bollettino con allerta gialla per criticità idrogeologica e criticità idrogeologica per temporali su tutte le zone di allerta del Lazio. La Sala Operativa Permanente della Regione Lazio ha diramato l’allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza. Si ricorda, infine, che per ogni emergenza la popolazione potrà fare riferimento alle strutture comunali di Protezione civile alle quali la Sala Operativa Regionale garantirà costante supporto”.




Maltempo, danni al nord: allerta rimane alta anche per centro sud

Un uomo travolto da un torrente in piena nel Varesotto, un altro affogato nel mare in tempesta, un diciassettenne ferito dall’ondina di un tetto staccata da una tromba d’aria a Genova, persone bloccate in una chiesa allagata sulle sponde del lago d’Orta, i pazienti di una casa di riposo di Milano trasferiti perché nella notte, a causa del vento e della pioggia, si è scoperchiato il tetto, i passeggeri di un treno bloccato sulla linea del Brennero evacuati in Trentino: sono solo alcuni dei danni causati dalle continue ondate di maltempo che da ieri hanno colpito tutte le regioni del Nord e che non accennano a fermarsi. 

L’allerta infatti rimane alta per pioggia, grandine e frane nel giorno del controesodo in cui si sono registrate code e rallentamenti per chi rientrava dalle vacanze. Traffico intenso sulla A14 fra Forlì e Bologna, sull’Autosole all’altezza di Firenze e in diversi punti in Emilia, sull’autobrennero, alla barriera di Roma dell’A27, sulla A10 fra Ventimiglia e Genova e anche in Puglia. Pioggia e vento con fulmini in Versilia hanno ancora una volta provocato allagamenti nelle strade, soprattutto a Viareggio (Lucca), con notevoli rallentamenti del traffico e disagi alla popolazione. Annullati alcuni eventi programmati all’aperto per la serata, visto il preannunciato allerta arancione delle condizioni meteo.

Non sono solo i temporali a minacciare i territori e la popolazione in queste ore. Al Centro e al Sud Italia, le squadre dei vigili del fuoco e la flotta aerea del Corpo sono impegnate per fronteggiare gli incendi boschivi nelle Marche, in Toscana e in Sicilia. E in Sardegna, nell’ambito di un’operazione del Corpo forestale per individuare i responsabili di alcuni roghi nell’Isola, tredici persone sono state indagate e alcune di queste arrestate: si tratterebbe di addetti alle operazioni di spegnimento degli incendi stessi. Ma i danni maggiori riguardano soprattutto il maltempo e in particolare il dramma del disperso nel Varesotto. A dare l’allarme per il trentottenne è stato un amico che era con lui nella zona vicino al lago Delio, e che lo ha visto trascinare via nelle acque del torrente in piena. Le ricerche sono andate avanti fino a che le condizioni meteo lo hanno permesso. Poi, complice la pioggia battente, si sono dovute interrompere e riprenderanno domani. Tempo permettendo. Nello Spezzino, invece, un 51enne è annegato nelle acque di Punta Bianca: si sarebbe tuffato con la fidanzata, nonostante il forte vento e le onde. Mentre la donna è riuscita a rientrare a riva l’uomo sarebbe stato risucchiato e rapidamente scomparso tra le onde. Episodio simile, ma non dovuto al maltempo, è accaduto a Villasimius, in Sardegna, dove un turista polacco di 39 anni è morto a causa di un malore dopo essersi tuffato in mare. Ed è stato trovato senza vita fra le montagne della Valle Vigezzo, in Piemonte, l’escursionista di 47 anni di cui non si avevano notizie da giovedì scorso.

Vigili del fuoco al lavoro, da ieri sera, per arginare i danni del violento nubifragio che si è abbattuto, a più riprese, su Milano e l’hinterland milanese. Sono alcune decine gli interventi per tetti scoperchiati, allagamenti di cantine e sottopassi, cornicioni pericolanti, e soprattutto cadute di alberi, anche se fortunatamente non si registra nessun ferito. Dalle 21 di ieri, e poi ancora intorno alla mezzanotte, vento, pioggia e fulmini si sono scatenati sulla metropoli provocando l’intasamento dei tombini e delle ‘bocche di lupo’ dei marciapiedi, e creando gigantesche pozze. In metropolitana ci sono state alcune infiltrazioni, con la Lilla che ha riportato il blocco di svariate scale mobili in diverse stazioni. I danni più consistenti, secondo il Comando provinciale dei vigili del fuoco, si sarebbero 

