Roma, incendio nell’ex mega discarica di Malagrotta: finestre chiuse entro 6 Km

Ancora un rogo in un impianto di rifiuti a Roma. Nel pomeriggio di ieri 24 dicembre un vasto incendio é divampato all’interno del Tmb1 di Malagrotta, nel sito che ospita la ex mega discarica della Capitale, ormai chiusa da anni.

Ad andare a fuoco è “il secondo impianto in ordine di importanza per il trattamento dei rifiuti di Roma, presso il quale Ama conferisce ogni giorno circa 650 tonnellate di rifiuti, per un totale di 200mila t/anno”, ha spiegato l’assessora capitolina ai Rifiuti Sabrina Alfonsi che si è subito recata sul luogo dell’incendio. La nube di fumo, nell’area all’estrema periferia romana, è visibile a distanza e la protezione civile capitolina “raccomanda, a titolo precauzionale, alla popolazione presente nel raggio di un chilometro dalla zona dell’incendio di non sostare nei pressi, di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti e di non utilizzare al momento i condizionatori d’aria”.

Non si registrano feriti o intossicati. Il governatore del Lazio, Francesco Rocca, è in costante contatto con il governo e ha chiesto, in via precauzionale, di tenere le finestre chiuse in un raggio di sei chilometri dal rogo. “Ho sentito il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il sottosegretario Mantovano, il ministro Pichetto Fratin, il presidente della Regione Lazio Rocca, il prefetto Giannini: tutte le istituzioni sono allineate e concordi nel lavorare insieme per evitare a Roma un’ennesima emergenza rifiuti”, le parole del sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri.

L’incendio è sotto controllo ma sono i pompieri resteranno al lavoro per l’intera notte. Le cause del rogo sono da chiarire, per ora l’ipotesi è che sia partito da un silos. Le forze dell’ordine manderanno una prima informativa in procura e poi verrà aperto formalmente un fascicolo di indagine. L’area è stata perimetrata e messa in sicurezza. Le squadre dell’Arpa hanno installato i campionatori necessari per il monitoraggio della qualità dell’aria. L’impianto di Trattamento meccanico-biologico, che tratta a freddo i rifiuti indifferenziati o residuali dopo la raccolta differenziata, era l’ultimo di questo tipo rimasto a Roma, altri tre in passato erano stati distrutti o interessati da incendi e chiusi. Il 15 giugno 2022 ad andare distrutto da un incendio, sempre nell’area della ex mega discarica di Malagrotta, era stato l’impianto gemello il Tmb2. Prima ancora l’11 dicembre 2018 era andato a fuoco e distrutto il Tmb Salario e a marzo 2019 il Tmb di Rocca Cencia fu oggetto di un rogo e in tempi più recenti chiuso per decisione del Campidoglio. Il Comune di Roma e l’Ama, l’azienda capitolina che si occupa della gestione dei rifiuti, sono al lavoro per valutare le ricadute sulla tenuta del servizio, già in un difficile equilibrio strutturale per la carenza di impianti e sotto stress in questi giorni di feste, con pacchi e scarti dei cenoni di Natale che rischiano di restare in strada. Una paura messa in evidenza dalla Cgil ma che dal Campidoglio tendono a ridimensionare, approntando tutte le misure necessarie a scongiurarla.

 “Certamente è un evento non privo di conseguenze sul regolare svolgimento dell’attività di gestione dei rifiuti, in un periodo in cui la produzione aumenta. Con l’Ama abbiamo individuato sbocchi alternativi per mettere in sicurezza il conferimento dei rifiuti nei prossimi giorni”, ha rassicurato l’assessora Alfonsi aggiungendo di non sapere al momento quando l’impianto potrà riaprire.




Roma, giallo a Malagrotta: trovato un corpo carbonizzato

Un incendio a Malagrotta e il tragico ritrovamento di un morto.

Il rogo è scoppiato nel pomeriggio del 24 dicembre: in una delle automobili trovata salma di un uomo. Indagini in corso per stabilire causa del rogo e identità della vittima.

Il rogo è scoppiato all’interno di un’officina in via di Malagrotta. Le fiamme si sono propagate da quelle di due veicoli presenti: all’interno è stata rinvenuta la salma carbonizzata di un uomo, probabilmente dipendente dell’attività.Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e gli agenti della Polizia di Stato. Al momento le cause dell’incendio scoppiato nell’officina di Malagrotta sono ancora da accertare così come l’identità della vittima. Le indagini continuano.  




