Malasanità: per 1 italiano su 3, 34 mila denunce ogni anno

 

Redazione

 

A tutela dei Medici, un nuovo strumento per contrastare il dilagante fenomeno della Medical Malpractice, che ha assunto negli ultimi anni le dimensioni di una pandemia. Una rete nazionale di Legali e Consulenti Tecnici schierata al fianco dei Medici: M.S.M. Srl – Mutuo Soccorsolegale Medici supporta il medico e sanitario a 360° nel momento in cui si trovi ad affrontare un evento devastante come la denuncia penale.

"Secondo i dati in nostro possesso un italiano su tre si lamenta di malasanità” – dichiarano Fabrizio Fossati e Calogero Caponetto, responsabili di M.S.M. Srl – Mutuo Soccorsolegale Medici – “Attualmente in Italia la problematica assicurativa ha un ruolo sempre più rilevante nell’attività professionale dei medici o sanitari ed appare assolutamente necessario realizzare un sistema in grado di fornire loro una consulenza e tutela legale tempestiva e specialistica, atteso il continuo mutare di leggi e sentenze, molto spesso sfavorevoli alla classe medica ed ai sanitari in genere”.


LA SITUAZIONE IN ITALIA
– In Italia non esistono certezze in merito alla tutela dei rischi sanitari. Sia agli operatori (dai medici ai portantini) che ai cittadini tutti (pazienti e loro parenti) le strutture sanitarie dovrebbero essere garantite come totalmente sicure, non solo sul piano professionale, ma anche su quello strutturale e assicurativo. Il concetto di sicurezza implica che qualunque "evenienza avversa" che possa capitare ad ogni individuo riceverà adeguata copertura. Tuttavia manca una legge specifica che affronti il problema del rischio professionale, sanitario ma non solo.


LE CAUSE DEL RISCHIO DI MALPRACTICE
– I rischi sempre maggiori a cui è esposta la componente medica/sanitaria nella delicata attività professionale sono correlati all'aumento esponenziale della conflittualità con i pazienti; alle difficoltà del mercato assicurativo a fornire coperture adeguate; alla mancanza dell’obbligo assicurativo per le strutture ospedaliere; all'assenza di monitoraggio, prevenzione e riduzione del rischio clinico (risk management); al coinvolgimento personale dei medici in lunghi processi penali e civili; all'esposizione del patrimonio personale dei medici, spesso aggredito da azioni esecutive dei pazienti e di rivalsa delle strutture; al danno alla persona; alla scomparsa dell’alea terapeutica; non osservanza delle norme delle disposizioni di legge, tra cui le linee guida; al contenzioso derivante dal mancato rispetto delle normative vigenti; alla non ottemperanza della gestione burocratica.

I DATI – Secondo l’Eurobarometro, agenzia dell’Unione Europea, su un campione di 5.000 pazienti, il 68% ritiene che gli errori medici e di errata prescrizione dei farmaci siano tra i problemi più rilevanti di cui sono fortemente preoccupati, senza tener conto dell’alea terapeutica. Il 23% di questo campione dichiara di avere avuto personalmente o in famiglia problemi causati da errori medici. I ricorsi sono aumentati di circa il 38% in tutti gli Stati negli ultimi 5 anni.

Secondo un’indagine dell’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), in un anno solare si registrano circa 34.000 denunce di cittadini per danni subiti da medici privati e nelle strutture sanitarie. Considerato che un risarcimento si aggira tra i 25.000,00 e i 40.000,00 Euro, il costo economico della malpractice potrebbe giungere a superare i 2 miliardi di Euro l’anno. Cifre teoriche, ma folli se si considera che rappresentano il 2% del FSN (fondo sanitario nazionale).

LE POSSIBILI SOLUZIONI – Per porre rimedio a questi rischi sono necessari nuovi strumenti legislativi e un costante confronto con l’esperienza europea, nuove forme di tutela legale e assicurativa e nuovi strumenti di monitoraggio e prevenzione dei rischi e degli eventi avversi. In particolare, tutti i professionisti, sanitari e non, dovrebbero essere coperti da assicurazione. La tipologia di polizza deve coprire sia la “colpa lieve” che la “colpa grave” per il libero professionista, solo la sola colpa grave per il dipendente ospedaliero.