 Vicino al lago di Como, fra Domaso e Gravedona, una ventina di abitanti e turisti è stata costretta a lasciare la propria casa, mentre nell’Alessandrino una frana è arrivata sull’A7, l’autostrada che collega Milano a Genova. Nel Veronese – colpito domenica scorsa dal tifone – si è verificato un nubifragio nella notte che ha creato allagamenti e sradicato piante, mentre nel pomeriggio è stata la volta di una tromba d’aria e di una fortissima grandinata, con chicchi che, nella provincia confinante di Cremona e Mantova, avevano la grandezza di uova. Danni ingenti ma ancora da quantificare a diversi edifici e soprattutto alle coltivazioni, non ultima quella dell’uva dato che la a zona del Veronese colpita è quella dove si produce il Soave. Danni ancora maggiori per una tromba d’aria nel Vicentino, mentre anche la provincia di Belluno, Cortina d’Ampezzo inclusa, è stata investita da grandinate, e forte vento con relativi danni e smottamenti.




Maltempo, tornano le piogge e si abbassano le temperature

Arriva il maltempo e calano le temperature. Le previsioni meteo per la nuova settimana vedono il ritorno delle piogge con maltempo diffuso da Nord a Sud e temperature massime in sensibile calo. Tutta colpa di una bassa pressione sul Tirreno che richiamerà aria fredda da nord, non mancheranno temporali e neve in montagna.

Lazio

“Il Centro Funzionale Regionale rende noto che il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso oggi il documento “Previsione Sinottica e QPF” che riporta una previsione di precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio, su tutto il territorio regionale, con quantitativi cumulati da deboli a moderati. Il Centro Funzionale Regionale ha effettuato la valutazione dei Livelli di Allerta/Criticità e pertanto inoltrato un bollettino con allerta gialla per criticità idrogeologica con validità dalle prime ore di domani, lunedì 20 aprile e per le successive 24-36 ore su Bacini costieri nord, Bacino Medio Tevere, Appennino di Rieti, Bacini di Roma, Aniene, Bacini Costieri Sud e Bacino del Liri. La Sala Operativa Permanente della Regione Lazio ha diramato l’allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza. Si ricorda, infine, che per ogni emergenza la popolazione potrà fare riferimento alle strutture comunali di Protezione civile alle quali la Sala Operativa Regionale garantirà costante supporto”.




Tromba d’aria ai Castelli Romani e litorale: alberi caduti, black out e cimiteri chiusi

Violenta tromba d’aria tra i Castelli Romani e il litorale alle 5 di questa mattina, con una consistente strage di alberi in molte strade, che sono caduti sulla carreggiata e molti altri sono pericolanti. Alcune strade sono state chiuse, dagli operai comunali e polizia locale. Solo a Genzano, almeno quindici gli alberi caduti in varie zone con numerose auto danneggiate rimaste sotto. Sono al buio circa duecento famiglie della zona di via dell’Aspro via della Selva, via Montegiove, alcuni alberi sono caduti anche all’ingresso del cimitero di via Nemorense, chiusa al transito via Emilia Romagna-Appia Vecchia. Colpiti anche molti altri comuni vicini come Velletri, Lanuvio, Lariano e la zona di Anzio, Nettuno, Ardea e Pomezia, con smottamenti, frane e alberi caduti al suolo.

Al lavoro da diverse ore la polizia di stato, vigili del fuoco, polizia locale, protezione civile e stradale dalla notte, centinaia sono gli interventi ancora in coda per vigili del fuoco e protezione civile, che non riescono ad intervenire per i molti eventi calamitosi causati dal vento che ancora incombe minaccioso su tutta la zona, a Genzano, gli operai di Ambiente stanno ripulendo il centro storico e il corso principale dalle molte tettoie e tegole volate via come carta straccia e cadute al suolo.

Due Squadre di protezione civile sono intervenute su via Casilina tra Colonna e Montecompatri, la Pegaso Colonna e Gamberone San Cesareo. Nella zona tra laghetto e pantano, la strada è stata chiusa alcune ore, altro grosso albero caduto su una palazzina a Montemcopatri zona Acquedotto Felice. Al lavoro da ore I volontari dei due gruppi allertati dalla sala operativa regionale. Anche la protezione civile Beta 91 di Montecompatri sta operando numerosi interventi sul territorio da stanotte. Per pali, alberi e rami caduti su strade.

Le squadre dei vigili del fuoco di Roma e Provincia sono impegnate nelle operazioni di intervento per allagamenti, caduta alberi e rami.
Circa un centinaio gli interventi dalle 20 di ieri sera fino a questa mattina, circa una ventina ancora da eseguire. Sono intervenute anche le squadre dei sommozzatori. Le aree più colpite sono quelle di Anzio e Pomezia.