Roma rifiuti, Raggi: "Malagrotta non riapre, Ama pensi a ripulire la città"

Redazione

ROMA – "Malagrotta non riapre, si bonifica e abbiamo pronta una delibera. A proposito di profezie, TMB a Roma pieni da ottobre, Fortini dov'era?" dice in un tweet la sindaca di Roma Virginia Raggi. "La riapertura di Malagrotta non è un'ipotesi che prenderemo mai in considerazione – scrive su Facebook la Raggi -. Al contrario, andiamo avanti verso la bonifica, che Cerroni dovrà portare a compimento in tempi rapidi. Sorprendono, francamente, le parole del presidente Fortini, soprattutto quando afferma che qualcuno sta tentando di portare avanti una marginalizzazione di Ama per favorire il privato, quando la nostra linea persegue da sempre direzioni diametralmente opposte".

"Stupisce infine, che queste dichiarazioni di Fortini giungano all'indomani del blitz in direzione Ama della nostra assessora Paola Muraro – aggiunge -. Per la prima volta c'è una forza politica che, con estrema trasparenza, chiede un confronto franco e leale ai vertici di un'azienda pubblica per informare i romani e la reazione qual è? Come l'abbiamo vista direi, del tutto scomposta. Il suggerimento è molto semplice: Ama e i suoi dirigenti mettano da parte i titoli di giornale e pensino a lavorare per il bene di Roma ripulendo la città".

 

Muraro verso Ama L’impianto di Rocca Cencia va utilizzato. Anche se dietro c’è il "re della monnezza" Manlio Cerroni. È stato chiaro l’input dell’assessore all’Ambiente Paola Muraro, protagonista l'altro ieri di un blitz alla «casamadre» di Ama. Visita a sorpresa, poi quattro ore di discussione, tra pioggia di accuse contro la municipalizzata e minacce di occupazione. E i toni più aspri si accendono proprio su Cerroni. Tutto in diretta streaming, di nuovo nella bufera per l’«apertura» all’ex patron di Malagrotta. «Non vuoi portare i rifiuti a lui (Cerroni) e la città piena di immondizia non può essere penalizzata per questo», dice la Muraro all’ad di Ama, Daniele Fortini. Che ricorda però (sottovoce) come «una amministrazione pubblica non può stipulare un contratto con chi ha un contenzioso». Né in teoria con chi è indagato o condannato. «Io non chiederò mai di utilizzare l’impianto di Cerroni – ribadisce l’ad -. O me lo dicono le autorità o senza gara non lo uso».

Muraro insiste, intollerabile il caos immondizia nella Capitale, vuole un piano operativo con soluzioni a breve termine, ma niente «proclami» e cronoprogramma arrivano dal vertice fiume: le strade «vanno spazzate», nuova mappatura dei centri raccolta dei rifiuti ingombranti (la chiede l’assessore), nessuna promessa ma i problemi dei tmb «vanno risolti». Quello del Salario (inquina, è oggetto di denunce) va chiuso entro novembre, ripete la Muraro, che detta l’ultimatum: «In 15 giorni va svuotato dai rifiuti, i residenti non ne possono più». Poi serve anche la collaborazione dei cittadini, «siamo tutti Ama», ripete la titolare dell’Ambiente – veneta di origine- con lancio di appelli solo apparentemente ironici ai romani: mai più «lancio della spazzatura dalla moto» («Si sa, sono famosi per questo»).




APRILIA: UNA DISCARICA PER SOPPERIRE ALLA CHIUSURA DI MALAGROTTA? MA NEPPURE PER SOGNO!

Redazione

Aprilia (LT) – Sono circolate molte voci che hanno messo in allerta i residenti di aprilia circa un progetto, descritto come segreto ma ormai in fase avanzata, di realizzazione di una nuova discarica sul territorio di Aprilia, ove conferire rifiuti indifferenziati e inerti. Il Sindaco di Aprilia Antonio Terra precisa che allo stato non vi sono notizie ufficiali in merito.

L’Amministrazione Comunale ha chiesto in via istituzionale ragguagli su eventuali progetti del genere alla Regione Lazio, presso la Segreteria dell’Assessore alle Politiche del Territorio e Rifiuti Michele Civita, dalla quale è pervenuta una smentita ufficiale.

