ROMA, MAGLIANA: DOPO LO SGOMBERO RINASCE L'ACCAMPAMENTO ABUSIVO

 

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di Maurizio Costa

Roma – Rinasce un accampamento rom tra via Ostiense e via del Cappellaccio. Alcune foto mostrano come, sullo stesso luogo che era stato sgomberato dai Vigili del fuoco e dalla Polizia municipale, i nomadi abbiano ricostruito i loro alloggi di fortuna, composti da teli di plastica e muri inconsistenti. La zona è da tempo abitata da una comunità romena, che però era stata allontanata lo scorso nove aprile.

Le baracche sono ben nascoste dagli alberi che crescono in quell'area. Trovandosi sotto un viadotto, è anche difficile riuscire ad individuare gli alloggi di fortuna dei romeni che vi abitano. Tra l'altro, nella zona occupata si trovano anche delle vere e proprie tende da campeggio, all'interno delle quali abitano alcune persone che non hanno fatto in tempo a costruire una baracca. È difficile avvicinarsi al luogo sul quale crescono gli accampamenti, visto che, non appena ci si addentra nel posto, gli abitanti degli alloggi di fortuna non accettano di buon grado l'intromissione. Le baraccopoli sono abitate principalmente da romeni e bulgari.

Il precedente – Prima della costruzione di queste baracche, la zona era stata sgomberata dai Vigili del fuoco e dalla Polizia municipale dopo che un grande incendio aveva distrutto la tendopoli. In quell'occasione, un romeno di 27 anni perse la vita tra le fiamme, alimentate anche dai rifiuti gettati sul ciglio della via Ostiense. Il corpo era stato trovato dalle forze dell'ordine qualche giorno dopo il rogo.

Come si vede anche dalle immagini, le baracche sono coperte da teli di plastica per riparare dalla pioggia. Inoltre, intorno alle costruzioni fatiscenti, si trovano dei carrelli e dei frigoriferi malandati. La vegetazione nasconde bene le baracche, ma tutti i residenti della zona conoscono la situazione di via del Cappellaccio.

Dopo lo sgombero e la bonifica di qualche giorno fa, l'area antistante a via Ostiense è stata ripulita anche dai rifiuti, ma, in una nostra immagine, si vede come un uomo si fermi con la macchina sul ciglio della strada per rubare qualche ciocco di legno rimasto dopo l'intervento delle forze dell'ordine. La zona comincia già a riempirsi di nuovi rifiuti e le istituzioni stanno cercando di risolvere la situazione.

Andrea Santoro, presidente del IX municipio, ha affermato che entro 5 giorni partirà la bonifica di molti campi nomadi abusivi della zona. “Il piano per la Sicurezza sarà completato in due mesi – ha dichiarato il minisindaco -. Entro i primi giorni di maggio rimuoveremo tende e baracche anche in via Cristoforo Colombo, via Ostiense, piazza Caduti dei Lager, Quadrato della Concordia, via Giachino (in prossimità della scuola Il Casale) e via del Cappellaccio. Qui, per esempio – continua Santoro -, abbiamo una situazione molto critica perché si tratta di un sito già bonificato circa 6 settimane fa, dove in poco tempo sono stati accumulati nuovamente diversi quintali di rifiuti ed è per questo che studieremo l’apposizione di dissuasori”.

Ricordiamo che i romeni che popolano quest'area hanno rubato due settimane fa molti chili di rame dalla galleria di Acilia, che è rimasta chiusa per diversi giorni provocando non pochi danni alla circolazione.

La situazione di queste persone è tragica, non hanno un'abitazione in cui stare, e il municipio, oltre a sgomberare queste zone da accampamenti abusivi, dovrebbe anche trovare una soluzione a questi immigrati, che potrebbero essere reintegrati (se ne hanno le credenziali) o riportati in patria, come prevedono le leggi.