A questo proposito, M.S.M. Srl – Mutuo Soccorsolegale Medici propone una risposta definitiva. Una rete nazionale di Legali e Consulenti Tecnici viene schierata al fianco dei Medici, fornendo uno strumento finalmente chiaro e diretto che supporti il medico/sanitario a 360° nel momento in cui si trovi ad affrontare un evento devastante come la denuncia penale. MSM Srl non rientra in alcun modo nel mondo dei servizi assicurativi, né vi entra in conflitto.

L’acquisto del servizio da parte del Medico include la consulenza sulle polizze assicurative esistenti, con esclusione totale di vendita diretta o indiretta di polizze, il pronto soccorso legale e la tutela del patrimonio personale, offerte da Professionisti esperti dei settori e convenzionati con MSM Srl. In caso di contenzioso penale, il Medico dovrà solamente conferire il mandato ad uno dei legali convenzionati con MSM, esperti del settore penale-sanitario, lasciando a quest’ultimo la gestione del complesso iter burocratico, perizie e atti irripetibili compresi, a costi prefissati e rispondenti ai minimi tariffari legali. Netto risparmio quindi per i medici in contenzioso, ma anche per le strutture ospedaliere e le assicurazioni.




NAPOLI, MALASANITA' : ANZIANO 67 ENNE MUORE PER L'ASSENZA DI POSTI LETTO IN OSPEDALE.

di Christian Montagna

Una triste storia di malasanità che ancora una volta vede come protagonisti gli ospedali di Napoli. Un problema, quello della malasanità, che in tutta la nazione si fa sentire sempre di più. Un trasferimento in emergenza obbligato dovuto alla mancanza di posti letto liberi in Cardiochirurgia ha causato la morte di Biagio Auricchio, 67 anni. Già lo scorso 6 agosto il paziente cardiopatico era stato trasportato in elicottero. Monaldi e Policlinico off limits. La regione dal suo canto continua a dire di essere sul punto di organizzare la rete di emergenza. Per ora però ancora nulla. E così lo scorso 13 agosto, dopo il secondo trasferimento in ambulanza urgente dalla clinica Trusso di Ottaviano all'ospedale Moscati di Avellino, la tragedia. La centrale operativa del 118 aveva avvertito in tempo gli operatori sanitari della mancanza di disponibilità di ricovero nel reparto in tutte le strutture del napoletano ma il trasferimento era d'obbligo visto che era stato diagnosticato un'aunerisma all'aorta. I parenti dell'anziano deceduto chiedono giustizia e chiarezza; non si può morire ancora oggi per una sanità che arranca, stenta e troppo spesso è insufficiente.

 




ROMA, MALASANITA’: MA A CHI SIAMO IN MANO?

Redazione

Roma – “Malasanità: uno stillicidio di eventi avversi. Non c’è mai fine agli errori medici, ormai i cittadini hanno timore ad avvicinarsi alle strutture sanitarie. Entri in ospedale, non sai se e come ne esci”. Il grido di allarme proviene dal presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che così commenta la vicenda di un ragazzo siciliano operato all’Istituto Regina Elena. “Il giovane doveva essere sottoposto a un intervento per rimuovere un fibroma nasofaringeo, patologia benigna che, in un istituto specializzato in oncologia qual è la struttura di Mostacciano, non avrebbe dovuto presentare problemi” spiega il presidente. “Purtroppo qualcosa non è andato per il verso giusto – precisa – e non durante l’intervento ma nella fase preoperatoria.

Un caso che ricorda molto la drammatica vicenda della piccola di due anni deceduta poco tempo fa al policlinico di Tor Vergata. A chi siamo in mano?” si chiede Maritato. “E, il caso ancor più grave – aggiunge il presidente – è rappresentato dal comportamento dei sanitari che, resisi conto dell’errore hanno occultato la verità con goffe spiegazioni tendenti a sminuire l’accaduto. Sembra addirittura che siano stati ‘ritoccati’ alcuni documenti relativi al consenso informato, inserendo maldestramente precisazioni circa le cosiddette ‘reazioni avverse’. Siamo vicini al ragazzo, alla famiglia e ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso. Naturalmente auspichiamo atti conseguenti dalla direzione dell’ospedale”.