“Nonostante le rassicurazioni del caso – ha commentato il Sindaco Antonio Terra – la problematica del conferimento dei rifiuti dopo la chiusura della discarica di Malagrotta investe da vicino tutti i Comuni dell’hinterland capitolino. Stiamo pagando le conseguenze di scellerate politiche ambientali da parte degli enti superiori e, sulla vicenda, saremo vigili ed attenti. Nonché, contrari ad ogni ipotesi di discariche sul territorio di Aprilia, anche di quelle campate in aria”.

 




ROMA RIFIUTI:: “FIRMATA ORDINANZA PER CONTINUARE CONFERIMENTO IN IMPIANTI COLARI”

Redazione

Roma – Ieri il sindaco di Roma Ignazio Marino ha firmato l’ordinanza che consente ad Ama di continuare il conferimento dei rifiuti urbani raccolti nella città di Roma, anche presso i due TMB denominati “Malagrotta 1” e “Malagrotta 2”  nonché presso l’impianto di Tritovagliatura riconducibili al Co.La.Ri. Il Consorzio e le società ad esso riconducibili “devono assicurare, comunque, la piena operatività dei due TBM e dell’impianto di Tritovagliatura secondo la massima capacità consentita nei rispettivi atti di autorizzazione” dispone l’ordinanza.

Gli effetti del provvedimento firmato dal sindaco, in coerenza con il la sua natura contingibile ed urgente, dovranno limitarsi al tempo strettamente necessario all’individuazione delle soluzioni più opportune e “comunque per un periodo non superiore a tre mesi”. Tra le motivazioni addotte nell’ordinanza c’è lo scenario di “severa criticità” che si verrebbe a determinare all’interno del processo di gestione del ciclo dei rifiuti urbani a Roma nell’ipotesi in cui si dovesse interrompere il conferimento nei due impianti TMB e nel Tritovagliatore di proprietà di Co.La.Ri.  . Lo comunica, in una nota, il Campidoglio.

 




MALAGROTTA: NUOVA RESIDENZA PER I RIFIUTI SENZA FISSA DIMORA …

Luca Pagni

Bracciano (RM) – In questi giorni si è parlato moltissimo della nuova residenza che i rifiuti senza fissa dimora di Malagrotta stanno per adottare, addirittura la scatola parlante, detta TV, affermava che sarebbero andati al nord tra Veneto e Liguria, il trasporto, ovviamente, su gomma.

Lunedi scorso si è verificato un interminabile e grottesco consiglio straordinario della Regione Lazio richiesto da M5s, proprio in merito alla questione rifiuti, dove il Presidente Zingaretti e la sua squadra di cavalieri senza volto, avevano affermato come possibile nuova soluzione, il sito di Falcognana. In tutti questi anni di sfruttamento del riciclo, nella gestione e nella compravendita dei rifiuti si continua a parlare di emergenza, siamo invasi da emergenze come fossero il nuovo oppio dei popoli. Si chiude Malagrotta, forse, ma solo forse, si manda a casa Cerroni, di sicuro si lasciano a casa centinaia di famiglie a causa della non volontà dei vostri governanti di usare l’emergenza come una possibilità.

Si potrebbero adottare modus operandi virtuosi seguendo esempi di stati vicino come la Germania e la Svezia. In realtà continuano a prenderci in giro, a far passare come verità assolute e uniche soluzioni di rimedio le loro bugie; in verità, tra le segrete, si svolgono riunioni in cui Istituti pubblici o parastatali, amministrazioni comunali, provinciali e regionali si accordano e firmano la condanna a morte dei nostri territori. Il 9 settembre 2013 il Comune di Bracciano, capitanato dal principe ventennale del castello, e la società partecipata “Bracciano Ambiente”, hanno emesso un bando di gara per la gestione di un trimestre di rifiuti che si chiuderà il 31 dicembre 2013 (pari a 20.000 tonnellate) per la somma di 60 euro a tonnellata; ghiotta occasione per tentare di coprire l’enorme buco in bilancio della “Bracciano Ambiente” che grava e continuerà a gravare sulle spalle dei cittadini dei comuni che conferiranno nella discarica di Bracciano.

Continuano a prenderci in giro, continuano a decidere per noi senza chiedere mai, continuano con i loro sorrisi a dire che non dobbiamo preoccuparci, ci mischiano le carte e rendono i giochi difficili solo per il gusto di complicarli e farci arrendere. Ci dicono che tutte le soluzioni possibili sono già state vagliate ma che proprio non si poteva fare diversamente. Si appellano alla legge 24 Dicembre 2012 n. 228 nota come “Legge di stabilita' 2013”. Non lo diciamo noi, lo dice la legge stessa: è questione di bilancio!

La salute dei vostri figli vale meno del bilancio dei vostri comuni, il futuro delle vostre famiglie è irrisorio rispetto al colore rosso o verde dei semafori bancari. Il nostro appello ora è ai cittadini che vivono e crescono la loro prole in queste terre strumentalizzate dalle lobby, unitevi a noi, unitevi e mettetevi dalla parte della barricata dove la parola d’ordine è diritto alla salute. M5s Anguillara Sabazia si pone contraria all’immissione dei rifiuti di Ciampino, Fiumicino, Roma Capitale e Città del Vaticano; quattro comuni che si andranno ad unire ai già 25 presenti nella discarica. M5s Anguillara Sabazia è pronta a battersi per il diritto alla salute di tutti noi e voi ma chiediamo il vostro aiuto, il sostegno e l’appoggio. Scendete in piazza con noi, manifestate la vostra opinione e obblighiamo le nostre amministrazioni a prendersi le proprie responsabilità dimostrandoci consapevoli e informati; rendiamo atto a Carlo Cattaneo, a Giuseppe Mazzini, ai nostri padri fondatori, a tutti quegli uomini e donne che hanno dato la vita per il sogno della libertà e pretendiamo di ritornare a essere lo Stato perché lo Stato Siamo Noi!
Se volete la pace dovete preparare la guerra!
 




BRACCIANO, "CUPINHORROR": QUAL'E' IL FUTURO DELLA DISCARICA?

Luca Pagni

Bracciano (RM) – Si è svolta all’auditorium di via delle Ferriere a Bracciano un’assemblea pubblica intitolata “CupinHorror” organizzata da Elena Rosa Carone Fabiani (già candidata a Sindaco) ed a cui hanno preso parte rappresentanti dei Comitati di Frazione di Bracciano Nuova e Castel Giuliano, consiglieri di opposizione, rappresentanti del M5S e una quarantina di cittadini.

Durante l’incontro si è discusso animatamente delle decisioni votate in Consiglio Comunale sul futuro della Bracciano Ambiente e della pubblicazione di un bando per la vendita di parte della discarica di Cupinoro a privati. Abbiamo verificato sulla Gazzetta Ufficiale (V serie speciale – Contratti Pubblici n.93 del 9-8-2013) che “A seguito di deliberazione del Consiglio di Amministrazione della Bracciano Ambiente Spa del 30.07.2013 e' indetta Asta Pubblica per la vendita di spazi di conferimento per rifiuti nell'invaso di Cupinoro a terzi operatori economici” di 20.000 Tonnellate in lotto unico di "Rifuti ammessi in discarica" dal Decreto 46/2007” nella “Discarica di Bracciano in località Cupinoro Via Settevene Palo Km 6.500,00 a Bracciano Roma”, con periodo di conferimento dei rifiuti dal 16.09.2013 al 31.12.2013 con eventualmente rinnovabile di mesi 3 secondo le volumetrie disponibili. “Importo minimo di vendita: Euro 65,00 a Tonnellata (1.300.000 Euro) oltre imposte locali, regionali e di Legge dovute e IVA / Tonnellata. L'operatore economico dovrà presentare la migliore offerta in aumento sull'importo minimo di vendita posto a base d'asta, entro il 30 agosto 2013. Essendo andata deserta la prima gara è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (V serie speciale – Contratti Pubblici n.93 del 13-9-2013) un altro bando quasi identico al precedente con nuove date di presentazione delle offerte che dovranno avvenire entro il giorno 4 ottobre 2013 con il conferimento dei rifiuti dal 14.10.2013 al 31.12.2013 eventualmente prorogabile per mesi 6 secondo le volumetrie disponibili.
I terreni circostanti all'attuale discarica di Cupinoro potranno dunque essere acquistati da privati e già si vocifera che ci possano essere delle "teste di legno" dei manager della discarica di Malagrotta che dovrebbe chiudere domani 30/09/2013 ed i cui rifiuti potrebbero arrivare a Cupinoro, contro la volontà del "Popolo sovrano" non solo locale. Da almeno un anno si vocifera che ci sarebbe un accordo tra Comuni, Provincia e Regione per fare la discarica che sostituirà Malagrotta… a Cupinoro, a cavallo tra il comune di Bracciano e quello di Cerveteri. Secondo gli organi di stampa esisterebbe un "accordo di massima tra Comune di Roma, Provincia di Roma, Regione Lazio e Comune di Bracciano, redatto dopo un incontro in Campidoglio tra il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l'assessore capitolino all'Ambiente Marco Visconti e i Comitati di Valle Galeria” (fonte ANSA) che avrebbe identificato la discarica definitiva dei rifiuti di Roma nel Comune di Bracciano, allargando la pre-esistente discarica di Cupinoro, confinante con il Comune di Cerveteri."La posizione del Forum dei cittadini è sempre stata chiara fin dall’inizio della sua esistenza "chiediamo priorità determinata e rapida verso adeguati finanziamenti a sostegno di politiche della Riduzione, del Riuso, della Raccolta differenziata spinta porta a porta, della Realizzazione degli impianti di riciclo e recupero della frazione organica, senza combustioni, su tutta Roma e in tutte le province".Il presidente della Bracciano Ambiente, Marcello Marchesi nel 2012 dichiarò che “la prima autorizzazione all’apertura della discarica regionale di Cupinoro è stata rilasciata nel 1991. Dal 1991 al 2004 è stata gestita da privati. Nel giugno 2004, la gestione è stata affidata alla Bracciano Ambiente SpA, società interamente partecipata dal Comune di Bracciano. A Cupinoro, complessivamente dal 1991, sono stati smaltiti circa 2,3 milioni di metri cubi, di cui 600.000 circa dalla presa in gestione da parte di Bracciano Ambiente. La volumetria è in corso di esaurimento, residuano circa 60.000 metri cubi. Attualmente l’area in concessione occupa una superficie complessiva pari a poco più di 52 ettari, di cui circa 10 destinati allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, mentre la ulteriore superfici, pari a circa 42 ettari, è destinata all’area di sviluppo tecnologico, agli uffici ed alle aree di manovra… Nel 2012 realizzeremo 1 impianto multi-materiale per il trattamento, la raffinazione e la valorizzazione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata (carta, plastica, metalli), con annessa piattaforma di conferimento autorizzata dal CONAI.Il piano industriale prevedeva per il 2012 la realizzazione degli impianti già autorizzati dalla Regione Lazio, ovvero 1 impianto di trattamento della FORSU (frazione organica da rifiuto solido urbano, il c.d. umido) da 30.000 tonnellate/anno, 1 impianto di preselezione di ultima generazione con TMB (trattamento meccanico biologico) “che consentirà alla data del 31 dicembre 2012 la cessazione di ogni conferimento di rifiuto indifferenziato presso la discarica di Cupinoro”.Non essendo presente alcun rappresentante della maggioranza, abbiamo raggiunto telefonicamente l’Assessore all’Ambiente Paola Lucci che non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ricordando che i cittadini sono liberi di radunarsi e discutere anche contro le delibere del Consiglio Comunale, le cui idee sul conferimento di nuovi rifiuti da Malagrotta a Cupinoro, sono già stati espresse in atti pubblici, da chiunque consultabili.




ROMA RIFIUTI, UNA DISCARICA IN CAPITALE

Redazione

Roma – Donato Robilotta   Coordinatore dei Socialisti Riformisti,interviene dinuovo sul tema rifiuti e ribadisce la sua linea: "E’ condivisibile la constatazione fatta dal neo assessore ai rifiuti della Regione che a Roma serve comunque una discarica – dice – cosa che rompe finalmente un muro di ipocrisia di chi non voleva e non vuole vedere la realtà.

Oggi grazie al lavoro fatto dal Ministro Clini, dal Prefetto Sottile e dalla società Colari, a Malagrotta tutti i rifiuti che vengono sversati sono trattati, o negli impianti di Tmb o nel tritovagliatore appena installato, e questo risolve il problema dell’infrazione europea.

Però i numeri mettono ancora una volta in evidenza come nel Lazio ci sia un deficit di impianti sia di Tmb, oggi abbiamo una potenzialità di smaltimento pari a 1milone900mila tonnellate all’anno di rifiuti rispetto alla produzione di ben 2milioni800mila tonnellate, che di termovalorizzatori, tanto che a fronte di una produzione di 600mila tonnellate di Cdr abbiamo una potenzialità di smaltimento pari a 300mila tonnellate di cdr.

Quindi occorre immediatamente darsi da fare per costruire gli impianti di Tmb previsti dal piano regionale dei rifiuti, ma rimasti solo sulla carta, e quelli di termovalorizzazione, a cominciare da quello di Albano e dal completamento delle altre due linee di Malagrotta.

Solo quando avremo completato l’impiantistica necessaria a chiudere il ciclo potremo chiudere le discariche nel Lazio come quella di Malagrotta, ma avremo sempre bisogno di avere accanto agli impianti delle discariche di servizio per gli scarti e le emergenze.

Sarebbe bene che sia l’attuale Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che i candidati come Marino e Marchini, prendano posizione – conclude Robilotta – senza girarsi dall’altra parte, facendo finta di non vedere, perché il giorno dopo le elezioni chi vince dovrà prendere delle decisioni nel merito che non siano demagogiche".




LAZIO EMERGENZA RIFIUTI: MARTEDI' IL TAVOLO REGIONALE CON IL MINISTRO CLINI

Redazione

Roma – E’ prevista per martedì 16 aprile alle ore 11:00, presso la Regione Lazio, l’apertura del tavolo regionale sull’emergenza rifiuti che in questi giorni vede come protagonista l’impianto Saf di Colfelice, coinvolto direttamente nel trattamento dei rifiuti provenienti da Roma, dopo la decisione di chiudere la discarica di Malagrotta. E’ stato necessario spostare l’incontro di un giorno (era previsto per lunedì 15) per consentire la partecipazione del Ministro dell’ambiente Corrado Clini, che si confronterà nella sede della Regione Lazio con l’assessore alle Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Rifiuti, Michele Civita, il consigliere Regionale del gruppo “Per il Lazio”  Daniela Bianchi, una delegazione di sindaci della provincia di Frosinone, il Presidente della Saf Cesare Fardelli, il direttore tecnico dell’impianto, ing. Roberto Suppressa e i rappresentati dei comitati di protesta. Il tavolo avrà l’obiettivo di studiare una soluzione alla gestione dei rifiuti della città di Roma che, secondo il Decreto Clini, per 120 giorni, in parte, dovranno essere trattati dalla Saf di Colfelice (fino a circa 400 tonnellate al giorno), per poi tornare a Malagrotta. Il consigliere Bianchi ha insistito molto sulla costituzione di un tavolo tecnico per risolvere l’emergenza rifiuti. La presenza del ministro Clini rappresenta un valore aggiunto di grande rilevanza. – Tutti i protagonisti della vicenda saranno seduti attorno allo stesso tavolo. Sarà un’occasione importante – dichiara il consigliere Bianchi – per trovare in tempo reale una soluzione che, rispettando le ragioni di ognuno, riesca a individuare un punto di incontro soddisfacente e accettabile. Sono fiduciosa" conclude.    
 




ROMA, VALLE GALERIA: CASA DEL COMMISSARIO ALL'EMERGENZA RIFIUTI CIRCONDATA DALLA SPAZZATURA

Redazione

Roma – La misura è colma come la discarica di Ponte Galeria nei pressi di Roma. La pazienza dei cittadini della zona a nord di Roma è arrivata al culmine. Anni di speculazioni e mesi di promesse mai mantenute porteranno i cittadini della valle in piazza sabato 5 gennaio per protestare contro l'ennesima proroga contro la chiusura della discarica di Malagrotta.

Intanto, nella notte, la casa del commissario all'emergenza rifiuti, Sottile, è stata circondata da sacchi della spazzatura pieni di rifiuti e ad uno dei muri dell'abitazione è stato appeso uno striscione che recitava: "Bastaaaa discariche a Valle Galeria".

Alla manifestazione di sabato mattina, organizzata tra l'altro dall'associazione Ideeincorsa, aderiranno anche i Verdi ed il Comune di Roma nella persona del sindaco Alemanno e dei presidenti del XV e XVI municipio Gianni Paris e Fabio Bellini. Dall'associazione sottolineano quanto sia importante "continuare la nostra lotta e partecipare alla mobilitazione di sabato" viste anche le recenti dichiarazioni del Ministro dell'Ambiente Clini che dai cittadini sono viste come "primo risultato che possa mettere in pista soluzioni diverse delle attuali".

"Sabato prossimo saremo affianco agli abitanti della Valle del Galeria che manifestano per l'ennesimo attacco al loro martoriato territorio. – afferma il Presidente dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio – La zona della Valle del Galeria dovrebbe essere dichiarata, come chiedemmo in Consiglio regionale, zona ad alta criticità ambientale – cosa per la quale basterebbe un decreto della Polverini e che chiuderebbe la porta a qualsiasi impianto inquinante nella zona – perchè negli ultimi quaranta anni ha pagato un conto sanitario e ambientale altissimo, altro che continuare ad utilizzarla come discarica. La revisione dei piani di Sottile, che non può essere ancora commissario visto che dovrebbe smentire se stesso,  deve essere l'occasione per cambiare rotta. Basta con inceneritori e discariche. Si inizi una volta per tutte con la differenziata spinta porta a porta e con il riciclo, innescando una volta per tutte la gestione sostenibile dei rifiuti, si utilizzino i nuovi poteri del supercommissario per la realizzazione dell'impiantistica che manca a questo scopo nel Lazio e si chiuda per sempre questa pagina vergognosa".

tabella PRECEDENTI:

03/01/2013 ROMA, DISCARICA MALAGROTTA E MONTI DELL'ORTACCIO. CLINI: LE DECISIONI PRESE DA SOTTILE SARANNO RICONSIDERATE
01/01/2013 MONTI DELL'ORTACCIO, DISCARICA: DUE CITTADINI SALGONO SU TRALICCIO ALTA TENSIONE PER PROTESTA
24/10/2012 ROMA, RIFIUTI: SOTTILE CONFERMA LA SCELTA DI MONTI DELL'ORTACCIO
15/09/2012 ROMA, MONTI DELL'ORTACCIO: IL CONSIGLIERE REGIONALE (PD) MARCO DI STEFANO CHIEDE RIUNIONE URGENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE APERTA AI CITTADINI, ALLA PRESENZA DEL PREFETTO SOTTILE
05/09/2012 ROMA RIFIUTI, ALEMANNO: SU VALLE GALERIA VALUTAZIONE TECNICA SENZA SCONTI
04/09/2012 ROMA, QUESTA SERA LA FIACCOLATA CONTRO LA DISCARICA PROVVISORIA A MONTI DELL'ORTACCIO
23/08/2012 ROMA RIFIUTI, RADICALI: "SU MONTI DELL’ORTACCIO C’È UN ACCORDO CERRONI-AMA?"
22/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA, IL COMUNE E LA PROVINCIA SI PRONUNCINO SULLA SCELTA DEL NUOVO SITO
21/08/2012 RIFIUTI, MARUCCIO (IDV): “CLINI METTE ALLA BERLINA COMUNE E REGIONE”
20/08/2012 ROMA, IL MINISTRO CLINI BOCCIA LA CAPITALE SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
16/08/2012 MONTI DELL'ORTACCIO RIFIUTI, UN FORTE "NO" DI MEZZA ESTATE
14/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA: FUMATA BIANCA PER LA DISCARICA. MONTI DELL'ORTACCIO IL NUOVO SITO PROVVISORIO
04/05/2012 LAZIO RIFIUTI, MONTI ORTACCIO, RIANO E PIAN DELL'OLMO SITI IDEALI: PAROLA DI CERRONI
21/03/2012 ROMA RIFIUTI, VALENTINI (PD): “MOZIONE PER NO A DISCARICA MONTI DELL’ORTACCIO”



LAZIO, POLVERINI: MANIFESTI E CHIACCHIERE

Dichiarazione dell'Avv. Giuseppe Rossodivita, Capogruppo Lista Bonino-Pannella al Consiglio Regionale del Lazio.

"Oramai e' chiaro. Alla Polverini piace imbrattare i muri delle nostre città con manifesti che, oltre ad essere abusivi, raccontano delle sonore balle ai cittadini. "Eliminate le liste d'attesa" "Ho chiuso Malagrotta" e "Li mando a casa io" rimarranno nella storia dei "manifesti balla". Fin'ora le liste d'attesa sono raddoppiate, non ha chiuso Malagrotta e non ha mandato a casa neppure uno dei prodi della sua maggioranza, ma soprattutto non pare proprio sia intenzionata a farlo: forse se ne parla nell'aprile 2013. E di balla in balla si finisce sempre a Ballaro' dove, si sa, le chiacchiere se le porta via il vento. Come il tanfo di Malagrotta."